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13 dic 2017

PRESS RELEASE - Gas, incidente Austria in Italia recepito solo per inutili polemiche





COMUNICATO STAMPA
Roma, 13 dicembre 2017
GAS, INCIDENTE AUSTRIA RECEPITO IN ITALIA SOLO PER INUTILI POLEMICHE
A seguito dell'incidente verificatosi nell'impianto di Trattamento Gas di Baumgarten an der March, in Austria, uno dei principali hub europei, il Presidente di FederPetroli Italia - Michele Marsiglia interviene sulla vicenda : Siamo alle solite con una disinformazione da panico. Per prima cosa non è scoppiato un gasdotto ma una parte di infrastruttura che completa un Impianto di trattamento come tanti, per lo più velocemente ripristinato, questo è evidenza oggettiva anche della dimensione del tutto e poi ritengo che in Italia questo spiacevole episodio sia stato recepito solo per creare allarmismo sul territorio per fini politici elettorali.
Michele Emiliano continua a divulgare informazioni e dichiarazione che nulla hanno a che vedere con il TAP (Trans Adriatic Pipeline). Emiliano pensa che spostare di 30 km un approdo di gasdotto sia come sistemare un'antenna parabolica su un tetto di un'abitazione, come da lui dichiarato in mattinata ad un network radiofonico nazionale. Vogliamo portare all'attenzione di Emiliano che l'incidente austriaco non c'entra assolutamente nulla con il tracciato del Tap, è inutile alimentare e strumentalizzare a polemiche che ormai con la cultura dei cittadini fanno poca strada. 
Continua Marsiglia ; Un approvvigionamento energetico per l'Italia più diretto ed autosufficiente è importante per la sicurezza del paese, per non dichiarare situazioni di emergenza e per controllare il mercato dei prezzi e la bolletta energetica delle famiglie italiane.

2020 - Verso il nuovo Museo regionale di Scienze naturali -











 Un'esposizione temporanea dedicata alla biodiversità al Castello Sarriod de La Tour

COMUNICATO STAMPA
Aosta, mercoledì 13 dicembre 2017
2020 – Verso il nuovo Museo regionale di Scienze naturali
Un'esposizione temporanea dedicata alla biodiversità al Castello Sarriod de La Tour

L'Assessorato dell'Agricoltura e risorse naturali comunica che, sabato 16 dicembre 2017, alle ore 11, al Castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre, verrà inaugurata l'esposizione 2020 – Verso il nuovo Museo regionale di Scienze naturali.
Il breve percorso espositivo vuole richiamare l'attenzione del pubblico sul Museo regionale di Scienze Naturali Efisio Noussan, da alcuni anni chiuso al pubblico a causa di un importante intervento di restauro e valorizzazione museografica. L'Amministrazione regionale, anche attraverso il ricorso a fondi comunitari, ha ultimato la progettazione esecutiva del 2° lotto dei lavori, e prevede la riapertura della struttura per il 2020.
Commenta l'Assessore all'Agricoltura e risorse naturali, Alessandro Nogara : L'evento ha l'obiettivo di avvicinare la comunità al patrimonio naturalistico, sensibilizzando un ampio target di pubblico, composto da residenti, famiglie e turisti, sugli aspetti di tutela e valorizzazione della flora e della fauna alpina. Al tempo stesso è per noi valida occasione per promuovere il Museo regionale di Scienze naturali, prima della sua apertura al pubblico, illustrandone il progetto di restauro e allestimento in corso di realizzazione. Proprio per creare un legame con il territorio di riferimento e tra siti culturali l'esposizione temporanea  è prevista presso il Castello Sarriod de la Tour.
L'esposizione temporanea ospitata al Sarriod de la Tour fino al 4 febbraio 2018, ripercorre la storia del Museo regionale di Scienze Naturali Efisio Noussan, le sue finalità, le collezioni custodite all'interno e le attività che vengono quotidianamente svolte nella sede operativa di La Salle.
Nel periodo di esposizione sono previsti alcuni appuntamenti teatrali a cura della compagnia Palinodie che presenterà il monologo Monsieur de la Flore, il custode dei colori, dedicati in particolar modo ai bambini e alcune attività didattiche a cura dello staff del Museo.
Sarà infine proposta nella mattinata di sabato 13 gennaio 2018 una conferenza tematica, organizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i beni e le attività culturali dell'Assessorato dell'Istruzione e cultura che tratterà i temi della moderna museografia scientifica e nel corso della quale sarà presentato il nuovo progetto del Museo.

Per informazioni:
Museo regionale di Scienze Naturali "Efisio Noussan" – Sede operativa di La Salle: 0165-862500
Assessorato Agricoltura e Risorse naturali - Struttura Aree protette: 0165-776423




Fonte: Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

12 dic 2017

C:S: La strage degli innocenti di Guido Reni ad Aosta - ARDUINO ROSSI

L'Assessorato dell'Istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta informa che, venerdì 12 gennaio 2018, alle ore 18, sarà inaugurata, presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta, in piazza Pierre-Leonard Roncas, 12, l'esposizione dedicata ad un capolavoro assoluto della storia dell'arte italiana: La strage degli Innocenti di Guido Reni. Il magistrale dipinto di Guido Reni (Bologna, 1575-1642), delle collezioni della Pinacoteca nazionale di Bologna, sarà il protagonista di una mostra-dossier di alto livello scientifico, curata da Mario Scalini ed Elena Rossoni.
  
"L'evento espositivo proposto al Museo Archeologico Regionale di Aosta – afferma l'Assessore all'Istruzione e Cultura Emily Rini – rappresenta un importante esempio di armonizzazione delle attività di valorizzazione dei beni storico-artistici pubblici ed è stato reso possibile grazie alla collaborazione istituzionale tra la Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali e il Polo Museale dell'Emilia-Romagna".  

Il capolavoro di Guido Reni, realizzato nel 1611 per la cappella Berò nella Chiesa di San Domenico a Bologna, è al centro di un articolato percorso espositivo, arricchito da apparati multimediali, che ne ripercorre la storia. La pala d'altare, un olio su tela di grandi dimensioni (cm 268x170), mette in evidenza le straordinarie doti pittoriche dell'artista, narrando il drammatico episodio del Vangelo di Matteo con insuperata efficacia espressiva.  
In mostra sarà presentata per la prima volta anche una Testa di Madonna attribuita a Raffaello proveniente dalle Gallerie Estensi di Modena. E' un'occasione unica per poter ammirare due opere straordinarie, accostate all'insegna de "Il Raffaellismo di Guido Reni", secondo la tesi curatoriale.  
L'esposizione La Strage degli innocenti. Manifesto del Raffaellismo di Guido Reni resterà aperta sino a domenica 18 febbraio 2018, dalle 9 alle 19, tutti i giorni. Il costo del biglietto d'ingresso intero è di 6 euro e ridotto di 4 euro; 4 euro è il costo anche per i soci del Touring Club Italiano e 3 euro per quelli Alpitur; entrata gratuita per i minori di 18 anni e per le scuole.  
Il Giornale della mostra, con testi di Mario Scalini, Elena Rossotti, Daria Jorioz e Anna Pelagotti sarà posto in vendita in mostra al prezzo di 4 euro.  
          
