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7 lug 2011

Sociale destra, sinistra e libertà




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Comunque destra e sinistra si assomigliano sempre più, pregi e difetti si confondono: abbiamo, per certe scelte particolari, posizioni trasversali, per altre abbiamo fronti contrapposti, che si possono dividere e frantumare al più presto, a secondo come tira il vento della convenienza politica.
Perché esiste ancora tanto furore politico tra i vari schieramenti?
Perché gli esseri umani hanno bisogno di certezze, di partiti guida, di verità che non mutano negli anni, per non sentirsi smarriti: così, chiunque tenti di far saltare le nostre certezze, con dubbi e domande appropriate, diventa il male assoluto, il malvagio da distruggere come immagine, come identità, talvolta anche fisicamente.
Non c’è persona al mondo più odiata di chi distrugge le fedi.
Non parlo di quelle religiose, che ormai hanno subito di tutto, di più e sono vaccinate, mi riferisco a quelle certezze “fondamentali” della nostra esistenza: la destra e la sinistra, la pasta cotta o scotta, la canottiera contro il raffreddore, i sindacati che ci proteggono e difendono i nostri diritti, quel giornale con le migliori firme nazionali, il partito da seguire in tutte le sue caprioli politiche senza avere dubbi.
Se crollassero certe verità noi saremmo nulla, ci rimarrebbe il dilemma religioso, nel quale non crediamo: avremmo un pianeta sotto i piedi che ci sfugge e ci può far precipitare nella confusione assoluta o nel dubbio angosciante.
Per fortuna la destra è destra, la sinistra è sempre sinistra o così crediamo e se votiamo per gli uni o per gli altri sappiamo per cosa votiamo: tutto è chiaro.
Né siamo certi?

5 feb 2011

Berlusconi Bossi federalismo honoris causa


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Il capo dello Stato scrive a Berlusconi e a Bossi: “Senza la comunicazione alle Camere il decreto sul federalismo è irricevibile”.
Napolitano si recherà in Parlamento con Calderoli per comunicare sul decreto.
Cosa capiterà ora?
Il federalismo troverà un'altra strada e con o senza decreto passerà, ma è divertente che l'argomento della discordia non sia il federalismo dei comuni, che forse non è federalismo, ma solo autonomia amministrativa, non dispiaccia del tutto alla sinistra, ma sia Berlusconi ,che le sinistre non vogliono.
Così, con o senza Berlusconi, questa contestata riforma passerà, ma Bossi e la Lega non tradiscono il Cavaliere: basterebbe che i leghisti se ne andassero dalla maggioranza, formassero un governo provvisorio e avrebbero la riforma desiderata.
Invece il nemico è sempre lui, Berlusconi eppure le posizioni di destra estrema sono proprio di piccoli gruppi, presenti nella maggioranza, che esprimono rabbia e sentimenti xenofobi, anche razzisti apertamente.
Pure nella Lega ci sono questi gruppi, che superano la linea della segreteria e sono apertamente ostili....
No, non agli stranieri, ma ai non integrati.
Sì, il nuovo razzismo, termine usato e abusato al di fuori del suo significato corretto, è verso coloro che non si integrano, che spacciano droga, che rubano e truffano, che vivono di espedienti e soprattutto non entrano nella cultura dominante del relativismo morale, culturale.
Il pensiero vincente è quello che tutto è lecito, basta non impedire.....non la libertà, ma i commerci, i traffici: tutto si può fare, senza commettere crimini, cambiar sesso, comprare e vendere.
Così i perdenti e i nemici del popolo sono gli esclusi, gli emarginati, che sono pure “brutti, sporchi e anche cattivi”, o meglio feroci tra loro: sono violenti con i loro figli, mentre i minorenni disturbano e infastidiscono, non rispettano le regole sociali.
Questi sono i nemici della nostra società e per questo motivo che Berlusconi resta al suo posto, al governo, al potere: non sono le televisioni che lo sostengono, ormai il monopolio dell'informazione è saltato con Internet, non sono gli interessi del ceto medio, che teme nuove tasse, ci sono e ci saranno anche con Berlusconi.
Ciò che rende fedele e compatta ancora la maggioranza, nonostante gli scandali, è questa nuova destra, che si trova pure a ….sinistra: è il perbenismo moderno, ipocrita e vincente.
Berlusconi è colpevole per il caso Ruby?
Alla gente non importa: sono affari suoi, così si sente dire nelle strade, nei bar, ai supermercati.
Invece tutti temono i nuovi arrivati non perché sono scuri, islamici, o buddisti: li temono perché potrebbero impedire la loro libertà, o presunta tale, di vivere come meglio credono.
E' un diritto che non si può discutere, ma da questa paura sbuca quella che io definisco la nuova destra, il nuovo nazismo, il nuovo razzismo: chi non si integrerà, come noi lo intendiamo, sarà emarginato, escluso, espulso, o ...peggio, molto peggio ancora, io ho paura.
Il federalismo dei comuni passerà prima o poi: l'era di Berlusconi finirà, ma la destra “sociale” sarà sempre più forte e.......feroce contro i non integrati: scusate se parlo chiaro, ma questa destra la vedo fiorire a …..sinistra, tra i difensori dei diritti degli immigrati.
Le contraddizioni sono tante e il perbenismo di sinistra nasconde una cultura antica e nuova: è un pensiero assolutista, morbido, ben oliato, ma intollerante nei confronti dei non integrati nella libertà di comprare e vendere, di apparire, di commerciare nella nostra società libera, liberale, liberista, anche libertaria, ma non ….... umana.

