Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query stato. Ordina per data Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query stato. Ordina per data Mostra tutti i post

25 mar 2011



I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI
DELLA GIUNTA REGIONALE


PRESIDENZA DELLA REGIONE
La Giunta ha approvato la costituzione dell’Ufficio Regionale di Censimento (URC) per lo svolgimento in Valle d’Aosta del 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni.
Sono stati adottati per l’anno 2011, d’intesa con il CPEL, i criteri e le modalità di concessione agli Enti locali dei contributi per la realizzazione di progetti di investimento in tecnologie per la sicurezza del territorio, definiti sistemi di videosorveglianza.
E’ stato deliberato, in attuazione del POR Valle d’Aosta FSE 2007/2013, il Bando Ricerca FSE 2011 – 2012 (Invito pubblico per la presentazione di Progetti di Specializzazione individuali nel settore della Ricerca e dello Sviluppo Tecnologico finanziabili con Borse di Ricerca e Buoni Formativi per la Ricerca), per un importo complessivo di 1 milione 200 mila euro.
Sono stati nominati, in qualità di rappresentanti della Regione nella società Autostrade Valdostane spa, Domenico Calza, Jean-Claude Favre, Massimo Gaudio e Luca Zuccolotto, come consiglieri, e Stefano Fracasso, come componente effettivo, e Jean-Claude Mochet, come supplente, dei Revisori dei Conti.

AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI
L’Esecutivo ha approvato il programma presentato dall’AREV per l’anno 2011, per la tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici degli animali e i relativi controlli funzionali, concedendo inoltre all’associazione un contributo di 800 mila euro.
Sono stati deliberati l’avviso pubblico per la presentazione di domande di aiuto in applicazione della misura 311 Diversificazione in attività non agricole – azione d) Impianti per energia da fonti alternative mediante l’utilizzo di biomasse agricole e/o forestali, del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 della Regione Valle d’Aosta e le disposizioni in materia di violazioni degli impegni previsti.
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Sono stati concessi contributi in conto capitale a favore di imprese artigiane e industriali, per domande presentate negli anni 2010 e 2011, per un ammontare complessivo di 263 mila euro.
E’ stato inoltre approvato un contributo alla società Confidi Cts Valle d’Aosta cooperativa di Aosta, per un ammontare di 20 mila euro, ai sensi della legge regionale n. 27 Testo unico in materia di cooperazione.
Sono stati infine concessi ulteriori contributi in conto capitale, a otto beneficiari, ai sensi della legge regionale n. 3 del 2006 Nuove disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell’uso razionale dell’energia. L’impegno di spesa è di 90 mila euro.

ISTRUZIONE E CULTURA
E’ stata decisa la partecipazione della Regione all’attività nazionale di rilevazione degli apprendimenti nel primo e secondo ciclo di istruzione, per l’anno scolastico 2010/2011, a cura dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI).
E’ stato adottato il Piano interregionale integrato tra gli uffici scolastici regionali della Liguria e del Piemonte e l’Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione, nell’ambito dell’azione Europa dell’istruzione del Ministero dell’istruzione, università e ricerca.
La Giunta ha esaminato la deliberazione Approvazione della convenzione tra la Regione Valle d’Aosta e la Regione Toscana per il riuso della soluzione tecnologica relativa alla costruzione dell’anagrafe regionale dell’edilizia scolastica.
E’ stato approvato lo stato di avanzamento degli interventi compresi nei piani regionali di edilizia scolastica per gli anni 2007, 2008, 2009 e 2010.
E’ stata decisa la partecipazione dell’Assessorato alla mostra Hans Erni: de Martigny à Etroubles, organizzata dal Comune di Etroubles, in collaborazione con la Fondazione Gianadda di Martigny, dal 18 giugno al 18 settembre 2011. L’impegno di spesa è di 5 mila euro.
E’ stato concesso un contributo di 10 mila euro, all’associazione Centro servizi Courmayeur, per l’organizzazione della manifestazione Piolets d’Or 2011.
E’ stata approvata l’organizzazione in Valle d’Aosta dell’edizione 2012 dei campionati mondiali studenteschi di sci, previsti per il mese di marzo del prossimo anno.

OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO ED EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
E’ stato approvato l’appalto dei servizi di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva per i lavori di realizzazione della nuova sede dell’Institut Agricole Régional, di Aosta.
E’ stato adottato, in accordo con l’Assessorato attività produttive, il progetto preliminare relativo ai lavori di completamento della ristrutturazione dell’area Maison Caravex di Gignod, da adibire a polo museale per la ricerca e la valorizzazione del patrimonio artigianale.

SANITA', SALUTE E POLITICHE SOCIALI
L’Esecutivo ha concesso un contributo di 392 mila euro a favore del Comune di Gaby per i lavori di ristrutturazione e ampliamento della struttura socio-assistenziale residenziale per anziani (microcomunità).
Sono stati rideterminati, per l’anno 2011, gli importi dei benefici assistenziali a favore di mutilati e invalidi del lavoro e i relativi massimali di reddito.

TERRITORIO E AMBIENTE
La Giunta ha espresso parere favorevole in ordine all’approvazione del progetto definitivo di una rotatoria alla francese in corrispondenza dell'innesto della strada regionale per Cogne con la strada statale 26 di Sarre, proposta dalla società ANAS S.p.A. – Compartimento della viabilità per la Valle d’Aosta.

TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI
E’ stato deciso il programma della rassegna musicale Musicastelle in Blue, che si svolgerà dall’8 al 16 luglio 2011, al Forte di Bard.
E’ stata approvata la sponsorizzazione del progetto Exploration dans les alpes – la Valle d’Aosta e le sue grandi montagne, a cura dell’associazione sportiva dilettantistica Les yeux du mont Cervin. L’impegno di spesa è di 30 mila euro.
E’ stato adottato il modello di convenzione-tipo per la disciplina della gestione di villaggi albergo e residenze turistico-alberghiere (RTA) a proprietà frazionata.

21 giu 2023

Debito pubblico e giochi speculativi.

