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Aosta, venerdì 14 giugno 2024
Flavescenza dorata della vite: incontri formativi
Giovedì 20 e venerdì 21 giugno 2024
L'Assessorato dell'Agricoltura e Risorse naturali comunica che sono aperte le iscrizioni per partecipare agli incontri formativi sulla flavescenza dorata, organizzati dal Servizio fitosanitario regionale. L'obiettivo è fornire le conoscenze pratiche per il riconoscimento degli stadi giovanili di Scaphoideus titanus, vettore della flavescenza dorata, e delle metodologie per il rilievo del livello di popolazione dell'insetto nel vigneto.
È importante riconoscere l'insetto e la sua densità di popolazione per stabilire il momento più opportuno e il corretto numero di trattamenti contro lo scafoideo per abbatterne l'intensità nelle zone focolaio, cuscinetto ed indenni a flavescenza dorata. Per informazioni relative alla Flavescenza e alle relative misure di difesa fitosanitaria si rimanda a indicazioni più dettagliate pubblicate sul sito della Regione, nella sezione Agricoltura, all'indirizzo https://www.regione.vda.it/agricoltura/per_gli_agricoltori/fitosanitario/flavescenza_dorata_i.aspx.
La formazione, destinata a viticoltori e tecnici del settore viticolo è articolata in due giornate, con orario 08.00-10.00: il 20 giugno 2024 in media valle e il 21 giugno 2024 in bassa valle, in località che verranno comunicate ai partecipanti non appena saranno definite.
Si chiede di comunicare la propria adesione all'iniziativa al seguente contatto: promoagri@regione.vda.it - 0165/275275.
"L'Assessorato con i nostri tecnici dell'Ufficio Servizi Fitosanitari monitorano attentamente la situazione epidemiologica della presenza della flavescenza dorata, dichiara l'Assessore Marco Carrel. L'Ufficio è a disposizione degli utenti e si occupa di trasmettere tempestivamente indicazioni e misure per la prevenzione e il contenimento della flavescenza dorata agli agricoltori. A supporto di chi opera sul territorio, è già stato realizzato un volantino disponibile presso la sede dell'Assessorato e sul sito istituzionale. Quest'anno vogliamo organizzare degli incontri specifici al fine di accrescere le conoscenze dei vignerons su questa malattia, ormai endemica nella nostra regione. Tra questi, i primi due appuntamenti in programma sono finalizzati al riconoscimento dell'insetto vettore in campo; seguiranno altre iniziative di formazione nel mese di agosto."
Per ogni informazione supplementare è possibile contattare l'Ufficio Servizi Fitosanitari (0165/275404 - e.grange@regione.vda.it).
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Fonte: Assessorato Agricoltura e Risorse naturali – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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14 giu 2024
Flavescenza dorata della vite: incontri formativi
13 giu 2024
I gruppi violenti ed eversivi, utili per far carriera.
#14giugno2024 Giornata mondiale del Donatore all’insegna del ringraziamento per l’impegno di tutti i donatori
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Aosta, giovedì 13 giugno 2024
#14giugno2024
Giornata mondiale del Donatore all'insegna del ringraziamento
per l'impegno di tutti i donatori
"Nel 2023 il supporto da parte dei donatori di sangue valdostani non è mai mancato e ha permesso, grazie alle 5.000 unità di sangue e 1.600 di plasma donate,
di assicurare interamente il fabbisogno trasfusionale della Regione e di contribuire a quello nazionale (ben 1200 unità sono state infatti fornite ad altre Regioni carenti), nonché di garantire l'approvvigionamento dei farmaci salvavita derivanti dal plasma (albumina, immunoglobuline, fattori della coagulazione),
la cui domanda è in continuo incremento"
La Valle d'Aosta celebra la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, appuntamento internazionale che si tiene ogni anno per ringraziare i donatori volontari e per far crescere nel mondo la consapevolezza dell'importanza che le donazioni di sangue siano effettuate con regolarità in modo da poter disporre sempre di sangue ed emocomponenti di qualità da utilizzare in ambito sanitario.
