Bisogna saper legge e scrivere, più o meno, anche se meno non importa, non è questa la virtù principale.
Bisogna capire chi comanda in redazione e leggere il pensiero del direttore, affiancarsi alle idee e agli interessi degli editori.
Poi saltare da palo in frasca, come si diceva una volta, ma sfruttando luoghi comuni e frasi retoriche, un po' ridicole se serve, ma sempre efficaci con i lettori meno acuti, la maggioranza di essi.
L'importante non è chiarire le idee dei lettori, ma.... confonderle e farli arrivare a conclusioni, magari contrarie ai loro interessi, che possono essere tranquillamente ripetute dai cretini nei bar, durante la pausa lavoro, con tono sicuro e sprezzante.
Loro ripeteranno al mondo le scemenze sparate dal giornalista e il ceto medio sarà felice, come tante capre al pascolo.