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22 dic 2023

31 anni di carcere e 154 frustate per il Premio Nobel per la Pace


Change.org

Arduino - domenica scorsa, Narges Mohammadi - attivista iraniana - non ha potuto ritirare il Premio Nobel per la Pace che le è stato assegnato, perchè imprigionata nel carcere di Evin, in Iran. Narges è stata arrestata 13 volte e condannata cinque volte, per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate.
Il premio è stato ritirato ad Oslo dai due figli diciassettenni di Narges, Kiana and Ali, che hanno letto un messaggio della madre.
Shady si rivolge al Governo Italiano e al Parlamento Europeo per liberare Narges e tutte le persone che il regime Iraniano sta detenendo illegalmente e condannando a morte.
Sei con lei?

Libertà Narges Mohammadi Premio Nobel per la Pace nuovamente processata il 19/12/2023

21.356 hanno firmato la petizione di Shady Alizadeh. Arriviamo a 25.000 firme!

Firma con un solo click

"Sono una donna iraniana orgogliosa e onorata di contribuire a questa civiltà, che oggi è vittima dell'oppressione di un regime religioso tirannico e misogino".

Oggi, 10 dicembre, Narges Mohammadi, attivista iraniana, non ha potuto ritirare il Premio Nobel per la Pace assegnatole "per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran e per la sua lotta a favore dei diritti umani e della libertà per tutti".

Non c'era Narges, ma una sedia vuoto a monito della sua assenza e delle tante donne che hanno visto la loro vita sacrificata e negata per la libertà.

La rivoluzione culturale di Narges Mohammadi le ha comportato enormi costi personali, come riferito dal Comitato per il Nobel, l'attivista è stata arrestata 13 volte e condannata cinque volte, per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate.

Narges Mohammadi è ancora imprigionata nel carcere di Evin. In questo momento è in una cella, soffre di gravi patologie cardiache ed è in pericolo di vita. Nonostante ciò, ha iniziato lo sciopero della fame, la sua stessa esistenza è sotto il ricatto di un regime dispotico che le vieta cure adeguate ed ha iniziato lo sciopero della fame.

"La resistenza è viva e la lotta persiste. La resistenza, continua e non violenta, è la nostra strategia migliore. Sono fiduciosa che la luce della libertà e della giustizia risplenderà luminosamente sulla terra d'Iran. In quel momento, festeggeremo la vittoria della democrazia e dei diritti umani sulla tirannia e il totalitarismo e l'inno del trionfo del popolo sulle strade d'Iran risuonerà in tutto il mondo". Queste sono le sue parole riportate dai figli Kiana e Ali ad Oslo.

Nonostante le violenze e le angherie perpetrate dal regime patriarcale iraniano, il suo grido è riuscito a sfondare le porte e i muri della temibile prigione di Evin in cui è rinchiusa.

Nell'ultima lettera recapitataci da Narges Mohammadi, scritta di suo pugno pochi giorni fa l'attivista ci ricorda il suo continuo impegno e sacrificio.

La Premio Nobel per la Pace scrive:

"Un ottavo oppositore appartenente al movimento "Donna, Vita, Libertà", Milad Zohrehvand, è stato impiccato e il giorno seguente è stato mandato al patibolo un ragazzo di 17 anni. Qualche tempo fa, un altro prigioniero politico di nome Qasem Abeste è stato impiccato nel carcere di Qezelhesar. La macchina delle esecuzioni ha accelerato in tutto il Paese, trasmettendo alla società il messaggio dell'oppressiva Repubblica Islamica: il massacro e le esecuzioni continueranno. Io non la considero altro che una "guerra" del regime con tutti i suoi strumenti di repressione e di morte contro il popolo iraniano oppresso, indifeso e in rivolta.

Queste esecuzioni sono una macchia indelebile per il regime repressivo e renderanno le proteste più intense nel tempo. Ma sono profondamente scioccata per il modo in cui il mondo assiste impassibile al massacro e alle esecuzioni del popolo iraniano. Pensano che le esecuzioni dei giovani della nostra terra sia un fatto scontato in questo angolo dell'Oriente? O forse credono che le condanne a morte siano state eseguite sulla base delle leggi e ordinate da tribunali equi e aperti, dove la difesa dell'imputato è tutelata?

