Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query giustizia sociale. Ordina per data Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query giustizia sociale. Ordina per data Mostra tutti i post

30 lug 2017

#Sinistra #storica e il sorpasso a #destra - ARDUINO ROSSI

La politica uccide gli ideali politici e la voglia di giustizia sociale?
Ormai la sinistra italiana è  ....diventata moderna, ammira Macron, con il suo piede nella finanza e con i relativi  interessi.

Ormai i sindacati, a suo servizio, non hanno più  nulla che ricordi la giustizia sociale, ma appaiono asserviti agli interessi corporativi, alla casta e affini.

La giustizia sociale, con le sue lotte durate più di un secolo, è  morta per loro: vendono gli operai, i lavoratori e comprano...le battaglie  di civiltà del Partito Radicale.
A questo punto, con il loro sorpasso a destra, si trovano a destra dei fascisti, nuovi e vecchi, che hanno mantenuto un pezzetto di questione sociale nelle loro idee nazionaliste.
Così  troviamo personaggi della destra estrema che parlano dei diritti dei laboratori, anche se solo italiani.
Povera sinistra, ormai è  solo la roccaforte di privilegi anacronistici, per dirigenti pubblici e raccomandati, con poca voglia di lavorare e scarsa intelligenza.

1 feb 2019

Giustizia sociale, la lotta di classe non è mai finita - Arduino Rossi

https://notizienews1.blogspot.com/search?q=giustizia+sociale

Io credo nella giustizia per i lavoratori e per i poveri: sono un pauperista, figlio di pauperisti, che avevano l’orgoglio dei poveri, quello di non avere a che fare nulla con i ricchi.
Il pauperismo è inseto nel messaggio cristiano, quello autentico, così io continuo a credere nella giustizia sociale, non più marxista, fuori dalla storia, ma in quella che ha le sue basi nella fratellanza umana e nella giustizia superiore, oso dire divina.
La lotta per questo non avrà mai fine, ovvero terminerà alla fine dei tempi.

27 nov 2018

Politica italiana e giustizia sociale dimenticata - ARDUINO ROSSI


A parte un gruppo politico confuso, raccogliticcio di ex comunisti irriducibili, di anarchici e anche di autonomi malamente celati, tutto il resto è lontano dalla giustizia sociale per i lavoratori, anche perché i soldi finanziano la politica e di fatto, questi, li ritrova tra i nemici della giustizia sociale, da sempre, tra i difensori dei privilegi.
Ecco a voi i bancarottieri e i…discendenti degli sfruttatori in nero, dei lavoratori disperati.
Da questa politica non si estrae nulla di buono, di giusto e di moralmente corretto, nel senso di giustizia e lealtà.

18 mag 2018

Cristiani e giustizia sociale, chi crede in Dio non si può nascondere - ARDUINO ROSSI

La giustizia sociale è dentro nel messaggio cristiano, non come ideologia, come schema politico, ma come valore assoluto: non si prone un modello piuttosto di un altro, ma c’è l’impulso a lottare per la giustizia e gli ultimi.
In pratica i cristiani sono presenti in tutte le realtà economiche, ma solo ponendosi il dovere che gli ultimi sono da aiutare, dando a loro i mezzi per migliorare le loro condizioni: si agisce nel contesto sociale in cui si vive e si cerca di vincere gli egoismi, causa prima della povertà.
Chi non fa ciò non è un cristiano, ma solo un ipocrita.

26 ott 2010

oggi invece la confusione sotto il cielo è grande e spesso se non sempre la giustizia sociale è terminata nel mondo dei sogni.

La politica nazionale ora sta prendendo diverse sfumature: abbiamo diversi fronti, quello filo magistratura, che raggruppa tutte le opposizioni, dalla apparentemente radicale di Beppe Grillo a quella più moderata e in apparenza di sinistra.

E’ da chiedersi cosa significa: ormai il senso di appartenere alla sinistra significa solo essere alla moda, con le nuove teorie, di origine estera, dei Paesi più …..progrediti, che in pratica significano solo una cosa, i Paesi più ricchi.

