Invece la questione della giustizia politicizzata è un'altra: non credo che possano esistere dei giudici comunisti, come intende Silvio.
Il comunismo che ci ripropone il Presidente del Consiglio è datato: non si può immaginare che dei “rossi” si siano infiltrati nella magistratura per preparare la rivoluzione bolscevica.
Era improbabile nel pieno della guerra fredda un fatto simile, oggi, che i comunisti non esistono più come organizzazione, ma solo come esponenti singoli, minoritari, è inimmaginabile.
Esistono dei giudici che odiano Berlusconi?
Perché non lo sopportano?
L'unica spiegazione sta in contrasti tra gruppi di poteri: sempre se esistono giudici politicizzati che non reggono la vista di Berlusconi, l'unico “movente” dovrebbe essere legato al timore che Silvio ne limiti il potere.
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