Oggi, giovedì13 giugno, nella sala riunioni della sede dell'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali, l'Assessore Carlo Marzi è intervenuto insieme con il Direttore della Struttura complessa di Immunoematologia e medicina trasfusionale Pierluigi Berti, il Direttore sanitario dell'Azienda USL della Valle d'Aosta Mauro Occhi, e i rappresentanti delle associazioni Avis Valle d'Aosta e Fidas Valle d'Aosta.
Il motto 2024 della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue è "Celebrating 20 years of giving: thank you, blood donors!" (Celebrando 20 anni di dono: grazie, donatori di sangue!).
L'Assessore Carlo Marzi: "In occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue del 14 giugno abbiamo voluto per la prima volta incontrarci tutti insieme, con le associazioni e l'azienda USL, per esprimere il nostro più sincero ringraziamento a tutti i valdostani donatori volontari che, con il loro gesto altruistico, contribuiscono a salvare vite umane. Un ringraziamento speciale va alle associazioni AVIS e FIDAS della Valle d'Aosta: il loro instancabile lavoro nel reclutamento di nuovi donatori e nella promozione della cultura del dono e della solidarietà rappresenta anche una risorsa strategica per il nostro Servizio Sanitario".
Le attività trasfusionali sono assicurate grazie alla costante attività di donazione di circa 3.300 donatori che si recano periodicamente ad effettuare le donazioni di sangue e plasma nella struttura di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale di Viale Ginevra ad Aosta o nella sua articolazione organizzativa sita nel Poliambulatorio di Donnas.
"La donazione di sangue è una risorsa strategica per il nostro Servizio Sanitario – afferma il Dottor Pierluigi Berti - perché è condizione essenziale per effettuare in sicurezza la maggior parte delle attività sanitarie, sia in elezione sia in urgenza. Nel 2023 il supporto da parte dei donatori di sangue valdostani non è mai mancato e ha permesso, grazie alle 5.000 unità di sangue e 1.600 di plasma donate, di assicurare interamente il fabbisogno trasfusionale della Regione e di contribuire a quello nazionale (ben 1.200 unità sono state infatti fornite ad altre Regioni carenti), nonché di garantire l'approvvigionamento dei farmaci salvavita derivanti dal plasma (albumina, immunoglobuline, fattori della coagulazione), la cui domanda è in continuo incremento. Con il fondamentale supporto delle Associazioni e Federazioni dei donatori, dovremo anche in futuro essere in grado di assicurare il ricambio generazionale dei donatori, una sfida importante considerato il progressivo invecchiamento della popolazione, e di reclutare sempre più donatori di plasma per garantire la costante disponibilità di farmaci plasmaderivati salvavita".
Ingrid Brédy, Presidente dell'associazione AVIS Valle d'Aosta: "La donazione di sangue e plasma è un gesto di grande importanza, soprattutto per i giovani. Questa giornata mondiale celebra l'importanza di questo atto altruistico che aiuta a salvare vite umane. I giovani rappresentano una riserva preziosa per garantire un costante approvvigionamento di sangue e plasma e se si inizia a donare da giovani può diventare un'abitudine positiva per tutta la vita. In Valle dopo l'autosufficienza raggiunta di sangue, l'obiettivo diventa ottenere anche quella di plasma che, lo voglio ricordare, è indispensabile per curare molte malattie perché grazie ad esso si ottengono i farmaci plasmaderivati. Ci stiamo attivando attraverso i progetti e le azioni sul campo per stimolare i giovani a partecipare attivamente alla donazione."
