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17 feb 2016

Politica e società Chiesa Cattolica in Italia, limiti e forza di una presenza millenaria

I dubbi sono i soliti, ovvero come diceva Camillo Benso, conte di Cavour: “Libera Chiesa in libero Stato!”.

Infatti le due realtà devono essere separate, ma la amoralità di certe forze economiche e sociali è contrastata da una Chiesa forte, che ha dei principi fondamentali ed eterni da difendere: la famiglia, la difesa degli ultimi, dei più deboli, sono alla base di questi valori, quindi, nonostante molte situazioni sono … indecenti e la Chiesa ha del marcio al suo interno, senza una Chiesa forte si finirebbe in pasto ai pescecane della politica, della sottocultura dominante, dei mass media.

21 mar 2020

La Chiesa non si vede oggi, con il Coronavirus.

So che, nella lettura dei Promessi Sposi e nello studio della storia, durante le grandi pestilenze del passato, la Chiesa era in prima fila a lottare, con i mezzi di allora, contro le pestilenze.
I frati si dedicavano nei lazzaretto, dove ne morirono parecchi.
La chiesa si spogliava, anche se ricca e avida, dei suoi beni e la base era tutta impegnata nel servizio dei malati.
Oggi invece è la grande assente.
Questo papa pare che odi gli italiani, i poveri vecchi e chiede solo soldi, nulla più.
Ci è rimasta la tassa ecclesiastica, l'8x1000, mentre un tempo c'era una chiesa dentro la chiesa, fatta di cristiani autentici, ma oggi abbiamo solo vescovi affaristi, che gestiscono banche. 
Oggi I cristiani paiono estinti e abbiamo questo individuo, ridicolo e patetico, vestito di bianco che straparla dal balcone.
Abbiamo le maledizioni di qualche grasso prelato, dal pulpito e nulla più.

16 mag 2010

15/5 Benedetto XVI, la Chiesa di oggi e la persecuzione (Arduino Rossi)



Il Cardinale Angelo Bagnasco ha parlato alla giornata di solidarietà al papa, dove in 200mila si sono riuniti in piazza San Pietro: “La Chiesa fedele alla sua missione va purificata dal peccato dei suoi figli......e misericordia per i nostri peccati, purificazione e forza per tutta la Chiesa”.
E' giusto denunciare ad alta voce di queste persecuzioni contro la Chiesa di Roma, perché è appunto vicino ai più deboli e ai poveri: infatti i principali periodici che insultano e aggrediscono il papa, che istigano l'astio contro i fedeli della Chiesa di base, sono sempre in mano a potenti gruppi politici e a potentati economici, quelli che sfruttano con la finanza la crisi attuale.

15/5 Benedetto XVI e le difficoltà della chiesa di oggi (Angelo Ruben)



Il Cardinale Angelo Bagnasco ha parlato alla giornata di solidarietà, dove 200mila si erano riunite in piazza San Pietro: “La Chiesa fedele alla sua missione va purificata dal peccato dei suoi figli......perdono e misericordia per i nostri peccati, purificazione e forza per tutta la Chiesa''.
E' giusto parlare ad alta voce di queste persecuzioni contro la Chiesa di Roma, perché è appunto vicino ai più deboli e ai poveri: infatti i principali periodici che insultano e aggrediscono il papa, che istigano l'astio contro i fedeli della Chiesa di base, sono sempre in mano a potenti gruppi politici e a potentati economici, quelli che sfruttano con la finanza la crisi attuale.

15 set 2010

“Libertà – Cronaca di Piacenza”, pag. 19 Quotidiano d’Informazione di Piacenza

"Libertà – Cronaca di Piacenza", pag. 19
Quotidiano d'Informazione di Piacenza

II vescovo parla dei problemi della diocesi alla vigilia del convegno pastorale 2010-2011 in programma da domani alla Bellotta e al Collegio Alberoni

«La Chiesa ha bisogno di laici che s'impegnino»

Gianni Ambrosio vescovo di Piacenza-Bobbio: "La missione entra nel vivo: è l'anno dell'accoglienza, dell'ospitalità, della proposta"

Giovedì, 9 settembre 2010

Fonte come da titolazione, rilevato da Ciani Vittorio x l'Ufficio Documentazione Diocesi Piacenza-Bobbio.