7 lug 2011

Destra e sinistra storica





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Comunque destra e sinistra si assomigliano sempre più, pregi e difetti si confondono: abbiamo, per certe scelte particolari, posizioni trasversali, per altre abbiamo fronti contrapposti, che si possono dividere e frantumare al più presto, a secondo come tira il vento della convenienza politica.
Perché esiste ancora tanto furore politico tra i vari schieramenti?
Perché gli esseri umani hanno bisogno di certezze, di partiti guida, di verità che non mutano negli anni, per non sentirsi smarriti: così, chiunque tenti di far saltare le nostre certezze, con dubbi e domande appropriate, diventa il male assoluto, il malvagio da distruggere come immagine, come identità, talvolta anche fisicamente.
Non c’è persona al mondo più odiata di chi distrugge le fedi.
Non parlo di quelle religiose, che ormai hanno subito di tutto, di più e sono vaccinate, mi riferisco a quelle certezze “fondamentali” della nostra esistenza: la destra e la sinistra, la pasta cotta o scotta, la canottiera contro il raffreddore, i sindacati che ci proteggono e difendono i nostri diritti, quel giornale con le migliori firme nazionali, il partito da seguire in tutte le sue caprioli politiche senza avere dubbi.
Se crollassero certe verità noi saremmo nulla, ci rimarrebbe il dilemma religioso, nel quale non crediamo: avremmo un pianeta sotto i piedi che ci sfugge e ci può far precipitare nella confusione assoluta o nel dubbio angosciante.
Per fortuna la destra è destra, la sinistra è sempre sinistra o così crediamo e se votiamo per gli uni o per gli altri sappiamo per cosa votiamo: tutto è chiaro.
Né siamo certi?

5 feb 2011

Solidale, tricolore federalismo e unità d'Italia


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Il capo dello Stato scrive a Berlusconi e a Bossi: “Senza la comunicazione alle Camere il decreto sul federalismo è irricevibile”.
Napolitano si recherà in Parlamento con Calderoli per comunicare sul decreto.
Cosa capiterà ora?
Il federalismo troverà un'altra strada e con o senza decreto passerà, ma è divertente che l'argomento della discordia non sia il federalismo dei comuni, che forse non è federalismo, ma solo autonomia amministrativa, non dispiaccia del tutto alla sinistra, ma sia Berlusconi ,che le sinistre non vogliono.
Così, con o senza Berlusconi, questa contestata riforma passerà, ma Bossi e la Lega non tradiscono il Cavaliere: basterebbe che i leghisti se ne andassero dalla maggioranza, formassero un governo provvisorio e avrebbero la riforma desiderata.
Invece il nemico è sempre lui, Berlusconi eppure le posizioni di destra estrema sono proprio di piccoli gruppi, presenti nella maggioranza, che esprimono rabbia e sentimenti xenofobi, anche razzisti apertamente.
Pure nella Lega ci sono questi gruppi, che superano la linea della segreteria e sono apertamente ostili....
No, non agli stranieri, ma ai non integrati.
Sì, il nuovo razzismo, termine usato e abusato al di fuori del suo significato corretto, è verso coloro che non si integrano, che spacciano droga, che rubano e truffano, che vivono di espedienti e soprattutto non entrano nella cultura dominante del relativismo morale, culturale.
Il pensiero vincente è quello che tutto è lecito, basta non impedire.....non la libertà, ma i commerci, i traffici: tutto si può fare, senza commettere crimini, cambiar sesso, comprare e vendere.
Così i perdenti e i nemici del popolo sono gli esclusi, gli emarginati, che sono pure “brutti, sporchi e anche cattivi”, o meglio feroci tra loro: sono violenti con i loro figli, mentre i minorenni disturbano e infastidiscono, non rispettano le regole sociali.
Questi sono i nemici della nostra società e per questo motivo che Berlusconi resta al suo posto, al governo, al potere: non sono le televisioni che lo sostengono, ormai il monopolio dell'informazione è saltato con Internet, non sono gli interessi del ceto medio, che teme nuove tasse, ci sono e ci saranno anche con Berlusconi.
Ciò che rende fedele e compatta ancora la maggioranza, nonostante gli scandali, è questa nuova destra, che si trova pure a ….sinistra: è il perbenismo moderno, ipocrita e vincente.
Berlusconi è colpevole per il caso Ruby?
Alla gente non importa: sono affari suoi, così si sente dire nelle strade, nei bar, ai supermercati.
Invece tutti temono i nuovi arrivati non perché sono scuri, islamici, o buddisti: li temono perché potrebbero impedire la loro libertà, o presunta tale, di vivere come meglio credono.
E' un diritto che non si può discutere, ma da questa paura sbuca quella che io definisco la nuova destra, il nuovo nazismo, il nuovo razzismo: chi non si integrerà, come noi lo intendiamo, sarà emarginato, escluso, espulso, o ...peggio, molto peggio ancora, io ho paura.
Il federalismo dei comuni passerà prima o poi: l'era di Berlusconi finirà, ma la destra “sociale” sarà sempre più forte e.......feroce contro i non integrati: scusate se parlo chiaro, ma questa destra la vedo fiorire a …..sinistra, tra i difensori dei diritti degli immigrati.
Le contraddizioni sono tante e il perbenismo di sinistra nasconde una cultura antica e nuova: è un pensiero assolutista, morbido, ben oliato, ma intollerante nei confronti dei non integrati nella libertà di comprare e vendere, di apparire, di commerciare nella nostra società libera, liberale, liberista, anche libertaria, ma non ….... umana.