Giuseppe Grassi, Presidente dell'associazione FIDAS Valle d'Aosta: "Esprimiamo grande soddisfazione in quanto da quest'anno la giornata del 14 giugno viene ricordata anche a livello istituzionale. Ringraziamo dunque l'Assessorato regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali per aver voluto organizzare una conferenza stampa che riunisce intorno allo stesso tavolo i rappresentanti politici, tecnici e associativi del sistema trasfusionale regionale. La legge regionale n. 29/2023, approvata all'unanimità dal Consiglio Regionale lo scorso dicembre, permette alle associazioni di donatori di sangue presenti sul territorio regionale di presentare alcuni progetti finalizzati alla ricerca di nuovi aspiranti donatori e donatrici di sangue. Il direttivo regionale della Fidas Valle d'Aosta, con tutte le sue articolazioni territoriali, ritiene di fondamentale importanza investire soprattutto nelle nuove generazioni, senza le quali non è, e soprattutto, non sarà possibile garantire l'autosufficienza regionale".
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Fonte: Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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Il ruolo di Regioni e Enti locali nelle sfide climatico-ambientali: al centro del seminario del Comitato europeo delle Regioni a Saint-Vincent
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Aosta, giovedì 13 giugno 2024
Il ruolo di Regioni e Enti locali nelle sfide climatico-ambientali:
al centro del seminario del Comitato europeo delle Regioni
a Saint-Vincent
La Presidenza della Regione e l'Assessorato agli Affari Europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali della Montagna informano che ieri, 13 giugno, si è tenuto presso il Centro Congressi del Grand-Hôtel Billia di Saint-Vincent il seminario internazionale della commissione ambiente, energia e cambiamenti climatici (ENVE) del Comitato europeo delle Regioni (CdR), sul tema "Energie rinnovabili al servizio del territorio e impatto climatico nelle aree di montagna: soluzioni locali per uno sviluppo sostenibile europeo".
Il seminario, che ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti politici locali europei, tra cui il Sindaco di Varsavia Rafal Trzarkowski e la vicesindaca di Budapest Kata Tüttö, rispettivamente Presidente e Prima vice-presidente della Commissione ENVE , ha messo in luce il ruolo di Regioni ed Enti locali nelle sfide climatico-ambientali e nell'approvvigionamento energetico, con un focus particolare dedicato alle prospettive di sviluppo dell'idroelettrico, risorsa energetica centrale nel tratteggiare la strategia europea per la transizione ecologica.
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato come le autorità locali abbiano un ruolo chiave da svolgere nella lotta contro il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, sollecitando una sostanziale sincronia, a livello nazionale e subnazionale, degli sforzi rivolti alla transizione ecologica: "E' importante che i territori, in questa fase delicata in cui si sta avviando un nuovo mandato europeo, facciano sentire la propria voce. Le Regioni e le comunità locali sono i motori della transizione, permettendo alla nostra economia e alla nostra società di avanzare, creando realtà più competitive, resilienti, vivibili e salutari, ma devono avere gli strumenti anche normativi che agevolino la possibilità di prendersi carico del proprio territorio.".
L'Assessore agli Affari europei, innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna, nonché membro del CdR, Luciano Caveri, ha invece evidenziato come le politiche europee legate al Green Deal debbano mantenersi ambiziose ma anche realistiche, mettendo al centro i bisogni di cittadini, imprese e territori. "Non possiamo permetterci di rinunciare agli obiettivi che l'Europa si è data sulle transizioni ecologica e digitale" – ha precisato Caveri. "Tuttavia, dobbiamo fare in modo che queste sfide non si affrontino a spese dei territori più fragili e delle fasce sociali più deboli. Per questo, occorre marcare tutta l'azione europea con una politica di coesione forte e un'altrettanta forte dimensione territoriale, in modo che ogni città, regione o villaggio, aree di montagna comprese, non sia lasciato indietro".
A margine dell'evento, i partecipanti hanno inoltre avuto l'opportunità di visitare, il giorno precedente allo svolgimento del seminario, realtà significative del territorio valdostano afferenti alle tematiche oggetto dell'evento, in particolare la Centrale idroelettrica di Maën, grazie a una visita coordinata e guidata da CVA.