Per informazioni:

Regione autonoma Valle d'Aosta

Assessorato Istruzione e Cultura

Attività espositive: tel. 0165.275937

e-mail: u-mostre@regione.vda.it



Museo Archeologico Regionale: tel. 0165.275902

u-mostre@regione.vda.it
www.regione.vda.it


Fonte: Assessorato dell'Istruzione e cultura – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Ufficio stampa - Bureau de presse

5 nov 2017

Richiesta d'aiuto da parte di un imprenditore sotto attacco - ARDUINO ROSSI



Sono Bruno Cardelli, titolare della GE.DI.CA. Srl e sono ormai da anni, insieme ad altri colleghi, nel mirino di più malviventi che forzano i distributori automatici sparsi nel territorio teramano, saccheggiandone il contenuto in monete. 
Ogni furto che subisco significa per la mia azienda un danno monetario che si aggira tra i 500 ed i 2000 euro, tra manomissione delle macchine distributrici ed incassi. Da due anni a questa parte ho subito decine e decine di furti, molte macchine distributrici sono andate distrutte. Ogni anno il danno supera i 50 mila euro.  Alcune macchine, essendo state trovate senza soldi all'interno, sono state sfregiate e rese inutilizzabili scaricandogli addosso un estintore. Ho sporto decine di denunce, senza che però nulla sia sia davvero mosso.


















































La mia azienda sta perdendo giornalmente capitali e sta riportando ingenti danni anche alle macchine distributrici. 
Gli ultimi furti non li ho denunciati, visto che non c'è modo di fermare quei malviventi temo che dovrò farmi giustizia da solo, o assoldare qualche altro malvivente a tutela della mie macchine distributrici.
Probabilmente sarò costretto anche a licenziare del personale visto che l'unico consiglio che ho ricevuto da alcune autorità è stato quello togliere le macchine dai posti "più a rischio" per risolvere il problema in modo definitivo. 
La situazione è ormai divenuta paradossale. 
Questa è la mia richiesta di aiuto, mi auguro che la mia protesta, resa pubblica dalla disperazione e dall'ingente numero di furti subiti e non risolti, balzi all'attenzione di qualcuno che possa aiutare me e l'azienda ad avere FINALMENTE GIUSTIZiA ed evitare l'inevitabile.
Cordiali saluti,
In Fede 
Bruno Cardelli
Titolare dell'azienda
GE.DI.CA. s.r.l.

20 set 2017

Novità per il volo libero in mostra a Campitello di Fassa (Trento) - ARDUINO ROSSI


La quarta edizione della Fassa Sky Expo, evento legato al volo libero, si aprirà a Campitello di Fassa (Trento) il 29 settembre per chiudersi il 1 ottobre.
Tre giorni nello splendido scenario delle Dolomiti dove gli appassionati di volo in parapendio e deltaplano presso gli stand della fiera, troveranno gli ultimi prodotti dei migliori marchi disponibili sul mercato. Potranno anche testare ali, imbragature e quant'altro in prima persona, decollando dal rifugio Des Alpes sul Col Rodella (2360 metri) che sovrasta la zona dell'esposizione ed al quale di accede per funivia al ritmo di 120 passeggeri per corsa. Anche l'atterraggio è nei pressi della fiera, un punto di forza, insieme all'accessibilità del decollo, che gli organizzatori dell'associazione Icarus Flying Team Val di Fassa hanno saputo sfruttare al meglio.
Il successo incoraggiante delle scorse edizioni fa ben sperare. Allora il numero dei visitatori fu tale da da mettere a seria prova la ricettività della zona ed al collasso il pur grande parcheggio tra fiera e funivia, tanto che si è deciso di potenziarlo. I presupposti ci sono tutti anche per l'edizione 2017. Piloti di deltaplano e parapendio saranno i primi interessati alle novità di un mercato che non conosce sosta nel proporne, sempre più innovative, sempre più tecnologiche. Poi molti curiosi, magari in vista di avvicinarsi al volo libero, un'avventura affascinante che porta i piloti a vagabondare per il cielo senza aiuto di motori.

La tre giorni a Campitello propone un ricco programma anche con momenti di relax, feste ed eventi che renderanno l'appuntamento un'esperienza indimenticabile per praticanti e no. Tra le novità di quest'anno i primi potranno partecipare sabato 30 settembre alla gara di hike and fly, cioè di volo ed escursionismo, alla quale gli organizzatori hanno appioppato il nome di "Cor e Sgòla" che in lingua locale rende perfettamente l'idea. Lo start avverrà alle ore 10 dalla zona dell'atterraggio chiamata Streda de Pent de Sera, 

21 ago 2017

Deltaplano azzurro per la nona volta sul tetto del mondo - ARDUINO ROSSI



La nazionale italiana di deltaplano vince il suo nono titolo mondiale e quinto consecutivo.
Accrescono l¹impresa degli azzurri la medaglia d¹argento di Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) ed il bronzo di Christian Ciech, nato in Trentino e varesino d¹adozione, nell¹individuale.
Il nuovo campione del mondo è Petr Benes, pilota della Repubblica Ceca che raccoglie il testimone dal nostro Alessandro Ploner e solo nel corso dell¹ultima giornata. Infatti, Ploner ha quasi ininterrottamente tenuto la testa della graduatoria nei nove giorni di gara e il divario tra i due nella classifica finale è assolutamente esiguo. Quarto un altro pilota della Repubblica Ceca, Dan Vyhnalik e quinto Filippo Oppici, pilota di Parma. Ottime le prestazioni del ciociaro ed esordiente Marco Laurenzi e del resto del team azzurro, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia) e il padovano Valentino Bau che hanno contribuito al successo collettivo. Dirigeva la nazionale Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese). 
La supremazia degli azzurri come squadra non è mai stata in discussione. Ha iniziato e chiuso in testa davanti alle nazionali della Repubblica Ceca, Germania, USA, Australia, Brasile, e Giappone. 26 i paesi presenti per un totale di 131 piloti.
Le classifiche sono stilate in base ai risultati di ogni volo con assegnazione di un punteggio a ciascun pilota secondo l¹ordine di arrivo al traguardo. La somma dei punteggi di tutti i voli determina la graduatoria individuale e quella di tutti i voli dei piloti di ogni nazionale quella a squadre.
Teatro dell¹impresa, avvenuta nel corso de 21° Campionato del Mondo volato sotto l¹egida della FAI (Fédération Aéronautique Internationale), la Valle di Paraná in Brasile. Dalle sue pendici a circa 1000 metri di quota, nelle vicinanze di Formosa, comune dello Stato del Goiàs a 92 km dalla capitale federale, per nove giorni sono decollati i volatori alla volta dell¹atterraggio nella Esplanada dos Ministérios a Brasilia. La valle gode di un clima secco e vento costante, ma talvolta i piloti hanno incontrato anche condizioni difficili.
I percorsi assegnati dalla direzione di gara misuravano tra i 100 ed i 135 chilometri e contrassegnati da boe aeree in corrispondenza di punti salienti del territorio che i piloti dovevano obbligatoriamente aggirare prima di raggiungere la meta. Il tempo impiegato mediamente dai migliori è stato tra poco meno delle due ore e le tre ore e mezza, secondo le condizioni meteo della giornata. Alle stesse si sono subordinate le velocità medie, aggirate tra i 35 ed i 53 km/h, ma questi mezzi sono idonei a raggiungere velocità massime oltre i 100 km/h. Il tutto sfruttando un motore che non consuma e non emette nulla, vale a dire quello dell¹irraggiamento solare del territorio e le correnti ascensionali.