È un grande dolore. Ma sembra che, in assenza delle immagini delle esecuzioni della gioventù oppressa dell'Iran, il mondo rimanga indifferente ormai saturo di immagini.  Che tragica morte è quella nell'oscurità della notte con la chiamata alla preghiera dalla temuta cella di isolamento e con il condannato che cammina verso la forca nella fredda alba autunnale vestito con i leggeri abiti carcerari.  

Un crimine è un crimine. Un massacro è un massacro.  Anche se nessuna bomba è caduta, nessun terribile incendio è divampato, nessun lamento dal petto del condannato ucciso è giunto alle orecchie di qualcuno.

Il regime religioso, con l'inganno e con l'astuzia, replica nelle aule dei tribunali rivoluzionari per mano di giudici complici degli organi militari di sicurezza le regole dei massacri perpetrati sui campi di battaglia dai generali. Queste stragi sono definite in modo grottesco e cerimonioso "applicazione della legge". Alla fine, il regime iraniano del mondo se ne fa beffe, con i suoi rappresentanti dalle scarpe di vernice nelle sale e nei corridoi delle Nazioni Unite.

Ciò che nel frattempo viene fatto a pezzi è l'"umanità" e nient'altro.

In questo mondo in cui tutto è globalizzato, l'"umanità" è forse un'eccezione? È sufficiente rilasciare una dichiarazione sulla carta? Manca forse la volontà globale di fermare le esecuzioni incessanti e diffuse in tutte le città dell'Iran con scuse infondate, volte solo a intimidire e a terrorizzare il popolo iraniano oppresso e in rivolta?

Chiedo all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani di intraprendere un'azione urgente e decisiva in nome dell'"umanità" per fermare le esecuzioni in Iran.

Invito il popolo iraniano a non lasciare sole e soli coloro che cercano giustizia e a lasciare che le coscienze vigili siano la voce risonante delle persone condannate a morte e la voce di chi protesta contro le esecuzioni in questa terra martoriata".

Narges Mohammadi - Novembre 2023 - Carcere di Evin

La Repubblica Islamica dell'Iran non è un attore internazionale con cui dialogare per accordi di pace, accordi economici e commerciali, ma è una dittatura che promuove terrorismo, mafie e guerre.

Uniamoci alla richiesta del Premio Nobel per la Pace, Narges Mohammadi.

Chiediamo con forza che il Governo Italiano, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo si spendano per fermare le esecuzioni in Iran; si impegnino con determinazione affinché il regime iraniano lasci in libertà Narges Mohammadi.

Chiediamo anche che Bahareh Hedayat, Sepideh Qolian, Fatemeh Sepehri, Toomaj Salehi e tutte le donne e gli uomini arrestati per il loro impegno a favore della libertà in Iran siano rilasciati immediatamente e che il regime fermi gli atti persecutori e minatori anche qui in Europa.

"L'indifferenza è il peso morto della storia", scrive Gramsci, e questa volta la nostra storia la grideremo, per un Oriente pacifico, per un mondo in pace, per la donna, la vita, la libertà.

Movimento italo iraniano Donna Vita Libertà

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2 mar 2010

I cristiani uccisi non fanno notizia (Arduino Rossi)

Papa Benedetto XVI si è soffermato sull'uccisione di cristiani in Iraq: “...recenti uccisioni di alcuni cristiani nella città di Mosul e gli altri episodi di violenza perpetrati nella martoriata terra irachena ai danni di persone inermi di diversa appartenenza religiosa..........alle autorità civili, perché compiano ogni sforzo per ridare sicurezza alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili".

Ormai una parte dell'opinione pubblica alza le spalle quando ascolta queste notizie: i nuovi martiri perché fedeli a Cristo non interessano.

E' tutto da capire perché il destino di persone così lontane lasci quanto meno indifferenti, se non addirittura provochi risolini feroci o affermazioni sarcastiche e soddisfatte.

Questi poveretti hanno la sola colpa di professare una fede che non rientra tra quelle che vengono considerate vincenti, per i presunti vincitori futuri, quelli che hanno teorie sociologiche senza dubbi e già ben confezionate: i profeti di sventura vedono un mondo dominato da altre religioni, diciamo non europee.

Per qualcuno tutto questo è il segno del trionfo della visione laica della vita.

