11 nov 2016

Politica sociale italiana, siamo alla disperazione

Il lavoro è sempre più raro e la gente se lavora pensa ai figli e ai loro destini, forse qualcuno si prenoterà per i futuri viaggi spaziali, la mia è una battuta, perché il futuro degli italiani non è più su questa terra: avremo altre diaspore, ma questa sarà la nostra grande fuga dal Bel paese, perché a governarci sta una casta di untuosi …. Farabutti, che corrompono, fanno affari con le mafie e si arricchiscono, uccidendo l’Italia, la gente semplice, umile, che loro disprezzano e sfruttano, maltrattano e usano.

Usa, un presidente che raccoglie il frutto della paura

Mentre i…. centri sociali statunitensi sono scesi in strada a picchiarsi con la polizia di New York, la domanda da farsi è questa: “Perché il primo Paese democratico al mondo ha preferito un …fascista?”
La risposta sta nella paura, di gente che teme il futuro e il terrorismo lo ha generato.
Trump non è un fascista classico, ma ha idee xenofobe, razziste, maschiliste.

Oso dire che il mondo, grazie al terrorismo islamico… è tornato ai tempi del fascismo, dei fascismi, quindi prepariamoci agli orrori.

Stampa italiana, quanto amore per il progressismo

Peccato che il tipico ceto medio, o mediocre che sia, si sta assottigliando, con la crisi, che la mette fuori combattimento, ma lo spirito di costoro resiste e non si arrendono mai…. neppure di fronte all’evidenza.
Sono loro i sostenitori dei valori che regnano sui giornali progressisti, quelli che paghiamo noi con un  mezzo miliardo di contributi pubblici.
Loro si leggono gli articoletti con le verità….. indiscusse ed ecco a voi il trionfo della …. Scemenza allo stato puro: loro sono tolleranti con tutti, tranne che con coloro di ceto inferiore.
Ognuno nel proprio ceto, quindi gay, neri, gialli ebrei, zingari sono rispettati, ma il postino che parla in dialetto … ovviamente no.

Donald Trump presidente e la stampa… progressista

Cosa significa essere progressista oggi?
La risposta la trovi negli scritti corsari di Pier Paolo Pasolini, ovvero significa essere fascisti: eccoli in piazza per gli spinelli, eccoli in piazza per i diritti civili del …. Cazzo, in tutti i sensi, ma mai per gli ultimi della società, tranne per coloro che assomigliano a loro, i parassiti.

Pier Paolo pasolini li aveva visti con i capelli lunghi anni fa e aveva capito che non erano dei proletari, ma solo dei piccolo borghesi, che giocavano, come da sempre capita e fanno un po’ di gagliardia. 

10 nov 2016

Popolo italiano, gente smarrita e senza dignità

L'accettare lavori umili, pur di non arrendersi allo schifo di una società  che non riconosce diritti e libertà, non è  un..... disonore, anzi, è  sicuro che costui saprà conquistare spazi in futuro.
La dignità  ha un valore incalcolabile, anche se questo è  il Paese dei lecca culi, dove i raccomandati si vantano dei posti ottenuti con le conoscienze.
Oggi, con Internet, si supera i limiti delle province e delle realtà  chiuse:  i lecca chiappe arrivano dove arriva la loro lingua.

Paura del futuro, sentimento legittimo, ma presente da sempre

Io ho paura del futuro, per me, per i miei figli e i miei nipoti, ho timore delle grandi e nuove malattie che gli esperti e la storia ci ripropongono, come cicliche.
Temo i migranti, con la manovalanza del crimine, spesso non punita, ma ancora di  più ho terrore dei nuovi fascismi che avanzano e conquistano i cuori e le menti delle persone.
Eppure, se si leggono con attenzione i libri di storia, si scopre che tutto questo è già stato scritti e vissuto dai nostri  padri, le generazioni passate: noi siamo stati fortunati, sino ad oggi, ma errori ed orrori ci furono nel passato e ci saranno nel futuro.

Non rimane che restare sereni, nel limite del possibile  e difenderci con intelligenza.

Lavoro e diritti, da ricostruire con lotte di classe

Oggi manca totalmente tra i giovani lavoratori il concetto di classe sociale, ovvero di appartenenza a una classe di sfruttati, con diritti da difendere e altri da costruire.

Essere dei lavoratori significa appartenere a una categoria non di paria, di servi, di esseri inferiori, ma di gente  che deve avere orgoglio, consapevolezza e dignità.

Il mondo cambia ed assomiglia sempre più a quello dell’inizio anni trenta

Lui, il nuovo presidente degli Stati Uniti, rappresenta solo l’inizio di scolte autoritarie, di chiusure politiche, anche religiose, verso il diverso, con egoismo economici e nazionali.
Siamo  come all'inizio degli anni trenta?
Non proprio, non si vede un nuovo Hitler all'orizzonte, ma la chiusura, nata dalla paura non trova contrappesi politici, come allora: non esiste una Russia Comunista anti fascista, democrazie liberali, ma solo sentimenti nazionalisti e tradizionali, richiamo alle fedi dei padrio, vissute in modo chiuso e bigotto, ricordo delle tradizioni.

Tutto questo ci prepara a un futuro nero, nefasto.

Papa Francesco ora cosa farà?

La sconfitta del vaticano, dopo le elezioni di uno che è stato definito dal papa un non cristiano, oggi lo spiazza completamente: il papa gesuita  ora dovrà fare i conti con questa nuova realtà politica, che non segue politiche buoniste, ma forse egoiste.

Era meglio proporre aiuti internazionali direttamente nei paesi poveri, inoltre condannare e favorire, anche con le parole, politiche di sviluppo e non neo colonialiste attuali: lì è il vero scontro tra diritti dei poveri e arroganza dei ricchi, ma il papa non ha voluto capire.

Immigrazione e politica favorevole, da oggi tutto cambia

La volontà del nuovo presidente di limitare o addirittura di scacciare molti immigrati, segue una logica economica ben precisa: quella dei cambiamenti tecnologici, dove servono sempre meno manovali a basso costo: oggi serve gente reparata e di lavoratori non specializzati in tutto il mondo ce ne sono tanti.

Ecco perché Trump ha vinto, uno dei motivi è questo: nonostante le parole grosse dette lui rappresenta la nuova economia, quella che produce.