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1 ott 2010
LA REGIONE MARCHE INCONTRA IL MONDO DELLA CULTURA MARCHIGIANO - Marcolini: 'Avviare un sistema di regia forte, ampiamente partecipato e coeso'.
Il mondo della cultura marchigiano e le istituzioni si incontrano per fare il punto sui percorsi avviati e sulle scelte operative e strategiche da realizzare su basi nuove. Al Teatro delle Muse di Ancona, su iniziativa dell'assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, erano presenti questa mattina rappresentanti istituzionali e soggetti culturali che operano nelle Marche. 'E' un incontro ' ha detto Marcolini ' che prepara il convegno sugli Stati generali della cultura in programma a fine anno. In un quadro generale di crisi dovuto alla scure lanciata dal Governo sui trasferimenti alle Regioni, che incidera` per un 67% sui bilanci regionali, si e` reso necessario creare un momento di confronto, per comprendere l'entita` dei tagli e quanto questi incideranno nella programmazione culturale e, secondariamente, per porre le basi per stringere un patto comune'. Innanzitutto, il lavoro fatto: il 2009 e il 2010 sono stati due anni di importanti cambiamenti nella normativa di settore; tre leggi regionali, quella sul sostegno al cinema e all'audiovisivo, quella che disciplina gli interventi in materia di spettacolo e quella sulle norme in materia di beni e attivita` culturali. Quest'ultima, in particolare, ha abrogato oltre 30 leggi regionali, semplificando quindi la normativa, ha introdotto un Piano regionale integrato per i beni e le attivita` culturali e ha costituito un Fondo unico regionale che accoglie tutte le risorse finanziarie pubbliche e private. A questo si aggiungono le opportunita` segnalate nel corso del 2010 dai bandi della Regione Marche. 'Ora ' ha continuato Marcolini ' di fronte a una tempesta finanziaria che rischia di travolgerci, si impongono scelte nuove e difficili. Fondamentale sara` avviare un sistema di regia forte, piu` incisivo e continuativo rispetto al passato, ampiamente partecipato e coeso'. Nelle scorse settimane la Regione ha prodotto un documento d'intesa con le cinque Province che detta le linee di indirizzo: produrre economie di scala, razionalizzare la spesa e condividere risorse e progettualita` saranno gli obiettivi prioritari nel settore del teatro, della musica e del cinema, attraverso la costituzione di un organismo di coordinamento tra enti che assicuri una migliore funzionalita` del sistema. Nel cinema, la Regione sosterra` l'accorpamento in una fondazione delle funzioni inerenti cinema e audiovisivi che dovra` creare le condizioni per attirare nelle Marche la realizzazione di produzioni cinetelevisive e pubblicitarie nazionali e straniere, nonche` a contribuire allo sviluppo delle attivita` di produzione, raccolta, conservazione e diffusione di materiali audiovisivi riguardanti la storia, la cultura e le tradizioni delle Marche. Tra gli altri progetti, quello del distretto culturale evoluto: un sistema di relazioni e un network operativo regionale tra soggetti pubblici e privati, articolato su base provinciale; quello sui contenitori culturali aperti attraverso borse lavoro per i giovani e quello da realizzare che riguarda l'attivazione di un servizio civico di volontariato destinato a persone culturalmente qualificate con piu` di 60 anni da coinvolgere in alcune attivita` di gestione dei contenitori culturali, quali musei e teatri; infine, il recupero di beni monumentali per la fruizione e rivitalizzazione dei centri storici. Sara` prioritario, inoltre, per la Regione proporsi come interlocutore autorevole per la rinegoziazione delle risorse che arrivano al territorio, lavorando a un accordo di programma quadro con la Pubblica Amministrazione. 'La cultura ' ha ribadito Marcolini ' deve chiedere al Governo pari attenzione rispetto agli altri settori ma questa, a sua volta, deve dimostrare di sapersi adattare ai cambiamenti. I Comuni, le Province, le associazioni, devono fare i conti con gli effetti devastanti della manovra finanziaria e il rischio e` che per reperire le risorse necessarie per le politiche culturali gia` avviate si ricorra a improbabili vertenze verso gli enti intermedi, quali la Regione, che non individuano come interlocutore il vero colpevole che e` il Governo'. 'Alla Regione ' ha detto Marcolini in conclusione del dibattito ' spettano compiti di indirizzo e programmazione capaci di innescare meccanismi virtuosi di sviluppo del sistema. Stiamo cercando, in questo senso, di operare un riorientamento delle politiche regionali verso la cultura, l'innovazione e la ricerca, come avviene gia` in altri Stati europei. La cultura, quindi, non puo` essere solo parte del welfare, perche` cosi` sarebbe solo bel diletto ma deve agire come un lievito straordinario che produce effetti benefici, diventando uno dei motori di sviluppo dell'economia'. .