12 ott 2010

5 miliardi di euro per l'eolico da Google

Google punta sull'energia eolica, ci saranno pale per 600 Km lungo la costa atlantica: così investirà 5 miliardi di euro per questa impresa che lo renderà alleato del gruppo finanziario Good Energies.

Il futuro è nell'energia pulita e Google lo sta capendo, si spera che altre grandi società abbiano la stessa idea di rischiare nel sicuro eolico e nella certezza dell'energia solare.

Energia eolica di Google

Google punta sull'energia eolica, ci saranno pale per 600 Km lungo la costa atlantica: così investirà 5 miliardi di euro per questa impresa che lo renderà alleato del gruppo finanziario Good Energies.

Il futuro è nell'energia pulita e Google lo sta capendo, si spera che altre grandi società abbiano la stessa idea di rischiare nel sicuro eolico e nella certezza dell'energia solare.

così investirà 5 miliardi di euro per questa impresa che lo renderà alleato del gruppo finanziario Good Energies.

Google punta sull'energia eolica, ci saranno pale per 600 Km lungo la costa atlantica: così investirà 5 miliardi di euro per questa impresa che lo renderà alleato del gruppo finanziario Good Energies.



Il futuro è nell'energia pulita e Google lo sta capendo, si spera che altre grandi società abbiano la stessa idea di rischiare nel sicuro eolico e nella certezza dell'energia solare.

Il futuro è nell'energia pulita e Google lo sta capendo, si spera che altre grandi società abbiano la stessa idea di rischiare nel sicuro eolico e nella certezza dell'energia solare.

Google punta sull'energia eolica, ci saranno pale per 600 Km lungo la costa atlantica: così investirà 5 miliardi di euro per questa impresa che lo renderà alleato del gruppo finanziario Good Energies.



Il futuro è nell'energia pulita e Google lo sta capendo, si spera che altre grandi società abbiano la stessa idea di rischiare nel sicuro eolico e nella certezza dell'energia solare.
Google punta sull'energia eolica, ci saranno pale per 600 Km lungo la costa atlantica: così investirà 5 miliardi di euro per questa impresa che lo renderà alleato del gruppo finanziario Good Energies.

Il futuro è nell'energia pulita e Google lo sta capendo, si spera che altre grandi società abbiano la stessa idea di rischiare nel sicuro eolico e nella certezza dell'energia solare.

UN NUOVO PROGETTO DI “MOBILITÀ SOSTENIBILE”: RISOLUZIONE 5 STELLE

Giovanni Favia e Andrea Defranceschi, del gruppo “Movimento 5 stelle”, hanno presentato una Risoluzione che impegna la Giunta a promuovere e diffondere la conoscenza di una nuova modalità sostenibile nel campo della mobilità delle persone. Si tratta di un progetto promosso dall’associazione Jungo – sede a Rimini – che può contribuire alla riduzione del traffico, favorendo il tasso di occupazione dei mezzi privati in circolazione.

La Risoluzione parte da quanto affermato nel documento preliminare del PRIT 2010-2020: “La scelta preferenziale per il “governo della domanda” significa quindi puntare ad una moderna idea di “mobilità sostenibile” – o “buona mobilità”, come sarebbe forse meglio asserire - facendo leva sulle enormi opportunità offerte dal paradigma dell’innovazione e per certi versi superando anche la sterile contrapposizione tra servizi e infrastrutture che negli ultimi anni ha un po’ caratterizzato i diversi approcci alle politiche dei trasporti”.

In un contesto come quello dell’Emilia-Romagna, che si colloca al primo posto in Italia nel rapporto tra autovetture per numero di abitanti (83,3 autoveicoli circolanti per 100 abitanti, già nel 2007), secondo Favia e Defranceschi diventa fondamentale agire per un uso intelligente delle autovetture, favorendo “la crescita del coefficiente di riempimento delle stesse”, vale a dire la valorizzazione delle forme di trasporto amichevole o di cortesia (meglio note come fenomeni spontanei di car pooling o autostop). “Si tratta, nello specifico, di gestire l’incontro tra domanda e offerta di trasporto, garantendo alcuni parametri minimi di garanzia sulla affidabilità del sistema attraverso la cura di un database certificato dei soggetti interessati all’iniziativa”.

Fra le esperienze in corso, la Risoluzione sostiene il valore di quella ideata dalla associazione senza scopo di lucro Jungo (che ne detiene il marchio). Il sistema Jungo, detto anche “strategia della pulce” o “imbarco a vista”, è stato sperimentato a Trento e in Trentino, dove l’associazione ha realizzato l’esperimento pilota. Dopo questa fase di sperimentazione, la Provincia Autonoma di Trento ha deciso di procedere allo sviluppo di una collaborazione con l’associazione, fornendo servizi di supporto: un “call-center” di ricezione delle segnalazioni di infrazione; un servizio di visura dei casellari giudiziali dei richiedenti tessera (certificato penale e carichi pendenti). Gestione e distribuzione card, esclusioni e istruttorie delle segnalazioni rimangono in gestione all’associazione.