Le rôle des régions et des collectivités locales dans les défis climatiques et environnementaux au centre du séminaire du Comité européen des régions à Saint-Vincent
La Présidence de la Région et l'Assessorat des affaires européennes, de l'innovation, du PNRR et des politiques nationales de la montagne annoncent qu'hier, 13 juin, au Centre des Congrès du Grand-Hôtel Billia de Saint-Vincent, s'est tenu le séminaire international de la commission de l'environnement, du changement climatique et de l'énergie (ENVE) du Comité européen des régions (CdR), sur le thème « Les énergies renouvelables au service du territoire et l'impact climatique dans les zones de montagne : des solutions locales pour un développement durable européen ».
Le séminaire, auquel ont participé plusieurs représentants politiques locaux européens, dont le maire de Varsovie Rafal Trzarkowski et l'adjointe au maire de Budapest Kata Tüttö, respectivement président et première vice-présidente de la commission ENVE, a mis en évidence le rôle des régions et des collectivités locales dans le contexte des défis climatiques et environnementaux et de l'approvisionnement énergétique, avec un accent particulier sur les perspectives de développement du secteur de l'hydroélectricité, une ressource énergétique centrale dans l'élaboration de la stratégie européenne pour la transition écologique.
Le président de la Région, Renzo Testolin, a souligné que les autorités locales ont un rôle clé à jouer dans la lutte contre le changement climatique et la perte de biodiversité, et a invité à une synchronisation substantielle, aux divers échelons nationaux, des efforts visant la transition écologique : « Il est important que les territoires, dans cette phase délicate de commencement d'un nouveau mandat européen, fassent entendre leur voix. Les régions et les communautés locales sont les moteurs de la transition, qui permettent à notre économie et à notre société de progresser, à travers la création de réalités plus compétitives, résilientes, vivables et saines, mais elles doivent disposer des outils, notamment législatifs, pour prendre en charge la gestion de leur territoire ».
L'Assesseur aux affaires européennes, à l'innovation, au PNRR et aux politiques nationales de la montagne, ainsi que membre du CdR, Luciano Caveri, a quant à lui souligné que les politiques européennes liées au Pacte vert doivent rester ambitieuses, mais aussi réalistes, et se concentrer sur les besoins des citoyens, des entreprises et des territoires. « Nous ne pouvons pas nous permettre de renoncer aux objectifs que l'Europe s'est fixée en matière de transitions écologique et numérique », a déclaré M. Caveri. « Cependant, nous devons veiller à ce que ces défis ne soient pas relevés au détriment des territoires les plus fragiles et des groupes sociaux les plus faibles. C'est pourquoi il est nécessaire de marquer toute l'action européenne par une politique de cohésion forte et une dimension territoriale tout aussi forte, afin que chaque ville, région ou village, y compris les zones de montagne, puisse en bénéficier ».
En marge de cet événement, la veille du séminaire, les participants ont eu aussi l'occasion de visiter des réalités significatives du territoire valdôtain liées aux thèmes traités durant le congrès, en particulier la centrale hydroélectrique de Maën, grâce à une visite coordonnée et guidée par CVA.
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Fonte: Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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12 giu 2024
La Valle d’Aosta presenta al Planet On The Road di Berlino progetti sull’uso avanzato dei prodotti satellitari per la prevenzione e il monitoraggio delle frane
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Aosta, mercoledì 12 giugno 2024
La Valle d'Aosta presenta al Planet On The Road di Berlino progetti sull'uso avanzato dei prodotti satellitari per la prevenzione e il monitoraggio delle frane
L'Assessorato delle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente ricorda che la Regione Valle d'Aosta ha recentemente partecipato all'evento internazionale Planet On The Road, svoltosi a Berlino. Questo prestigioso invito rappresenta un riconoscimento dell'impegno e dei risultati conseguiti dalla Valle d'Aosta nella gestione dei rischi naturali.
Durante l'evento, la Regione ha presentato case studies innovativi, dimostrando l'uso avanzato dei prodotti satellitari per la prevenzione e il monitoraggio delle frane. Queste tecnologie all'avanguardia non solo ci permettono di monitorare e analizzare le aree a rischio, ma offrono anche soluzioni per altre sfide ambientali. Ad esempio, i satelliti possono essere utilizzati per rilevare perdite d'acqua dalle reti idriche e contribuire a monitorare la crescita anomala della vegetazione negli alvei dei corsi d'acqua.