Tale sciocchezze, zeppa di contraddizioni, derivano da un odio storico anticristiano, considerata una religione conservatrice e nemica dello Stato Laico, così tutte le volte che i fedeli di Gesù patiscono pare, per menti non troppo accorte, che significhi la sconfitta della conservazione e la vittoria del mondo “libero” da “antiche superstizioni”.

Invece la persecuzioni anticristiane sono soprattutto anti-occidentali, antidemocratiche, contrarie alla libertà individuale, “scoperta” europea, con il principio della libertà di coscienza, di professare qualsiasi credo o di non professarle.

Quando si colpiscono i cristiani si vogliono annichilire i valori che si considerano da noi come un'eredità per tutti, anzi come conquiste del progresso, delle rivoluzioni popolari del passato: c'è l'uguaglianza di tutti gli uomini, l'uguaglianza delle donne con gli uomini, la libertà individuale di decidere, di esprimere le proprie idee, le critiche contro tutti i poteri, compreso quello religioso.

Cristianesimo e pensiero libero, pensiero critico vanno di pari passo: qualsiasi verità da noi è valutata, soppesata, criticata, sezionata.

La sconfitta, l'uccisione, l'espulsione o peggio ancora la conversione forzata di queste minuscole comunità, in un mare di teocrazia assolutista, rappresentano la sconfitta della speranza di un futuro democratico in queste nazioni.

Inoltre la fine delle libertà di fede in Paesi lontani porterà ad aggressioni aperte ai nostri valori di libertà pure da noi: i nostri sacri e sudati principi di legalità e di libertà individuale sono già messi in discussione da un'onda lunga che tende a negare l'uguaglianza di tutti gli uomini.

E' vero che la cultura occidentale è inossidabile e si è ben corazzata contro queste sciocchezze orientali, ma le varie sottoculture, le numerose mode in voga dilagano tra gente poco abituata alla critica attenta: c'è un morente estremismo politico, sempre più confuso e tanto “affumicato”.

Abbiamo mode esoteriche orientaleggianti e tante altre organizzazioni che non sanno cosa sia l'oggettività, l'analisi: tutto si muove in pseudo illuminazioni e spesso c'è l'imbonimento, quasi un lavaggio del cervello con tecniche da tempo collaudate.

L'Occidente sta perdendo la sua anima cristiana e pure il suo spirito democratico: se non si lotta per la difesa della vita, del diritto a esistere, anzi a proporsi ai non cristiani in queste terre lontane, pure la nostra libertà verrà messa in discussione.

Le donne potrebbero perdere il loro diritto a essere considerate persone e tornerebbero a essere trattate come merce di scambio, come esseri da comprare, rubare, maltrattare, abusare.

La teocrazia tornerà a dominare le nostre esistenze: non c'è alcuna guerra tra religioni, ma solo un violento rigurgito antidemocratico in realtà dove chi non è omologato nella fede della maggioranza è un cittadino di serie B, da calpestare, sfruttare e pure uccidere come meglio si crede.

La battaglia per la sopravvivenza dei cristiani in Iraq e in india è la nostra battaglia, di tutti: riguarda anche i laici e gli atei.

24 gen 2011

Unitaria resistenza

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La resistenza e la nuova resistenza che cosa sono?

Resistere, resistere e resistere contro tutti i fascismi, le dittatura per la libertà.

Furono trentamila i fucilati e i massacrati, dopo il 25 aprile. Presero la scossa?

Erano tutti brutti, sporchi e cattivi?

Comunque come si può lottare per la libertà?

Resisti o popolo..... sovrano, combatti contro il nemico di ieri e di oggi, i cattivoni che tanto fanno male alla libertà....

Ricordati che la libertà non è uno spazio libero (chiedetelo ai galeotti?), nemmeno il volo di un m.... (minchione o moscone? non mi ricordo), la libertà  è partecipazione, nel senso di partecipazioni statali, posti fissi nelle poste, al ministero, dentro lo Stato, nel comune per esempio in una rigorosa giunta di sinistra ecologica (?) e libertà (di stu cazzo).........

Resistete, mi raccomando.........