Invece essere di sinistra,secondo una cultura popolare corretta, doveva significare essere dei combattenti per la giustizia, specialmente quella sociale: oggi invece la confusione sotto il cielo è grande e spesso se non sempre la giustizia sociale è terminata nel mondo dei sogni.

Una piccola borghesia,bene educata con tante moine e certezze alle moda da rispettare, si proclama di sinistra: è una razza conservatrice, oso dire fascista, provinciale, imitatrice e per nulla con un suo senso critico.

Si scontra contro un mondo di faciloni e sempliciotti di destra, che crede nel lavoro, nella ricchezza accumulata con la fatica propria, ma anche degli altri, degli extracomunitari: questi spesso sono filo fascisti doc.

Loro hanno la bottega, l’impresina, quasi sempre artigianale, un patrimonio in immobili e qualche soldo in banche straniere.

Si sono fatti con le loro mani, ma anche talvolta sfruttando pesantemente le persone e l’ambiente: sono insensibili totalmente ai discorsi ecologici, con non rientrano nei loro interessi personali.

Non vanno mai al di là dei loro vantaggi economici personali: i soldi guadagnati solo loro e della loro famiglia, così evitano di pare le tasse e in genere riescono nel loro intento.

8 giu 2018

Pietismo, buonismo, nazismo e giustizia sociale - ARDUINO ROSSI

Abbiamo troppi… buoni che non spendono un centesimo per i poveri, i miseri della terra, ma parlano, parlano…di diritti veri o fasulli, pretendono che lo Stato si occupi e mettono in competizione, per le scarse risorse economiche disponibili, gli ultimi.
Poi, spesso, guadagnano dalle loro opere di ….carità, con un’immagine da….improbabili buoni, o anche santi, con vantaggi economici con lo sfruttamento delle cooperative ospitanti, con lo sfruttamento della manodopera a basso costo-
Questo genera tensione sociale e odi vari, contro i miseri di turno, poco gentili, spesso violenti con le donne, spesso poco amanti del lavoro e dell’igiene.
I nazisti così avanzano e preparano la grande festa finale, mentre la giustizia sociale, onesta e leale, senza ipocrisie, ma corretta, salverebbe tutti, immigrati per primi: la risposta giusta sta nelle espulsioni di massa e in soldi spesi, investiti a casa loro, come ricompensa, per dare là lavoro e sviluppo.

26 ott 2010

Invece essere di sinistra,secondo una cultura popolare corretta, doveva significare essere dei combattenti per la giustizia, specialmente quella sociale

La politica nazionale ora sta prendendo diverse sfumature: abbiamo diversi fronti, quello filo magistratura, che raggruppa tutte le opposizioni, dalla apparentemente radicale di Beppe Grillo a quella più moderata e in apparenza di sinistra.

E’ da chiedersi cosa significa: ormai il senso di appartenere alla sinistra significa solo essere alla moda, con le nuove teorie, di origine estera, dei Paesi più …..progrediti, che in pratica significano solo una cosa, i Paesi più ricchi.

Invece essere di sinistra,secondo una cultura popolare corretta, doveva significare essere dei combattenti per la giustizia, specialmente quella sociale: oggi invece la confusione sotto il cielo è grande e spesso se non sempre la giustizia sociale è terminata nel mondo dei sogni.

Una piccola borghesia,bene educata con tante moine e certezze alle moda da rispettare, si proclama di sinistra: è una razza conservatrice, oso dire fascista, provinciale, imitatrice e per nulla con un suo senso critico.

Si scontra contro un mondo di faciloni e sempliciotti di destra, che crede nel lavoro, nella ricchezza accumulata con la fatica propria, ma anche degli altri, degli extracomunitari: questi spesso sono filo fascisti doc.

Loro hanno la bottega, l’impresina, quasi sempre artigianale, un patrimonio in immobili e qualche soldo in banche straniere.