Federico Frighi intervista Gianni Ambrosio

Ambrosio cita Kennedy: non si chieda sempre, bisogna dare «Se le famiglie non fanno figli non ci saranno altre vocazioni»

«L'appuntamento è importante perché c'è un popolo in cammino, una realtà umana che riconosce di avere nel suo cuore lo spirito di Dio e vuole rivolgere il proprio sguardo verso l'alto per poter camminare bene su questa terra. Vogliamo che questo dono possa essere offerto a tutti, la nostra missione è di far emergere la luce e la parola che è dentro l'uomo».

Il vescovo Gianni Ambrosio spiega così il significato del convegno pastorale della Diocesi di Piacenza-Bobbio. L'appuntamento di domani (alla Bellotta) e sabato (al Collegio Alberoni) segna l'inizio dell'anno pastorale 2010-2011 e vede riuniti gli stati generali della chiesa piacentina, clero e realtà ecclesiali attorno allo stesso tavolo.

Un tavolo sul quale si dovranno affrontare diverse problematiche: dal nuovo anno di missione popolare all'attenzione alla questione educativa, con particolare riferimento al ruolo degli oratori, fino al calo dei sacerdoti. Ambrosio parla della Chiesa come comunità e rifugge i modelli da esportazione.

«Direi che non bisogna restringere il dono grande della rivelazione di Dio secondo il nostro sentiero   osserva, riferendosi anche al dibattito apertosi in questi giorni su "Libertà"  . I sentieri possono essere diversi, l'importante è che ci sia il discorso della comunità. Ogni famiglia ha il proprio stile di educazione. Sono problemi assai semplici se ci ragiona sopra».

Tale, per Ambrosio, è anche il calo drastico delle vocazioni e le aspettative dei fedeli verso il clero.

«Certo, se ci fossero più preti sarebbe una bella grazia   evidenzia il vescovo  , ma dico anche che se ci fossero più laici seriamente impegnati e responsabili forse potremo procedere con maggior serenità e speranza».

La Chiesa non è fatta da marziani:

«C'è precarietà e difficoltà in ogni campo, e c'è anche nella realtà ecclesiale, perchè noi viviamo con i piedi per terra e su questa terra camminiamo».

Poi cita John Fitzgerald Kennedy:

«A chi vuole che la propria parrocchia vada avanti ricordo le parole del presidente degli Stati Uniti: "Non chiedete cosa lo Stato fa per voi, ma chiedetevi cosa potete voi fare per lo Stato": Vale anche per la Chiesa. Se le famiglie non fanno figli, allora non ci saranno vocazioni. Diversamente, là dove c'è un riconoscimento della fede di Dio, tutto il resto viene di conseguenza. La realtà religiosa non è estranea alla quotidianità. Questa idea della laicità poi... La religione è dentro la vita; anzi, perchè ci sia vita vera credo che dentro debba esserci anche il cielo».

La Missione popolare. Questo sarà l'anno:

«dell'accoglienza, dell'ospitalità e della proposta». «Dopo un anno di cammino   evidenzia il vescovo nella lettera che uscirà oggi  , a tratti anche faticoso ma sempre avvincente, possiamo riconoscere che lo Spinto Santo ha soffiato: molti hanno accolto l'invito e abbiamo camminato insieme. Ne valeva la pena: è stata un'esperienza bella, motivo di speranza per il futuro delle nostre comunità».

Nella lettera il vescovo parte dal significato del pellegrinaggio.

«Una causa delle visioni ristrette della nostra realtà sociale e culturale è quella di dimenticare ciò che noi siamo   è convinto – noi siamo in cammino e abbiamo una meta. Sarei davvero lieto se la nostra realtà ecclesiale aiutasse tutti a ricomprendersi nel comune pellegrinaggio dell'umanità verso Dio».

Il convegno di domani coincide con la fine del Ramadan per gli islamici. Anche a Piacenza. «Sono lieto di questa coincidenza   dice   Mi sento in amicizia con tutte le persone che pregano il Signore; chi ha il coraggio di pregare merita stima e amicizia».

Poi spezza una lancia a favore dei cattolici sudamericani:

«Sono qui a Piacenza e fanno fatica. I nostri oratori siano aperti anche per loro».

