Il rapporto con la ricchezza per i cristiani è sempre stato, almeno in apparenza, complicato, ma san paolo ha dato la sua semplice e facile ricetta: lavora e mantieniti, tutto il resto dallo ai poveri.
Come applicare tale ricetta?
Rinunciando al lusso e all’abbondanza, vivendo poveramente, tenendo ciò che serve per campare, nulla di più e nulla di meno.
Chiaramente non serve andare a dorso di asinello, povera bestia, né vivere in una baracca con il tetto bucherellato per essere veri cristiani: basta dividere ciò che ci serve, per campare, compreso medicinali, pane e… acqua, o poco altro, in più, semplicità di esistenza, senza sperperi, ma solo capacità di dare lavoro agli altri, non certamente solo l’aiuto a chi non ha da mangiare, ma soprattutto, aiuto a chi vuole lavorare.
Quindi lavoro e capacità di crear lavoro, senza accumulare ricchezze inutili, quindi un cristiano ha solo il diritto al pane per campare, a una casa dove vivere, al necessario per vestirsi e curarsi, senza miseria, pezze sugli abiti, ma senza lussi, tutto il resto serve ai poveri, in un modo o nell’altro, ma mai si devono nutrire i parassiti, questo è un vero peccato mortale.
Infatti san paolo diceva, “chi non lavora non mangi neppure”.