13 mag 2010

12/5 trasporto degli allievi disabili - Prov. di Bergamo




PROVINCIA DI BERGAMO
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UFFICIO STAMPA
Bergamo, 13 maggio 2010
COMUNICATO STAMPA
Giovedì 13 maggio alle ore 12, nello spazio Viterbi del Palazzo della Provincia, si è tenuta la firma del Protocollo d’intesa per la ripartizione delle risorse finanziarie della Provincia per il trasporto degli allievi disabili frequentanti i corsi di istruzione secondaria superiore e i percorsi di istruzione e formazione professionale.
Il protocollo è stato firmato dal presidente della Provincia Ettore Pirovano, dal presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci Leonio Callioni e dai 14 presidenti delle Assemblee dei sindaci degli Ambiti territoriali. Era presente anche l’assessore provinciale alle Politiche sociali e Salute Domenico Belloli.
La Regione, su proposta della Provincia di Bergamo e della Unione delle Province Lombarde, ha assegnato alla Provincia stessa le risorse finanziarie per un totale di 536.800,00 euro da ripartire a livello territoriale per l’anno scolastico 2009/10, secondo le modalità operative concordate nell’ambito del Tavolo di lavoro dell’Unione province lombarde (UPL) e definite dalla Regione.
“Il problema non è risolto” ha dichiarato il Presidente Pirovano, “Ma la volontà è quella di proseguire lungo questa strada. In sede di UPL i Presidenti delle Province lombarde hanno siglato un documento per chiedere con urgenza alla Regione una legge che indichi quali siano le reciproche competenze e soprattutto con quali soldi”.
Anche la lettera inviata alla Regione sottoscritta da tutti i Presidenti delle Associazioni dei Sindaci chiede con fermezza “la necessità di reintegrare le risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali a disposizione della Regione Lombardia, decurtate lo scorso febbraio”.
La Provincia di Bergamo ha scelto una linea diversa. “Nel bilancio in via di approvazione, pur nella difficoltà riscontrate”ha sottolineato l’assessore Belloli, “l’amministrazione ha deciso di non apportare tagli nel bilancio e anzi di stanziare un milione di euro per le famiglie in difficoltà”.
“Il mio ringraziamento va alla Provincia di Bergamo che si è fatta carico di smuovere le acque, ha ribadito il Presidente Caglioni. “Sappiamo che non abbiamo la certezza che questo possa diventare una prassi ma le famiglie di questi ragazzi hanno bisogno di una risposta, hanno bisogno di non sentirsi soli”.
La Provincia di Bergamo, il Consiglio di rappresentanza dei sindaci ed i 14 Presidenti delle Assemblee dei sindaci hanno definito i criteri per l’erogazione dei contributi economici ai Comuni e il piano di riparto delle risorse proprio tramite il “Protocollo d’intesa per la ripartizione risorse finanziarie della Provincia di Bergamo per il trasporto degli allievi disabili frequentanti i corsi di istruzione secondaria superiore e percorsi di istruzione e formazione professionale tra la Provincia di Bergamo, il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e le Assemblee dei sindaci degli ambiti territoriali”.
Per la presentazione delle domande il Comune di residenza del soggetto disabile (con disabilità certificata) che ha attivato il servizio di trasporto o compartecipa finanziariamente alla sua realizzazione presenta, all’Ambito territoriale di appartenenza, la richiesta di contributo mediante l’apposito modello allegato al presente protocollo. L’Ambito territoriale, dopo una prima verifica di congruità della richiesta, trasmette le domande alla Provincia di Bergamo- Settore Politiche sociali e salute.
La Provincia, conclusa la fase istruttoria della apposita Commissione costituita da due tecnici della Provincia, da due tecnici designati dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, da un tecnico dell’Ufficio scolastico provinciale e da un tecnico dell’ASL della provincia di Bergamo, approva con deliberazione di Giunta provinciale la graduatoria definitiva e in base al costo complessivo del servizio di trasporto per i disabili sostenuto dai Comuni e alla risorsa disponibile a livello territoriale (536.800,00 euro), stabilisce la percentuale di copertura della spesa affrontata. Il trasferimento dei fondi sarà effettuato dalla Provincia direttamente ai Comuni compresi nella graduatoria finale.
Le domande di contributo devono pervenire alla Provincia- settore Politiche sociali e Salute tramite gli Ambiti territoriali entro il 30 giugno 2010.