22 mar 2010

22/3 Sarkozy e la destra perdono alle regionali in Francia (Michele Belotti)

Le opposizioni hanno vinto e la destra è stata sconfitta pesantemente: alla sinistra il 54% dei voti, 36% della destra, l'8% invece sono per il Fronte nazionale di estrema destra.
21 delle 22 regioni vanno alle opposizioni, solo'Alsazia è rimasta all'Ump di Sarkozy.
Il vero vincitore comunque è stata l’astensione che ha è stata altissima, attorno al 49%.
Questo dovrebbe insegnare a tutte le forze politiche che mai è certo: la destra francese paca il suo scarso impegno nella lotta alla crisi, altro che Carla Bruni sì, Carla Bruni no.
Non bastano le apparenze.

23 ago 2010

Così, in questa situazione avremo una santa e forte alleanza della destra, che conquisterebbe una maggioranza relativa, sufficiente a far vincere Berlusconi e Bossi.

Questa situazione potrebbe essere modificata nell'intervallo di un governo tecnico che resisterebbe sino alla primavera del 2013, allo scadere naturale della legislatura, ma non è detto che una simile alleanza, litigiosa, che scontenterebbe tutti, possa vincere alle prossime elezioni.

Quindi siamo destinati e rassegnati con Silvio al potere per anni e anni: io sono sempre del parere che Berlusconi governa perché non ci sono le opposizioni.

La prima cosa che devono fare è non solo trattare questioni morali, belle e utili, ma che nella testa delle persone paiono confuse: in troppi sono convinti e forse non hanno torto, che non esistono partiti puliti, candidi come colombe.

Il marcio sta tutto a destra o a manca?

Facciamo un po' di par condicio: sia a destra, sia a sinistra senza non disdegnare uno sguardo disgustato, con il naso tappato, pure al centro.

Per vedere una vera alternanza a Berlusconi bisogna trattare di sicurezza e di paure della gente: non basta mostrare e dimostrare, con tesi risibili, che il crimine non esiste, che non c'è rapporto tra aumento degli extracomunitari e aumento della criminalità.

La gente ha paura, la gente teme di transitare in certi quartieri, un tempo tranquillissimi, quasi assonnati, pure di giorno.

Le risposte e le iniziative devono essere convincenti: i cittadini non hanno la scorta armata, pagata dai cittadini come molti politici nazionali.

Il lavoro deve essere affrontato con analisi e con risposte che si possano mettere in pratica subito.

Le opposizioni hanno pure la questione ambientale, che una parte della popolazione guarda con preoccupazione: si devono riesumare risposte adeguate per l'energia, la protezione del panorama e della biodiversità.

Infine c'è la famiglia italiana, che in 3mila anni di storia non ha mai subito un trattamento così indecente, un'ostilità così aperta da parte di forze … ideologiche e laiche, o presunte tali.

Se le opposizioni sapranno dare risposte certe ai cittadini su questi quesiti vinceranno e manderanno a casa Berlusconi e alleati, altrimenti avremo un susseguirsi di governi di destra, con altri sempre più di destra, con soluzioni pratiche e immediate, con quel senso delle cose che si può riassumere nella frase milanese: “Ghe pensi mi!”

In Italia “si può dare di più”.

23 ott 2010

significherebbe la fine della sinistra in Italia e avremmo a quel punto solo due grandi poli ,una destra moderata e una destra razzista, feroce e reazionaria, para nazista.

Nichi, o anche se preferite Niki all'anglosassone, è sempre il governatore di una regione povera del Sud d'Italia, una terra conservatrice che lo ha votato perché lui rappresenta quella continuità con le vecchie politiche del passato e non con le nuove iniziative coraggiose che portano a dolosi cambiamenti.


Sì, lo hanno votato perché conservi l'apparato burocratico pubblico, perché non tocchi piccoli, grandi privilegi locali e neppure dia fastidio ai malavitosi, alla Sacra Corona Unita.

Le critiche e i fischi dei grillini hanno le loro sante ragioni in una politica poco ambientalista del nostro governatore, ultimo resistente di una sinistra rossa e, a parole, ecologista: si contesta un inceneritore chiuso che era gestito, dicono i grillini, da un personaggio famoso della Confindustria.

Quindi Niki si sa muovere bene nel mondo del potere politico nazionale, inoltre cosa intenda per sinistra non si capisce bene: “Non è una nicchia ideologica”.

Tradotto in linguaggio non politico significa che bisogna scordarsi del passato politico di lotte dei lavoratori, di richieste di giustizia sociale?

Dice a Grillo che deve smetterla di ...bestemmiare.

Si vede che Vendola è un uomo religioso, sì, un uomo che non ama le critiche contro i poteri storici consolidati, infatti Grillo fa questo, forse usando un linguaggio non sempre ...educato, ma non credo che Vendola criticasse Grillo per la sua mancanza di Galateo e per i suoi va......., famosi.

Sì, Vendola ha appreso bene l'arte antica della politica di servire per farsi servire: criticare il potere, con colori accesi e in apparenza adatti a far credere di voler mutare qualcosa, ma in realtà non toccando nulla di ciò che conta, di ciò che ha potere da sempre, con privilegi antichi.

E' l'arte di cambiare tutto per non cambiare nulla?

E' ancora presto, ma non vedo nella Puglia attuale una regione nuova, diversa dalle altre del Sud Italia, con tanti piccoli imprenditori produttivi, con lavoratori in realtà artigiane che danno lavoro vero e positivo a tanti disoccupati.

La Puglia resta sempre quella, con tanti laureati, non raccomandati, costretti ad andarsene al Nord o all'estero per un lavoro decente, con troppi disoccupati o assunti nelle solite pubbliche amministrazioni locali: è tutta roba vecchia, portata avanti dalla DC per decenni ed ora riproposta dalla sinistra........rivoluzionaria alla Vendola.

Questa sinistra può vincere le elezioni?

