A
Bergamo, sabato scorso 27 aprile, si sono svolti i funerali di
Alessia, una mamma che in un momento di depressione ha ucciso, munita
di un coltello, Elisa, la sua bambina di 18 mesi e che,
successivamente, resasi conto di ciò che aveva fatto, si è a sua
volta suicidata inferendosi almeno 30 coltellate al collo. La città
ha vissuto un episodio che ha "segnato" la vita dei
cittadini e che ha visto una partecipazione veramente "sentita"
da ogni categoria di persone. Ciò che è emerso dagli articoli
comparsi su l' eco della settimana, da quando è accaduto il fatto,è
stato il continuo ripetersi, da parte di coloro preposti alla
stesura degli articoli, dell'esistenza certa di presunti "problemi
di coppia" come sarebbe stato rivelato dalle famiglie. Ciò
che voglio esprimere e che mi ha sinceramente infastidito, è stata
la continua reiterazione dei famosi eventuali problemi coniugali: non
vedo la necessitò di insistere ulteriormente su fatti oltretutto
prettamente riservati, in un momento in cui su tutto, quello che ha
veramente "toccato" in profondità la città e i suoi
abitanti, è stato questo gesto inconsulto che ha gettato nella più
profonda tristezza due famiglie, soprattutto il marito e padre
Alberto Calderoli.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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