Mentre avevamo vergognose campagne di stampa contro gli italiani che non accettavano di fare i servi della gleba, gli schiavi per i padroni italiani, con la chiesa peggiore, affaristica, con i sindacati asserviti ad interessi economici, con le varie mafie istituzionali, il mercato degli schiavi proseguiva ed eravamo nella situazione dell'Antica Roma, quando la plebe si trovava disoccupata, perché i latifondisti preferissero gli schiavi a loro.
La storia si ripete, ma Renzi non è Cicerone, né Giulio Cesare, alla peggio è Romolo Augusto, l'ultimo imperatore.