8 ago 2017

Parapendio acrobatico in Friuli e team deltaplano ai mondiali in Brasile - ARDUINO ROSSI

La nazionale italiana di deltaplano, otto volte campione del mondo e quattro d¹Europa, è decollata alla volta del Brasile per difendere l¹ultimo titolo conquistato nel 2015 in Messico.
La prima manche del mondiale 2017 sarà disputata il 9 agosto e poi un volo al giorno, meteo permettendo, fino al 18. Sono presenti 140 piloti in rappresentanza di 29 nazioni.
Sito di gara la Valle di Paraná nei pressi di Formosa, comune dello Stato del Goiàs, a circa 92 km dalla capitale federale Brasilia, valle che gode di un clima secco e vento costante.
Decollando dal pendio affacciato sulla valle, a circa 1000 metri di quota, i piloti si impegneranno in percorsi aerei contrassegnati da punti salienti del territorio, detti boe, che dovranno aggirare prima di toccare l¹atterraggio. La corretta esecuzione del tragitto è confermata dal GPS in dotazione ad ogni pilota. Elaborando i dati registrati dagli apparecchi si evince la classifica che premia chi ha impiegato minor tempo. La somma dei punteggi ottenuti ogni giorno di gara stabilisce le classifiche, individuali e per nazioni. La Federazione Aeronautica Internazionale (FAI) proclamerà i vincitori il 19 agosto, data di chiusura dei mondiali.
Gli azzurri: Christian Ciech, trentino trapiantato a Varese, Alessandro Ploner, di San Cassiano (Bolzano), Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), il padovano Valentino Bau, Filippo Oppici di Parma, il ciociaro Marco Laurenzi ed il CT Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese). Ciech, campione del mondo e d¹Europa in carica, e Ploner i piloti di punta del team. Sette i loro titoli mondiali in carriera.

Dall¹11 al 15 agosto sul Lago dei Tre Comuni (Udine), Acromax, tappa della Coppa del mondo di volo acrobatico in parapendio, organizzata dall'Aero Club Blue Phoenix in collaborazione con Volo Libero Friuli e patrocinata dalla regione.
Le evoluzioni dei piloti in "solo" e "syncro", ovvero a coppie, dopo il decollo dal monte San Simeone, proseguiranno sulla verticale dello specchio d¹acqua per terminare sulla zattera di atterraggio predisposta di fronte alla riva ovest del bacino lacustre. Il pubblico potrà facilmente seguire le manovre acrobatiche da terra o in diretta streaming su un maxi schermo posizionato nell'area logistica della competizione.
La sera del 14 agosto, spettacolo pirotecnico organizzato dai comuni di Trasaghis e Bordano. Durante tutto il periodo di Acromax i visitatori troveranno chioschi con cucina, intrattenimento musicale, arrampicata su parete artificiale, gonfiabili ed equitazione sui pony per i bimbi, prove di kaiak e canoa canadese, dimostrazioni di pool dance, escursioni sul lago, attività subacquea ed in acqua con istruttore. 

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 238227

3 ago 2017

#Caldo #estremo? 'effetto serra sta arrivando a combinar guai - ARDUINO ROSSI

Ecco a voi che i profeti di sventura di 40 anni fa, derisi, umiliati, maltrattati, anche scartati dal lavoro, avevano ragione.

Questo è  solo l'inizio e i cambiamenti climatici causeranno disastri terribili, nonostante lo stupido Trump straparli e se ne freghi, come altri irriducibili.
I danni saranno sull'agricoltura e avremo carestie terribili, nel Sud del mondo.
Avremo l'inferno in terra?
Prepariamoci e lottiamo per salvare il pianeta.

29 lug 2017

Dall¹Umbria e dal Friuli i nuovi campioni di volo in deltaplano e parapendio - ARDUINO ROSSI



Si sono chiusi i campionati italiani di volo in parapendio e deltaplano con l¹assegnazione dei rispettivi titoli. Teatri delle competizioni Gemona del Friuli (Udine) per i primi, ed il tradizionale Monte Cucco sopra Sigillo (Perugia) per il deltaplano.

A Gemona, dopo sei giornate di gara su percorsi tra i 45 e gli 83 chilometri, si laurea Campione d¹Italia 2017 il catanese Marco Busetta, seguito dal pilota di casa Alessio Voltan, da Federico Nevastro (Padova), dai bolognesi Paolo Facchini e Alberto Vitale e da Marco Littamé (Torino).
Reduce da una medaglia di bronzo ai mondiali, è campionessa d¹Italia la milanese Silvia Buzzi Ferraris dopo aver vinto in campo femminile tutte e sei le manche. Dietro di lei l¹ungherese Katalin Juhász e Sandra Antony (Francia), perché la formula ³open² dei campionati apre le porte ai piloti stranieri, accorsi da 18 nazioni. Presenti in tutto 110 volatori dei quali 56 italiani.
Classifica Sport: Stan Radzikowski (Polonia), poi gli alto atesini Martin Stecher e Heinz Senoner. Migliore nella categoria ³serial² il milanese Alberto Castagna.
L¹evento è stato organizzato da Aero Club Blue Phoenix in collaborazione con il Volo Libero Friuli. Utilizzati il Monte Cuarman come decollo e l¹atterraggio di Gemona Godo.

