12 set 2012

Libia . Al Qaeda uccide ambasciatore a Bengasi .. tutto sencondo copione.



L’attentato in Libia, contro l’ambasciatore statunitense, con l’uccisione di altre tre persone: la rivendicazione è di Al-qaeda e questo fatto sorprende, ma non troppo: Gheddafi era un nemico degli Stati Uniti, ma riusciva a mantenere la Libia sotto controllo, allontanando i gruppi più fanatici, a lui avversari, ma anche nemici dell’Occidente.
Caduto il dittatore sono arrivati i fanatici religiosi, che non hanno iniziato a destabilizzare la Libia, ma anche le altre realtà, appena nate dalle rivoluzioni arabe, i nuovi regimi nati dalla primavera araba.
E’ la politica dell’Occidente che è stata tradita dalla sua ignoranza: quando si favoriscono gli estremisti si ha come risposta il terrorismo: bisogna ricordare che la Nato è intervenuta direttamente nella lotta contro Gheddafi, con i suoi aerei, mentre le armi sono state fornite abbondanti ai ribelli.
Oggi quelle armi sono state usate contro la stupida politica occidentale.
Era prevedibile e noi di Notizie News lo avevamo previsto.

storie di fantasmi .... Alberi









ALBERI


Viveva sopra il villaggio, solo da sempre.
Mi chiamavano ancora Bastardo, benché avessi già  ottant'anni.
Mia madre mi aveva lasciato solo dopo alcuni anni di stenti, poi,stanca degli insulti della gente, se ne era andata e non si fece 
più vedere.
Io non lo ricordo, ma si dice che fosse un stato un uomo di 
elegante e signorile.
In città sposò una nobile donna, che nulla volle sapere del suo 
passato.
Crebbi grazie alla carità pubblica e ricevetti scappellotti da 
tutti: ero il capro espiatorio di tutti i furiosi, gli ubriaconi.
Ben presto dovetti diventare indipendente, guadagnarmi il pane 
andando nei boschi, raccogliendo legna, funghi, tagliando gli 
arbusti e le erbacce per quattro soldi.
Pescavo di frodo, rubacchiavo, ma non commettevo nulla di 
particolarmente grave da meritarmi il carcere.
Fu un incontro con gli sbandati della valle a indirizzare la mia 
esistenza: mi presero in simpatia e non mi trattarono più da 
bastardo, che per loro era un titolo di "merito", indicava 
durezza e determinazione.
Il capo mi concesse la sua stima e fiducia: divenni il suo
luogotenente, capo branco, come lui mi definì.
Era bello razziare il bestiame dei mie compaesani:  rubavo,  
incendiavo e le donne si concedevano di nascosto a me.
Mi amavano per la mia audacia e generosità.
Un giorno capii che era meglio cambiare mestiere e me ne 
approfittai di un Reale Decreto, che riduceva la pena a pochi 
mesi di carcere ai briganti che si sarebbero arresi entro Natale 
Scontai pochi mesi di carcere e per la Pasqua successiva era già 
a casa.
Mi ero comprato una baita con prati e boschi: lì avevo nascosto 
il mio bottino, sotto tre alberi da me piantati.
C'era parecchio oro, più gioielli anche di gran valore, rapinati 
durante un'assalto alla corriera.
Avevo assassinato tutti i miei compari, per non dividere il
bottino e feci credere agli altri banditi che eravamo caduti in 
una trappola: solo io mi ero salvato, fingendomi morto.
Trovai la donna giusta che si mise con me senza  sposarmi, 
per nulla pettegola.
Non volevo avere a che fare con preti né fare promesse di fedeltà 
davanti a uno sciocco sindaco.
I figli che nacquero erano come me, bastardi, ma con la mia 
stessa tempra: nessuno ebbe il coraggio di trattarli male.
Erano dei veri mascalzoni e io ne ero fiero, ma fui costretto a 
pentirmi.
Il maggiore pensava solo a divertirsi e non lavorava.
Mi infuriai con lui e mi picchiò: -Padre! Devi mantenerci: ci hai 
dato la vita ed ora ci devi il pane!-
La mia esistenza divenne un inferno: mi chiusero nella stalla con 
le bestie, mi davano da mangiare gli avanzi della cucina, mi 
picchiavano continuamente, senza motivo.
La loro madre stava dalla loro parte: li spronava a  proseguire 
nel maltrattamento.
Mi odiava perché avevo approfittato di lei in gioventù, quando 
ero ancora vigoroso.
La mia vecchiaia assomigliava alla mia giovinezza, ma finalmente 
la morte si decise a venirmi a trovare.
L'accolsi con gioia e mi seppellirono ai piedi dei tre alberi, 
accanto al mio tesoro che non trovarono mai.
Gli anni trascorsero e il tempo fece pulizia e giustizia delle 
vecchie generazioni, ma portando sempre altra gente, cattiva e 
buona come chi li aveva preceduto.
I miei figli si erano dispersi e non ebbero una progenie legale, 
solo bastardi: non rimase più nessuno a rammentare chi fossi 
stato e cosa avessi fatto.
La mia proprietà cambiò padroni sino a quando non arrivò una 
donna, decisa ad abbandonare la città per un vita più semplice.
Mutò, tagliò, innescò, fece potare, piantò alberi a me
sconosciuti in fine si arrestò davanti ai miei alberi: erano
vecchi e malconci, decise di farli tagliare e di costruire sopra 
una casetta, facendo abbattere il mio casolare, ormai diventato 
un mucchio di ruderi.
Fu una scelta disgraziata: il cuore della mia abitazione ero io, 
con il mio oro maledetto.
In più quello stolto decise di organizzare sedute spiritiche: 
quella maledetta mi costrinse a uscire dall'inferno per 
tormentarmi sulla terra.
La pregai in sogno di lasciarmi in pace, ma fu vano, allora le 
feci trovare il mio bottino insanguinato e maledetto: fu la mia 
vendetta, perché con quel tesoro si sarebbe dannata.
Non mi ascoltò e si perse, mentre io divenni per colpa sua uno 
spirito senza dimora: vagavo nelle case, visibile solo al 
tramonto, non c'era più il mio oro a trattenermi presso la  mia sepoltura.
La mia anima era stanca, ma attesi che quel mio sogno maledetto 
terminasse: tornai per sempre nell'Oltretomba.
Ora sono io a torturare gli spiriti dei miei persecutori qua, all'inferno.
Sono io a far rammentare a loro le loro colpe, a ficcare il dito nelle loro piaghe putride: dopo tutto ero sempre il Bastardo.