Elettrica resistenza

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5 mag 2010

04/5 La libertà di stampa fa male agli italiani? (Arduino Rossi)


Silvio Berlusconi ne è convinto: ''Se c'è una cosa sotto gli occhi di tutti è che in Italia c'è fin troppa libertà di stampa”.
Eppure siamo stati collocati al 72esimo posto da un'organizzazione internazionale seria e disinteressata: Freedom House è indipendente ed è stata fondata nel 1941 per garantire nel mondo le libertà.
Così questa libertà che dovremmo avere, è pure troppa.
Ci vuole l'uomo giusto che sistemi il Paese?
Temo che queste posizioni, nemiche della libertà, che ci ha donato non proprio dei geni della penna e del giornalismo in certe posizioni chiave, non ci aiuterà in questa fase di crisi economica.
Proprio la scarsa libertà di stampa ha permesso ai responsabili del dissesto greco di agire impunemente: la stampa ha il dovere di criticare, valorizzare o ficcare il naso dove gli affari non sono chiari e puliti.
C'è un modo sleale di dare informazioni, di ingannare la gente, ma solo un giornalismo attento, pure ironico può smascherare i trucchetti dei venditori di fumo.
Non basta attaccare la stampa, se critica e denuncia: gli errori e gli abusi devono essere puniti dalla magistratura, ma solo per fatti concreti.

24 gen 2011

Italiana Resistenza

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In Italia Resstenza

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Partigiana Resistenza

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12 set 2013

Cristianesimo, Libertà religiosa e libertà politica ed economica

Pare che le due, anzi le tre libertà no siano uguali davanti alla logica politica mondiale, ai media di tutto il mondo: la fede cristiana è perseguitata da anni in molti Paesi, tra 'indifferenza generale, o quasi dell'Occidente, interessato alle libertà... economiche, che si concretizzano in affari con tiranni, o anche traffici illeciti spesso.
Quindi la libertà politica interessa quando è legata alla libertà economica, mentre quella religiosa non conta nulla, o quasi nulla. 

24 gen 2011

La vecchia e nuova resistenza

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La resistenza e la nuova resistenza che cosa sono?

Resistere, resistere e resistere contro tutti i fascismi, le dittatura per la libertà.

Furono trentamila i fucilati e i massacrati, dopo il 25 aprile. Presero la scossa?

Erano tutti brutti, sporchi e cattivi?

Comunque come si può lottare per la libertà?

Resisti o popolo..... sovrano, combatti contro il nemico di ieri e di oggi, i cattivoni che tanto fanno male alla libertà....

Ricordati che la libertà non è uno spazio libero (chiedetelo ai galeotti?), nemmeno il volo di un m.... (minchione o moscone? non mi ricordo), la libertà  è partecipazione, nel senso di partecipazioni statali, posti fissi nelle poste, al ministero, dentro lo Stato, nel comune per esempio in una rigorosa giunta di sinistra ecologica (?) e libertà (di stu cazzo).........

Resistete, mi raccomando.........

20 giu 2013

Notizie News lotta per la libertà, la libertà di pensiero

Notizie News lotta per la libertà, la libertà di pensiero, contro i servi di troppi poteri costituiti, economici, dei faccendieri vari.
Noi non abbiamo padroni e non ci mettiamo a servizio di nessuno: scriviamo e analizziamo ogni piccolo particolare e non facciamo credito a nessuno: non ci inchiniamo davanti a partiti, o a gruppi economici, ma diciamo ciò che pensiamo, perché “la libertà ci libera”.


6 giu 2011

Ultimissime - Caro Beppe Grillo ti faccio notare, nonostante la tua onestà battaglia per la libertà