24 apr 2017

#Papa #Francesco, un #poverini a #capo della #Chiesa #Cattolica - ARDUINO ROSSI

Attaccarlo è stato facile, convinto che facesse il doppio gioco, un baro a servizio di interessi sporchi: scafisti, sfruttatori dei lavoratori, caporali mafiosi, trafficanti di armi e di droga, che si nascondono dietro i migranti, da usare anche come manovali del crimine, oltre come manovali per i lavori in nero o… legali, ma sotto pagati.
Invece, proprio per le accuse di un vaticanista, un giornalista che ha fatto le pulci al papa, ecco a voi la prova che questo povero pontefice è un ….ingenuo, innocente che ha molta confusione in testa:  sarebbe stato un simpatico  parroco di un villaggio argentino, dove avrebbe perdonato  tutti in confessione.
Invece qualcuno lo ha posto sul seggio di Pietro per sfruttarlo ed usarlo?
I primi sono i giornalisti, che usano le sue parole, sparate a raffica, con un certo disordine, per giustificare situazioni indecenti e coprire traffici e affari sporchi.
Ormai ho la certezza, anche perché abbiamo una Chiesa, un Vaticano, che ha riciclato denaro sporco, quindi ha avuto e ha rapporti con le cosche, da qui ecco a voi il collegamento e questo strano dogma di fede, che è, ma non è: la politica sociale della Chiesa segue sempre interessi materiali, la storia lo insegna.
Abbiamo avuto i servi della gleba, l’obbedienza alla nobiltà parassitaria, con i privilegi che offendevano Dio, come ius primae noctis.
Oggi i tempi non sono cambiati, ma un cristiano sa bene cosa seguire della Chiesa: non deve far fare l’inchino alla statua della Madonna davanti alla casa del capo cosca locale, per esempio, anche se la politica della chiesa locale e mondiale favorisce pure questo.
Un cristiano non può …. proteggere o lasciar proteggere i preti pedofili, ma deve denunciarli e farli rinchiudere in carcere, in modo che non nuocciano più.
Un cristiano deve denunciare le mafiette locali, gli intrallazzi di certi preti, vescovi e affiliati.
Un cristiano deve denunciare lo schifo dell’immigrazione, con lo sfruttamento doppio verso gli italiani e gli stranieri, oppure cambi religione: si faccia buddista, induista o ….. mussulmano.

19 feb 2019

Il papa e questa chiesa offendono Dio e Cristo - Arduino Rossi


Più la chiesa entra nelle vicende politiche meno la gente la seguirà: si sa benissimo, secondo la dottrina della chiesa Cattolica, che solo le verità di fede sono infallibili, quando parla il sommo pontefice, ma per tutto il resto sbaglia come tutti noi, esseri umani.
Ecco l’errore storico del sole che gira attorno alla terra, con il processo a Galileo Galilei, poi le condanne all’evoluzionismo, ma soprattutto le scelte politiche del passato, come la definizione di papa Pio XI, verso Benito Mussolini, detto appunto “l’uomo della Provvidenza”.
Oggi la chiesa punta sull’immigrazione, scordandosi i drammi che stanno alle spalle di tutto questo, sia per i migranti che per gli italiani: da troppi secoli la chiesa i papi non la indovinano uno in politica negli ultimi secoli.

15 ott 2010

DON MARIO CUGUSI, EX PARROCO DI SANT'EULALIA

Dietro le quinte del clamoroso trasferimento


di Fabio Manca


“Ho obbedito solo alla mia comunità, non ad altri”. Anche nella sua ultima omelia, domenica scorsa,


nel giorno dell’addio ai fedeli di Sant’Eulalia, don Mario Cugusi ha sottolineato il dissenso con


l’arcivescovo Giuseppe Mani. Che il 17 luglio scorso aveva comunicato la sua sostituzione con don


Marco Lai, giustificandola con la necessità di cambiare guida alla parrocchia dopo trent’anni, a


centinaia di fedeli scossi e arrabbiati che gremivano la chiesa della Marina. Fedeli increduli, che


rumoreggiavano così tanto che Mani disse “Questa non è chiesa, è baracca”. Ne era seguita una dura


contestazione che passerà alla storia. Perché mai nessuno, in questa città, aveva gridato “buffone” a


un arcivescovo, mai nessuno gli aveva intimato, a muso duro, di andarsene. Mai nessuno lo aveva


inseguito mentre andava via sull’auto blu rivolgendogli improperi di ogni genere.