Temo di sì, in qualche momento di crisi politica può trovare le sue alleanze con il centro e durare al potere, dormire al governo, per qualche mese, forse, addirittura uno o due anni, poi precipitare nell'oblio e lasciare spazio a una destra sempre più xenofoba, liberista, nel peggior senso della parola, dove i diritti dei lavoratori diventano carta straccia.

No, Nichi, è meglio che tu non diventi la guida di una nuova coalizione della sinistra: significherebbe la fine della sinistra in Italia e avremmo a quel punto solo due grandi poli ,una destra moderata e una destra razzista, feroce e reazionaria, para nazista.

La storia insegna e certi colori rossi, che poi sono solo rosa, è meglio che non vadano mai al potere: ricordiamoci della Repubblica di Weimar.

6 set 2010

 

Berlusconi si sposta sempre più su posizioni leghiste e di destra, così recupera consensi e non rischia di vedere sconfitto il suo partito, la sua forza economica, da sempre legata alla politica.

Quella è la maledizione del Cavaliere: senza un appoggio politico il suo impero crollerebbe.

Altri imperi sono sorti in passato grazie a una stretta amicizia con i governi: notissime industrie e anche meno note, sempre in gestione famigliare, come imprese di piccole dimensioni, sono nate, si sono arricchite e sono diventati imperi, anche delle multinazionali.

Però Silvio questo salto non l'ha saputo fare: è l'uomo più ricco d'Italia, ma forse non è l'italiano, il miliardario di origine italiana, più ricco nel mondo: esistono degli imperi che hanno già diviso il capitale del fondatore ed è la famiglia a gestire o a godere le fortune dell'impresa del nonno, del bisnonno.

Inoltre queste grandi società da anni hanno imparato ad investire all'estero, mentre Silvio, nonostante qualche tentativo, non riesce a spostare parte delle sue attività all'estero.

Così deve mantenere il controllo politico del Paese per salvare l'azienda di famiglia?

Ora il suo primo alleato e amico politico gli ha lanciato il guanto di sfida: non si fa più come vuole lui, o il governo cadrà.

Fini fu appunto sdoganato da Berlusconi, ma ora le esigenze politiche lo hanno allontanato da lui: Gianfranco vuole di più, non sopporta la politica federalista della Lega e su molte posizioni si è spostato al centro per di più laico, pare un moderato liberale di anni fa.

Ora cosa ci attende?

Ci sarà un compromesso, ma quale non si sa: sarà Lui, Fini a imporlo, sarà lui a richiederlo, ma non vuole essere lui a uscire dal Pdl, preferisce essere....espulso, non si potrebbe presentare agli elettori come un traditore.

Ora si vedrà se Berlusconi accetterà le condizioni dell'ex delfino, erede al trono, oppure andrà alla guerra: ormai il divorzio è sicuro, ma le condizioni di questa separazione sono tutte da stabilire.

Destra o sinistra, questo è il problema?

A destra Fini manterrebbe i suoi elettori, a sinistra e al centro dovrà conquistare un altro elettorato.

La fine del controllo politico di Berlusconi è sicuro: tutto passa e tutto muore, ma quando avverrà è ancora presto per dirlo.

Io invece voglio dare per scontato già ora la fine dell'era berlusconiana.

Voglio immaginare il futuro del Paese: probabilmente la destra sarà più radicale e tutto l'elettorato, come fa da anni, si sposterà verso posizioni più conservatrici.

Quale sarà il posto di Gianfranco Fini?

Intanto si pone come potenziale nuovo leader del Paese, che vuole conquistare il centro, sperando di non perdere alle sue spalle i voti della destra: chi vince al centro vince le elezioni.


5 feb 2011

Comuni federalismo della Lega, di Bossi e Unità d'Italia


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Così, con o senza Berlusconi, questa contestata riforma passerà, ma Bossi e la Lega non tradiscono il Cavaliere: basterebbe che i leghisti se ne andassero dalla maggioranza, formassero un governo provvisorio e avrebbero la riforma desiderata.
Invece il nemico è sempre lui, Berlusconi eppure le posizioni di destra estrema sono proprio di piccoli gruppi, presenti nella maggioranza, che esprimono rabbia e sentimenti xenofobi, anche razzisti apertamente.
Pure nella Lega ci sono questi gruppi, che superano la linea della segreteria e sono apertamente ostili....
No, non agli stranieri, ma ai non integrati.
Sì, il nuovo razzismo, termine usato e abusato al di fuori del suo significato corretto, è verso coloro che non si integrano, che spacciano droga, che rubano e truffano, che vivono di espedienti e soprattutto non entrano nella cultura dominante del relativismo morale, culturale.
Il pensiero vincente è quello che tutto è lecito, basta non impedire.....non la libertà, ma i commerci, i traffici: tutto si può fare, senza commettere crimini, cambiar sesso, comprare e vendere.
Così i perdenti e i nemici del popolo sono gli esclusi, gli emarginati, che sono pure “brutti, sporchi e anche cattivi”, o meglio feroci tra loro: sono violenti con i loro figli, mentre i minorenni disturbano e infastidiscono, non rispettano le regole sociali.
Questi sono i nemici della nostra società e per questo motivo che Berlusconi resta al suo posto, al governo, al potere: non sono le televisioni che lo sostengono, ormai il monopolio dell'informazione è saltato con Internet, non sono gli interessi del ceto medio, che teme nuove tasse, ci sono e ci saranno anche con Berlusconi.
Ciò che rende fedele e compatta ancora la maggioranza, nonostante gli scandali, è questa nuova destra, che si trova pure a ….sinistra: è il perbenismo moderno, ipocrita e vincente.
Berlusconi è colpevole per il caso Ruby?
Alla gente non importa: sono affari suoi, così si sente dire nelle strade, nei bar, ai supermercati.
Invece tutti temono i nuovi arrivati non perché sono scuri, islamici, o buddisti: li temono perché potrebbero impedire la loro libertà, o presunta tale, di vivere come meglio credono.
E' un diritto che non si può discutere, ma da questa paura sbuca quella che io definisco la nuova destra, il nuovo nazismo, il nuovo razzismo: chi non si integrerà, come noi lo intendiamo, sarà emarginato, escluso, espulso, o ...peggio, molto peggio ancora, io ho paura.
Il federalismo dei comuni passerà prima o poi: l'era di Berlusconi finirà, ma la destra “sociale” sarà sempre più forte e.......feroce contro i non integrati: scusate se parlo chiaro, ma questa destra la vedo fiorire a …..sinistra, tra i difensori dei diritti degli immigrati.
Le contraddizioni sono tante e il perbenismo di sinistra nasconde una cultura antica e nuova: è un pensiero assolutista, morbido, ben oliato, ma intollerante nei confronti dei non integrati nella libertà di comprare e vendere, di apparire, di commerciare nella nostra società libera, liberale, liberista, anche libertaria, ma non ….... umana.