Si sono fatti con le loro mani, ma anche talvolta sfruttando pesantemente le persone e l’ambiente: sono insensibili totalmente ai discorsi ecologici, con non rientrano nei loro interessi personali.

Non vanno mai al di là dei loro vantaggi economici personali: i soldi guadagnati solo loro e della loro famiglia, così evitano di pare le tasse e in genere riescono nel loro intento.














23 lug 2017

#Giustizia #sociale, #diritti e #ipocrisie - ARDUINO ROSSI

Troppi parlano di solidarietà, termine orrendo e adatto a certe persone, false.

Invece io parlo di giustizia sociale, per esempio di un operaio edile, sotto pagato e sfruttato, che a 66 anni è  ancora sulle impalcature e prima o poi cadrà.
Parlo di manovali che hanno sempre lavorato e si sono visti davanti i lecca culi dei sindacati, dei preti, dei politici: oggi sono disperati e senza lavoro, qualcuno vive sulla strada, altri in auto, mentre abbiamo le cooperative che ingrassano con l'industria dell'accoglienza.
Loro non hanno bisogno di solidarietà, alla Laura Boldrini, alla Caritas diocesana, ma di giustizia, perché  sono stati derubati del frutto del loro lavoro.

17 nov 2010

Ora la sinistra si è scordata della giustizia sociale, non ne parla più, ma si interessa solo di gay, di eutanasia, di scandali del premier, di servire certi industriali tutto appalti.

 

Avvenire è contro "Vieni via con me", il programma di Roberto Saviano e Fabio Fazio: costoro fanno infuriare i vescovi italiani, con il loro inutile chiacchiericcio.

Questa volta è per quello strano eroe della sinistra e dei.... laici Beppino Englaro: sì, quello che staccò la spina alla figlia.

Davide Rondoni attacca questa sinistra venduta alla confindustria, pur scordandosi dei "peccati della Chiesa" del passato: ''l'unico bersaglio vero, tenacemente e persino violentemente cercato, è stata la Chiesa. Fatta passare per una realtà assurda che disonora i giusti, asseconda i potenti e i ladri, viola le coscienze e non vuole i poveri tra i piedi".

Che i piccoli borghesi di sinistra siano i peggior fascisti che l'Italia abbia è un fatto risaputo: questa gente votò il Partito Comunista, i socialisti per anni.

I comunisti erano degli schiavisti nell'Urss, con i prigionieri politici dei Gulag, i socialisti … stendiamo un velo pietoso, ma tra loro, reduci, ci sono molti pregiudicati per corruzione.

Questo popolo di minchioni votò per i Gulag, ovvero per quel partito che si nutriva con il "sangue" dei prigionieri in Siberia, poi ci fu il salto della quaglia e i comunisti divennero tutti anti-comunisti, il rosso passò di moda, ma con esso anche le lotte sociali spontanee per la giustizia.

I tesserati, i militanti, noti per la loro stupidità, rimasero fedeli come bravi ….coglioni al partito guida, che mutò nome più volte, assorbendo i socialisti, in parte, qualche democristiano, rigorosamente di sinistra e due o tre liberali, con dei repubblicani smarriti.

Ora la sinistra si è scordata della giustizia sociale, non ne parla più, ma si interessa solo di gay, di eutanasia, di scandali del premier, di servire certi industriali tutto appalti.

Ecco il segreto e lo scopo della sinistra: conquistare appalti...agli imprenditori di sinistra, strappandoli a quelli di destra.

Perché tanti italiani vanno...(non via il culo, anche se lo fanno in tanti con e senza vaselina), ma guardano "vieni via con me"?

Ormai la televisione è per gli analfabeti del computer: pensionati, gente che non sa neppure usare una tastiera, oggi si ...divertono e guardano sta pizza e ridono, poveretti.......

E' inutile che la Cei pianga: un tempo appoggiò la Dc, oggi appoggia Casini, mentre i mercenari della sinistra servono i padroni: a destra servono solo Silvio, a sinistra la confindustria.

La Chiesa ha sbagliato politica?

Certamente, continua con il confondere sfruttamento dei nuovi schiavi con solidarietà verso i poveri stranieri.

