Un tempo c'era Vienna, capitale dell'Austria, che era chiamata la “rossa” perché era una roccaforte socialista.
Oggi il partito socialdemocratico Spoe del sindaco Michael Haeupl ha mantenuto il primo posto, ma non ha più la maggioranza assoluta e dovrà cercare qualche alleato per governare, mentre dall'altra parte la destra avanza, anzi dilaga.
Il leader della Fpoe di estrema destra, Heinz-Christian Strache, ex braccio destro di Joerg Haider, ha avuto il suo bagno di consensi popolari, cavalcando le paure degli stranieri e la crisi dilagante.
Il colore blu della destra xenofoba in Austria ora minaccia un cuore rosso.
La storia si ripete?
Teme proprio di sì, a meno che i politici, gli intellettuali, i giornalisti non avvisino, non denuncino il pericolo, non propongano e mettano in atto soluzioni intelligenti.
Invece la sinistra e i partiti democratici si strappano le vesti, poi in Italia c'è il bruttissimo vizio di far credere a chi ha certe posizioni ...progressiste di essere tra i migliori.
Costoro si sentono più colti, più intelligenti, pure più belli degli altri, del popolino, poi sono “tolleranti, democratici ed ospitali” con gli extracomunitari, che però svolgono lavori che loro non svolgerebbero mai, perché...indegni per loro che sono troppo.....in tutti i campi.
Poi un brutto giorno subiscono un incidente e vengono aggrediti da un extracomunitario, subiscono un furto in casa, oppure sanno che un caro amico è vittima di misfatti simili: ecco la trasformazione, improvvisamente i democratici, i tolleranti, i compassionevole verso gli zingari, i papponi, pure gli spacciatori basta che sia di origine extracomunitaria, hanno la loro metamorfosi.