Per i campionati nazionali di deltaplano, a Sigillo si sono ritrovati 50 piloti dei quali 14 provenienti da 10 nazioni estere. Organizzazione a cura di AeC Lega Piloti in collaborazione con il Volo Libero Monte Cucco, nome preso dallo storico rilievo, tra i primi spettatori dei cimenti in cielo di questi mezzi che, come i parapendio, si reggono in aria sfruttando le correnti ascensionali. Dallo stesso monte sono avvenuti i decolli dei partecipanti all¹evento.
Per il forte vento e sovrasviluppi di nubi con minaccia di temporali, si sono dovute cancellare tre delle cinque task previste. Deltaplani in aria solo per la prima ed ultima prova, sulle distanze di 103 e 124 km. Le vince entrambi Alessandro Ploner, pilota di San Cassiano (Bolzano), che si laurea per la quinta volta Campione d¹Italia, medaglia da aggiungere alle numerose vinte in campo internazionale. Seguono Christian Ciech, trentino trapiantato a Varese, Davide Guiducci di Villa Minoprio (Reggio Emilia) e Valentino Bau di Padova. Tutti questi piloti volano con deltaplani detti ala flessibile e fanno parte del team azzurro, campione del mondo in carica. Ciech detiene anche il titolo individuale. Dal prossimo 9 agosto in Brasile costoro, più Filippo Oppici di Parma ed il ciociaro Marco Laurenzi, saranno impegnati a difendere il titolo iridato.
Luca Comino di Mondovì (Cuneo) è stato il migliore a volare con deltaplani ad ala rigida durante il campionato del Monte Cucco.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero - il volo in deltaplano e parapendio

25 lug 2017

PUBBLICAZIONE “FLORA LA PAZZA” DI ROBERTA ANDRES - ARDUINO ROSSI





     COMUNICATO STAMPA

È stato pubblicato giovedì 20 luglio il terzo romanzo dell'Autrice pescarese Roberta Andres, dal titolo "Flora la pazza", per le Edizioni Amarganta di Rieti. Attualmente in vendita su Amazon in formato cartaceo e in preorder per l'ebook, sarà disponibile anche in digitale a partire dal 20 agosto.
Questa la trama:
Flora vive a Napoli, ha quarant'anni e da sempre ha problemi psicologici dovuti ad una madre manipolatrice e un padre assente. In una Napoli degli anni Duemila che mostra ancora tracce della Seconda Guerra mondiale, intreccia una relazione asimmetrica con Nino, che nel suo lavoro di chef e nell'usare la donna secondo il suo piacere trova un riscatto ai problemi di balbuzie e e di scarsa autostima. La storia con lui porta Flora all'acuirsi dei suoi disturbi: tormentata sempre più spesso da una Voce che la spinge a comportamenti autolesionisti e aggressivi,   ferisce Nino e viene ricoverata in un ospedale psichiatrico. Qui Flora troverà la via per la guarigione, liberandosi dalla Voce, dai condizionamenti materni e dall'amore malato per Nino, in un percorso accidentato e faticoso ma vincente, che scioglierà i nodi del passato: l'adolescenza di Flora negli anni Settanta, quando l'abbandono del padre la lascia "ostaggio" della madre; i traumi della guerra che hanno segnato la madre per sempre e l'hanno resa egoista e instabile.
Il romanzo, di genere narrativo con ampie digressioni storiche nelle Quattro giornate di Napoli, è il terzo della scrittice pescarese che ha già pubblicato con EEE di Torino (Le foto di Tiffany") e, a marzo scorso, "Perfetto blu" con Rizzoli.
Roberta Andres vive a Pescara; insegna Italiano nella Scuola secondaria e Scrittura creativa presso l'università "D'Annunzio" a Chieti (2009-2016). Dal 2007 tiene gruppi di scrittura creativa per l'Associazione Artis di Pescara; ha partecipato come relatrice a svariati Convegni sui temi della violenza di genere (congresso Sil, Bari 2007) e della scrittura autobiografica e terapeutica (Artelieu, Pescara 2009; Ewwa, Fermo 2016). Socia Ewwa (European Women Writers Association) dal 2014.
Ha iniziato a pubblicare raccolte di racconti per Bonacci ("Due estati a Siena" e "Margherita e gli altri", Roma 1999). Ha vinto alcuni concorsi di narrativa, partecipato a varie antologie e in particolare ad "Eva non è sola", progetto per la raccolta di fondi contro la violenza di genere,   presentato in varie manifestazioni e in alcune scuole lo scorso inverno. Dal 2015 pubblica romanzi.

28 giu 2017

Le Alpi protagoniste della stagione di volo in parapendio - ARDUINO ROSSI

Le vette della catena alpina sono le protagoniste della stagione di volo in parapendio.
Due eventi d¹importanza internazionale procedono appaiati lungo le Alpi nei giorni a cavallo tra fine giugno e metà luglio: la Red Bull X-Alps, corsa biennale di hike & fly, cioè volo ed escursionismo, e il campionato mondiale di parapendio.
La prima si snoderà per 1138 km, da Salisburgo a Montecarlo. Partenza il 2 luglio dalla piazza dedicata a Mozart. Non si sa quando arriveranno alle sponde del Mediterraneo i 32 atleti di 21 nazioni scelti dall¹organizzazione. L¹Italia sarà presente con due piloti di Bolzano, Aaron Durogati, vincitore di due coppe del mondo, e Tobias Grossrubatscher. Nell¹edizione 2015 il pilota svizzero Christian Maurer ce l¹ha fece in 8 giorni, 4 ore e mezza sui 1030 km di allora, la sua quarta vittoria consecutiva in otto edizioni.
Il tragitto va percorso volando, oppure a piedi lungo strade e sentieri, scalando i monti per trovare un buon punto di decollo e spiccare il volo verso uno dei sette punti che i piloti sono obbligati a toccare. Volare, se la meteo lo consente, è più veloce e meno faticoso che arrancare.
I turnpoint sono disposti nei sette paesi che la maratona attraverserà: il monte Gaisberg in Austria, il Triglav in Slovenia, Aschau sopra il lago di Chiemsee in Germania, il monte Lermoos in Austria, il monte Baldo sul lago di Garda, il versante svizzero del Cervino ed infine Peille in Francia, dove il tempo si ferma. L¹ultimo tratto verso la zattera galleggiante al largo del Principato di Monaco è per la gioia dei fotografi. Tra un punto d¹aggiramento e l¹altro distanze tra i 150 ed i 250 km.
Prima di tutto ciò, il 29 giugno, prologo alla maratona alpina lungo un percorso sui monti attorno a Fuschl am See, in Austria, per stabilire chi avrà due permessi per camminare anche di notte invece che uno. Di norma si cammina solo di giorno.

