10 ott 2010

Milano - la moschea e discorsi coraggiosi, democratici, senza ipocrisia

Torniamo sulla questione della Moschea di Milano: è ovvio che i mussulmani hanno diritto ad avere un loro luogo di culto, ma il problema però è più complesso.



Tutti hanno il diritto di esprimere e professare la propria fede, ma anche esiste l'obbligo di rispettare tutte, proprio tutte, le libertà individuali delle persone.



Noi, di Notizie News, siamo contro non alla moschea di Milano o di Mestre, ma contro la presenza di islamici intolleranti e fanatici in Italia, non perché riteniamo che i fedeli di Maometto non abbiano il diritto di esprimere una loro fede, ma perché questi gruppi islamici, dai moderati ai fondamentalisti hanno in comune principi anticostituzionali: si credono superiori agli infedeli, ritengono che le donne abbiano meno diritti di loro, maschi, non tollerano la conversione di un islamico ad un'altra fede, qualsiasi essa sia, buddista, al confucianesimo, all'ateismo o che altro uno meglio ritiene di credere o di non credere.



Per questo e solo per questo motivo chiediamo, senza pudore, che gli islamici abbiano una condizione particolare sul nostro territorio, ma soprattutto siamo certi che la loro cittadinanza italiana, ottenuta in qualsiasi modo, non abbia valore, perché hanno giurato sulla nostra costituzione, ma hanno giurato il falso: infatti non credono nell'uguaglianza tra gli esseri umani, uomini, donne di razza differente, di fede differente.



Così l'atto è nulla per tutti gli islamici di cittadinanza italiana: così la nostra costituzione, che per colpa di certi giudici costituzionalisti è diventata una barzelletta, potrebbe essere un vallo invalicabile per tutti gli anti-democratici d'Italia.



Parlo pure degli ultimi nazisti, ma pure dei razzisti, dei nostalgici di Stalin: sarebbe giusto allargare il divieto di ricostituzione del disciolto partito fascista a tutte le forze che hanno al loro interno valori ostili ai principi democratici e egualitari della Costituzione Italiana.



Inoltre chi professasse fedi, o militasse gruppi politici e fossero ben inseriti in organizzazioni anti-democratiche, dovrebbero perdere la cittadinanza italiana e diventare apolidi.



La scelta di uscire apertamente contro certe prese di posizione, che stanno mettendo in discussione le nostre libertà fondamentali, è stata provocata da insulti, di presunti islamici, ma forse erano solo dei cretini italiani per di più infedeli, con minacce di destra, di sinistra, ma anche di politicanti boriosi e amministratori prepotenti, oso dire mafiosi e pure da parte di leghisti ignoranti.



Da quando scrivo ricevo parole e parolacce, minacce fisiche: è vero che la madre degli imbecilli è sempre incinta, ma per favore è ora di smetterla.



Lo so che lo Stato non mi protegge e se andassi in questura a denunciare questi fatti, che negli ultimi 3, 4 anni ho subito, mi metterebbero sotto interrogatorio, perché...... giustamente hanno altro da fare e a loro interesserei solo se qualcuno mi ferisse o mi ammazzasse.



Tutto il resto è solo un vociare di idioti e hanno ragione, così, per ora non sono andato dai carabinieri a presentare denunce, anzi alla polizia postale, lì si deve andare per reati commessi con Internet: le forze dell'ordine devono dedicarsi ad altro e non preoccuparsi di inseguire gli scemi del villaggio globale, che spesso non hanno 15 anni come si crede, ma 30, 40, 50 e più anni.



Non frequentano le medie inferiori, ma sono impiegati, studenti universitari, liberi professionisti....della scemenza.



Quindi, quando vedremo islamici che giureranno sul Corano di rispettare tutti come loro stessi, di trattare tutti come loro trattano se stessi, che considerino il diritto delle loro donne a vivere come meglio ritengono un diritto sacro, che non inseguano i rinnegati alla loro fede e li vogliano uccidere alla prima occasione, allora vengano pure moschee, centri culturali islamici.



Fino ad allora è meglio che se ne tornino a casa loro, punto e basta.



Mi scordavo, so bene che il cretino che mi ha minacciato qualche giorno fa era solo un italiano: non conosceva la nostra punteggiatura, ma i termini erano di chi la nostra lingua, almeno parlata, almeno da discorsi da bar sport, la conosceva.



Quindi era probabilmente, se non certamente, un Brambilla che lavorava la ghisa per pochi denari, magari sindacalista oggi, che voleva spaventarmi: caro minchione ti avviso che se mi capitasse qualcosa il primo a finire dietro le sbarre saresti proprio tu.



Là, in galera, conosceresti i gusti sessuali di certi tuo amiconi multietnici..... non ti conviene andare oltre.





Arduino Rossi