11 nov 2010

Io mi auguro di sbagliare, ma troppi fatti che avevo previsto nel passato si sono realizzati

Bossi e Fini si sono incontrati, ma non è chiaro cosa si sono detti: ognuno è al suo posto: si parla di caduta e rinascita del governo, con il ritorno di Silvio Berlusconi: quindi forse sarà un rimpasto.
Le opposizioni puntano a un governo tecnico con tutti, con Fini e con la Lega, ma non con Berlusconi.
A deciderà Gianfranco Fini e le ipotesi sono due ormai: un governo che ritrovi un accordo sino alla fine naturale della legislatura, o un governo che ci porterà al voto al massimo fra due mesi.

In Italia tutto è possibile, ma la sinistra non vogliono la palude, o una grande ammucchiata tra sinistra e i finiani: sarebbe il trionfo di Berlusconi.

La situazione politica è confusa, e difficile: se si andasse alle elezioni con chi starebbe Fini?

Io temo uno spostamento a destra del Paese, ma su posizioni di destra xenofoba, pure razzista e anche con la rinascita di gruppi paramilitari di estrema destra, protetti da forze di potere: siamo verso una svolta, ma non è delle migliori e pochi se ne accorgono.

Sono troppo pessimista?

Io mi auguro di sbagliare, ma troppi fatti che avevo previsto nel passato si sono realizzati: gli eventi seguono una logica che abbiamo già visto nel passato.

gli eventi seguono una logica che abbiamo già visto nel passato.

Bossi e Fini si sono incontrati, ma non è chiaro cosa si sono detti: ognuno è al suo posto: si parla di caduta e rinascita del governo, con il ritorno di Silvio Berlusconi: quindi forse sarà un rimpasto.

Le opposizioni puntano a un governo tecnico con tutti, con Fini e con la Lega, ma non con Berlusconi.

A deciderà Gianfranco Fini e le ipotesi sono due ormai: un governo che ritrovi un accordo sino alla fine naturale della legislatura, o un governo che ci porterà al voto al massimo fra due mesi.

In Italia tutto è possibile, ma la sinistra non vogliono la palude, o una grande ammucchiata tra sinistra e i finiani: sarebbe il trionfo di Berlusconi.

La situazione politica è confusa, e difficile: se si andasse alle elezioni con chi starebbe Fini?

Io temo uno spostamento a destra del Paese, ma su posizioni di destra xenofoba, pure razzista e anche con la rinascita di gruppi paramilitari di estrema destra, protetti da forze di potere: siamo verso una svolta, ma non è delle migliori e pochi se ne accorgono.

Sono troppo pessimista?

Io mi auguro di sbagliare, ma troppi fatti che avevo previsto nel passato si sono realizzati: gli eventi seguono una logica che abbiamo già visto nel passato.
Bossi e Fini si sono incontrati, ma non è chiaro cosa si sono detti: ognuno è al suo posto: si parla di caduta e rinascita del governo, con il ritorno di Silvio Berlusconi: quindi forse sarà un rimpasto.

Le opposizioni puntano a un governo tecnico con tutti, con Fini e con la Lega, ma non con Berlusconi.

A deciderà Gianfranco Fini e le ipotesi sono due ormai: un governo che ritrovi un accordo sino alla fine naturale della legislatura, o un governo che ci porterà al voto al massimo fra due mesi.

In Italia tutto è possibile, ma la sinistra non vogliono la palude, o una grande ammucchiata tra sinistra e i finiani: sarebbe il trionfo di Berlusconi.

La situazione politica è confusa, e difficile: se si andasse alle elezioni con chi starebbe Fini?

Io temo uno spostamento a destra del Paese, ma su posizioni di destra xenofoba, pure razzista e anche con la rinascita di gruppi paramilitari di estrema destra, protetti da forze di potere: siamo verso una svolta, ma non è delle migliori e pochi se ne accorgono.

Sono troppo pessimista?

Io mi auguro di sbagliare, ma troppi fatti che avevo previsto nel passato si sono realizzati: gli eventi seguono una logica che abbiamo già visto nel passato.