Nel frattempo al Monte Avena (Feltre - Belluno) tutto è pronto per il 15.th FAI Paraglinging Word Championship. Il 28 giugno presentazione pubblica del programma a Feltre con il sorvolo della cittadina delle Frecce Tricolori. Il 2 luglio cerimonia di apertura e dal 4 una gara al giorno fino alla chiusura, il 15, meteo permettendo.
Delle 59 nazioni che hanno chiesto di partecipare ne sono state scelte 48 per un totale di 150 piloti, un successo di partecipazione per gli organizzatori, AeC Feltre e Para & Delta Club Feltre.
L¹Italia sarà rappresentata da Silvia Buzzi Ferraris (Milano), Joachim Oberhauser (Termeno, Bolzano), Luca Donini (Molveno, Trento), Biagio Alberto Vitale (Bologna), Christian Biasi (Rovereto, Trento) e dal CT della nazionale, Alberto Castagna (Cologno Monzese, Milano).
Tra gli eventi di contorno concerti, serate gastronomiche ed altro ancora. In particolare, l¹1 e il 2 luglio presso il Centro del Volo in località Boscherai a Pedavena, si terrà la MonteAvena Dolomiti Expo, esposizione dedicata al volo libero ed agli sport outdoor.
Durante tutto il periodo qualunque pilota può decollare da un qualunque sito di volo ed atterrare a Boscherai, una prova di distanza libera per fare del mondiale una festa aperta a tutti.
Nel frattempo nelle storiche stanze di palazzo Guarnieri in Feltre è stata inaugurata la mostra ad ingresso libero Leonardo da Vinci ³Il Genio e l'Ingegno². Si chiuderà il 10 agosto. Le Poste Italiane hanno emesso un francobollo da 95 centesimi, che consegna questo mondiale, il primo disputato in Italia, alla storia ed agli appassionati di filatelia di tutto il mondo.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero - il volo in deltaplano

10 giu 2017

Record di nazioni iscritte ai mondiali di parapendio in Italia - ARDUINO ROSSI


Per la prima volta l¹Italia ospiterà il campionato del mondo di parapendio dall¹1 al 15 luglio. La manifestazione ha già mietuto un primo, grande successo, quello delle nazioni iscritte, ben 59 con 150 piloti, il massimo possibile, ed una lunga lista di attesa. Gli azzurri: Silvia Buzzi Ferraris (Milano), Joachim Oberhauser (Termeno, Bolzano), Luca Donini (Molveno, Trento), Biagio Alberto Vitale (Bologna), Christian Biasi (Rovereto, Trento), elencazione provvisoria perché il CT della nazionale, Alberto Castagna (Cologno Monzese, Milano), ha ancora tempo per modificare la formazione.
Il luogo prescelto è il comprensorio del Monte Avena sopra Feltre (Belluno), con decollo ufficiale in località Campet. Sede operativa e atterraggio al Centro del Volo in località Boscherai a Pedavena (Belluno), due ettari di terreno con annessi uffici, aule e servizi. Accanto una tensostruttura di 700 mq per ospitare l'Expo Dolomitipark, fiera dedicata al volo libero ed agli sport outdoor.
Il campo di gara si estende per 5000 chilometri quadrati e comprende punti di decollo ed atterraggio sparsi tra Veneto, Trentino e Friuli in alternativa a quelli ufficiali. Molto dipenderà dalla meteo che condiziona la pratica del volo in parapendio e deltaplano, fino a restare a terra in caso di tempo avverso, riducendo il numero delle 12 giornate di gara in calendario.
Con il bel tempo i percorsi, delimitati da punti salienti del territorio che il pilota deve aggirare prima di raggiungere l¹atterraggio, possono superare anche i 100 km. Infatti, il parapendio è in grado di percorrere ampie distanze sfruttando un motore assolutamente ecologico e a costo zero, quello dell¹irraggiamento solare del territorio e le ascendenze d¹aria che esso provoca. Per ipotesi il direttore di gara Maurizio Bottegal, istruttore e pluricampione feltrino, potrebbe assegnare tragitti con decolli da Marostica, Aviano, Cima Grappa, ed atterraggi in Alpago, Bassano del Grappa, Levico ed altri. Altre manche potrebbero svilupparsi verso Gemona del Friuli, Fiera di Primiero, Valdobbiadene. Un sogno sarebbe sorvolare tutte le Dolomiti fino a Brunico.
L¹evento è organizzato dall¹Aero Club Feltre e dal Para & Delta Club Feltre. Circa 50 addetti di questa associazione sono le braccia che lavoreranno tra decolli ed atterraggi per assistere i piloti. A capo della complessa macchina organizzativa il presidente del comitato Matteo Di Brina di Trichiana (Belluno) che intende allargare l¹evento a tutti gli appassionati perché diventi una festa del volo libero, oltre che competizione mondiale. Molti i piloti atterreranno al Centro del Volo di Boscherai, decollando da qualunque posto, protagonisti di una gara on line sulla piattaforma di XC Contest.
Molti gli eventi di contorno, come la Mostra dell¹Artigianato di Feltre, quelli di ciclismo e podismo, la Festa dell'Orzo Birreria Pedavena, serate a tema ed intrattenimenti vari al Centro del Volo ed altro. In particolare occhi al cielo il 28 giugno: durante la conferenza di presentazione della rassegna mondiale, la Pattuglia Acrobatica Nazionale, cioè le Frecce Tricolori, disegnerà la nostra bandiera nell¹azzurro prima di lasciare il posto ai parapendio.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione Nazionale Italiana Volo Libero - il volo in deltaplano e parapendio







1 mag 2017

Comunicato . "A Castello Quistini in Franciacorta per ammirare la fioritura delle rose" - ARDUINO ROSSI




A Castello Quistini in Franciacorta per ammirare la fioritura delle rose
dal 1 Maggio 2017 tutte le Domeniche e festivi apre al pubblico uno dei giardini più belli d'Italia con oltre 1000 varietà di Rose fiorite tra i suoi giardini.

Con l'arrivo della Primavera e della bella stagione rinasce in tutti la voglia di organizzare gite all'aria aperta. Ville, castelli, parchi e giardini si confermano sempre tra le mete ideali per gli amanti delle gite fuori porta e Castello Quistini, dimora storica del 1500 con giardino botanico in provincia di Brescia, è senz'altro una piacevole meta per tutti, grazie al perfetto mix di storia, natura, architettura e botanica. Castello Quistini si trova a Rovato, a pochi chilometri da Brescia e da Bergamo, tra le terre del vino della Franciacorta.
Una decina di anni fa, grazie alle idee e all'impegno della famiglia proprietaria, all'interno delle mura del palazzo furono progettati una serie giardini con collezioni di rose antiche e inglesi pronte a fiorire a partire da Maggio, speciali varietà di ortensie e peonie, frutti antichi e piccoli orti con collezioni di piante officinali.
Aperto tutte le Domeniche e festivi a partire dal 1 Maggio, con il biglietto di ingresso si avrà accesso al tour intitolato "Tra rose, storia e leggenda" (visita guidata ore 11,00 e ore 16,00) che vuole essere un percorso storico tra i giardini della dimora: fiori, piante, giardini e collezioni botaniche vi accompagneranno tra i giardini per una passeggiata. In attesa delle spettacolari fioriture di Maggio si potranno ammirare le prime fioriture stagionali delViburnum Opulus e Carlcephalum, Clematis Armandii, dei tulipani e delle diverse varietà di alberi da frutto.
Con il biglietto di ingresso (a pagamento) vi verrà consegnata una mappa dei palazzo con le descrizioni delle sale e dei giardini. Per chi preferisce la classica visita guidata alle ore 11,00 e alle ore 16,00 di ogni Domenica e festivo verrà organizzata una visita guidata intitolata "tra rose, storia e leggenda" per spiegare e illustrare gli aspetti e le caratteristiche riguardanti il palazzo e i giardini. Il tour tra i giardini è arricchito da alcuni oggetti misteriosi nascosti in natura: figure d'animali realizzati con materiali riciclati affiorano dall'acqua del laghetto o tra i cespugli di rose e vi accompagneranno in questo magico itinerario.