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I crimini su Internet sono numerosi e rischiamo di minare questo stupendo spazio, dando ragione ai Sarkozy di turno, ai fascisti di ogni genere e razza: sono dispiaciuto che Beppe Grillo difenda tutti gli “abitanti della rete”, indiscriminatamente.
Le opinioni sono lecite, gli insulti e le calunnie no: la sinistra estrema è formata da troppi individui …. fatti, che confondono la libertà di parola con la libertà di parolaccia, ma costoro li troviamo anche a destra e pure al centro.
I 5 milioni di alcolisti italiani i 4 milioni di abitudinari agli abusi alcolici e i 3 milioni di tossicodipendenti, che abusano in genere, per 2milioni, di cocaina e di anfetamine, hanno spesso le idee confuse, poi abbiamo i pennivendoli dei giornali facili, facili, anche su web, che non sanno cosa sia la legalità, ovviamente regolarmente pagati da noi, con i contributi pubblici ai partiti e alla stampa.
Poi la magistratura dove sta, solo per i ladri di polli?
Abbiamo avuto un segretario di un partito di sinistra, che ha espresso la sua solidarietà a dei saccheggiatori, gente che si è fatta giustizia da sola, impedendo al tribunale di distribuire il mal torto a tanti poveracci che non avevano l'arroganza, la spavalderia di prendersi illegalmente ciò che già dei disonesti avevano sottratto a loro.
Tra loro c'erano anziani e persone deboli, come donne sole: questi la giustizia da arraffoni non se la possono permettere.
Quindi abbiamo chi istiga al crimine, come capita nei social network, abbiamo chi esalta azioni contro la libertà di religione e io sono certo che costoro hanno pure il politico che li finanzia, mentre commettono il loro reato regolare.
Infine abbiamo i magistrati che se ne infischiano della costituzione con il principio di libertà di parola e applicano, in modo chiaramente scorretto, una legge fascista e stalinista, quella sulla stampa clandestina, sapendo che è incostituzionale e anche contrario alle norme e alle direttive europee.
Il marcio è anche dentro internet, non solo fuori e soprattutto dobbiamo liberarci dei pennivendoli che scrivono perché qualcuno li paga, hanno protezioni politiche e mafiose alle spalle e sono intoccabili: serve un referendum per abolire le sovvenzioni ai partiti e alla stampa in genere, tutta la stampa.

4 nov 2022

La libertà di drogarsi ed ubriacarsi uccide.

Diciamo che se nessuno si ubriacasse, si drogasse avremmo risolto il problema dell'affollamento  delle carceri.
I dati non li ho, ma so che almeno due terzi dei reati da prigione sono dovuti allo spaccio, alla tossicodipendenza e all'alcolismo.
Quindi sostenere che sia un limite alla libertà impedire di ubriacarsi, drogarsi e in conseguenza spacciare e vendere liquori di contrabbando, anche ai minori, sia una violazione delle libertà individuali delle persone, fa ridere. 
Poi che occupare un edificio pericolante, senza nessuna precauzione e con tutti i rischi al seguito per la partecipazione dei poveri fessi presenti, sia limitare la libertà delle persone offende l'intelligenza dei cretini. 
Ormai alla sinistra, sempre più disastrata e confusa, manca solo dichiarare che sia liberticida arrestare i rapinatori delle banche, perché le rapine fanno parte dei diritti umani, come le occupazioni abusive, lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Poverini, la mia tesi è ormai certa, cercano voti nei bassi fondi della società, tra i drogati, gli alcolizzati e i criminali al seguito.
Faccio notare che i morti per incidenti stradali, sul lavoro e anche domestici, per questi vizi, sono tanti, troppi, poi anche gli omicidi e le violenze, guarda il caso che spesso avvengono fuori dai certi locali, sono parecchie.
Abbiamo ragazzini in coma etilico, altri rovinati con le droghe.
Finalmente si cerca di ostacolare questo schifo, ma loro, per comprarsi due voti, sono per la libertà di uccidersi e di uccidere.

6 giu 2011

Internet - Caro Beppe Grillo ti faccio notare, nonostante la tua onestà battaglia per la libertà


