Berlusconi non resiste più a quelli che definisce il partito delle toghe.
Il premier ripete che dovrà fare questa benedetta o maledetta riforma della giustizia per limitare lo strapotere delle toghe politicizzate.
Io ritengo che in Italia ci siano degli scontri tra interessi, potentati locali e nazionali.
Berlusconi, con la sua politica, ha sbilanciato involontariamente certi equilibri?
Probabilmente, ma che queste forze siano veramente di sinistra lo dubito.
C'è uno statalismo esasperato che lo vorrebbe a casa sua, lui che un uomo delle televisioni, l'uomo che si è creato un impero con gli affari?
Lo vogliono fuori dalla politica, o anche in prigione perché è il capo di un'Italia corrotta?
Non rimane che attendere l'esito delle regionali e da lì si vedrà.
Se si rafforzerà la coalizione di governo la linea di Berlusconi sulla giustizia passerà, altrimenti tutto si farà complesso: ci potrebbe essere una lotta per destabilizzare il governo, così come è costituito.
Per far ciò servono le opposizioni unite, che non abbiamo.
Probabilmente Silvio sopravviverà a tutte queste bufere ancora per un po' di tempo.
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