Queste applicazioni ci forniscono strumenti cruciali per migliorare le nostre capacità di previsione e prevenzione, contribuendo a proteggere e valorizzare il nostro ambiente. La Regione Valle d'Aosta continua a lavorare per promuovere la sicurezza e la sostenibilità del territorio.
I risultati di queste attività verranno inoltre presentati al prossimo prestigioso convegno IEEE International Geoscience and Remote Sensing Symposium che si terrà ad Atene nel luglio prossimo.
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Fonte: Assessorato delle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta
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Approvati il Piano di azione annuale per la promozione e il sostegno ai servizi per la prima infanzia e il Piano Operativo Annuale del Piano per la Salute e il Benessere Sociale
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Aosta, mercoledì 12 giugno 2024
Approvati il Piano di azione annuale per la promozione e il sostegno ai servizi per la prima infanzia e il Piano Operativo Annuale del Piano per la Salute e il Benessere Sociale
L'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali informa che nella sua ultima riunione la Giunta regionale ha approvato il Piano di azione annuale per la promozione e il sostegno ai servizi per la prima infanzia e le azioni del Piano operativo annuale (POA), contenente le azioni previste nel PSBS, il Piano per la Salute e il Benessere Sociale
"Abbiamo ridotto a favore delle famiglie le rette dei servizi per la frequenza dei bambini agli asili nido e a spazi gioco, sottolinea l'Assessore Carlo Marzi. Si tratta di un aiuto concreto che rende gli asili nido più accessibili a tutte le famiglie. La riduzione delle rette rappresenta un segnale che, unito ad altre misure regionali che affermano la centralità della famiglia, può anche contribuire a rallentare il preoccupante processo di denatalità in atto".
Il Piano prevede, in accordo con il CPEL, importanti risorse aggiuntive a favore degli enti locali per la promozione e il sostegno ai servizi, nell'ottica di garantire sempre più pari opportunità, inclusione sociale e l'accesso a un'educazione di qualità fin dalla prima infanzia, come previsto nel Sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni di età.
A partire dal mese di giugno la Regione riconoscerà agli enti locali delle risorse aggiuntive per applicare la riduzione del 20 per cento delle rette per la frequenza ai nidi e agli spazi gioco, garantendo quindi risorse finanziarie adeguate a sostenere la riduzione delle rette mantenendo la qualità dei servizi offerti. Le risorse regionali complessive per l'attuazione del Piano annuale prima infanzia per l'anno 2024 ammontano a circa 8 milioni di euro.
Inoltre, la Giunta ha approvato le azioni del Piano operativo annuale (POA), collegate agli obiettivi strategici individuati nel PSBS e nel DEFR. Il POA opera una ricognizione delle azioni attuative del PSBS, già realizzate dalle Strutture dell'Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali a partire da aprile2022, ed è dettagliato in specifiche schede, che negli ambiti dei Dipartimenti sanità e salute e politiche sociali individuano obiettivi, azioni e risultati attesi.
In tale Piano, sempre in ambito di servizi per i minori, si garantiscono risorse e criteri per la copertura dei costi di assistenza dei minori con disabilità che partecipano ai servizi ludico ricreativi organizzati dagli enti locali.
Riguardo ai servizi educativi, proseguono le azioni del Sistema integrato 0-6 con la formazione congiunta tra educatori dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e insegnanti della scuola dell'infanzia.
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Fonte: Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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Mi Rappel: Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0
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Aosta, mercoledì 12 giugno 2024
Rappel: Fino al 30 giugno i cittadini possono opporsi all'inserimento sul Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 dei dati precedenti al 19 maggio 2020
L'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche Sociali ricorda che fino a domenica 30 giugno prossimo è possibile opporsi all'inserimento automatico nel Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 dei dati e documenti digitali sanitari generati da eventi clinici riferiti alle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale prima del 19 maggio 2020, in linea con quanto disposto dall'Autorità garante per la protezione dei dati personali. L'opposizione può avvenire tramite il servizio "FSE - Opposizione al pregresso" disponibile on line nel Sistema Tessera Sanitaria (TS), all'indirizzo www.sistemats.it.