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I crimini su Internet sono numerosi e rischiamo di minare questo stupendo spazio, dando ragione ai Sarkozy di turno, ai fascisti di ogni genere e razza: sono dispiaciuto che Beppe Grillo difenda tutti gli “abitanti della rete”, indiscriminatamente.
Le opinioni sono lecite, gli insulti e le calunnie no: la sinistra estrema è formata da troppi individui …. fatti, che confondono la libertà di parola con la libertà di parolaccia, ma costoro li troviamo anche a destra e pure al centro.
I 5 milioni di alcolisti italiani i 4 milioni di abitudinari agli abusi alcolici e i 3 milioni di tossicodipendenti, che abusano in genere, per 2milioni, di cocaina e di anfetamine, hanno spesso le idee confuse, poi abbiamo i pennivendoli dei giornali facili, facili, anche su web, che non sanno cosa sia la legalità, ovviamente regolarmente pagati da noi, con i contributi pubblici ai partiti e alla stampa.
Poi la magistratura dove sta, solo per i ladri di polli?
Abbiamo avuto un segretario di un partito di sinistra, che ha espresso la sua solidarietà a dei saccheggiatori, gente che si è fatta giustizia da sola, impedendo al tribunale di distribuire il mal torto a tanti poveracci che non avevano l'arroganza, la spavalderia di prendersi illegalmente ciò che già dei disonesti avevano sottratto a loro.
Tra loro c'erano anziani e persone deboli, come donne sole: questi la giustizia da arraffoni non se la possono permettere.
Quindi abbiamo chi istiga al crimine, come capita nei social network, abbiamo chi esalta azioni contro la libertà di religione e io sono certo che costoro hanno pure il politico che li finanzia, mentre commettono il loro reato regolare.
Infine abbiamo i magistrati che se ne infischiano della costituzione con il principio di libertà di parola e applicano, in modo chiaramente scorretto, una legge fascista e stalinista, quella sulla stampa clandestina, sapendo che è incostituzionale e anche contrario alle norme e alle direttive europee.
Il marcio è anche dentro internet, non solo fuori e soprattutto dobbiamo liberarci dei pennivendoli che scrivono perché qualcuno li paga, hanno protezioni politiche e mafiose alle spalle e sono intoccabili: serve un referendum per abolire le sovvenzioni ai partiti e alla stampa in genere, tutta la stampa.

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Poi la magistratura dove sta, solo per i ladri di polli?
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Tra loro c'erano anziani e persone deboli, come donne sole: questi la giustizia da arraffoni non se la possono permettere.
Quindi abbiamo chi istiga al crimine, come capita nei social network, abbiamo chi esalta azioni contro la libertà di religione e io sono certo che costoro hanno pure il politico che li finanzia, mentre commettono il loro reato regolare.
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I 5 milioni di alcolisti italiani i 4 milioni di abitudinari agli abusi alcolici e i 3 milioni di tossicodipendenti, che abusano in genere, per 2milioni, di cocaina e di anfetamine, hanno spesso le idee confuse, poi abbiamo i pennivendoli dei giornali facili, facili, anche su web, che non sanno cosa sia la legalità, ovviamente regolarmente pagati da noi, con i contributi pubblici ai partiti e alla stampa.
Poi la magistratura dove sta, solo per i ladri di polli?
Abbiamo avuto un segretario di un partito di sinistra, che ha espresso la sua solidarietà a dei saccheggiatori, gente che si è fatta giustizia da sola, impedendo al tribunale di distribuire il mal torto a tanti poveracci che non avevano l'arroganza, la spavalderia di prendersi illegalmente ciò che già dei disonesti avevano sottratto a loro.
Tra loro c'erano anziani e persone deboli, come donne sole: questi la giustizia da arraffoni non se la possono permettere.
Quindi abbiamo chi istiga al crimine, come capita nei social network, abbiamo chi esalta azioni contro la libertà di religione e io sono certo che costoro hanno pure il politico che li finanzia, mentre commettono il loro reato regolare.
Infine abbiamo i magistrati che se ne infischiano della costituzione con il principio di libertà di parola e applicano, in modo chiaramente scorretto, una legge fascista e stalinista, quella sulla stampa clandestina, sapendo che è incostituzionale e anche contrario alle norme e alle direttive europee.
Il marcio è anche dentro internet, non solo fuori e soprattutto dobbiamo liberarci dei pennivendoli che scrivono perché qualcuno li paga, hanno protezioni politiche e mafiose alle spalle e sono intoccabili: serve un referendum per abolire le sovvenzioni ai partiti e alla stampa in genere, tutta la stampa.

Ultima ora - Caro Beppe Grillo ti faccio notare, nonostante la tua onestà battaglia per la libertà