Che si può dire: la gente è cretina, poi non legge e se legge legge male e non capisce un cazzo.

Così si vedono Saviano, il nuovo Garibaldi, anzi il nuovo Nino Bixio, non quello che pisciava di striscio, ma che disse: ". ….si fa l'Italia o si muore!"

Così mandò avanti, a farsi ammazzare, quei fessi di garibaldini e lui fece carriera politica.


28 nov 2018

Giustizia sociale, l’unica vera solidarietà per cui combattere - ARDUINO ROSSI


La parola solidarietà non mi è mai piaciuta, perché la urlavano i ciellini, che il diavolo se li porti, mentre facevano carriera, la utilizzavano i pennivendoli della rai e i giornalisti dei miei…c.., mentre se ne fregavano dei poveretti che venivano emarginati e condannati a vite durissime, ai margini della nostra società, anche per idee non politicamente corrette, di decenni fa.
Oggi come allora io sono per la giustizia sociale, ovvero dare il giusto peso a chi lavora e non l'elemosina al barbone fuori dalla chiesa, per lavarsi la coscienza.

22 gen 2019

Potere politico e giustizia sociale, ormai il comunismo è stato rinviato al futuro - Arduino Rossi


Io sono, da sempre, un collettivista, che è passato dentro l’ideologia marxista, in posizioni ….eretica, poi ho sempre mantenuto la mia sfiducia verso le istituzioni borghesi, da me considerate nemiche e mi sto avvicinando proprio alla prima fonte della giustizia sociale, il pauperismo, che nacque nel Medioevo, dentro posizioni religiose eretiche, ma anche ortodosse, come nella vera, autentica versione di san Francesco d’Assisi.
Oggi sono uno dei…..nemici di Silvio Berlusconi, perché sono un pauperista e difendo sia la nostra civiltà, dalle invasioni e dall’assolutismo, religioso e culturale, della borghesia, dei suoi alleati islamisti, alleati di fatto, oltre ai diritti degli ultimi, in particolare per il diritto al lavoro e al salario, proponendo tasse e limiti al libero mercato, combattendo il liberismo sciagurato e maledetto.

9 ott 2010

Un tempo la sinistra era tutta rivolta alla giustizia sociale e non alle beghe tra padroni.

Marcegaglia, e il Giornale stanno rompendo le b.... basi dell'equilibrio padronale: è un vero peccato che i più ricco d'Italia litighi con la famiglia dei più ricchi del Paese, con la signora Marcegaglia presa a modello della sinistra come vittima di Silvio.
Un tempo la sinistra era tutta rivolta alla giustizia sociale e non alle beghe tra padroni.
Povera sinistra sinistrata, ormai è solo una barzelletta politica.

Un tempo la sinistra era tutta rivolta alla giustizia sociale e non alle beghe tra padroni.

Marcegaglia, e il Giornale stanno rompendo le b.... basi dell'equilibrio padronale: è un vero peccato che i più ricco d'Italia litighi con la famiglia dei più ricchi del Paese, con la signora Marcegaglia presa a modello della sinistra come vittima di Silvio.
Un tempo la sinistra era tutta rivolta alla giustizia sociale e non alle beghe tra padroni.
Povera sinistra sinistrata, ormai è solo una barzelletta politica.

23 ott 2010

Tradotto in linguaggio non politico significa che bisogna scordarsi del passato politico di lotte dei lavoratori, di richieste di giustizia sociale?

Nichi, o anche se preferite Niki all'anglosassone, è sempre il governatore di una regione povera del Sud d'Italia, una terra conservatrice che lo ha votato perché lui rappresenta quella continuità con le vecchie politiche del passato e non con le nuove iniziative coraggiose che portano a dolosi cambiamenti.

Sì, lo hanno votato perché conservi l'apparato burocratico pubblico, perché non tocchi piccoli, grandi privilegi locali e neppure dia fastidio ai malavitosi, alla Sacra Corona Unita.

