La crisi economica in Italia è …. l'ultimo dei problemi di questo Paese: per troppo tempo si è parlato solo di sviluppo, di crescita del Pil, con le relative battute a riguardo ogni tanto.
Invece la ricchezza di una nazione non può essere tutto, anzi proprio questa corsa sfrenata al denaro, che ci caratterizza in modo ossessivo in questo inizio di 3° Millennio, ci sta derubando di molto: la natura e il paesaggio sono stati sacrificati a un'edilizia che esalta il brutto.
L'Italia ormai è un brutto Paese, con un panorama decisamente devastato da un edilizia che dopo pochi anni dall'edificazione soffre del degrado.
E' tutta colpa della frenesia di costruire e di investire in immobili, bene sicuro purtroppo anche se con molte contraddizioni, rischio e contro garanzie: l'edificio deve essere ristrutturato, questo costa, poi gli affitti rendono solo se sono in nero, ma quando bisogna scacciare gli inquilini morosi si finisce nei guai se non si ha pagato il dovuto allo Stato.
Sfitto un immobile rende se non ci sono gravi spese condominiali: sono ideali per gli speculatori immobiliari che acquistano a basso prezzo ed attendono il momento per vendere.
Gli altri cittadini invece spesso si trovano capitali enormi investiti in immobili e poca liquidità.
Così tutto finisce dentro questo calderone che è il risparmio immobiliare: prima, seconda, terza casa, al mare e in montagna.
Gli italiani non si fidano più del denaro investito nella Borsa e nelle obbligazioni private. Dopo le truffe storiche, che hanno rovinato troppi piccoli risparmiatori non rimane che cercare l solito mattone: Bond della Parmalat, titoli argentini e tanti altri hanno reso carta straccia decenni di risparmi, con rinunce, speranze per la vecchiaia e i figli.
Chiaramente è tutta colpa della politica, i delinquenti stanno troppo poco in prigione da noi, in particolare i grandi truffatori, che pagano poco o nulla.
Non voglio essere considerato un …..giustizialista, ma sarebbe giusto, per certi personaggi, chiuderli in prigione e gettare la chiave.
Intanto però il primo puntello del Paese, sia dal punto di vista sociale che economico, è da anni smantellato, con la scusa della modernità: la famiglia vacilla sotto il peso dei riformatori, dei modernisti, dei sostenitori dello Stato laicista, da non confondere con lo Stato laico.
La famiglia tradizionale ha permesso alle precedenti generazioni di superare pestilenze, carestie, guerre di ogni tipo, invasioni, ma anche di soccorrere gli anziani, gli invalidi, agli handicappati senza alcun aiuto dello Stato sociale.