5 mar 2022

La guerra la pagheremo molto cara.

Parlo, in questo caso, delle conseguenze economiche.
Tutti sanno che il petrolio costa sempre di più, che il gas pure, ma non ci raccontano il fatto che l'euro è ai minimi storici.
Questo significa che avremo una grande inflazione, perché le materie prime si pagano in dollari, tutto viene misurato in dollari sui mercati internazionali.
Così chi esporta, la nostra industria bellica per esempio, sarà favorita, pure il debito pubblico si svaluterà, ma non troppo, lo spread è sceso, per ora, mentre gli interessi sui Titoli di Stato vengono restituiti svalutati.
Questa era la tecnica della Prima Repubblica, quando le super spese pubbliche e pure la corruzione erano messi sui mercati finanziari, venivano poi comprati allora solo dagli italiani, in Bot e Cct, che restituivano solo in parte il valore dell'inflazione.
In pratica il debito pubblico era ripagato da noi, con i nostri risparmi e con il caro vita, mentre i politici e i faccendieri ingrassavano.
Il nostro Draghi conosce molto bene questi meccanismi e sta regalando alle banche una grande occasione, così la guerra la sta combattendo contro il ceto medio, i lavoratori che hanno quattro soldi sul conto corrente.
Così l'eroico........ banchiere manda armi in Ucraina, nello stile storico di certi personaggi del passato, con un "armiamoci e partite", ovvero voi creperete, mentre lui ingrassa in poltrona.
Altro pericolo, che i guerra fondai da palcoscenico stanno importando, sta nel terrorismo islamico, che è un'arma impropria dei due blocchi, Est, Ovest, usata dagli statunitensi contro sovietici in Afghanistan e poi contro i russi in Cecenia.
Il favore, il giochetto, fu poi restituito da Est contro gli occidentali sempre in Afghanistan e non è chiaro chi pagò e finanzia ancora l'Isis, con altri gruppi simili.
Si sa che il nemico del mio nemico è mio amico, chiunque lui sia e attendiamoci anche la riapertura del fronte terroristico islamico in Europa, in Italia.