13 set 2016

Sistema Italia, i ceti, le classi sociali e l’ingiustizia palese

Se uno perde il lavoro a 50 anni e oltre ha zero possibilità di ritrovare un lavoro, se si ammala deve attendere almeno un anno per una vista d’urgenza e non avendo soldi per le visite private: se ha una malattia grave ha tutto il tempo per crepare.
Lui, il poveretto, ha lavorato per 35 anni per mantenere la casta, per pagare i vitalizzi ai deputati in pensione a 40 anni, per le case popolari, andate ai …. migranti, per la sanità, che non funziona.
Ora non ha più diritti umani, non è un delinquente che è appena uscito di prigione, non è un falso profugo, non è un tesserato al Pd.
Ora può andare solo alla mensa della Caritas, ma la minestra riscaldata e acquosa non può averla, prima deve pagare il pizzo a qualche Nord Africano e se si ribella si prende una coltellata in pancia.
Chi deve ringraziare per tutto questo il poveraccio?

La classe politica, i radicali, i giornalisti, sempre ben protetti, il ceto medio con raccomandazioni e i soliti papisti ipocriti, buonisti, stanno alle spalle di questa assurda situazione.