12/5 Comunicato da parte degli insegnati di Musica


Carissimi amici e colleghi,
come molti di voi già sapranno, la nuova Riforma Gelmini sul riordino del ciclo d'Istruzione Superiore ha eliminato l'insegnamento della Musica dal curricolo scolastico dei "Licei". In particolar modo, nel prossimo a.s. 2010/2011, il nuovo Liceo delle Scienze Umane (ex-Liceo sociopsicopedagogico, già ex-magistrale!) non avrà più lo storico insegnamento della Musica tra le materie del Piano di Studi e questo a causa della riduzione dell'orario scolastico da 34 a 27 ore di lezione settimanali.Inoltre per i nuovi Licei Musicali e Coreutici, tanto pubblicizzati quali grande novità della Riforma, è stata autorizzata dal Ministero dell'Istruzione l'apertura di appena 28 classi in tutta Italia!!!La grave conseguenza di tutto ciò sarà che molti insegnanti precari come me, abilitati con tanto sacrificio all'insegnamento nella classe di concorso A031 (Educazione musicale nelle scuole secondarie di II grado), non avranno più la nomina a partire dal prossimo anno scolastico e i docenti di Musica oggi di ruolo risulteranno "perdenti posto" nel giro di qualche anno.Vi chiedo quindi di clikkare su questo link:
http://www.siem-online.it/appelli/appellomusicaneilicei2010.html

12/5 Collettiva : Gianluigi ANTONELLI Mariella BETTINESCHI



Tufano studio 25 - viale Col di Lana 14 – 20136 Milano
Comunicato stampa
Collettiva : Gianluigi ANTONELLI Mariella BETTINESCHI
Marco BETTONI Maria Chiara CALVANI Rino
CARRARA Vittoria CHIERICI Marina GASPARINI
Antonio PIGA
Titolo : DI FILO IN FILO
Genere : disegni,tele eseguiti con la tecnica del ricamo, video
Testo critico : Matteo GALBIATI
Luogo: studio TUFANO 25 – viale Col di Lana 14-Milano
Date: 18 maggio 10 giugno 2010
Inaugurazione: martedì 18 maggio dalle ore 18,00
Orario: martedì-venerdì 15,30>19,00 sabato su appuntamento
Contatti: telefax 02-89 42 03 03
Tufanostudio25@alice.it
Variegata collettiva che il titolo “Di filo in filo” suggerisce nella sua caratteristica saliente, l’utilizzo da parte degli artisti ,del ricamo,del filo che insegue l’immaginario creativo sostituendosi a matitae pennello per costruire segni ed immagini su tela e carta.
Pratica, questa del ricamo, che affonda le radici nel passato, dai grandi arazzi medioevali con le narrazioni epiche,vedi l’arazzo di Bayeux del 1070 ai più conosciuti arazzi rinascimentali ai cui cartoni lavorarono artisti come Raffaello e Rubens per giungere in epoca più recente ad artiste quali Sonia Delauney , Sophie Taeuber Arp che concepirono il ricamo in chiave astratta e non ultimi, nella contemporaneità, gli arazzi di Alighiero Boetti o le tele di Francesco Vezzoli.
Gli artisti in mostra appartengono a generazioni differenti ,iniziando dai lavori di Rino Carrara che trae i fili delle sue composizioni dalle dense stesure cromatiche delle opere del periodo informale, per giungere alle sperimentazioni di Antonio Piga che fa dei capelli la materia, il filo, per ricamare delicati tondi in un susseguirsi di velature giocate sui toni bruni o di Maria Chiara Calvani che in un video dal titolo “Non ci sono più numeri da prendere” filma l’atto del cucire della propria nonna mentre recita una nenia umbra di carattere religioso,atto in cui l’ago ripetitivamente penetra , punge, senza mai uscire.
Di un intenso lirismo e di raffinata stesura compositiva ,fatta di stratificazioni di carte trasparenti percorse dal sottile filo nero del ricamo sono i disegni, gli “amori nascosti“, di Mariella Bettineschi.Marco Bettoni interpreta invece il ricamo in chiave
disincantata ed ironica addobbando in vivaci cuffie realmente ricamate i piccoli idoli giapponesi da lui ritratti e su questa scia, in modo più graffiante ,si colloca la grande bandiera ,mossa dal vento, di Gianluigi Antonelli, bandiera bianca che porta ricamati in bianco,quasi illeggibili le famose libertè,egalitè,fraternitè su cui avrebbe dovuto fondarsi una nuova era.
Marina Gasparini in piccoli interni ,rigorosamente bianco-grigi in cui si percepisce un
vuoto,un’assenza di calore , di presenza umana traccia con fili vivaci frasi che attraversano questo quotidiano in un prezioso contrasto tra il minimalismo della situazione e l’accurata elaborazione dell’opera.Ancora differente l’operazione di Vittoria Chierici che fedele ad una sua ricerca pluriennale su un disegno di Leonardo, studio per l’affresco della Battaglia di Anghiari, ne ricama un particolare su una maglietta , trasformandolo nel logo del suo lavoro artistico.

12/5 La difesa di Scajola, ora vittima della stampa, o quasi (Angelo Mistri)



Ora si sa che la miglior difesa è l’attacco e così si va a cercare qualcosa che pare irregolare, per negare la questione fondamentale, la casa del signor Scajola, ex ministro, acquistata in modo quantomeno sospetto.