La scelta può essere revocata e nuovamente registrata nel Sistema TS più volte, fino al 30 giugno 2024. Il sistema selezionerà l'ultima indicazione caricata cronologicamente.
Il mancato accesso al servizio on line "FSE - Opposizione al pregresso" o l'accesso al servizio senza registrare la propria opposizione comporterà il caricamento automatico dei propri dati e i documenti sanitari disponibili e antecedenti al 19 maggio 2020 nel FSE.
Per una corretta informazione dei cittadini è stata avviata la campagna "Sicuri della nostra salute" dedicata al Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, lo strumento che il servizio sanitario sta potenziando, con i fondi del PNRR, per migliorare l'assistenza. Esso contiene dati e documenti sanitari in sicurezza e permette al personale sanitario di consultarli ovunque, anche in situazioni di emergenza.
La campagna è realizzata dal Ministero della Salute, di concerto con il Dipartimento della trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e il Ministero dell'economia e delle finanze, in collaborazione con le Regioni e Province autonome.
Al seguente link è possibile scaricare i materiali della campagna di comunicazione che le testate giornalistiche interessate possono eventualmente utilizzare: https://drive.google.com/drive/folders/17CcEeU1aIeG3-kPodra3pQXG9-V4WSwn?usp=sharing
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Fonte: Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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Finalmente visitabile la Marmotta del Lyskamm. Dal 14 giugno al Castello di Saint-Pierre
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Aosta, mercoledì 12 giugno 2024
Finalmente visitabile la Marmotta del Lyskamm
Dal 14 giugno al Castello di Saint-Pierre
A meno di due anni dal suo casuale ritrovamento da parte di una guida alpina,
la mummia di marmotta del ghiacciaio del Lyskamm ha una casa in Valle d'Aosta:
dal 14 giugno la più antica mummia mai rinvenuta in Italia è visitabile
all'interno del Museo regionale di Scienze naturali Efisio Noussan
nel Castello di Saint-Pierre
6.600 anni, e non sentirli: La marmotta del Lyskamm si mostra finalmente al pubblico nella sua nuova casa in Valle d'Aosta, un ambiente del Museo regionale di Scienze naturali Efisio Noussan nel Castello di Saint-Pierre, che ha guidato negli ultimi due anni le operazioni di recupero, conservazione e studio del reperto. Dal 14 giugno la mummia della piccola marmotta è accolta in una teca super tecnologica dove potrà essere ospitata per i prossimi 500 anni. L'ambiente al suo interno è privo di ossigeno, completamente ecosostenibile e indipendente dall'energia elettrica, con la possibilità di calibrare all'occorrenza i parametri chimico-fisici, prevenendo il deterioramento della mummia.
Un passo indietro: il ritrovamento della mummia
Era una mattina d'agosto del 2022, quella in cui la guida alpina Corrado Gaspard uscì di casa ignaro del fatto che quel giorno avrebbe trovato, sulla parete est del Lyskamm, ghiacciaio appartenente al gruppo del Monte Rosa a quota 4291 metri, una piccola marmotta rannicchiata su una roccia ad attenderlo. Un'attesa, si scoprirà qualche settimana dopo, durata ben 6.600 anni!
Da qui, l'immediata ed emozionante constatazione di trovarsi al cospetto di un unicum, il coinvolgimento delle autorità competenti e, quindi, il volo in elicottero del 14 agosto al fianco di Velca Botti, biologa del Museo di Scienze naturali, incaricata delle operazioni di recupero e trasporto del reperto in laboratorio. Botti farà anche parte del gruppo di studio che lavorerà sulla piccola mummia, the Marmot Mummy Project.