racconto dell'orrore, horror, orrore di Arduino Rossi - pubblicato già su lulu -lulu.com nella raccolta di Racconti IL FOLLE.

2012 ...11 settembre e il terrorismo che resiste e che continua a minacciare il mondo.




11 settembre e il terrorismo che resiste e che continua a minacciare il mondo.
Che cosa è e chi lo finanzia?
Dopo la distruzione delle torri gemelle si è parlato subito degli Stati canaglia, che erano Iraq, Iran, Siria e Libia, oltre all’Afghanistan.
Poi c’erano Paesi non mussulmani come la Corea del Nord e Cuba, che non furono inseriti come Stati nemici dell’Occidente: oggi il regime siriano è un regime moribondo, l’Iraq è stato conquistato, l’Afghanistan non ha più i talebani al potere.
La Libia di Gheddafi non esiste più e resta solo l’Iran, che da sola non può finanziare tutti i terrorismo, anche perché i terroristi più pericolosi sono sunniti e loro sono in guerra con i sunniti, essendo sciiti.
Allora chi finanzia il terrorismo?
Il nemico forse lo dobbiamo cercare in casa.

La corte tedesca ha desso sì al fondo salva-stati

La corte tedesca ha desso sì, al fondo salva-stati, ma la condizione è quella del voto positivo del Parlamento tedesco, con un ulteriore contributo, ma l'Esm, che non dovrà superare il tetto di 190 miliardi.
Così è un sì, ma la condizione non ha dato un grande entusiasmo ai mercati, che hanno una timida ripresa, con Milano che non supera l'1% di crescita.
Forse è meglio così, è una ripresa lenta e condizionata da un impegno serio, specialmente per la nostra classe politica che ha "massacrato" i cittadini con tasse a non finire, ma ha fatto nulla o quasi contro la corruzione.
Le riforme vere in Italia non si vedono e fino ad allora la nostra economia, il nostro debito pubblico potrà essere un grande problema.

Blog ...Beppe Grillo non è un eroe


Beppe Grillo non è un eroe, neppure un santo, scusate se mi ripeto: è solo un comico dato in prestito alla politica.
E’ la politica, o meglio, è l’interessamento alla questione politica che è calato e ha permesso di generare mostri, caste protette di faccendieri, con migliaia di raccomandati, di amici degli amici, con imbecilli con il titolo di direttori e di manager super pagati.
Questa Italia è in crisi, ma non si parla di recuperare un centesimo dalla corruzione: è una situazione che può far piangere o ridere.
In Italia nessuno si ribella a questa situazione, almeno denunciando lo schifo che ci circonda?