Ora che l’addio si è consumato, a tre mesi da quell’episodio, si può fare un’analisi serena del perché


tutto ciò è accaduto. Don Cugusi è un uomo colto, un filosofo che impregna le sue prediche di


citazioni, capace di andare oltre il vangelo. Un prete aperto e curioso, ecumenico nel senso più


moderno. Nel 1980 arriva in un quartiere povero e rassegnato come un rianimatore che deve


riportare alla vita un paziente grave. Riporta l’oratorio al centro del quartiere, lo apre agli


extracomunitari testimoniando la carità, organizza corsi per badanti ucraine, apre loro la chiesa del


santo Sepolcro, ristruttura la parrocchia, apre il teatro all’esterno. Appassionato di archeologia,


intuisce che il rilancio del quartiere passa anche attraverso la valorizzazione delle sue potenzialità.


Per questo apre una campagna di scavi sotto la chiesa e riporta alla luce pezzi di città. Diventerà il


museo di Sant’Eulalia. Si batte perché il rudere della facciata della chiesa di Santa Lucia di via


Sardegna, transennato da anni e ricettacolo di barboni e sporcizia, venga ristrutturato e valorizzato.


Succede, almeno in parte. E Marina, il primo luogo che i turisti in arrivo dalle navi da crociera (ma


non solo) visitano quando arrivano in città, diventa un quartiere vivibile: aprono negozi, si


moltiplicano i ristoranti. Il Comune fa il suo: ripavimenta le strade, pedonalizza il rione.


Ma Don Cugusi ha due difetti: dice sempre quello che pensa, anche quando contrasta con la linea


dell’arcivescovo e con le indicazioni del sinodo diocesano, è molto attaccato al suo quartiere e alla sua


gente. Dice così tante cose che quando l’arcivescovo toglie alla parrocchia il controllo della


Congregazione del Santissimo Crocifisso della Marina, nata per finanziare i poveri e altre attività del


quartiere, lo contesta dall’altare. E va oltre: scrive un libro raccontando la storia e l’epilogo, poco


chiaro. Sostiene, tra le altre cose, che con i soldi destinati alla gente della Marina, l’arcivescovo ha


ristrutturato parte del seminario facendone un campus per studenti.


Il conflitto con Mani, nato cinque anni fa quando ci fu un primo tentativo di sostituzione, cresce di


settimana in settimana. I due si tollerano per cinque anni. Poi accade un episodio che, secondo molti,


segna l’epilogo del rapporto. Un diacono cagliaritano, a Roma per concludere il percorso che lo


porterà a indossare la tonaca, denuncia di aver assistito a un rapporto sessuale tra un alto prelato


romano e un ragazzo ospite di un seminario romano. Per questo la sua ordinazione viene rinviata sine


die dall’arcivescovo. La comunità parrocchiale che da anni supporta Cugusi viene a conoscenza


dell’episodio e inoltra una lettera formale alla Congregazione per il clero, Città del Vaticano.


Dicono che Mani ritenga Cugusi il mandante di quella lettera. Certo, la tensione aumenta. A metà


luglio la notizia della sostituzione e la contestazione.


L’arcivescovo ha sempre avuto una linea chiara: sostituisco don Cugusi perché trent’anni in una


parrocchia sono tanti. Ed ha sempre ricordato che i sacerdoti devono obbedienza a Dio e


all’arcivescovo. E dunque devono accettare ogni decisione. Cugusi non accetta. In lacrime, il giorno


dopo la contestazione, dice pubblicamente che la sua testa è stata chiesta dalle congregazioni. Ragioni


di interesse economico, insomma.


Attorno a questa vicenda si consuma un corollario di accuse, ripicche e tentativi di mediazione. Il


consiglio pastorale, composto da intellettuali di varia estrazione culturale, attacca Mani e ne denuncia


l’autoritarismo e la mancanza di dialogo. Alcuni parroci in vista, come don Ettore Cannavera,


provano a mediare, chiedono a Mani di recedere dalla decisione di trasferire Cugusi, denunciano un


malessere diffuso nella diocesi, sia nel clero che tra i laici, che tuttavia non emerge mai in modo


chiaro. Il Portico, giornale della diocesi, raccolta la verità dell’arcivescovo. Nasce un periodico


alternativo, cresia.net, che raccoglie le voci del dissenso.