The Marmot Mummy Project: un team multidisciplinare per indagare sulla marmotta
I primi a interessarsi della mummia del Lyskamm nel 2022, insieme ai ricercatori del Museo di Scienze naturali, erano stati quelli dell'Istituto per lo studio delle mummie dell'Eurac Research di Bolzano, che hanno collaborato alla definizione delle procedure per il recupero e successivamente ad assicurare la conservazione del reperto, una volta collocato presso i laboratori del Museo. Sempre in collaborazione con Eurac Research sono stati ottenuti i primi dati, tra cui la datazione al radiocarbonio che lo fa risalire al medio olocene (circa 6.600 anni fa, come detto). Sulla base di questo lavoro congiunto, la Regione autonoma Valle d'Aosta ha riunito nel 2023 un'equipe di archeologi, biologi, genetisti, glaciologi, naturalisti e veterinari, sotto il nome di The Marmot Mummy Project. Il loro obiettivo è fornire una risposta agli interrogativi nati dal ritrovamento a oggi, e di quelli che continueranno a sorgere nel futuro.
Diversi gli istituti e gli enti di ricerca coinvolti, oltre al Museo di Scienze naturali e all'Istituto per lo studio delle mummie dell'Eurac, le Università di Torino e Milano, la Fondazione Montagna Sicura, la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d'Aosta, l'Istituto di Scienze Polari del Consiglio nazionale di Ricerche (Cnr-Isp) di Messina.
Il team è costituito da Santa Tutino, Velca Botti, Francine Navillod, Alessandra Armirotti, Gianfranco Zidda, Marco Samadelli, Alice Paladin, Umberto Tecchiati, Fabrizio Troilo, Michele Freppaz e Maurizio Azzaro.
Tanta curiosità e tanti punti di domanda
La prima e più ovvia domanda è sicuramente che cosa ci faceva una marmotta a quota 4.291 metri?
Forse nella risposta a questa domanda ce n'è un'altra ancora più importante: che clima c'era all'epoca dove oggi c'è il ghiacciaio, da permettere la vita di un piccolo erbivoro come la marmotta?
In un'epoca come la nostra, in cui il tema dei cambiamenti climatici e dello scioglimento dei ghiacciai è sempre più di stringente attualità, le indicazioni fornite dal ritrovamento della mummia del Lyskamm ci dicono molto, su quello che le Alpi sono state e su quello che potrebbero tornare ad essere.
Le aree di alta montagna, seppur apparentemente immutabili, sono zone molto dinamiche, soggette a condizioni meteorologiche e climatiche estreme. Ciò che oggi appare dominato dai ghiacciai, poteva non esserlo in passato e non lo sarà probabilmente in futuro, visto il severo contesto di cambiamento climatico che stiamo vivendo. La mummia e, soprattutto, il luogo del suo ritrovamento possono fornire utili indizi sull'evoluzione dell'ambiente alpino e sul clima.
Che marmotta era, quella del Lyskamm, e quanto somiglia alle nostre?
Il secondo elemento estremamente sorprendente, legato al ritrovamento e allo studio della mummia del Lyskamm, è lo stato di conservazione del reperto che, oltre allo scheletro, ha mantenuto pressoché intatti, per gli ultimi 66 secoli, anche i tessuti e la pelliccia. Questa straordinaria integrità ci permette di compiere, insieme alla mummia, un vero e proprio salto indietro in un tempo in cui, come confermato dagli studi sul profilo genetico dell'animale, le marmotte non erano così diverse dalle nostre.
Il DNA della specie si è modificato poco e lentamente e, ciononostante, la marmotta è riuscita comunque a sopravvivere all'era glaciale: un'eccezione per il regno animale, poiché una bassa variabilità genetica è spesso associata a un elevato rischio di estinzione (come nel caso del gorilla di montagna, dell'orso polare artico e della lince iberica).
Nuove prospettive per la ricerca scientifica
È la prima volta che in Valle d'Aosta viene ritrovata una mummia naturale (ovvero un corpo in cui il processo di decomposizione ad opera di microrganismi è inibito da cause naturali), ma non è detto che sia l'ultima. Questo ritrovamento sembra aprire le porte ad una serie di opportunità per la ricerca scientifica: considerati gli effetti del cambiamento climatico, lo scioglimento dei ghiacciai e il loro ritiro potrebbero portare nel prossimo futuro a nuove scoperte, restituendo alla luce nuovi reperti.