Valle D'Aosta

SAISON CULTURELLE 2010/2011
 
CONFERENZA
ARITMETICA E GEOMETRIA NELLA CULTURA ROMANA
 
Venerdì 19 novembre 2010 ore 21
Sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta
 
L'Assessorato dell'istruzione e cultura, nell'ambito della Saison Culturelle 2010/2011, con la consulenza scientifica della delegazione valdostana dell'Associazione Italiana di Cultura Classica (A.I.C.C.), propone, venerdì 19 novembre 2010, alle ore 21, nel Salone delle manifestazioni del Palazzo regionale di Aosta, la conferenza sul temaAritmetica e geometria nella cultura romana, relatore il Professor Mario Geymonat dell'Università di Venezia.
 
La riscoperta che Cicerone fece a Siracusa della tomba di Archimede e i riferimenti ai due meravigliosi Planetari portati nell'urbe come preda di guerra mostrano l'interesse di Roma per la scienza in un periodo in cui non era separata dalla filosofia e la classe dirigente veniva educata in Grecia. La Geometria ebbe in Italia un carattere prevalentemente pratico (misurazione delle proprietà agricole, costruzione di ponti e di strade), ma lo stesso Agostino mostra nelle sue opere una conoscenza effettiva dei suoi princìpi. Quando in Occidente la conoscenza del greco cominciò a declinare e gli scambi culturali ed economici tra le sponde del Mediterraneo si fecero più difficili, la presa di coscienza dei migliori intellettuali romani li indusse a tradurre in latino difficili testi scientifici: così Boezio per la logica di Aristotele, l'Aritmetica di Nicomaco e gli Elementi di Euclide. Anche i poeti furono interessati alla Matematica: i carmi 5 e 7 di Catullo echeggiano i grandi numeri di Archimede e Virgilio, soprattutto nelle Bucoliche,mostra interesse per essi, pur non facendo esplicitamente il nome di Archimede per ragioni metriche e perché lo scienziato era stato ucciso da un soldato romano. Ai tempi di Costantino la persistente attenzione per i complessi problemi della Matematica è testimoniata da Optaziano e dallo stesso Ausonio che offre nei suoi carmi un interessante esempio di geometria combinatoria.
 
Mario Geymonat, dell'Università di Venezia
Nato a Torino nel 1941, allievo della Scuola filologica milanese, è stato Assistente di Grammatica Greca e Latina a Milano, Ordinario di Letteratura Latina nell'Università della Calabria (dal 1973 al 1977), poi a Siena e a Venezia (dal 1989 al 2008). Ha trascorso periodi di studio a Vienna, Monaco, Londra, e tenuto conferenze scientifiche in Germania, Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Russia e Stati Uniti.
 
 
Entrata libera nel limite dei posti disponibili
 
Ulteriori informazioni possono essere richieste al numero : 0165273185
Sito Internet:   www.regione.vda.it, E-mail: saison@regione.vda.it
 

Aosta


NECESSITÀ DI SOSTITUZIONE
DELL'ABETE DI PIAZZA DEFFEYES
L'Assessorato regionale all'agricoltura e risorse naturali informa che domenica 14 novembre, si provvederà alla prima fase di sostituzione dell'abete di Piazza Deffeyes. L'operazione si rende necessaria a seguito dei risultati emersi da una perizia realizzata sul patrimonio arboreo antistante Palazzo regionale, partendo dal presupposto della priorità della sicurezza del contesto urbano in cui questo è inserito.
«Abbiamo commissionato una perizia per tutte le piante di Piazza Deffeyes per capire il pericolo o probabilità che possa accadere uno schianto e il rischio di danneggiare cose o persone. – spiega Paolo Oreiller, Direttore della Direzione regionale Risorse naturali - Ne è risultato che un albero, l'abete posto all'angolo sud-ovest della piazza (vicino alle bandiere), presenta uno stato di forte sofferenza causato principalmente dal fatto di trovarsi in una zona urbanizzata caratterizzata da forti impatti (inquinamento, traffico, temperature più elevate). Questo deperimento è destinato ad accelerare la morte della pianta. Prima di morire l'abete ha tendenza ad avere gravi marciumi radicali, marciumi del legno alla base e nei primi metri del tronco. Le analisi hanno confermato questa situazione traducendola in un pericolo di cedimento dell'albero, soprattutto in occasione di forte vento».
La soluzione è quindi la sostituzione con un nuovo albero, ovviamente più giovane, che tra l'altro, in pieno vigore e accrescimento, immagazzinerà anidride carbonica durante gli anni di crescita della pianta.
La pianta che sarà messa a dimora in sostituzione dell'abete è un'esemplare di Liquidambar (Liquidambar styraciflua), latifoglia originaria del Nord-America.
La scelta è caduta su questa specie in quanto di alto valore ornamentale, molto resistente all'ambiente urbano e presente presso il vivaio regionale.