7 lug 2011

Ecologica libertà sinistra e destra




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Comunque destra e sinistra si assomigliano sempre più, pregi e difetti si confondono: abbiamo, per certe scelte particolari, posizioni trasversali, per altre abbiamo fronti contrapposti, che si possono dividere e frantumare al più presto, a secondo come tira il vento della convenienza politica.
Perché esiste ancora tanto furore politico tra i vari schieramenti?
Perché gli esseri umani hanno bisogno di certezze, di partiti guida, di verità che non mutano negli anni, per non sentirsi smarriti: così, chiunque tenti di far saltare le nostre certezze, con dubbi e domande appropriate, diventa il male assoluto, il malvagio da distruggere come immagine, come identità, talvolta anche fisicamente.
Non c’è persona al mondo più odiata di chi distrugge le fedi.
Non parlo di quelle religiose, che ormai hanno subito di tutto, di più e sono vaccinate, mi riferisco a quelle certezze “fondamentali” della nostra esistenza: la destra e la sinistra, la pasta cotta o scotta, la canottiera contro il raffreddore, i sindacati che ci proteggono e difendono i nostri diritti, quel giornale con le migliori firme nazionali, il partito da seguire in tutte le sue caprioli politiche senza avere dubbi.
Se crollassero certe verità noi saremmo nulla, ci rimarrebbe il dilemma religioso, nel quale non crediamo: avremmo un pianeta sotto i piedi che ci sfugge e ci può far precipitare nella confusione assoluta o nel dubbio angosciante.
Per fortuna la destra è destra, la sinistra è sempre sinistra o così crediamo e se votiamo per gli uni o per gli altri sappiamo per cosa votiamo: tutto è chiaro.
Né siamo certi?

16 ago 2012

Destra e sinistra - la politica opposta e uguale italiana, confusa e ambigua



Io appartengo a quella generazione che era convinta di avere le idee chiare: credeva di sapere quello che voleva, immaginava un futuro splendido, senza problemi umani e psicologici.
Tutto sarebbe stato facile, limpido, logico ed efficiente.
Le macroscopiche ingiustizie sarebbero rimaste sui libri di storia: chiunque, se lo avesse voluto, avrebbe ottenuto, con un po’ di impegno, ciò che ambiva.
Non ci sarebbero stati più privilegi, soprusi, abusi.
Abbiamo certamente pagato per questo “peccato di presunzione”: qualcuno si è adattato prontamente alla realtà e ha scalato qualche vetta professionale, in tanti siamo rimasti al piano terra, per colpa della nostra ingenuità e onestà.
Di una cosa però eravamo certi: sapevamo esattamente cosa significava essere di sinistra o di destra: la destra difendeva l’ordine, lo sviluppo economico, la tradizione, la sinistra i diritti dei lavoratori, delle donne, era accanto alle lotte per il progresso.
Oggi tutto ciò non è chiaro: si diceva che ogni cosa aveva una sua collocazione.
Gli abiti, le auto, la minestra e il minestrone erano schierati: un modello, uno stile, un gusto era di sinistra o di destra a secondo dei casi.
La difesa dell’emancipazione delle donne era tipico di quale schieramento?
Di quello di sinistra, sicuramente.
Delle mussulmane chi si preoccupa oggi?
Sorpresa! E' la destra che ne difende i diritti elementari.
E’ Proprio vero: non ci sono più certezze.

26 set 2022

Enrico Letta, grazie per la campagna elettorale a favore della destra.

