9 nov 2012

Sarah Scazzi e il silenzio su un caso che attende una sentenza


Sarah Scazzi e il silenzio su un caso che attende una sentenza, che colpirà la famiglia Misseri sicuramente: Michele, zio Michele, è il personaggio più controverso.
Non si capisce se sia un mostro o una vittima, ma probabilmente è uno che mette la famiglia, anche in modo malsano, prima di tutto.
Se si è limitato a nascondere il cadavere della piccola Sarah è sempre un personaggio indegno e omertoso.
Sabrina e Cosima chi sono?
Due vittime del padre e marito mostro, o due mostri?
Il processo ha preso una strana piega e il finale è forse già scritto……

Yara Gambirasio, il caso rischia di essere archiviato dopo 2 anni di indagini



Yara Gambirasio, il caso rischia di essere archiviato dopo 2 anni di indagini: non si è trovato l’assassino e tutti siamo perplessi e dubbiosi, ma non si può esprimere apertamente i propri dubbi perché … la legge lo proibisce, poi i dubbi senza certezze e prove relative servono a poco.
I sospetti che qualcosa non abbia funzionato in queste indagini restano.
C’è stata qualche interferenza?
Qualcuno avrebbe preferito che l’omicidio non fosse capitato … lì e non ha voluto fastidi?
Che si può dire?
Un assassino pedofilo è libero di agire e forse colpirà ancora ….

Bersani e Renzi, la strana coppia


Bersani e Renzi, la strana coppia che si scontra su tutto e pare che Renzi abbia qualche carta in mano per mandare a casa il suo collega di partito: infatti chiede informazioni precise su chi finanza Bersani.
La questione dei finanziamenti ai politici è fondamentale: si deve sapere chi finanzia e perché finanzia un dato politico, altrimenti si rischia di finire in un eterno sporco gioco che favorisce corrotti e faccendieri.
Deve esistere un reato di finanziamento occulto, perché dietro spesso c’è la corruzione, l’evasione fiscale e traffici illeciti.

Notizie news oggi Carceri, amnistia e indulto,i cittadini subiscono


Carceri, amnistia e indulto, la questione della sicurezza dei cittadini è legata alla microcriminalità, alle aggressione di persone che non sanno vivere in modo civile, quindi bisogna insegnare a loro i modi corretti di vivere.
Il carcere deve essere un luogo dove le persone vengono rieducate, ma per fare questo serve insegnare a costoro mestieri e anche farli studiare, dall'alfabetizzazione sino all'università.
Le carceri invece servono per controllare una parte delle persone che commette crimini, ma non tutti: i truffatori e i magnacci quasi mai entrano in prione, i corrotti raramente conoscono l’ebbrezza del sole a scacchi dietro le sbarre.
Invece sarebbe giusto arrivare a una depenalizzazione di molti piccoli reati: si potrebbe punire molti attuali carcerati con lavori socialmente utili: basterebbero poche settimane per far ravvedere certi piccoli delinquenti.
Il carcere deve diventare l’ultima scelta, l’ultimo livello di punizione e solo per reati di sangue, di mafia, di corruzione, di traffico di sostanze stupefacenti, mentre per tutto il resto si deve dare una possibilità alternativa, con lavori utili a tutti, o il carcere, senza amnistie e indulto.

youtube Beppe Grillo contro Salsi, ovvero la “traditrice” del Movimento 5 Stelle

Beppe Grillo contro Salsi, ovvero la “traditrice” del Movimento 5 Stelle che dovrà andarsene: la parola traditrice è eccessiva, ma nel Movimento ci sono troppe idee e troppi personaggi strani, poi Grillo è fissato con questo atteggiamento ostile contro le televisioni, forse ha ragione, ma il suo modo di avere ragione lascia perplessi.
Parlare in televisione non è un crimine, inoltre lui non può censurare nessuno: il movimento ha delle idee troppo … ampie e contiene di tutto e di più: si può parlare della fine della destra e della sinistra come realtà politica, serve solo cosa si può e si deve fare, ma … imporre troppo ai “ragazzini” significa che prima o poi si ribellano.