Gli stipendi dei dipendenti Google crescono del 10%

Il motore di ricerca Google ha deciso di 
aumentare i 
salari dei suoi dipendenti 
del 10%, per 
evitare altre 
fughe verso il  rivale 
Facebook, il social network che sta impensierendo il gigante 
californiano.
Si vede che in tempo di crisi chi vale 
deve essere pagato di più: è l'opposto 
della cultura italiana, ma da noi il lavoro è spesso ingessato, non dai sindacati, ma da una classe imprenditoriale 
vetusta, con idee da padron delle ferriere.
Da noi si licenziano chi sa fare e si 
assumono chi non conosce neppure la 
lingua italiana, come gli extracomunitari, pur di pagare di meno.
Google vince la concorrenza tendendosi i suoi migliori elementi, da 
noi li licenzieremmo per assumere ....
manovali.

Cara Brebemi quanto ci costi

Tre milioni di metri quadrati di terreno agricolo saranno sacrificati per la Brebemi, l'autostrada Brescia - Bergamo – Milan, la cui costruzione interessava soprattutto il mondo dell'edilizia: avendo grandissimi dubbi, se non certezze sull'utilità di tutte queste strade, che seguono una logica del profitto e dell'appalto, ora la Regione Lombardia, con i suoi soliti mezzi di informazione promette il rimborso, ….al più presto agli agricoltori espropriati.

Il danno all'ambiente, alla salute dei cittadini che si troveranno vicino questa tanto sbandierata nuova autostrada non si conta.

Anche questo fa parte dello sviluppo sostenibile?

Ho dei dubbi, come ho dei dubbi della lealtà di certa stampa che ne esalta l'importanza e l'utilità.

Non c'erano alternative?

Certamente, ma costavano di meno e si è preferita questa, questo grande affare e sicuramente in certi menti il dubbio non è lecito, anzi un crimine, ma noi di Notizie News siamo sempre differenti e liberi.

Motore di ricerca Google

Il motore di ricerca Google ha deciso di aumentare i salari dei suoi dipendenti del 10%, per evitare altre fughe verso il rivale Facebook, il social network che sta impensierendo il gigante californiano.



Si vede che in tempo di crisi chi vale deve essere pagato di più: è l'opposto della cultura italiana, ma da noi il lavoro è spesso ingessato, non dai sindacati, ma da una classe imprenditoriale vetusta, con idee da padron delle ferriere.



Da noi si licenziano chi sa fare e si assumono chi non conosce neppure la lingua italiana, come gli extracomunitari, pur di pagare di meno.



Google vince la concorrenza tenendosi i suoi migliori elementi, da noi li licenzieremmo per assumere....manovali.

Oggi Google dimostra di essere avanti 100 anni all'Italia

Il motore di ricerca Google ha deciso di aumentare i salari dei suoi dipendenti del 10%, per evitare altre fughe verso il rivale Facebook, il social network che sta impensierendo il gigante californiano.



Si vede che in tempo di crisi chi vale deve essere pagato di più: è l'opposto della cultura italiana, ma da noi il lavoro è spesso ingessato, non dai sindacati, ma da una classe imprenditoriale vetusta, con idee da padron delle ferriere.



Da noi si licenziano chi sa fare e si assumono chi non conosce neppure la lingua italiana, come gli extracomunitari, pur di pagare di meno.



Google vince la concorrenza tenendosi i suoi migliori elementi, da noi li licenzieremmo per assumere....manovali.

Google ha deciso di aumentare i salari dei suoi dipendenti del 10%, per evitare altre fughe verso il rivale Facebook, il social network che sta impensierendo il gigante californiano.

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Si vede che in tempo di crisi chi vale deve essere pagato di più: è l'opposto della cultura italiana, ma da noi il lavoro è spesso ingessato, non dai sindacati, ma da una classe imprenditoriale vetusta, con idee da padron delle ferriere.



Da noi si licenziano chi sa fare e si assumono chi non conosce neppure la lingua italiana, come gli extracomunitari, pur di pagare di meno.



Google vince la concorrenza tenendosi i suoi migliori elementi, da noi li licenzieremmo per assumere....manovali.