Il fenomeno dei giovani sbandati, che incontrano altri ragazzi appena più vecchi di loro ed entrano in contatto con le sostanze stupefacenti, si ripete sotto gli occhi di tutti da decenni: i primi casi risalgono all'inizio degli anni Settanta, le prime vittime della tossicodipendenza erano dei ragazzi che avevano conosciuto la ribellione.
Erano adolescenti ed.....alternativi: volevano provare nuove esperienze e così entrarono dentro i giri sbagliati, anzi li crearono loro.
Le loro dipendenze erano in particolare con hashish, droga leggera, che da sempre abbassa le difese mentali delle persone: provati i primi spinelli questi sbandati scivolavano verso l'uso dell'eroina, che li buttava nel baratro dell'emarginazione e della disperazione.
Oggi l'eroina è una droga meno in uso, anche se è ancora diffusa: uccide sempre e rovina vite e famiglie anche oggi.
Un tempo lo spaccio era una prerogativa dei tossicodipendenti “anziani”, ma erano pure dei personaggi spesso deboli: quando erano arrestati facevano nomi e cognomi dei grossisti.
Così la malavita organizzata ha arruolato certi extracomunitari, in genere nordafricani, ma non solo, che si gestiscono lo spaccio al minuto e negli ultimi anni anche all'ingrosso.
Questi adolescenti insofferenti, che nonostante le informazioni ricevute sin dalla scuola materna, non credono agli adulti, genitori e insegnanti, in questa fase complicata e confusa che è l'età di mezzo, spesso si sbandano e cercano, nel periodo tipico della loro età, esperienze proibite.
La droga, prima lo spinello, è la prima cosa che trovano: incontrano i “brutti, sporchi e cattivi” delle periferie, che per loro non sono così brutti, così sporchi e così cattivi.
Soprattutto sono per loro differenti dai genitori, anzi l'opposto e servono, per la loro psicologia, a crescere, a trovare dei modelli contrari a quelli familiari da contrapporre per cercare una dimensione tutta loro, una sintesi per trovare la loro nuova personalità.
Questo gioco può essere pericoloso, molto pericoloso, in queste realtà periferiche non bonificate: ciò che serve sono zone....pulite, ripulite dalla criminalità, ma la nostra classe politica, i nostri uomini di potere e dell'economia se ne infischiano di questi ragazzi tanto fragili da essere destinati alla.......perdizione.
La lotta contro la delinquenza è un dovere morale e tutta la società deve pretendere ....pulizia, con anche scelte dure o durissime contro i piccoli criminali, differenziando delinquenza da emarginazione.
Io sono sempre favorevole ai lavori forzati per tutti gli spacciatori, di ogni ordine e grado, senza alcuna pietà: chi distrugge vite umane non merita....nulla.
Il pietismo degli avvocati d'ufficio, dei penalisti delle cause perse non ci serve, anzi è dannoso: la cultura che tollera tutto questo è nefasta.
C'è un buonismo falsamente caritatevole pseudo cristiano, abbiamo il sociologismo facilone e chiacchierone, ma il peggior “atteggiamento tollerante” è un liberismo alla moda, che si definisce radical chic.
La logica che considera la libertà individuale come un valore assoluto, che se ne infischia degli errori degli altri, come un fattore privato, che condanna a morte di fatto questi ragazzi, perché possono fare ciò che vogliono, ma non devono rompere a loro, che hanno stile e ….classe.
Questi snob, definiamoli borghesi piccoli piccoli, hanno solo l'interesse di avere la loro casa e il loro giardino pulito, tutti gli altri possono....crepare come meglio preferiscono: hanno pure la presunzione di valere di più di tutti gli altri mortali.
Loro non sono dei plebei, ma una categoria colta (così si definiscono) che guarda e passa oltre.
Purtroppo sono i nazisti, veri e autentici, nella nuova versione da fine Secondo Millennio e inizio Terzo Millennio: sono peggio di una maledizione biblica, sono il veleno che ha rovinato l'Italia negli ultimi trentanni.