Senza Letta la destra non avrebbe vinto e la domanda che spunta nella mente è evidente.
Il capo del PD ha fatto tutto questo per far vincere Meloni?
Le idiozie proposte in campagna elettorale sono evidenti, ridicole e assurde.
Come si può andare in Germania a chiedere aiuto ai socialdemocratici tedeschi?
Come si può favorire discorsi anti italiani a Bruxelles, per esempio, con minacce da regime nazista, dopo aver fatto una campagna contro il fascismo?
Il dramma sta che il poverino non sapeva neppure come fosse salito al potere Mussolini, ovvero con la Marcia su Roma e con la violenza, non con le elezioni regolari.
Si sa che da noi i giornalisti sono particolarmente ignoranti e nessuno, o quasi, ha fatto notare al docente universitario Letta la grave lacuna in storia, ma l'assurdo sta nella mancanza di programmi, a sinistra, di idee e di ideali.
Quindi solo un confuso e ambiguo antifascismo non basta, servono alternative agli insulti contro i Fascisti o tutto finisce veramente a livelli sociali, culturali, molto, molto bassi.
Questa è ormai la più grave e grande sconfitta della sinistra, in un'elezione regolare, questa è la prima vittoria della destra in una votazione democratica in Italia.
Sì può dire che senza Enrico Letta e le sue fregnacce non sarebbe stata possibile, perché gli italiani volevano risposte a una Unione Europea arrogante e ottusa, al pericolo dell'invasione islamica, fatto che loro non vedevano a sinistra.
Il fatto che a votare il PD è stato l'elettorato del ceto medio alto e alto, in prevalenza, mentre nei quartieri popolari si è votato a destra dovrebbe mettere nelle teste di questi aristocratici progressisti qualche dubbio.
La gente vuole certezze e non dubbi, condizioni decenti per far crescere i figli e non spacciatori nordafricani fuori dalla porta di casa.
La gente vuole andare al lavoro senza essere aggredita sui treni, per esempio, oppure vuole andare in vacanza senza trovarsi la casa occupata dal solito africano, che la trasforma in discarica e non lo puoi scacciare perché il solito giudice ti condanna per violenza, mettendoti in prigione e l'occupante lo lascia a casa tua.
Sono queste le paure della gente che nessuno a sinistra ha voluto vedere, sentire e che hanno permesso alla Meloni di vincere e se farà una politica per le famiglie, rigorosamente naturale, se ripulirà le strade dai senza fissa dimora immigrati, espellerà un po' di pregiudicati colorati, nelle prossime elezioni avrà altri voti, in più.
Poi Bruxelles che abbaia non morde.
Mettersi contro l'Italia non se lo può permettere, perché l'Italia non è la Grecia e se ci.....punissero la peggio l'avrebbero loro, noi siamo al centro del Mediterraneo, mentre loro hanno bisogno di noi, per i commerci dal Sud e dall'Oriente.
Quindi Enrico Letta è una capra che qualcuno ha mandato a Parigi a insegnare scemenze, oppure sognava che le destre vincessero e ha fatto di tutto perché questo avvenisse? 
Mi sembra troppo anche per un raccomandato, figli d'arte, democristiano, come lui, anche un povero ritardato mentale avrebbe capito che stava regalando la vittoria alla destra.

6 set 2010

 

E' certo che Gianfranco ha fatto questo passo sicuro di avere dalla sua degli appoggi nel mondo economico, della magistratura e di gruppi di potere nazionale: Silvio Berlusconi, per resistere in questa fase discendente sfrutta il crescente malcontento dell'opinione pubblica.

Berlusconi si sposta sempre più su posizioni leghiste e di destra, così recupera consensi e non rischia di vedere sconfitto il suo partito, la sua forza economica, da sempre legata alla politica.

Quella è la maledizione del Cavaliere: senza un appoggio politico il suo impero crollerebbe.

Altri imperi sono sorti in passato grazie a una stretta amicizia con i governi: notissime industrie e anche meno note, sempre in gestione famigliare, come imprese di piccole dimensioni, sono nate, si sono arricchite e sono diventati imperi, anche delle multinazionali.

Però Silvio questo salto non l'ha saputo fare: è l'uomo più ricco d'Italia, ma forse non è l'italiano, il miliardario di origine italiana, più ricco nel mondo: esistono degli imperi che hanno già diviso il capitale del fondatore ed è la famiglia a gestire o a godere le fortune dell'impresa del nonno, del bisnonno.

Inoltre queste grandi società da anni hanno imparato ad investire all'estero, mentre Silvio, nonostante qualche tentativo, non riesce a spostare parte delle sue attività all'estero.

Così deve mantenere il controllo politico del Paese per salvare l'azienda di famiglia?

Ora il suo primo alleato e amico politico gli ha lanciato il guanto di sfida: non si fa più come vuole lui, o il governo cadrà.

Fini fu appunto sdoganato da Berlusconi, ma ora le esigenze politiche lo hanno allontanato da lui: Gianfranco vuole di più, non sopporta la politica federalista della Lega e su molte posizioni si è spostato al centro per di più laico, pare un moderato liberale di anni fa.

Ora cosa ci attende?

Ci sarà un compromesso, ma quale non si sa: sarà Lui, Fini a imporlo, sarà lui a richiederlo, ma non vuole essere lui a uscire dal Pdl, preferisce essere....espulso, non si potrebbe presentare agli elettori come un traditore.

Ora si vedrà se Berlusconi accetterà le condizioni dell'ex delfino, erede al trono, oppure andrà alla guerra: ormai il divorzio è sicuro, ma le condizioni di questa separazione sono tutte da stabilire.

Destra o sinistra, questo è il problema?

A destra Fini manterrebbe i suoi elettori, a sinistra e al centro dovrà conquistare un altro elettorato.

La fine del controllo politico di Berlusconi è sicuro: tutto passa e tutto muore, ma quando avverrà è ancora presto per dirlo.

Io invece voglio dare per scontato già ora la fine dell'era berlusconiana.

Voglio immaginare il futuro del Paese: probabilmente la destra sarà più radicale e tutto l'elettorato, come fa da anni, si sposterà verso posizioni più conservatrici.

Quale sarà il posto di Gianfranco Fini?

Intanto si pone come potenziale nuovo leader del Paese, che vuole conquistare il centro, sperando di non perdere alle sue spalle i voti della destra: chi vince al centro vince le elezioni.


27 mag 2016

Destra o sinistra? Due polmoni per una politica degli interessi forti

La destra impone l’ordine, la sinistra i diritti sociali, almeno un tempo era così, la destra impone la tradizione e la famiglia, la sinistra invece i diritti dei diversi e …..l’amore libero.
In realtà la sinistra prepara lo sviluppo economico, per esempio l’arrivo degli extracomunitari, poi la destra impone le espulsioni per gli sgraditi.
I primi, in questo caso, hanno creato un reddito sullo sfruttamento dei nuovi lavoratori e i secondi risolveranno, o risolvono la questione dell’ordine pubblico, del terrorismo, con espulsioni di massa, se non lo faranno oggi lo faranno domani.