Libia . ucciso ambasciatore Usa. scontri in Egitto per un film su Maometto



Gli statunitensi sono odiati in Libia, in Egitto e la rivolta per un film “blasfemo” su Maometto dimostra ancora una volta che la politica estera dell’Occidente, in particolare quella Usa e quella britannica, è legata a vecchi pregiudizi e a vecchie logiche coloniale, che si stanno dimostrando sempre più pericolose.
Per decenni, forse per almeno un secolo l’Occidente ha favorito certi personaggi tradizionali, da Mille e Una Notte, nel mondo islamico, individui particolarmente anacronistici, facili da aggirare, specialmente nel mondo degli affari e dei traffici vari, petrolio e armi per esempio.
Questi personaggi hanno mantenuto un islam antico, medioevale, tenendo la popolazione a livelli assurdi di arretratezza culturale.
Poi la tensione per il mancato sviluppo cresce e deve trovare uno sfogo: ecco pronto il nemico di fede, l’infedele, la causa di tutti i mali, o il capro espiatorio per l’occasione. 

Monti e Berlusconi, la casta e i due amiconi



Monti e Berlusconi, i due amiconi che si guardano e si annusano, ma non si combattono,mentre il terzo incomodo è Bersani con il suo Pd: Monti è il salvatore della Patria,o meglio colui che soffocò l’Italia di tasse, senza cambiare nulla, senza colpire veri privilegi.
Berlusconi difese i suoi interessi e ci portò quasi al tracollo, Monti salvò la finanza pubblica,ma non tagliò il numero dei deputati e dei senatori, gli sperperi delle regioni, specialmente per la sanità: ridusse solo le spese per la salute dei cittadini, mandando tutti in pensione da vecchi.
Creò molti disperati, disperati e sotto occupati, ma non toccò i corrotti e se lo farà sarà con una leggina da poco e non con il monitoraggio dei soldi di tutti i politici e dei partiti.
E’ un eroe?
Sì, ma della casta.

Libia e Egitto, rabbia contro gli Stati Uniti per un film... blasfemo

Libia ed Egitto, assalto all'ambasciata e disordini contro gli Usa, per un film su Maometto: era qualcosa di prevedibile e il Grande Satana, gli Stati Uniti, continua a creare antipatie e odi.
La propaganda contro gli infedeli è da sempre, nei Paesi islamici, un sistema per allontanare le tensioni interne: quando le condizioni economiche peggiorano, il  pane aumenta di costo, il lavoro non c'è la propaganda interna, dei regimi islamici, moderati o fondamentalisti che siano, è sempre contro il nemico esterno.
La crisi dell'Egitto è appena iniziata nella regione, ma è anche di tutti i Paesi islamici, che hanno un non sviluppo economico, marginale rispetto  a quello dell'Asia non islamica, inoltre soffre della crisi dell'Europa, che non favorisce la regione Mediorientale.
Fare il profeta di sventura è fin troppo facile ed è facile prevedere che la cosiddetta primavera araba finirà in un inverno gelido.


2012 Sarah Scazzi . l'omicidio e le troppo bugie

Le menzogne della famiglia Misseri sono tante, il primo segreto sta nel perché fu uccisa Sarah Scazzi: il delitto per celare un atteggiamento malsano dello zio Michele è ormai caduto, ma anche la gelosia di Sabrina per Ivano, contro Sarah pare un argomento di nessuna importanza, da non poter giustificare un omicidio.
Così il movente deve essere probabilmente cercato nei meandri  della mente delle persone, in quella famiglia che pare una famiglia ..... non sana, non perché ha dei vizi particolari, ma perché non si basa su sentimenti veri, ma su alleanza e complicità.
Dietro probabilmente c'è la cultura che i panni sporchi si lavano in famiglia, che esiste un mondo esteriore e uno interno alla casa, alla dimora: Sarah era un'estranea, un ostacolo per motivi anche economici, forse era vista un usurpatrice di diritti negati e per questo ha pagato.

Melania Rea e Parolisi Salvatore, un caso di non famiglia

Melania Rea e Salvatore Parolisi avevano due modi di concepire la vita in modo differente: lei era una donna che credeva nella famiglia e la poneva al primo posto, con la sua figlia.
Lui la concepiva come una trappola e la considerava una fregatura, un limite alle sue passioni, che forse erano variegate e con molti.... gusti diversi.
Sono due modi di concepire l'esistenza, il primo legato a cosa c'è attorno a noi e al bene comune, il secondo visto come un modo di esistere accentrato attorno ai piaceri e alle voglie, ai vizi personali.
Alla fine il secondo fu la causa della morte di Melania, direttamente o indirettamente: chiunque ha ucciso la donna  lo ha fatto per  nascondere i propri vizi personali... con ogni probablità.