Le critiche e i fischi dei grillini hanno le loro sante ragioni in una politica poco ambientalista del nostro governatore, ultimo resistente di una sinistra rossa e, a parole, ecologista: si contesta un inceneritore chiuso che era gestito, dicono i grillini, da un personaggio famoso della Confindustria.

Quindi Niki si sa muovere bene nel mondo del potere politico nazionale, inoltre cosa intenda per sinistra non si capisce bene: “Non è una nicchia ideologica”.

Tradotto in linguaggio non politico significa che bisogna scordarsi del passato politico di lotte dei lavoratori, di richieste di giustizia sociale?

Dice a Grillo che deve smetterla di ...bestemmiare.

Si vede che Vendola è un uomo religioso, sì, un uomo che non ama le critiche contro i poteri storici consolidati, infatti Grillo fa questo, forse usando un linguaggio non sempre ...educato, ma non credo che Vendola criticasse Grillo per la sua mancanza di Galateo e per i suoi va......., famosi.

Sì, Vendola ha appreso bene l'arte antica della politica di servire per farsi servire: criticare il potere, con colori accesi e in apparenza adatti a far credere di voler mutare qualcosa, ma in realtà non toccando nulla di ciò che conta, di ciò che ha potere da sempre, con privilegi antichi.

E' l'arte di cambiare tutto per non cambiare nulla?

E' ancora presto, ma non vedo nella Puglia attuale una regione nuova, diversa dalle altre del Sud Italia, con tanti piccoli imprenditori produttivi, con lavoratori in realtà artigiane che danno lavoro vero e positivo a tanti disoccupati.

La Puglia resta sempre quella, con tanti laureati, non raccomandati, costretti ad andarsene al Nord o all'estero per un lavoro decente, con troppi disoccupati o assunti nelle solite pubbliche amministrazioni locali: è tutta roba vecchia, portata avanti dalla DC per decenni ed ora riproposta dalla sinistra........rivoluzionaria alla Vendola.

Questa sinistra può vincere le elezioni?

Temo di sì, in qualche momento di crisi politica può trovare le sue alleanze con il centro e durare al potere, dormire al governo, per qualche mese, forse, addirittura uno o due anni, poi precipitare nell'oblio e lasciare spazio a una destra sempre più xenofoba, liberista, nel peggior senso della parola, dove i diritti dei lavoratori diventano carta straccia.

No, Nichi, è meglio che tu non diventi la guida di una nuova coalizione della sinistra: significherebbe la fine della sinistra in Italia e avremmo a quel punto solo due grandi poli ,una destra moderata e una destra razzista, feroce e reazionaria, para nazista.

La storia insegna e certi colori rossi, che poi sono solo rosa, è meglio che non vadano mai al potere: ricordiamoci della Repubblica di Weimar.

6 nov 2018

Giustizia sociale e liberismo assassino - ARDUINO ROSSI

La lotta di classe serve al benessere dell’Umanità, la ricerca della giustizia sociale è un dovere umano, anche religioso, di tutti noi.
In passato contro i lavoratori e gli ultimi socialmente furono indette vere crociate sociali, culturali, da parte dei soliti venduti, senza dignità, senza onore.
Oggi invece il liberismo non trova ostacoli e sta spalancando l’orrore sulla terra, fame, miseria, anche malattie ci attendono per l’esosità di pochi.


1 set 2015

Ingiustizia, potere, ultimi e ipocrisie

La giustizia sociale è sempre stata una fiaba e i poveri, i miseri, coloro che non hanno nulla, nulla contano da sempre: infatti il papa pensa ai delinquenti incarcerati, ma non alle loro vittime.
Ci si preoccupa dei falsi profughi, ma non delle gole tagliate delle loro vittime o delle ragazze stuprate, o degli anziani terrorizzati e chiusi in casa.
Ci si preoccupa degli zingari, ma non dei bambini da loro sfruttati per chiedere l’elemosina nelle strade, o dei ragazzi mandati a rubare: vittime loro e i derubati.
Tutto appare assurdo, perché la giustizia sociale pare proprio che non interessi a nessuno.