Don Cugusi ora è senza parrocchia. Attende ordini. E a Sant’Eulalia, domenica prossima, arriverà un


nuovo parroco. Un uomo di peso: don Marco Lai.

17 dic 2015

Papa Francesco e la politica sociale della Chiesa, antica e immorale

Sono i veri poveri, coloro che non possono lavorare e i lavoratori sfruttati che devono essere aiutati, mentre tutti gli altri, parassiti vari, devono essere... convertiti alla cultura del lavoro, con le buone e con le cattive, mentre la Chiesa papista questo non lo fa e non faceva neppure nel passato: l'amore per i pezzenti di professione, che cercano denaro agli angoli delle strade o fuori dalle chiese parte dalla cultura... parassitaria, storica, della chiesa cattolica.
Il messaggio evangelico è chiaro, ma non quello del papa, che  si basa sull'ignoranza evangelica, dei testi.
Peccato, è un vero peccato, perché la chiesa di Roma è sempre una chiesa cristiana.

11 mag 2010

10/5 Il dolore della Chiesa e i peccati degli uomini di fede (Paolo Rossi)



Ora la Chiesa patisce per la pedofilia, domani sarà un altro il suo patimento, ma sempre sarà attaccata dalle forze a lei avversaria.
Benedetto XVI parla della tribolazione della Chiesa, della sua sofferenza profonda: "Il Signore ci ha detto che la Chiesa sarà per sempre sofferente, in modi diversi fino alla fine de mondo. L'importante è che il messaggio, la risposta di Fatima, sostanzialmente non va a situazioni particolari, ma la risposta fondamentale cioè conversione permanente, penitenza, preghiera, e le virtù cardinali, fede, speranza carità. Così vediamo qui la vera e fondamentale risposta che la Chiesa deve dare, che noi ogni singolo dobbiamo dare in questa situazione".

9 dic 2011

Chiesa - Ici o non Ici questo è il problema, la Chiesa lo deve pagare oppure no?


La Chiesa lo deve pagare perché Chiesa e quindi odiata dagli ultimi tardo comunisti?
Deve pagare perché è discriminata’ Perché è privilegiata?
Ora la legge è uguale per tutti e se la chiesa è privilegiata deve pagare, ma le leggi che la riguardano valgono per i buddisti, gli islamici e i confuciani, quindi tutti devono pagare, compreso i protestanti, se non deve pagare non devono pagare gli altri operatori sociali come lei per le identiche attività, provate come senza scopo di lucro.
Il problema è semplice: se ci sono delle irregolarità paghi, ma non con una legge apposita, perché quella sarebbe illegittima, perché discriminatoria.
I nostri sostenitori accaniti della Costituzione non lo sanno?
Le discriminazioni in questi ultimi anni sono di moda, specialmente contro i cristiani, ma sono contro pure i diritti umani.
Nel Pd nessuno se ne accorto?
Temo che la casta, di destra e di sinistra non si siano accorti cosa sia democrazia, uguaglianza e diritti umani: loro sono dei nobili privilegiati e colpiscono chi hanno voglia, come i signorotti di un tempo, come piccoli tiranni.
E’ ora di mandare a casa tutta questa gente, sì, mandiamo a lavorare, quei lavori che gli … italiani non vogliono più fare, come spesso sostengono.

17 gen 2018

Chiesa Cattolica e Confindustria, due avanzi del Medioevo - ARDUINO ROSSI

La confusione tra fede e politica fu una caratteristica del medioevo europeo e quindi italiano, la presenza di confederazioni invece fu il limite principale dello sviluppo economico di quella società, in particolare in Italia, perché le confederazioni hanno la caratteristica di ostacolare la libera concorrenza, che nella cultura neoliberista, è la base dello sviluppo economico e tecnologico di un Paese.
Altro residuato medioevale è la chiesa teocratica, che entra in questioni politiche, a gamba tesa, non per invitare alla carità e alla pace, ma per  confondere i poteri, favorendo certi interessi economici piuttosto che altri, come è impegnata attualmente, con la Confindustria, guarda il caso, a difendere il commercio degli schiavi, chiamata …immigrazione.
Per superare la crisi economica nazionale serve la laicizzazione della chiesa papista, che si comporta come ai tempi del più buio Medioevo, intervenendo in modo blasfemo…mandando all’inferno, con quasi scomuniche, chi non approva la politica della chiesa, vergognosamente di parte e affaristica, vera offesa al messaggio di Cristo.
La Confindustria, come le altre confederazioni, che uniscono in accordi imprese che dovrebbero essere in competizioni, sono appunto da abolire, perché, nel Terzo Millennio, le logiche corporative impediscono lo sviluppo economico di un Paese.
E’ divertente notare che la politica….detta sociale, della Chiesa e quella di queste assurde, ridicole confederazioni, fuori dalla storia, vere palle al piede allo sviluppo della povera Italia, siano simili e i padroni, con il loro giornale, apprezzano tanto la linea del sommo pontefice Francesco.
E’ un mistero della fede?
No, è un mistero degli intrallazzi sporchi e della corruzione italiana.

