Se uno perde il lavoro a 50 anni e oltre ha zero
possibilità di ritrovare un lavoro, se si ammala deve attendere almeno un anno
per una vista d’urgenza e non avendo soldi per le visite private: se ha una
malattia grave ha tutto il tempo per crepare.
Lui, il poveretto, ha lavorato per 35 anni per
mantenere la casta, per pagare i vitalizzi ai deputati in pensione a 40 anni,
per le case popolari, andate ai …. migranti, per la sanità, che non funziona.
Ora non ha più diritti umani, non è un
delinquente che è appena uscito di prigione, non è un falso profugo, non è un
tesserato al Pd.
Ora può andare solo alla mensa della Caritas, ma
la minestra riscaldata e acquosa non può averla, prima deve pagare il pizzo a
qualche Nord Africano e se si ribella si prende una coltellata in pancia.
Chi deve ringraziare per tutto questo il
poveraccio?
La classe politica, i radicali, i giornalisti,
sempre ben protetti, il ceto medio con raccomandazioni e i soliti papisti
ipocriti, buonisti, stanno alle spalle di questa assurda situazione.