L’avvocato Giorgio Perroni, legale dell’ex ministro Scajola afferma quasi indignato: ''…. da giorni la stampa nazionale riporta quel che viene rappresentato come il contenuto di atti di indagine …..che si dimostreranno non conformi al vero, non riesco obiettivamente a comprendere come la procura di Perugia possa valutare di sentire l'onorevole Scajola in una veste che parrebbe oramai solo formalmente, ma non già sostanzialmente, quella di persona informata sui fatti''.

12/5 Scajola si difende, presentandosi come vittima? (Angelo Mistri)



L’avvocato Giorgio Perroni, legale dell’ex ministro Scajola afferma quasi indignato: ''…. da giorni la stampa nazionale riporta quel che viene rappresentato come il contenuto di atti di indagine …..che si dimostreranno non conformi al vero, non riesco obiettivamente a comprendere come la procura di Perugia possa valutare di sentire l'onorevole Scajola in una veste che parrebbe oramai solo formalmente, ma non già sostanzialmente, quella di persona informata sui fatti''.
Ora si sa che la miglior difesa è l’attacco e così si va a cercare qualcosa che pare irregolare, per negare la questione fondamentale, la casa del signor Scajola, ex ministro, acquistata in modo quantomeno sospetto.

12/5 Se scajola non va alla Procura la Procura andrà da Scajola (Antonio Rossi)



Così l’uomo che comprò una casa con vista Colosseo super scontata e non si “accorse” che qualcuno pagava per lui oggi si mostra a muso duro alla stampa e ai giudici: certamente ha ancora delle carte da giocare.

Claudio Scajola non andrà in procura a Perugia il 14 maggio: orma l’ex ministri si considera un imputato, così dice il suo avvocato: ''…. parrebbe oramai solo formalmente, ma non già sostanzialmente, quella di persona informata sui fatti''.

12/5 Scajola non va a Perugia (Antonio Rossi)



Claudio Scajola non andrà in procura a Perugia il 14 maggio: orma l’ex ministri si considera un imputato, così dice il suo avvocato: ''…. parrebbe oramai solo formalmente, ma non già sostanzialmente, quella di persona informata sui fatti''.
Così l’uomo che comprò una casa con vista Colosseo super scontata e non si “accorse” che qualcuno pagava per lui oggi si mostra a muso duro alla stampa e ai giudici: certamente ha ancora delle carte da giocare.

12/5 Truffavano con gli aspirapolvere e rendevano schiavi i venditori (Paolo Rossi)



Rivendevano aspirapolvere di scarso valore da 1.500, acquistate a 150 euro in America: i era una rivendita a porta a porta e i venditori erano trattati peggio degli schivi, pure picchiati se non raggiungevano i risultati.
E’ da tempo che bisogna trattare con più durezza il reato di truffa: bisogna dare una pena certa a costoro, altrimenti i più poveri, i più deboli pagheranno l’eccessiva tolleranza del potere contro costoro, che continueranno a delinquere, certi che la prescrizione o altro li verrà a salvare.

11 persone sono sotto inchiesta e sono state fermate dal Comando Provinciale di Firenze della Guardia di Finanza: operavano nelle provincie di Firenze, Arezzo e Massa Carrara da Incisa Valdarno, Reggello (Firenze) e Cavriglia (Arezzo).

12/5 Truffavano aspirapolvere comuni come super efficaci per l’igiene (Paolo Rossi)



11 persone sono sotto inchiesta e sono state fermate dal Comando Provinciale di Firenze della Guardia di Finanza: operavano nelle provincie di Firenze, Arezzo e Massa Carrara da Incisa Valdarno, Reggello (Firenze) e Cavriglia (Arezzo).
Rivendevano aspirapolvere di scarso valore da 1.500, acquistate a 150 euro in America: i era una rivendita a porta a porta e i venditori erano trattati peggio degli schivi, pure picchiati se non raggiungevano i risultati.
E’ da tempo che bisogna trattare con più durezza il reato di truffa: bisogna dare una pena certa a costoro, altrimenti i più poveri, i più deboli pagheranno l’eccessiva tolleranza del potere contro costoro, che continueranno a delinquere, certi che la prescrizione o altro li verrà a salvare.

12/5 Truffa degli aspirapolvere in Toscana (Mecca Elisa)



Comando Provinciale di Firenze della Guardia di Finanza hanno fermato l’attività dio gente che operava nelle provincie di Firenze, Arezzo e Massa Carrara: la perte sorprendente della vicnda era come trattavano i rivenditori.
Era pure fustigati sulle gambe quando non riuscivano ad ottenere i risultati richiesti, era una vera forma di schiavitù.

Sono 5 gli arresti per associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla frode fiscale: operavano da Incisa Valdarno.
Vendevano aspirapolvere a porta a porta, con delle fasulle capacità anti acaro: il prezzo era di 1500 euro, ma il costo era di solo 150 euro, acquistati negli Stati Uniti.