5 gen 2013

Regno Unito, sì ai vescovi gay nella chiesa anglicana

La chiesa anglicana perde pezzi e parte dei fedeli, del clero se ne vanno e entrano nella vicina chiesa cattolica, vicina per tradizione e abitudini alla chiesa anglicana di vecchio stampo.
Gli anglicani sono a un bivio, con forti pressioni, anche dal premier Camerun che non è certamente un santo, per l'accettazione dei gay nella comunità ecclesiastica, anche ai vertici della Chiesa, ma solo se non praticheranno s...., un vescovo ha normalmente meno di 60 anni e si penta dei suoi peccati obbligo per tutti i cristiani.
La pressione maggiore però parte dal mondo mediatico, che si sta dilettando, da tempo per la cause dei gay, in un'epoca ostile alla fede cristiana, come non mai.

13 nov 2013

Papa Francesco e il patriarca russo, un incontro storico e importantissimo

La chiesa ortodossa russa è sempre stata, storicamente, ostile alla chiesa cattolica, ma oggi, finalmente si può parlare di incontro storico tra due chiese distanti, che finalmente possono parlare, senza influenze nazionaliste, perché la chiesa russa è sempre stata una chiesa nazionale.
Ora il papa di Roma, esponente di una chiesa universale, incontrerà un patriarca per poter parlare di messaggio cristiano al mondo intero. 

30 lug 2017

#CHIESA #CATTOLICA, LE SUE #ANIME SEMPRE IN CONFLITTO - ARDUINO ROSSI

La chiesa ha molte anime e la componente populista, che questo papa gesuita, scaltro e ambiguo, porta avanti si scontra con la natura cristiana e popolare, che un laicismo demente, da una parte, un assolutismo vigliacco, storico, legato ad interessi economici e politici conservatori dall'altra, cercano di devastare da sempre.
La chiesa di Cristo è una comunione di cristiani e nulla più, ovvero di fedeli nella sua parola, che spinge verso la verità e l'onestà: costoro sono martirizzati in vita, poi diventano...santi da morti, messi pure sugli altari.
Il potere temporale, utile per raccogliere fondi, necessari, spesso travolge le sue intenzioni positive, per diventare potere in se stesso e nulla più: essere cristiani è sempre molto faticoso, da sempre, ma oggi l'ipocrisia e l'autoritarismo dei vertici della Chiesa si scontra, come non mai, con la visione cristiana dei fedeli in Cristo dentro la chiesa ....papista.

4 apr 2012

Ratzinger Papa, ovvero sommo pontefice, ovvero capo della Chiesa



Papa, ovvero sommo pontefice, ovvero capo della Chiesa Cattolica, chiesa cristiana internazionale, chiesa di Cristo, è questa la definizione del pontefice di Roma, ma è anche molto attaccato, beffeggiato perché.... invita alla giustizia e alla pace, perché, in un'epoca dove tutto è legato al profitto ed è relativo al bisogno e all'utile immediato, Benedetto Xvi, con le sue parole pare sia fuori posto.
Da questo arrivano gli insulti, l'arroganza ignorante e tanta codardia.

9 dic 2011

ravvedimento - Ici o non Ici questo è il problema, la Chiesa lo deve pagare oppure no?


