“Abbiamo messo un punto fermo. Da qui partiamo davvero, tutti assieme e d’accordo, Regione, Province e Comuni, per realizzare un tratto strategico della nuova Padana Inferiore che le comunità locali stanno attendendo da almeno un trentennio”. L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, affiancato dai presidenti delle Province di Padova Barbara Degani, e di Verona, Giovanni Miozzi, non ha certo nascosto la sua soddisfazione nell’annunciare stamani la Valutazione d’Impatto Ambientale favorevole sul progetto preliminare dell’opera, frutto dell’attività svolta dalle due amministrazioni provinciali sotto la regia regionale.
L’attuale “Padana Inferiore” è da tempo assolutamente insufficiente, intersecando direttamente e pesantemente i centri abitati, con numerosi incroci e semafori, qualche vecchio passaggio a livello, una geometria d’altri tempi. I tempi di percorrenza sono diventati ormai leggenda e gli incidenti, anche mortali, non si contano, per non parlare dell’inquinamento (vi transitano mediamente 20 mila veicoli al giorno) e le ulteriori “sofferenze” dei trasporti eccezionali che scelgono questa arteria per percorrere la pianura Padana.
Nella prima metà degli anni ’80 ci aveva lavorato l’ANAS (“una croce che dobbiamo portare, speriamo presto di liberarcene”, ha risposto Chisso ad un giornalista. “Quando l’ente per le strade ha lasciato perdere, la fiammella della speranza è stata tenuta accesa dalle due Province, che hanno dialogato con le amministrazioni comunali, nessuna delle quali ha posto problemi ma semmai sollecitazioni: a fare e fare presto. Le progettazioni provinciali sono state poi assemblate per disegnare la nuova strada da Palugana di Carceri, nel padovano, a Orti di Legnago, nel veronese”.
Il costo previsto per realizzarla è orientativamente di 200 milioni di euro. “Come Regione ne abbiamo già una sessantina, per la quota ancora mancante dobbiamo ‘inventare’ qualcosa. Abbiamo delle idee ma è prematuro esprimerle – ha concluso Chisso – potremo però indicare una soluzione possibile probabilmente già tra alcune settimane”. “Per la Bassa Padovana è un intervento fondamentale – gli ha fatto eco Barbara Degani – che serve alle nostre città e ai loro centri storici ma anche all’economia che si è sviluppata lungo questa direttrice, dove fiorisce un’agricoltura che dobbiamo e vogliamo preservare. Per questo abbiamo curato con particolare attenzione l’inserimento territoriale dell’intervento”. “Gli amministratori locali attendono davvero con ansia una nuova strada – ha affermato dal canto suo Miozzi: il loro territorio ha bisogno di questo collegamento stradale che risolve un’insieme di criticità. Nella definizione del progetto – ha ribadito – abbiamo trovato nei Comuni dei forti alleati e vogliamo dare loro le risposte che i cittadini ci chiedono”.