Siria, è in corso uno strano conflitto tra potenze regionali e planetarie


Siria, è in corso uno strano conflitto tra potenze regionali e planetarie, tra diverse versioni dell’Islam, tra interessi economici, per il transito del petrolio e per l’equilibrio della regione, fondamentale per i traffici economici e gli equilibri politici, nazionali, strategici, diplomatici.
La Turchia si sta allargando, l’Iran non vuole perdere l’ultimo suo alleato, l’Arabia Saudita difende i sunniti, maggioranza senza potere in Siria.
I Drusi, minoranza islamica, quasi eretica, controllano lo Stato, mentre gli Sciiti li appoggiano, i cristiani cercano un equilibrio per sopravvivere e i sunniti vanno all’attacco, mentre la Turchia alza le sue mire sulla Siria, che però è araba e storicamente ostile ai turchi.
Il quadro si complica con la Russia che è interessata ai traffici petroliferi della regione, all’Europa filo ribelli, con gli Usa e ai crimini contro l’umanità da parte dei soldati contro i ribelli e viceversa.

Berlusconi è l’ombra di se stesso


Berlusconi è l’ombra di se stesso, di quello che era appena entrato in politica, con le sue 3 televisioni a carattere nazionale, poi ebbe il controllo, in parte, di quelle Rai, anche se la lottizzazione con i partiti limitò il suo strapotere.
Alla fine arrivò Internet che gli tolse il monopolio, non solo a lui, sull’informazione in Italia.
Oggi pare un vecchio ritoccato, che vuole riavere ciò che è suo: il suo declino e quello delle sue televisioni, sono sotto gli occhi di tutti.
Questa è la fine di un’epoca, da molti desiderata, da altri temuta: il tempo non perdona e “tutto scorre.”

Beppe Grillo vuol fare tutto da solo e non si allea con nessuno



Beppe Grillo vuol fare tutto da solo e non si allea con nessun partito, perché dice che i partiti sono cosa vecchia, da superare, oltretutto molto costosi e dannosi.
Così ha deciso di non allearsi con Di Pietro che rischia di perdere il treno delle elezioni, restando a piedi nel 2013, ovvero potrebbe non raggiungere il quorum per entrare in parlamento.
Così la sinistra perde un pezzo della sua storia, ma ormai il quadro è chiaro, i gruppi di potere sono tre: la destra con Alfano, che si allea con la lega, ma sottovoce e con il centro.
A sinistra abbiamo il Pd con Sel, infine il terzo incomodo è formato da Grillo che potrebbe essere il primo partito nazionale, se si escludono le alleanze per amore e per forza.

Renzi e Bersani, lo scontro duro


Renzi e Bersani, lo scontro duro tra la gente della strada e la politica da palazzo: Renzi è il rinnovatore, Bersani replica e dice che è lui il rinnovatore, Renzi sostiene, che avrà solo 10 ministri per gestire la cosa pubblica.
In pratica i due litigiosi si stanno già dividendo le poltrone del futuro governo, che non hanno ancora formato, anzi le elezioni non si sono ancora fatte.
Invece queste liti rischiano di far salire al potere un Alfano, con Casini, Rutelli e Fini di corollario e la Lega come terzo incomodo che ogni tanto sostiene il governo, mentre è all'opposizione.

XIII. LA SERA DEL DÌ DI FESTA. di Leopardi


XIII.
LA SERA DEL DÌ DI FESTA.

      Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t’accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai nè pensi
Quanta piaga m’apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m’affaccio,
E l’antica natura onnipossente,
Che mi fece all’affanno. A te la speme
Nego, mi disse, anche la speme; e d’altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Questo dì fu solenne: or da’ trastulli
Prendi riposo; e forse ti rimembra
In sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
Piacquero a te: non io, non già ch’io speri,
Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo
Quanto a viver mi resti, e qui per terra
Mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi
In così verde etate! Ahi, per la via
Odo non lunge il solitario canto
Dell’artigian, che riede a tarda notte,
Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;
E fieramente mi si stringe il core,
A pensar come tutto al mondo passa,
E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente. Or dov’è il suono
Di que’ popoli antichi? or dov’è il grido
De’ nostri avi famosi, e il grande impero
Di quella Roma, e l’armi, e il fragorio
Che n’andò per la terra e l’oceano?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
Il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando s’aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch’egli era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s’udia per li sentieri
Lontanando morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core.