18 feb 2013

La Svizzera contro la buona uscita dell'amministratore delegato del gruppo farmaceutico Novartis


Daniel Vasella è l'amministratore delegato del gruppo farmaceutico Novartis in liquidazione e il suo assegno per buona uscita sarà da 72 milioni di franchi, circa 60 milioni di euro. 
Il manager non ha raggiunto i 60 anni e guadagnava 40 milioni di franchi all'anno: gli azionisti minori sono furiosi per questi soldi dati senza un vero motivo al super manager.
La logica delle multinazionali è quella di riconoscere il lavoro dei grandi manager, degli amministratori delegati, mentre tutto il resto non conta, ovvero tutti gli altri lavoratori sono dei numeri.
Per la prima volta, proprio nella patria del capitale e della finanza, è scoppiata la rabbia dei risparmiatori con qualche azione, della gente comune: si chiede invece, con un democratico Referendum, di porre dei limiti ai super premi ai manager, per validi che siano, perché decine di milioni di euro sono somme incredibile e non c'è un motivo particolare per dare a loro tutti questi soldi.

Inverno e neve da giovedì con freddo... per poco ancora


Da giovedì neve al Nord Italia, è in arrivo un'ondata di maltempo, che sta investendo il Paese, da Nord a Sud, pare l'ultimo colpo dell'inverno e soprattutto la neve tornerà anche in pianura, anche se sarà mista a pioggia e la nevicata dovrebbe essere non eccezionale, poi le temperature stagionali saranno lievi e la neve dovrebbe sparire in poco tempo.
E' l'ultima neve della stagione, prima della primavera, di un un inverno che ricorda quello di anni fa.

17 feb 2013

Svizzera contro la buona uscita milionaria dell'amministratore delegato della farmaceutico Novartis


Daniel Vasella è l'amministratore delegato in liquidazione del gruppo farmaceutico Novartis: ha ottenuto un assegno per buona uscita da 72 milioni di franchi, circa 60 milioni di euro. 
Il manager non ha raggiunto i 60 anni e guadagnava 40 milioni di franchi all'anno, quindi ha raggiunto un gruzzolo di tutto rispetto: gli azionisti si sono ribellati e hanno proposto un referendum contro questi eccessi, che costano moltissimo agli azionisti e parte da una cultura che non prende in considerazione il lavoro di tutti i dipendenti, ma solo il ....genio del grande manager.
Speriamo che questa cultura faccia cambiare i modi di gestire di queste multinazionali, che premiano solo i loro amministratori delegati e non tutti gli altri dipendenti.

Uccelli a milioni invadono una città in Kentucky

Il film "Uccelli" Alfred Hitchcock fu ambientato a Bodega Bay in California nel 1963, ma questo fatto invece avvenne a Hopkinsville in Kentucky, che  è una cittadina 35.000 abitanti negli Usa: ha visto un evento strano, misterioso, anche scomodo, sporco.
Milioni di merli l'hanno scelta come luogo per svernare, invece di andare più a Sud.
Dopo aver cercato cibo nelle campagne gli uccelli poi si sono insediate sui tetti e sui fili della luce, nei prati e in ogni luogo possibile, oscurando il sole, sporcando con il loro puzzolente guano era bianco e non era neve, ma puzzava, faceva scivolare e c'è stato un rischio sanitario, come un film dell'orrore, come un incubo come un brutto sogno.

Svizzera contro alla buona uscita dell'amministratore delegato del gruppo farmaceutico Novartis


Per Daniel Vasella è l'amministratore delegato in liquidazione del gruppo farmaceutico Novartis che ha ottenuto un assegno per buona uscita da 72 milioni di franchi, circa 60 milioni di euro. 
Il manager non ha neppure 60 anni e guadagnava 40 milioni di franchi all'anno, ma la Svizzera si ribella e in particolare gli azionisti, che chiedono un referendum contro la possibilità di concedere guadagni così alti ai super manager.
Ora la politica di dare utili così alti ai manager è un difetto tipicamente occidentale, che tende sempre più a premiare i grandi direttori e poco i lavoratori, anche i semplici sottoposti dei grandi direttori, la squadra non conta nulla, secondo questa assurda cultura.
Il referendum svizzero segue una sua logica ben precisa. 

