Nei giorni scorsi si è concluso il processo che ha visto di nuovo alla ribalta della cronaca, alcuni dei componenti della famiglia Misseri: lo zio Michele, la moglie Cosima e la figlia Sabrina, coinvolti nella barbara uccisione e successiva occultazione del cadavere della nipote e cugina Sarah Scazzi.
La giustizia, finalmente, ha fatto il suo corso: la previsione di vita per coloro che riportano condanne di questo tipo, non credo appaia rosea.
La sofferenza che hanno provocato alla ragazza ed ai genitori che tutto si aspettavano ma non quella che venisse uccisa dalla cerchia parentale, credo possa essere giustamente scontata.
Il tempo passa, ma certi fatti di cronaca paiono imprimersi nella mente dei telespettatori e lettori che hanno seguito l' evolversi di questi fatti attendendo l' epilogo con una curiositò quasi morbosa: cari lettori e telespettatori eccovi accontentati; la giuria, riunita in Camera di Consiglio, ha emesso il verdetto di condanna all'ergastolo per Cosima e Sabrina e di anni 8 di carcere per Michele, correo per l' occultamento del cadavere della povera Sarah.