CALENDARIO APERTURE (orario dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00)
1, 7, 14 (in contemporanea evento "Garden Festival"), 21, 28 Maggio 2017
4, 11, 18, 25 Giugno 2017

Castello Quistini sarà aperto tutte le Domeniche e festivi a partire dal 1 Maggio dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00. Visita guidata alle ore 11,00 e alle ore 16,00.

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Andrea Mazza | Castello Quistini



16 feb 2017

Saison Culturelle 2016/2017 - La Principessa Sissi di Corrado Abbati su musiche di Alessandro Nidi - ARDUINO ROSSI


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, giovedì 16 febbraio 2017

Saison Culturelle 2016/2017

La Principessa Sissi
di Corrado Abbati su musiche di Alessandro Nidi
con
Cristina Calisi, Antonella Degasperi, Fabrizio Macciantelli, Lucia Antinori, Luca Mazzamurro, Antonietta Manfredi, Francesco Bertoni, Lorenzo Di Girolamo, Matteo Borghi, Claudio Ferretti, Riccardo Dall'Aglio, Greta Moschini, Davide Cervato, Giorgia Aluzzi

L'Assessorato dell'istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta, nell'ambito della Saison Culturelle 2016/2017 ospiterà, mercoledì 22 febbraio 2017, alle ore 21, al Teatro Splendor di Aosta, l'operetta La Principessa Sissi.
Dalla collaborazione fra Alessandro Nidi e Corrado Abbati nasce una grande opera moderna e popolare, uno spettacolo in grado di affascinare il pubblico di tutte le età presentato dalla Compagnia Corrado Abbati. Si tratta di una riscrittura della nota storia d'amore fra la giovane principessa Elisabetta detta Sissi e Francesco Giuseppe, da cui già in passato furono tratti sia una commedia musicale che i celebri film con Romy Schneider. Le musiche sono state appositamente realizzate dal noto compositore Alessandro Nidi, forte di una lunga esperienza in campo teatrale e di importanti collaborazioni con affermati interpreti fra i quali  Franco Battiato, Max Gazzè e Lucio Dalla.
Melodie romantiche, ma anche danze tradizionali, si alternano ad arie "liriche" e temi di ispirazione popolare a comporre uno spettacolo ricco, vivace e divertente in cui non mancano i colpi di scena o atmosfere degne della più famosa tradizione viennese. Anche l'orchestrazione esalta la particolare tessitura musicale dell'opera, senza trascurare la vocalità dei singoli interpreti. Un'occasione imperdibile per rivivere una vicenda in cui storia, mito e sentimento si fondono in un indimenticabile affresco che fa sognare e commuovere.

La Saison Culturelle 2016/2017 è realizzata dall'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta col patrocinio della Fondazione CRT Cassa di Risparmio di Torino.
Lo spettacolo è fuori abbonamento.
Il prezzo del biglietto è per la Platea 20,00€ (intero) e 16,00€ (ridotto) e per la Galleria 15,00€ (intero) e 12,00€ (ridotto).
Per ulteriori informazioni rivolgersi all'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta,  Attività culturali, n. verde 800 141 151, 0165 32778.
Sito internet www.regione.vda.it  e-mail saison@regione.vda.it

PRESS RELEASE - LETTERA AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO CARLO CALENDA - ARDUINO ROSSI





COMUNICATO STAMPA
ROMA, 14 Febbraio 2017

LETTERA AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO CARLO CALENDA

In merito alla situazione inerente l'indotto energetico italiano, FederPetroli Italia ha inviato una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda  manifestando un particolare interesse nel poter fornire un elevato contributo tecnico all'attività ministeriale nell'ambito di una nuova e delineata Strategia Energetica Nazionale S.E.N. che da più anni verte in una situazione di stallo penalizzando le aziende del comparto energetico nazionale.
Il Presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia nella missiva al Ministro Calenda evidenzia lo stato di crisi che l'indotto energetico nazionale sta attraversando anche a seguito di una sbagliata legislazione che ad oggi ostacola e non permette alle aziende una focalizzazione mirata degli investimenti in Italia.
L'Italia oggi più che mai è considerata Hub strategico europeo e mediterraneo per progetti di sviluppo che da anni sono fermi sulla carta ma che non possono più attendere.
Per approfondimenti e contatti:
ufficio.stampa@federpetroliitalia.org




News Saison culturelle 2016/2017: Francesca Reggiani - Tutto quello che le donne (non) dicono - ARDUINO ROSSI

COMUNICATO STAMPA
Aosta, mercoledì 8 febbraio 2017
SAISON CULTURELLE 2016/2017
Francesca Reggiani
Tutto quello che le donne (non) dicono
testi di Valter Lupo, Gianluca Giugliarelli e Francesca Reggiani
regia Valter Lupo

L'Assessorato dell'istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta, nell'ambito della Saison Culturelle 2016/2017 ospiterà, lunedì 20 febbraio 2017, alle ore 21, al Teatro Splendor di Aosta, lo spettacolo teatrale Tutto quello che le donne (non) dicono, di Francesca Reggiani.
"Le donne dicono e non dicono tante cose... anche a se stesse", racconta Francesca Reggiani, che riporta in scena uno spettacolo rodato da un anno di tour e di successi, ma sempre work in progress, perché costruito sulla realtà dei giorni nostri: "Vado sull'onda generale e parlo di alcuni temi, che sono attualissimi da sempre, dalle regole sull'abusivismo edilizio alle pari opportunità che... con il tempo sono sempre meno pari e meno opportune per arrivare a temi più contingenti. E' meglio il sesso virtuale o reale? Facebook, Twitter, Whatsapp dipende dal profilo che hai...e La chirurgia estetica fa davvero miracoli?..." Ironica, divertente e sarcastica, ma quanto basta, non oltre: "Senza esagerare, senza andarci giù duro e arrivare agli estremi, che possono risultare offensivi, satira con un po' di senso insomma", Francesca Reggiani "esplora" l'universo femminile, ma non solo, in quello che lei definisce "un viaggio, un reportage sui mutamenti profondi dell'Italia e dell'italiano, ma anche un contenitore..." All'interno sfilano alcuni dei suoi "ritratti" migliori, i suoi cavalli di battaglia da Alba Parietti a Sabrina Ferilli, passando per Maria Elena Boschi e Giorgia Meloni, Maria De Filippi, Carla Bruni, ma anche qualche uomo come Enrico Ghezzi.
La Saison Culturelle 2016/2017 è realizzata dall'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta col patrocinio della Fondazione CRT Cassa di Risparmio di Torino.
Lo spettacolo è incluso nell'abbonamento Pleine Saison.
Il prezzo del biglietto è per la Platea 24,00€ (intero) e 20,00€ (ridotto) e per la Galleria 18,00€ (intero) e 15,00€ (ridotto).