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I crimini su Internet sono numerosi e rischiamo di minare questo stupendo spazio, dando ragione ai Sarkozy di turno, ai fascisti di ogni genere e razza: sono dispiaciuto che Beppe Grillo difenda tutti gli “abitanti della rete”, indiscriminatamente.
Le opinioni sono lecite, gli insulti e le calunnie no: la sinistra estrema è formata da troppi individui …. fatti, che confondono la libertà di parola con la libertà di parolaccia, ma costoro li troviamo anche a destra e pure al centro.
I 5 milioni di alcolisti italiani i 4 milioni di abitudinari agli abusi alcolici e i 3 milioni di tossicodipendenti, che abusano in genere, per 2milioni, di cocaina e di anfetamine, hanno spesso le idee confuse, poi abbiamo i pennivendoli dei giornali facili, facili, anche su web, che non sanno cosa sia la legalità, ovviamente regolarmente pagati da noi, con i contributi pubblici ai partiti e alla stampa.
Poi la magistratura dove sta, solo per i ladri di polli?
Abbiamo avuto un segretario di un partito di sinistra, che ha espresso la sua solidarietà a dei saccheggiatori, gente che si è fatta giustizia da sola, impedendo al tribunale di distribuire il mal torto a tanti poveracci che non avevano l'arroganza, la spavalderia di prendersi illegalmente ciò che già dei disonesti avevano sottratto a loro.
Tra loro c'erano anziani e persone deboli, come donne sole: questi la giustizia da arraffoni non se la possono permettere.
Quindi abbiamo chi istiga al crimine, come capita nei social network, abbiamo chi esalta azioni contro la libertà di religione e io sono certo che costoro hanno pure il politico che li finanzia, mentre commettono il loro reato regolare.
Infine abbiamo i magistrati che se ne infischiano della costituzione con il principio di libertà di parola e applicano, in modo chiaramente scorretto, una legge fascista e stalinista, quella sulla stampa clandestina, sapendo che è incostituzionale e anche contrario alle norme e alle direttive europee.
Il marcio è anche dentro internet, non solo fuori e soprattutto dobbiamo liberarci dei pennivendoli che scrivono perché qualcuno li paga, hanno protezioni politiche e mafiose alle spalle e sono intoccabili: serve un referendum per abolire le sovvenzioni ai partiti e alla stampa in genere, tutta la stampa.

Ultimissima - Caro Beppe Grillo ti faccio notare, nonostante la tua onestà battaglia per la libertà


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I crimini su Internet sono numerosi e rischiamo di minare questo stupendo spazio, dando ragione ai Sarkozy di turno, ai fascisti di ogni genere e razza: sono dispiaciuto che Beppe Grillo difenda tutti gli “abitanti della rete”, indiscriminatamente.
Le opinioni sono lecite, gli insulti e le calunnie no: la sinistra estrema è formata da troppi individui …. fatti, che confondono la libertà di parola con la libertà di parolaccia, ma costoro li troviamo anche a destra e pure al centro.
I 5 milioni di alcolisti italiani i 4 milioni di abitudinari agli abusi alcolici e i 3 milioni di tossicodipendenti, che abusano in genere, per 2milioni, di cocaina e di anfetamine, hanno spesso le idee confuse, poi abbiamo i pennivendoli dei giornali facili, facili, anche su web, che non sanno cosa sia la legalità, ovviamente regolarmente pagati da noi, con i contributi pubblici ai partiti e alla stampa.
Poi la magistratura dove sta, solo per i ladri di polli?
Abbiamo avuto un segretario di un partito di sinistra, che ha espresso la sua solidarietà a dei saccheggiatori, gente che si è fatta giustizia da sola, impedendo al tribunale di distribuire il mal torto a tanti poveracci che non avevano l'arroganza, la spavalderia di prendersi illegalmente ciò che già dei disonesti avevano sottratto a loro.
Tra loro c'erano anziani e persone deboli, come donne sole: questi la giustizia da arraffoni non se la possono permettere.
Quindi abbiamo chi istiga al crimine, come capita nei social network, abbiamo chi esalta azioni contro la libertà di religione e io sono certo che costoro hanno pure il politico che li finanzia, mentre commettono il loro reato regolare.
Infine abbiamo i magistrati che se ne infischiano della costituzione con il principio di libertà di parola e applicano, in modo chiaramente scorretto, una legge fascista e stalinista, quella sulla stampa clandestina, sapendo che è incostituzionale e anche contrario alle norme e alle direttive europee.
Il marcio è anche dentro internet, non solo fuori e soprattutto dobbiamo liberarci dei pennivendoli che scrivono perché qualcuno li paga, hanno protezioni politiche e mafiose alle spalle e sono intoccabili: serve un referendum per abolire le sovvenzioni ai partiti e alla stampa in genere, tutta la stampa.