Convinti dell’utilità di questo progetto, Favia e Defranceschi chiedono alla Giunta di invitare Comuni e Province a sperimentare misure analoghe; a promuovere l’individuazione dei “percorsi raccomandati”, direttrici particolarmente adatte alla sperimentazione e successivo avvio del sistema, che presentino cioè caratteristiche adeguate rispetto ai volumi di traffico, pendolarità elevata, facile reperibilità di punti naturali di “imbarco/sbarco”; a individuare “punti d’imbarco raccomandati”, individuando piazzole, slarghi, eccetera, che consentano gli imbarchi nella massima condizione di visibilità e sicurezza. Per promuovere questa forma di mobilità sostenibile, conclude il documento, può essere utile promuovere eventi-manifestazioni di impatto sociale e psicologico (viene citata l’esperienza di Trento del 12 giugno 2010).

Regione Emilia Romagna - COMMISSIONE: PARERE POSITIVO PROPOSTA “PROMOZIONE LEGALITA’ E SEMPLIFICAZIONE SETTORE EDILE”

 
La commissione “politiche per la salute e politiche sociale”, presieduta da Monica Donini, ha dato (in sede consultiva) parere positivo alla proposta di legge che prevede “Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata”. A favore hanno votato i gruppi di maggioranza, astenuti pdl e mov.5 stelle.

La proposta (finalizzata alla promozione della legalità contro i fenomeni di infiltrazione mafiosa, il lavoro irregolare, l’usura e i comportamenti illegali che alterano il mercato e la libera concorrenza) prevede disposizioni per: l’adeguatezza delle imprese che operano nel mercato; la trasparenza delle procedure di appalto e di rilascio dei titoli abilitativi; il potenziamento dell’attività di controllo dei cantieri; la semplificazione dei procedimenti (ivi compresa la dematerializzazione delle procedure di gara) di presentazione delle pratiche edilizie per il rilascio dei titoli abilitativi, nonché degli eventuali certificati o comunicazioni previste dalle disposizioni normative vigenti. Inoltre, il progetto, che è stato illustrato dal relatore Tiziano Allessandrini (pd), potenzia l’attività di controllo e monitoraggio dei contratti e degli investimenti pubblici, dei titoli abilitativi edilizi, prevedendo funzioni specifiche di segnalazione agli enti competenti. Particolare attenzione è stata inoltre rivolta alla formazione e al supporto di tipo organizzativo e tecnico dei committenti pubblici e dei committenti privati.

Gian Guido Naldi (sel-verdi), condividendo lo spirito della legge, ha auspicato una maggiore responsabilizzazione delle imprese per combattere, in particolare, il lavoro nero nei cantieri. Per Andrea Leoni (pdl), “giusto combattere il fenomeno dell’infiltrazione mafiosa, ma senza appesantire, con ulteriori divieti e prescrizioni, le aziende sane che operano nel nostro territorio. La presidente Monica Donini ha posto l’attenzione sul problema degli appalti assegnati al “massimo ribasso”. Marco Carini (pd), condividendo positivamente la rinnovata attenzione della Regione in questo settore, ha auspicato controlli sull’intera filiera. Roberta Mori (pd) ha auspicato di valutare con attenzione le esperienze territoriali (osservatori di controllo) messe in campo in questi anni da alcuni enti locali per contrastare l’illegalità. Andrea Pollastri (pdl) ha chiesto alcuni chiarimenti in merito: alla committenza pubblica e privata, ai controlli e alla banca dati.

COMMISSIONE: FINANZIAMENTI AUSL 2010 (- 16 MILIONI) E MAGGIOR FINANZIAMENTO PER ADEGUAMENTO POPOLAZIONE

 
La commissione “Politiche per la salute e politiche sociali”, presieduta da Monica Donini, ha approvato a maggioranza (contrari pdl e mov. 5 stelle) la delibera che ridetermina, con la diminuzione di 16 milioni di euro (in base alla legge 122/2010), il volume delle risorse attribuite per il 2010 (a quota capitaria) alle Aziende Usl, attraverso misure di contenimento della spesa farmaceutica. La delibera aggiorna inoltre il finanziamento alle Aziende (a quota capitaria) in relazione alla numerosità della popolazione. In particolare all’Azienda Usl di Rimini viene attribuito un finanziamento di 25.542.333 di euro a fronte dell’assistenza prestata a decorrere dall’1-1-2010 alla popolazione dei sette Comuni della Valmarecchia transitati dalla Regione Marche alla Regione Emilia-Romagna. Un maggiore finanziamento per l’adeguamento della popolazione è previsto anche per le Aziende Usl di Reggio Emilia, Modena, Ravenna e Cesena.