Per ulteriori informazioni rivolgersi all'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta,  Attività culturali, n. verde 800 141 151, 0165 32778.
Sito internet www.regione.vda.it  e-mail saison@regione.vda.it

Fonte: Assessorato dell'Istruzione e Cultura – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta

27 gen 2017

oggi comunicato, In occasione di #Arte #Fiera #Bologna - ARDUINO ROSSI

COMUNICATO STAMPA


Di Felice Edizioni

Collana d’arte Fili d’erba presenta FRANCESCA #ALINOVI



Venerdì 27 gennaio, alle ore 17.30, in occasione della Mostra EXPO Bologna 2017 nella Galleria WIKIARTE (Via San Felice 18 - Bologna), verrà presentato il libro Francesca Alinovi. In suo ricordo a cura di  Antonella Colaninno e Gian Ruggero Manzoni.
Si tratta del quinto volume della collana d’arte Fili d’erba diretta dal critico Alessandra Angelucci per la Di Felice Edizioni. Una collana che pone particolare attenzione a quell’aspetto che spesso, nel mondo dell’arte, passa in secondo piano rispetto all’opera d’arte stessa: la voce di chi crea, di chi in un gesto ha immortalato un’esistenza.
Non fanno eccezione la vita e l’opera di Francesca Alinovi che verrà ricordata attraverso questo interessante libro, durante il discorso introduttivo del professor Manzoni nella mostra Expo 2017 che accoglie 55 artisti in una collettiva curata da Debora Petroni.

Scrive il direttore di collana Alessandra Angelucci: «Pubblicare un libro che omaggia la donna e critica d’arte Francesca Alinovi, figura di spicco del panorama internazionale degli anni Settanta/Ottanta, significa essere coraggiosi e allo stesso tempo consapevoli. Coraggiosi perché, quando si parla di Alinovi, si abbraccia l’oscillazione che suona tra l’attrazione e il mistero, tra la lucida e viva intelligenza di una professionista e le contraddizioni di un tempo – quello della Bologna e della New York di allora – in cui la giovane e famosa critica d’arte si muoveva con invidiabile acume e “una ingenuità – come afferma Mariuccia Casadio – che sapeva tradurre in qualche cosa di scientifico”. Bella, di una fascinazione rara che lo sguardo e il suo modo di muoversi traducevano in un particolare e sensuale “stare presso”: le persone, i luoghi, le gallerie, i quartieri di periferia, il Bronx di New York, il DAMS di Bologna, dove insegnava evidenziando le sue doti di abile talent scout. Coraggiosi, perché di lei si è già detto molto ma forse non abbastanza. Coraggiosi, vista anche la sua prematura scomparsa per mano violenta, una morte per la quale fu condannato il pittore Francesco Ciancabilla, originario di Pescara, con cui la Alinovi aveva una relazione. Era il 15 giugno del 1983 quando fu ritrovata senza vita nella sua abitazione bolognese in via del Riccio. Quarantasette coltellate posero fine al suo temperamento deciso e al coraggio “senza tempo”; quarantasette coltellate interruppero brutalmente una carriera che si definiva già brillante in ogni sua declinazione.»

Durante il periodo dell’ArteFiera sarà ulteriormente presente la collana Fili d’erba (Di Felice Edizioni) attraverso un doppio appuntamento: la presentazione del libro Nei cieli della mente dell’artista Alberto Di Fabio e curato da Mattia Andrès Lombardo, in occasione dell’ART CITY White Night 2017, in un dialogo con Alessandra Angelucci, Alessandra Caporale (vicepresidente AICIS) e Raffaele Quattrone (sociologo e curatore di arte contemporanea). Inoltre, sempre durante ArteFiera, sarà presente l’artista Simone Pellegrini (autore del libro Guadi. Conversazioni sull’arte, l’uomo e la parola) con la mostra “Dishonesti corpi” al Teatro S. Leonardo (via San Vitale).


