3 mar 2010

02/2 Moussavi critica la situazione post rivoluzione iraniana (Paolo Rossi)

Mir Hossein Moussavi leader dell’opposizione ha solo parole amare: "Soffocare i media, riempire le carceri e uccidere brutalmente la gente

che manifesta pacificamente per i suoi diritti sono segnali che mostrano che le radici della dittatura e della tirannia sono rimaste intatte".

La rivoluzione khomeinista contro la dittatura dello scià Reza Pahlevi ora è definitivamente degradata a dittatura: l'ayatollah Khomeini in

Iran aveva aperto una stagione di lotte politiche e religiose, sotto l’ideologia anti Occidente di stampo islamico.

Furono proprio gli sciiti che iniziarono, trascinando nel fondamentalismo e nell’integralismo grandi masse di sunniti, sia pure come

imitazione dell’esaltazione religiosa mista alla politica dei fratelli e rivali, credenti nel Corano.

Ora la prima repubblica islamica della storia è in crisi e deve ricorrere al terrore per reggersi in piedi.