Alla delibera approvata era allegato il quadro degli obiettivi annuali delle Aziende Usl. A questo proposito sono intervenuti: Andrea Leoni (pdl), che auspicando maggiore attenzione sulla legionellosi e sulle liste di attesa, ha invitato la Giunta a dare maggiori informazioni sul nuovo numero di emergenza-urgenza; Paola Marani (pd), che ha invitato la commissione a calendarizzare una seduta dedicata alle linee strategiche della sanità regionale; Palma Costi (pd), d’accordo su questa iniziativa, ha posto in evidenza la peculiarità dei servizi territoriali; Andrea Carini (pd) ha ricordato la necessità di un accordo con la Regione Lombardia sull’appropriatezza dell’offerta dei servizi, con particolare attenzione alle liste di attesa e alla mobilità passiva.

SCIA (EX DIA): FILIPPI (PDL), REGIONE APPLICHERA’ SEMPLIFICAZIONE DECISA DAL GOVERNO?

 
“Il Parlamento ha approvato la legge 122/2010 introducendo la SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività)”, che “va a sostituire la DIA (Dichiarazione di inizio attività) ed ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta, comprese le domande per l’iscrizione in albi o ruoli utili per l’esercizio di nuove attività”.

Ne dà notizia il consigliere regionale Fabio Filippi (pdl) in un’interrogazione a risposta immediata, in cui ricorda che con l’introduzione della SCIA “diventa possibile l’inizio dei lavori nel giorno stesso della segnalazione all’amministrazione preposta, senza attendere i 30 giorni previsti dalla precedente disciplina, ferma restando la possibilità di effettuare verifiche in corso d’opera”.

“Nel caso in cui venga accertata una carenza dei requisiti, - aggiunge – l’amministrazione può adottare provvedimenti di divieto entro 30 giorni dal ricevimento della segnalazione. Decorso questo termine vale la regola del silenzio/assenso, a meno che non si incorra nel rischio di danni gravi ed irreparabili al patrimonio artistico e culturale, all’ambiente, alla salute ed alla sicurezza pubblica”.

La semplificazione decisa dal Governo - sottolinea Filippi – avrebbe tuttavia registrato l’opposizone della Regione Emilia-Romagna, che si sarebbe appellata alla Corte Costituzionale, anche se gli uffici regionali avrebbero già predisposto la modulistica per la presentazione delle domande di SCIA.

L’esponente del pdl chiede quindi se la Regione sia intenzionata o meno ad applicare la nuova normativa statale in tutte le sue parti.

Emilia Romagna - ASSEMBLEA LEGISLATIVA: PROGETTO LEGGE POLLASTRI (PDL), “LIBERE COMUNICAZIONI ALL’AULA” PER I CONSIGLIERI



Il consigliere regionale Andrea Pollastri (pdl) ha presentato un progetto di legge, composto da un solo articolo, che va a modificare l'art.76 del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa (Comunicazioni della Giunta e delle commissioni), aggiungendovi un secondo comma che introduce la possibilità per i consiglieri regionali di dare anch’essi “libere comunicazioni all’Aula” su temi di attualità, non eccedendo, singolarmente o complessivamente per Gruppo, il tempo di 5 minuti.

L’Assemblea legislativa - scrive Pollastri nella relazione che accompagna il progetto di legge – è un luogo ove tutti i componenti possono intervenire non solo su progetti di legge, ma anche su temi di stretta attualità o di particolare interesse per cittadini e territorio.

La tempistica di convocazione delle sedute, circa una volta al mese, ed i meccanismi di iscrizione e discussione degli atti ispettivi e di indirizzo, ancorchè temperati dalle interrogazioni a risposta immediata, fanno sì che argomenti con carattere di urgenza giungano all’attenzione dell’Aula con settimane, talora con mesi, di ritardo.

Questo progetto - spiega il consigliere – si propone quindi di introdurre un periodo di tempo, ad inizio seduta, durante il quale un rappresentante per Gruppo possa dare libere comunicazioni all’aula, come già il Regolamento prevede possano fare il presidente (art.68) ed i componenti della Giunta (art.76), colmando una “sorta di disparità esitente” tra la libertà di comunicare all’Aula dei presidenti dell’Assemblea e della Giunta e gli altri consiglieri regionali