La Chiesa lo deve pagare perché Chiesa e quindi odiata dagli ultimi tardo comunisti?
Deve pagare perché è discriminata’ Perché è privilegiata?
Ora la legge è uguale per tutti e se la chiesa è privilegiata deve pagare, ma le leggi che la riguardano valgono per i buddisti, gli islamici e i confuciani, quindi tutti devono pagare, compreso i protestanti, se non deve pagare non devono pagare gli altri operatori sociali come lei per le identiche attività, provate come senza scopo di lucro.
Il problema è semplice: se ci sono delle irregolarità paghi, ma non con una legge apposita, perché quella sarebbe illegittima, perché discriminatoria.
I nostri sostenitori accaniti della Costituzione non lo sanno?
Le discriminazioni in questi ultimi anni sono di moda, specialmente contro i cristiani, ma sono contro pure i diritti umani.
Nel Pd nessuno se ne accorto?
Temo che la casta, di destra e di sinistra non si siano accorti cosa sia democrazia, uguaglianza e diritti umani: loro sono dei nobili privilegiati e colpiscono chi hanno voglia, come i signorotti di un tempo, come piccoli tiranni.
E’ ora di mandare a casa tutta questa gente, sì, mandiamo a lavorare, quei lavori che gli … italiani non vogliono più fare, come spesso sostengono.

29 ott 2011

Chiesa Cattolica e stampa pornografica in Germania - secondo "Il Corriere della Sera"


tela di Arduino Rossi

Secondo il giornale tedesco, conservatore, Die Welt, “la Chiesa Cattolica guadagna un capitale grazie al porno”.
La Weltbild è una casa editrice di proprietà della curia e pubblica anche robaccia pornografica oltre al famigerato romanzo “il codice da Vinci”.
Il Corriere della Sera riporta la notizia, che nel mondo germanico era sicuramente conosciuta come la scoperta dell'acqua calda, con enfasi, ma deve avere altri risvolti e spiegazioni.
Gli editori sono noti in tutto il mondo, ma lo scandalo nasconde qualcosa di strano: è una faccenda politica e dalla Germania rimbalza in Italia.
La campagna della stampa nazionale con il nostro “corrierino dei piccoli” in prima fila, ovvero con gli interessi economici della ricca borghesia italiana, legata alla finanza, nota per il suo cinismo feroce verso gli ultimi e i ...perdenti, nasconde qualcosa d'altro.
Quella che è attaccata è la politica sociale della Chiesa, che ormai è l'ultimo baluardo contro situazioni di sfruttamento disumano.
La Chiesa non ha una politica sociale incisiva, coraggiosa contro i grandi interessi nazionali e internazionali, ma in questo caso è una spina da togliere.
Ecco così che spuntano queste notizie da controllare, verificare, capire, ma si sa …. l'importate è fare colpo.


29 mag 2010

29/5 Benedetto XVI, la chiesa Cattolica e i perbenisti (Mecca Elisa)



Benedetto XVI sta vivendo un periodo difficile, anzi siamo in una fase torbida, fangosa della vita della Chiesa: è toccato al papa tedesco far pulizia del marcio lurido della pedofilia.
E' pure suo compito subire gli attacchi dei mass-media: c'è un astio feroce contro la Chiesa Cattolica, lanciata dalla “laica” stampa statunitense, poi seguita da quella di mezzo mondo: pensare che costoro, i giornalisti si dovrebbero preoccupare dei loro editori che sono i ricchi uomini d'affari, uomini della finanza, che hanno provocato questo disastro.
Per loro è più facile attaccare la chiesa che i loro padroni.
Questi giornalisti sono proprio dei.........

28 ago 2011

Manovra - Chiesa cattolica - Perché deve pagare la Chiesa il debito pubblico?



E' divertente, ma proprio il partito che è sopravvissuto, misteriosamente, alla prima Repubblica, che era di sinistra con il cuore a destra e poi oggi è a sinistra con il culo a destra, lancia la misteriosa offensiva contro la Chiesa, come ai tempi degli espropri ai beni ecclesiastici, al tempo dell'Unità d'Italia o delle repubbliche create nella penisola da Napoleone.
Questo partito però per gli italiani non fa nulla, mentre la Chiesa fa moltissimo: aiuta i più poveri, ha creato oratori per togliere i giovani dalla strada in ogni quartiere italiano, ha creato comunità per recuperare tossicodipendenti e tanto altro.
I deputati radicali invece si prendono i soldi da deputati da decenni e anche qualche provvigione …..extra.
Perché non tassiamo loro e i loro soci, di destra, di sinistra e di centro?