Alla fine a guadagnarci, in entrambi i casi, sono i signorotti della grande finanza e tutti, a destra o a sinistra, lavorano per loro.

5 feb 2011

I 10mila con Saviano per le dimissioni di Berlusconi e contro il ....fango, ma solo quello di destra e non quello di sinistra


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Roberto Saviano ha affermato dal palco del Palasharp, durante la manifestazione 'Dimettiti”, dedicata a Silvio Berlusconi: “Chi ha partecipato alla manifestazione, sa che ne pagherà il prezzo in termini di fango e diffamazione".
Quindi la sinistra è vittima del fango della destra?
Eppure a inventare i processi politici, che tendevano a distruggere gli avversari anche dal punto di vista umano, fu Stalin e la sinistra apprese molto bene questa tecnica: la destra ha le sue scorte di fango da lanciare belle e pronte, ma la sinistra non scherza, basta vedere quella brutta cosa che è il forum di Oknotizie di Virgilio, anzi se non lo vedete è meglio.
Poi, per esperienza diretta, dopo aver criticato destra e sinistra, ho ricevuto tonnellate di insulti dai professionisti pagati e individuati di sinistra, che trasformano l'insulto come un'arma impropria: non ho mai presentato denuncia alla polizia postale, perché sono certo che costoro hanno chi li protegge e alla fine perderei solo tempo e denaro.
Da sinistra poi si confonde il diritto alla critica con il diritto alla calunnia, ma pure da destra non si scherza: le vittime sono solo i liberi pensatori che non si schierano per onestà intellettuale.
Il resto sono solo barzellette da raccontare alla massa della sinistra, che beve, beve e beve tutto, in tutto i sensi.




7 lug 2011

Italia politica sinistra e destra




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Comunque destra e sinistra si assomigliano sempre più, pregi e difetti si confondono: abbiamo, per certe scelte particolari, posizioni trasversali, per altre abbiamo fronti contrapposti, che si possono dividere e frantumare al più presto, a secondo come tira il vento della convenienza politica.
Perché esiste ancora tanto furore politico tra i vari schieramenti?
Perché gli esseri umani hanno bisogno di certezze, di partiti guida, di verità che non mutano negli anni, per non sentirsi smarriti: così, chiunque tenti di far saltare le nostre certezze, con dubbi e domande appropriate, diventa il male assoluto, il malvagio da distruggere come immagine, come identità, talvolta anche fisicamente.
Non c’è persona al mondo più odiata di chi distrugge le fedi.
Non parlo di quelle religiose, che ormai hanno subito di tutto, di più e sono vaccinate, mi riferisco a quelle certezze “fondamentali” della nostra esistenza: la destra e la sinistra, la pasta cotta o scotta, la canottiera contro il raffreddore, i sindacati che ci proteggono e difendono i nostri diritti, quel giornale con le migliori firme nazionali, il partito da seguire in tutte le sue caprioli politiche senza avere dubbi.
Se crollassero certe verità noi saremmo nulla, ci rimarrebbe il dilemma religioso, nel quale non crediamo: avremmo un pianeta sotto i piedi che ci sfugge e ci può far precipitare nella confusione assoluta o nel dubbio angosciante.
Per fortuna la destra è destra, la sinistra è sempre sinistra o così crediamo e se votiamo per gli uni o per gli altri sappiamo per cosa votiamo: tutto è chiaro.
Né siamo certi?

5 feb 2011

Amministraivo. municipale federalismo, Bossi


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Il capo dello Stato scrive a Berlusconi e a Bossi: “Senza la comunicazione alle Camere il decreto sul federalismo è irricevibile”.
Napolitano si recherà in Parlamento con Calderoli per comunicare sul decreto.
Cosa capiterà ora?
Il federalismo troverà un'altra strada e con o senza decreto passerà, ma è divertente che l'argomento della discordia non sia il federalismo dei comuni, che forse non è federalismo, ma solo autonomia amministrativa, non dispiaccia del tutto alla sinistra, ma sia Berlusconi ,che le sinistre non vogliono.
Così, con o senza Berlusconi, questa contestata riforma passerà, ma Bossi e la Lega non tradiscono il Cavaliere: basterebbe che i leghisti se ne andassero dalla maggioranza, formassero un governo provvisorio e avrebbero la riforma desiderata.
Invece il nemico è sempre lui, Berlusconi eppure le posizioni di destra estrema sono proprio di piccoli gruppi, presenti nella maggioranza, che esprimono rabbia e sentimenti xenofobi, anche razzisti apertamente.
Pure nella Lega ci sono questi gruppi, che superano la linea della segreteria e sono apertamente ostili....
No, non agli stranieri, ma ai non integrati.
Sì, il nuovo razzismo, termine usato e abusato al di fuori del suo significato corretto, è verso coloro che non si integrano, che spacciano droga, che rubano e truffano, che vivono di espedienti e soprattutto non entrano nella cultura dominante del relativismo morale, culturale.
Il pensiero vincente è quello che tutto è lecito, basta non impedire.....non la libertà, ma i commerci, i traffici: tutto si può fare, senza commettere crimini, cambiar sesso, comprare e vendere.
Così i perdenti e i nemici del popolo sono gli esclusi, gli emarginati, che sono pure “brutti, sporchi e anche cattivi”, o meglio feroci tra loro: sono violenti con i loro figli, mentre i minorenni disturbano e infastidiscono, non rispettano le regole sociali.
Questi sono i nemici della nostra società e per questo motivo che Berlusconi resta al suo posto, al governo, al potere: non sono le televisioni che lo sostengono, ormai il monopolio dell'informazione è saltato con Internet, non sono gli interessi del ceto medio, che teme nuove tasse, ci sono e ci saranno anche con Berlusconi.
Ciò che rende fedele e compatta ancora la maggioranza, nonostante gli scandali, è questa nuova destra, che si trova pure a ….sinistra: è il perbenismo moderno, ipocrita e vincente.
Berlusconi è colpevole per il caso Ruby?
Alla gente non importa: sono affari suoi, così si sente dire nelle strade, nei bar, ai supermercati.
Invece tutti temono i nuovi arrivati non perché sono scuri, islamici, o buddisti: li temono perché potrebbero impedire la loro libertà, o presunta tale, di vivere come meglio credono.
E' un diritto che non si può discutere, ma da questa paura sbuca quella che io definisco la nuova destra, il nuovo nazismo, il nuovo razzismo: chi non si integrerà, come noi lo intendiamo, sarà emarginato, escluso, espulso, o ...peggio, molto peggio ancora, io ho paura.
Il federalismo dei comuni passerà prima o poi: l'era di Berlusconi finirà, ma la destra “sociale” sarà sempre più forte e.......feroce contro i non integrati: scusate se parlo chiaro, ma questa destra la vedo fiorire a …..sinistra, tra i difensori dei diritti degli immigrati.
Le contraddizioni sono tante e il perbenismo di sinistra nasconde una cultura antica e nuova: è un pensiero assolutista, morbido, ben oliato, ma intollerante nei confronti dei non integrati nella libertà di comprare e vendere, di apparire, di commerciare nella nostra società libera, liberale, liberista, anche libertaria, ma non ….... umana.