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Candidature per tre tirocini curricolari da svolgere nell’Amministrazione regionale: le domande devono essere presentate entro il 14 giugno
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COMUNICATO STAMPA
Aosta, mercoledì 12 giugno 2024
Candidature per tre tirocini curricolari da svolgere nell'Amministrazione regionale: le domande devono essere presentate entro il 14 giugno
L'Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile, ricorda che è possibile per i giovani laureati in possesso dei requisiti previsti presentare la propria candidatura per 3 tirocini extracurricolari formativi e di orientamento.
I tirocini retribuiti avranno una durata di 6 mesi.
Le candidature dovranno essere presentate, compilando la domanda di partecipazione scaricabile dal sito e inviandola all'e-mail tirociniaosta@regione.vda.it, entro il 14 giugno.
È possibile consultare le proposte al seguente link:
https://lavoro.regione.vda.it/notizie/news-2024/avviso-di-selezione-tirocini-extracurricolari-formativi-e-di-orientamento
Regione Autonoma Valle d'Aosta
484
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Fonte: Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta
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Piano Legalità&Intergenerazionalità Riunione Tavolo tecnico permanente
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COMUNICATO STAMPA
Aosta, mercoledì 12 giugno 2024
Piano Legalità&Intergenerazionalità
Riunione Tavolo tecnico permanente
L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che mercoledì 12 giugno alle ore 10.00 presso la sala conferenze della Biblioteca regionale Bruno Salvadori sita in Via Torre del Lebbroso 2, Aosta, si è riunito il Tavolo tecnico permanente Legalità&Intergenerazionalità.
Alla presenza dell'Assessore ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz, della Sovraintendente agli studi Marina Fey e della coordinatrice tecnica del Piano Laura Ottolenghi, sono stati riportati i riscontri decisamente positivi conseguiti nel mese della legalità e della cittadinanza Aosta e dintorni, iniziativa che ha coinvolto non solo il capoluogo regionale ma diversi paesi del territorio regionale, nella realizzazione di attività laboratoriali, incontri tematici e forum in presenza e ha visto protagonisti i referenti del Tavolo tecnico permanente, i firmatari del Protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti della persona e della comunità familiare, promosso e curato dalla Procura della Repubblica di Aosta, i soggetti territoriali, le associazioni, le istituzioni scolastiche.
A seguire, sono state portate all'attenzione del tavolo le Azioni del Piano Legalità&Intergenerazionalità 2024-2025 deliberato dalla Giunta regionale nel mese di maggio. Azioni che promuovono l'intergenerazionalità ovvero comportano opportunità di scambio e di interazione tra persone con età diverse, al fine di favorire la trasformazione di atteggiamenti e migliorare la qualità di vita individuale e collettiva. Si è parlato di giovani e di giovanissimi ma anche di adulti, di fasce deboli, dell'importanza di non pensare che qualcuno sia irrecuperabile, ma al contrario di promuovere in sinergia il cambiamento possibile. Sono inoltre state portate all'attenzione iniziative progettuali già avviate con ottimi riscontri, perfezionate e ampliate nel Piano 2024-2025 con la finalità di promuovere atteggiamenti di responsabilità e di solidarietà che mirano a escludere l'emarginazione e la violenza.
Annota l'Assessore Jean-Pierre Guichardaz: "Vogliamo prevenire il disagio, la devianza, i comportamenti a rischio e ogni forma di violenza dentro e fuori la scuola per contribuire alla costruzione nella quotidianità di un benessere individuale e collettivo, stimolando l'intreccio intergenerazionale, in modo ancora più sinergico; ciò significa osservare la realtà nelle sue molteplici sfaccettature per comprenderne le possibilità di sviluppo e offrire stimoli che diano modo di generare dialoghi e confronti per un fine condiviso e comunitario"
Regione Autonoma Valle d'Aosta
0485
us
Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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