10 nov 2016

Il mondo cambia ed assomiglia sempre più a quello dell’inizio anni trenta

Lui, il nuovo presidente degli Stati Uniti, rappresenta solo l’inizio di scolte autoritarie, di chiusure politiche, anche religiose, verso il diverso, con egoismo economici e nazionali.
Siamo  come all'inizio degli anni trenta?
Non proprio, non si vede un nuovo Hitler all'orizzonte, ma la chiusura, nata dalla paura non trova contrappesi politici, come allora: non esiste una Russia Comunista anti fascista, democrazie liberali, ma solo sentimenti nazionalisti e tradizionali, richiamo alle fedi dei padrio, vissute in modo chiuso e bigotto, ricordo delle tradizioni.

Tutto questo ci prepara a un futuro nero, nefasto.