Ultime notizie - il federalismo di Bossi


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Il capo dello Stato scrive a Berlusconi e a Bossi: “Senza la comunicazione alle Camere il decreto sul federalismo è irricevibile”.
Napolitano si recherà in Parlamento con Calderoli per comunicare sul decreto.
Cosa capiterà ora?
Il federalismo troverà un'altra strada e con o senza decreto passerà, ma è divertente che l'argomento della discordia non sia il federalismo dei comuni, che forse non è federalismo, ma solo autonomia amministrativa, non dispiaccia del tutto alla sinistra, ma sia Berlusconi ,che le sinistre non vogliono.
Così, con o senza Berlusconi, questa contestata riforma passerà, ma Bossi e la Lega non tradiscono il Cavaliere: basterebbe che i leghisti se ne andassero dalla maggioranza, formassero un governo provvisorio e avrebbero la riforma desiderata.
Invece il nemico è sempre lui, Berlusconi eppure le posizioni di destra estrema sono proprio di piccoli gruppi, presenti nella maggioranza, che esprimono rabbia e sentimenti xenofobi, anche razzisti apertamente.
Pure nella Lega ci sono questi gruppi, che superano la linea della segreteria e sono apertamente ostili....
No, non agli stranieri, ma ai non integrati.
Sì, il nuovo razzismo, termine usato e abusato al di fuori del suo significato corretto, è verso coloro che non si integrano, che spacciano droga, che rubano e truffano, che vivono di espedienti e soprattutto non entrano nella cultura dominante del relativismo morale, culturale.
Il pensiero vincente è quello che tutto è lecito, basta non impedire.....non la libertà, ma i commerci, i traffici: tutto si può fare, senza commettere crimini, cambiar sesso, comprare e vendere.
Così i perdenti e i nemici del popolo sono gli esclusi, gli emarginati, che sono pure “brutti, sporchi e anche cattivi”, o meglio feroci tra loro: sono violenti con i loro figli, mentre i minorenni disturbano e infastidiscono, non rispettano le regole sociali.
Questi sono i nemici della nostra società e per questo motivo che Berlusconi resta al suo posto, al governo, al potere: non sono le televisioni che lo sostengono, ormai il monopolio dell'informazione è saltato con Internet, non sono gli interessi del ceto medio, che teme nuove tasse, ci sono e ci saranno anche con Berlusconi.
Ciò che rende fedele e compatta ancora la maggioranza, nonostante gli scandali, è questa nuova destra, che si trova pure a ….sinistra: è il perbenismo moderno, ipocrita e vincente.
Berlusconi è colpevole per il caso Ruby?
Alla gente non importa: sono affari suoi, così si sente dire nelle strade, nei bar, ai supermercati.
Invece tutti temono i nuovi arrivati non perché sono scuri, islamici, o buddisti: li temono perché potrebbero impedire la loro libertà, o presunta tale, di vivere come meglio credono.
E' un diritto che non si può discutere, ma da questa paura sbuca quella che io definisco la nuova destra, il nuovo nazismo, il nuovo razzismo: chi non si integrerà, come noi lo intendiamo, sarà emarginato, escluso, espulso, o ...peggio, molto peggio ancora, io ho paura.
Il federalismo dei comuni passerà prima o poi: l'era di Berlusconi finirà, ma la destra “sociale” sarà sempre più forte e.......feroce contro i non integrati: scusate se parlo chiaro, ma questa destra la vedo fiorire a …..sinistra, tra i difensori dei diritti degli immigrati.
Le contraddizioni sono tante e il perbenismo di sinistra nasconde una cultura antica e nuova: è un pensiero assolutista, morbido, ben oliato, ma intollerante nei confronti dei non integrati nella libertà di comprare e vendere, di apparire, di commerciare nella nostra società libera, liberale, liberista, anche libertaria, ma non ….... umana.

Online Bossi e le opposizioni contro il federalismo


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