19 set 2012

oggi ...giustizia pubblica o privata?



Se non ci sarà una giustizia pubblica: avremo una giustizia privata o 
paramilitare, di apparati deviati dello Stato o di gruppi di “autodifesa”, che sono la cosa peggiore che esista.
In alcuni Stati latinoamericani questo avviene già adesso.
La mancanza di democrazia, di un minimo di giustizia sociale, ha favorito soluzioni private di pericoli pubblici: si eliminano i personaggi più pericolosi, i nemici politici, semplicemente facendoli sparire e seppellendoli in fosse comuni.
Questo parastato agisce con il beneplacito di un potere politico incapace di risolvere le questioni, gravi, con mezzi legali, civili, anche se coraggiose e decise: si rischia di finire in una repubblica delle banane, con le tragedie, le ingiustizie, le violenze che la caratterizzano.


14 lug 2016

Libertà e giustizia sociale, la lotta deve ricominciare

Dalla fine degli anni Settanta la giustizia non interessa più nessuno: allora chi lottava per cause corrette e democratiche, per i lavoratori, non da sindacalista…. Interessato e doppio giochista, per sani ideali, fu criminalizzato, isolato, umiliato, anche incarcerato, disprezzato da campagne di stampa da regime, che ancora oggi lasciano strascichi umani e sociali.

Lottare non conveniva più e il sistema Italia affossò sotto il peso dell’individualismo, delle carriere facili e comode, con il disprezzo verso i lavoratori, mentre le raccomandazioni e i giochetti sporchi, politici ed economici, anche mafiosi, davano ricchezza sporca, da mostrare a tutti, alla faccia della giustizia umana e divina.

Oggi tutti noi paghiamo queste assurde posizioni, i ladri, pochi, si portano all’estero i soldi, lasciando i debiti alle banche, che diventano pubblici, di tutti noi.

La crisi colpisce pure i raccomandati e i servi del potere, prima o poi pure loro conosceranno il peso di una cultura individualista ed egoista, con la frase, che cadrà sulle loro teste: “sono problemi loro, io sto bene e loro crepino pure”.

11 ago 2016

pietà, compassione, diritto, giustizia ed elemosine, la differenza è immensa

Esistono poveri veri e poveri falsi, i primi cercano lavoro e dignità i secondi le elemosine.
Esiste un modo per sentirsi buono e lavarsi la coscienza, dare qualche centesimo a un pezzente, parte di bande organizzate, che fuori dalla chiesa chiede soldi.
La giustizia sociale è un’altra e la visione cristiana è ancora differente: solo coloro che non possono più lavorare hanno diritto a mangiare senza faticare, tutti gli altri devono guadagnarsi da vivere, magari con una pensione guadagnata in 40 anni di fatiche.

Gli accattoni non hanno diritti e non li chiedono, i lavoratori invece pretendono ciò che è loro: per questo certi personaggi preferiscono dare le elemosine ai falsi mendicanti e non cercano la giustizia per i poveri.

21 feb 2017

#MPS, gli #italiani proprio sopportano tutto - ARDUINO ROSSI

Mentre dei personaggi filo governative vogliono censurare la rete, con pene gravi, conseguenza alla nostra libertà individuale, non per le bufale, loro sono i prima fautori in assoluto, ma per l’allarme sociale, ovvero si dovrà solo parlar bene del governo e delle istituzioni, senza criticare, per non trovarsi una super multa, oltre alla prigione, che si sconterà certamente, perché se denunci il marcio in Italia si paga da sempre… personalmente.
Invece per ora si può insistere sulla vicenda delle banche rapinate, ovvero i creditori devono pagare, sino all’ultimo centesimo, con i loro beni, anche se si chiamano Debenedetti, coop rosse e potenti immobiliaristi senza scrupoli.
Sto creando allarme sociale?

Certamente, chiedo giustizia sociale, che un tempo era una prerogativa della sinistra e oggi la sinistra ci censura per difendere i bancarottieri criminali.