Carceri,
amnistia e indulto, la questione della sicurezza dei cittadini è
legata alla microcriminalità, alle aggressione di persone che non
sanno vivere in modo civile, quindi bisogna insegnare a loro i modi
corretti di vivere.
Il
carcere deve essere un luogo dove le persone vengono rieducate, ma
per fare questo serve insegnare a costoro mestieri e anche farli
studiare, dall'alfabetizzazione sino all'università.
Le
carceri invece servono per controllare una parte delle persone che
commette crimini, ma non tutti: i truffatori e i magnacci quasi mai
entrano in prione, i corrotti raramente conoscono l’ebbrezza del
sole a scacchi dietro le sbarre.
Invece
sarebbe giusto arrivare a una depenalizzazione di molti piccoli
reati: si potrebbe punire molti attuali carcerati con lavori
socialmente utili: basterebbero poche settimane per far ravvedere
certi piccoli delinquenti.
Il
carcere deve diventare l’ultima scelta, l’ultimo livello di
punizione e solo per reati di sangue, di mafia, di corruzione, di
traffico di sostanze stupefacenti, mentre per tutto il resto si deve
dare una possibilità alternativa, con lavori utili a tutti, o il
carcere, senza amnistie e indulto.