G-20 contro l'elusione fiscale delle multinazionali

Il G-20 vuole per luglio un piano d'azione, programmato dall'Ocse, contro le tattiche delle multinazionali per eludere le imposte nei Paesi in cui operano. 
I ministri finanziari e governatori dei 20 Paesi più ricchi del mondo vogliono superare, a parole, i trucchi delle multinazionali, in particolari della rete Internet.
Le tasse eluse sono quelle della pubblicità e non solo, che non vengono pagate, perché è possibile scegliere un Paese con migliori condizioni fiscali, come 'Irlanda e pagare le imposte in quel paese.
Il difficile comunque è stabilire l'origine delle somme da tassare, infatti Internet agisce in modo internazionale e quindi bisogna stabilire cosa si intende per Paese in cui operano: quello dell'utilizzo delle pagine web, oppure quello da dove ha origine il sito o da dove parte la pubblicità.
La questione non è semplice e dubito che il G20 risolverà il problema.

Svizzera . la rivolta contro la buona uscita per l'amministratore delegato del gruppo farmaceutico Novartis

Per Daniel Vasella era l'amministratore delegato del gruppo farmaceutico Novartis: l'assegno per buona uscita sarà da 72 milioni di franchi, circa 60 milioni di euro. 
Il manager non ha neppure 60 anni e guadagnava 40 milioni di franchi all'anno, ma gli azionisti sono furiosi e chiedono un referendum interno all'azienda contro i super bonus.
Questa moda di pagare con super premi i grandi manager lascia perplessi, perché il merito del successo di un'azienda dipende non solo dal direttore, ma da tutta una struttura funzionante, quindi questa scelta alla fine provoca una grande ingiustizia interna nelle aziende, ma la cultura è questa e per questo si prosegue a trasformare i super menager in ... super  ricchi.


Blog ... Beppe Grillo torna alla carica delle televisioni e non va nello studio di Sky

Beppe Grillo deve essere arrabbiato tanto con le televisioni per non andare neppure in uno studio Sky, per dare informazioni e pareri sulla politica nazionale.
Odia i salotti politici e per questo motivo la politica del Movimento 5 Stelle è tutta sulla rete.
La rete è il regno di Grillo, le piazze sono piene e questo basta, ma una parte del popolo italiani non conosce ciò che dice Beppe Grillo, ma potrebbe votarlo se lo ascoltasse almeno una volta.
E' un peccato o forse Beppe Grillo non vuol fare il botto.

Tanzania, ucciso prete fuori dalla sua chiesa


Un prete cattolico è stato ucciso fuori dalla sua chiesa mentre si apprestava ad andare a dire la Messa della domenica.
Nella regione a maggioranza musulmana, Zanzibar zona della Tanzania,  già a Natale un prete era stato ferito gravemente a colpi d'arma da fuoco, ma anche islamici moderati sono stati feriti e assassinati da attentatori fanatici e senza coscienza.
La polizia Mohammed Mhina  ha affermato: "Padre Evarist Mushi è stato bloccato da due giovani all'ingresso della chiesa e uno dei due assalitori ha sparato colpendolo alla testa".
La caccia ai cristiani non ha tregua in tutta l'Africa e segue la logica della lotta ai cristiani che avviene nell'Occidente degenerato e vecchio, corrotto e decadente, prima del disastro storico.
Chi paga gli assassini dei preti, chi uccide i cristiani ha qualcuno in Occidente che lo spalleggia moralmente?

Beppe Grillo . intervista con Sky, ma dal suo camper in Liguria

Beppe Grillo torna in tv, ma resta nel suo camper  in Liguria e non in uno studio televisivo: sarà un'intervista  per 30 minuti domenica alle 20.30 su SkyTg24.
Sarà intervistato per mezzora da Fabio Vitale in uno "speciale Grillo".
Così riappare sul piccolo schermo e questa mezzora sarà vista da moltissimi, ma sarebbe stato bello vederlo anche su altre televisioni in chiaro, ma per far questo avrebbe dovuto tradire la sua fede in Inernet, che però lo danneggia non poco, infatti tantissimi non conoscono Sky e tanto meno Internet, costoro conoscono solo Grillo dei telegiornali, ovvero un fanatico provocatore e nulla di più.