FRANCESCA ALINOVI

“Neri come la pece, o caffè latte, ma sempre scuri, felini carichi di sex-appeal, i neri di New York, dopo aver conquistato il mondo della musica e della danza, stanno diventando le nuove stars dell’industria artistica. Prima i graffiti sui treni, poi i graffiti sulle strade: ora i loro graffiti su tela riverniciano a nuovo i muri delle gallerie d’arte e le copertine delle riviste più eleganti di New York.” Così scriveva Francesca Alinovi, e ancora: “Analfabeti, ma spontaneamente acculturati sul mitico linguaggio delle immagini e delle notizie teletrasmesse per impulsi elettronici, volevano semplicemente provare l’ebbrezza della fama e della gloria promessa dalla mitologia dei mass media. Così, non potendo far scorrere i loro messaggi lungo i tubi catodici, decisero di farli scorrere sui treni. […] Loro aspiravano alla bella vita consacrata dalla celebrità, invece diventarono celebri perché furono scambiati con i criminali della malavita.” Gli stralci riportati sono presenti in Black Graffiti, uno dei suoi ultimi articoli, pubblicato nel 1983 su Panorama Mese, solo pochi giorni prima della sua scomparsa.
Il 12 giugno 1983 Francesca Alinovi veniva uccisa con 47 coltellate nella sua abitazione di via del Riccio 7 a Bologna. L’efferato delitto oscurava, di colpo, la brillante carriera della giovane studiosa, destinata a diventare una stella nel panorama internazionale della critica d’arte.
Col suo “entusiasmo da pioniera dell’arte”, l’Alinovi è stata protagonista della storia delle avanguardie fine anni Settanta e anni Ottanta; è stata un ponte tra la New York dei graffiti e la New Wave europea, una vera promoter della cultura underground di quegli anni.
In molti avevano fatto una scommessa sul futuro radioso di questa avvenente e intelligente donna che si affacciava, con successo, sulla scena artistica mondiale. La sua ricerca, sempre libera e spinta alla liberalizzazione del pensiero oltre il pregiudizio e la discriminazione, in un mondo appena votatosi alla globalizzazione, cercava di rilevare quanto la creatività fosse un campo mentale aperto, luogo di incontro di etnie, tradizioni e status sociali, connesso e disconnesso, al tempo stesso, con la cultura bassa e con la comunicazione massmediatica.
La creatività, per lei, era uno spazio fluido che scorreva oltre ogni limite. È questa la sensazione che si avverte quando si sfogliano le pagine che conservano l’attività intellettuale della giovane critica d’arte emiliana, una dimensione liquida, sospesa, che corre sui fili del tempo, che coglie l’attimo di una rivelazione estetica inesauribile che si fa perennemente viva.
Nata a Parma nel 1948, Francesca Alinovi si era laureata in Lettere all’Università di Bologna, quale allieva di Francesco Arcangeli, con una tesi su Carlo Corsi, e si era quindi specializzata con Renato Barilli, approfondendo lo studio di Piero Manzoni, Lucio Fontana e dello Spazialismo, diventando poi ricercatrice di ruolo presso il DAMS di quella città e insegnante di Fenomenologia degli Stili. I suoi interessi erano indirizzati alla storia delle avanguardie e alle contaminazioni tra le varie arti: pittura, scultura, letteratura, musica, video e teatro. Era una sorta di talent scout nel panorama artistico contemporaneo italiano. Dal mondo accademico bolognese il suo essere era poi evaso, alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, per muoversi “nel sottobosco dei talenti” sia nostrani che newyorkesi, conferendo al Graffitismo, corrente nato da poco, lo statuto di arte, oltre a riconoscere il valore sociale di quella pratica alternativa, svincolata dai circuiti ufficiali e dalle logiche di mercato.
La nuova tendenza americana di usare bombolette spray era un mezzo di “disperata sopravvivenza culturale”, “un fenomeno selvaggio di vandalismo urbano” che dalle strade, dai muri, dai mezzi di trasporto e dai tunnel sotterranei era approdato al grande circuito dell’arte internazionale.
Nei Graffitisti (o Writer), infatti, c’era il desiderio di rivendicare una mancata affermazione nel sociale. Loro rappresentavano, e ancora rappresentano, una vera e propria “gara di emancipazione del nuovo orgoglio razziale”. I neri (si ricordi Jean-Michel Basquiat), fino ad allora quasi del tutto esclusi dal sistema espressivo visivo e plastico, lanciarono, in questo modo, il loro guanto di sfida al fine di emergere e distinguersi. La “crudele selezione nera” aveva incominciato la sua lotta per affermarsi anche a quel livello.
Il mondo dell’underground newyorkese era, per Francesca, una dimensione libera, nonché rappresentava per lei una sorta di regressione allo stato primitivo, originario, puro. Gli artisti non erano colti e provenivano da situazioni di emarginazione; erano inoltre tutti molto giovani (avevano un’età compresa tra i sedici e i venticinque anni). L’arte dei graffiti era un ulteriore gesto performativo collegato all’Hip Hop e alla Street Dance (B-boying - Breakdance) che usava la gestualità e il disegno per liberare un inconscio collettivo, per proiettarsi nel futuro, sfruttando un’espressività antica e di frontiera. Come si è detto, la mancata affermazione nel sociale dell’etnia afro-americana emerse in quella maniera di fare immagine e, dalle strade e dai muri, conquistò il pianeta come un’onda inarrestabile.
In Francesca Alinovi fu frequente anche l’interesse per il mondo del fumetto e, anticipando i tempi, dell’elettronico e del tecnologico avanzato, quest’ultimo (il futuro Web) già considerato da lei quale ponte di comunicazione e mezzo alternativo all’alfabetizzazione tradizionale, così da poter rivendicare un nuovo potere della conoscenza, seppure i possibili pericoli che in esso potevano annidarsi.
Per tornate al Graffitismo, esso offriva un’occasione di competizione, sia in chi lo praticava e in chi lo sosteneva, per imporsi attraverso il coraggio e la possibile celebrità conquistata, e si presentava quale occasione di confronto forte in una società che da sempre aveva “escluso dai propri canali di informazione e comunicazione intere comunità nazionali, pur numerose e piene di voglia di esprimersi”.
Gli unici artisti bianchi considerati degni di stima, in quel mondo ai margini e sub urbano, furono Kenny Scharf e Keith Haring, i soli ad avere conosciuto il “periferico esistenziale” e ad avere condiviso coi neri l’avventura dell’underground  nei tunnel delle metropolitane, dove le avanguardie si incontravano per poi prendere, emerse in superficie, ognuna la propria strada. Perché, allora, era nel cavalcare l’onda della New Wave che si superavano i confini dell’arte, si faceva ancora “pionerismo”, quindi si veniva inghiottiti nel vortice di quella contemporaneità compulsiva che sprigionava pura energia creativa in ogni sua formulazione.


I CURATORI
Antonella Colaninno è nata a Napoli nel 1969. Critica d’arte, ha curato mostre, cataloghi e scritto saggi sull’arte contemporanea. Da alcuni anni si dedica allo studio del pensiero critico di Francesca Alinovi, con un attento lavoro di ricerca. Di recente ha curato, presso il Museo Vittoria Colonna di Pescara, la mostra “STELLE COSTELLAZIONI GALASSIE SEMI MUTAZIONI” di Gian Ruggero Manzoni.


Gian Ruggero Manzoni è nato a San Lorenzo di Lugo (RA) nel 1957. Artista, poeta, narratore, critico d’arte ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Urbino e ha partecipato ai lavori della Biennale di Venezia nel 1984 e nel 1986. Al suo attivo ha molte esposizioni pittoriche tenutesi in Italia e all’estero. Oltre quaranta sono le pubblicazioni a cui ha dato vita. Ha diretto la rivista di arte e letteratura «Origini» e la rivista di arte, letteratura e idee «ALI».

FILI D’ERBA_COLLANA D’ARTE
La collana Fili d’erba della Di Felice Edizioni, diretta dal critico Alessandra Angelucci, si propone al lettore con l’intento di avvicinarlo alle molteplici forme dell’arte che - come fili di un’immensa tela - disegnano infinite possibilità, poiché infiniti sono i moti dell’animo che guidano la mano di chi dipinge, scolpisce o affida alla parola le verità più intime. Una collana che pone particolare attenzione a quell’aspetto che, spesso, nel mondo dell’arte, passa in secondo piano rispetto all’opera d’arte stessa: la voce di chi crea, di chi in un gesto ha immortalato un’esistenza. Come afferma E.H. Gombrich, «Non esiste in realtà una cosa chiamata arte. Esistono solo gli artisti»: è a partire da questo assunto che la collana Fili d’erba vuole privilegiare la pubblicazione di testi che diano al lettore la profondità di un’analisi critica, ma allo stesso tempo una possibilità in più: la conoscenza dell’artista e del suo linguaggio espressivo, attraverso la parola quale strumento più diretto per cercare di avvicinarsi all’idea di un’arte che, nel tempo e nei luoghi, cambia pelle e dunque funzione. La voce dell’artista, dunque, per ripercorrere la nascita di un filo d’erba, la trama sottile di quel germe insito nell’atto creativo che alla natura ha sempre guardato come fonte primaria.
In un viaggio come quello nel mondo della creatività, più interessante della meta è il percorso: indagare i respiri, le pause, le assonanze e le dissonanze, le crepe che regalano luce e che hanno portato ciascun protagonista a intraprendere un viaggio, qualunque sia stato poi il punto d’arrivo.
Fili d’erba per cogliere le diverse stratificazioni dei codici della contemporaneità, attraverso un’estetica della parola che trova nel saggio, nella raccolta di testi autobiografici e nel libro-intervista le principali forme compositive.

e-mail Editore:  info@edizionidifelice.it


e-mail Direttore di Collana: alessandraangelucci@tiscali.it