Nessuno ha osservato che il debito pubblico sia legato a giochi speculativi, infatti dal 2000 circa il debito primario, quello che si forma per aumento di spese, non esiste più.
Ovvero alla fine di ogni anno lo Stato deve ridurre le spese e spendere di meno di quanto riceve in un anno.
Invece gli interessi ci mangiano vivi, ovvero da più di vent'anni il debito cresce in percentuale sul Pil, Prodotto Interno Lordo, che corrisponde alla ricchezza prodotta dal Paese in un anno, per colpa di scelte disastrose o volute che premiano gli speculatori nazionali e internazionali.
Quindi abbiamo oggi un debito che tocca il 144% sul Pil nazionale e questo è dovuto alla speculazione, ma a sorpresa si scopre che a detenere il nostro debito sono le banche, soprattutto nazionali, ma abbiamo anche istituti esteri.
A questo punto mi viene voglia di spiegare come facevano prima, quando eravamo sotto la Prima Repubblica, corrotta, ma non in pugno a farabutti come questi, che sono più idioti che malvagi.
Al tempo della vecchia Lira si giocava sull'inflazione e i titoli di Stato erano in mano alle famiglie italiane, in pratica l'inflazione si mangiava i risparmi e gli italiani medi, che non conoscevano i mercati finanziari, investivano in due settori per non perdere i risparmi, in titoli di Stato e in mattoni.
Furono anni di forte sviluppo dove si esportava facilmente merce che trovava spazio all'estero perché la Lira perdeva valore e così i nostri prodotti costavano di meno all'estero.
Poi il debito dello Stato, nonostante al tempo si spendesse molto, era ripagato con titoli di Stato inflazionati, mentre la gente puntava sugli immobili, che non subivano l'inflazione, ma recuperavano il loro valore, spesso in modo da guadagnarci nel tempo.
L'Euro ha modificato tutto, ma soprattutto la politica ha regalato alle banche questo strumento facile per creare ricchezza, per i nostri banchieri e per quelli esteri.
Allora l'arma contro il debito dello Stato si chiama ritorno degli italiani che lo acquistano, non per avere carta straccia, ma per salvarsi dall'inflazione, nata per il conflitto in Ucraina, con il caro energetico al seguito.
In pratica stiamo ingrassando le banche, ma se gli italiani investissero, prendendo i soldi dai conti correnti, trasformandoli in titoli di Stato, questo debito resterebbe in Italia, gli interessi verrebbero pagati agli italiani, che li utilizzerebbero in Italia.
Inoltre il tasso di interesse tornerebbe sotto controllo e con un risparmio positivo sul disavanzo primario, che esiste per legge, inoltre anche con la crescita del Pil, tutto tornerebbe nella normalità e il debito si sgonfierebbe negli anni.
Invece qualcuno ci ha venduto agli strozzini nazionali e internazionali, con politiche apertamente a favore di questi luridi usurai.
Infatti la stampa progressista critica il sistema che punta, finalmente, a rendere nazionale, a ridare agli italiani questo debito, che è sempre più frutto di luridi giochi speculativi.
Non voglio dire che conviene investire ancora in Bot e Cct, ma solo affermare che se avessimo una classe politica seria ed onesta risolveremmo il problema del debito pubblico, magari investendo poi nel Servizio Sanitario Nazionale per esempio, che farebbe tanto bene a tutti.
Quindi il debito dello Stato lo hanno creato loro e per risolverlo basterebbe mettere al potere una classe politica intelligente ed onesta.
Sì, vedete voi, io la attendo da decenni, ma non ne vedo neppure l'ombra.

11 apr 2024

Liberato un capriolo a Issime



Il gio 11 apr 2024, 15:14 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

 

Aosta, giovedì 11 aprile 2024

 

Liberato un capriolo a Issime

 

 

L'Assessorato dell'Agricoltura e Risorse naturali comunica che oggi, giovedì 11 aprile 2024, è stato liberato un capriolo nel Comune di Issime, alla presenza dei bambini della scuola primaria di Issime.

 

"Il C.R.A.S. svolge un ruolo importante nella cura e riabilitazione della fauna selvatica con l'intento, soprattutto di un corretto reinserimento in natura, ma svolge al contempo anche un importante ruolo divulgativo e didattico rivolto alle scuole." - ricorda l'Assessore Marco Carrel. Proprio per questo motivo, i nostri uffici hanno voluto coinvolgere i giovani alunni della scuola primaria di Issime al fine di avvicinarli e sensibilizzarli alla realtà faunistica del loro territorio. Il nostro centro, che ospita annualmente fra i 200 e 250 animali, è anche un luogo ove apprendere a conoscere meglio gli abitanti dei nostri boschi e delle nostre montagne e si richiede, nel caso vengano ritrovati esemplari feriti, la collaborazione dei cittadini nel chiamare il numero di emergenza 1515".

 

L'animale è stato trovato in una zona boscata del Comune di Saint-Marcel, nel pomeriggio dell'8 luglio scorso. Il capriolo, un cucciolo maschio, era stato presumibilmente abbandonato dalla madre. L'animale è stato monitorato nell'arco dell'intera giornata, ma la madre non si è mai mostrata. Il cucciolo, di pochi giorni, è stato prelevato dal personale CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) ed è stato portato al Centro dove, i veterinari ne hanno riscontrato il buono stato di salute.

 

L'animale è stato allevato con latte di capra appositamente acquistato presso un'azienda agricola regionale e, dopo lo svezzamento, con erba e mangime fioccato realizzato appositamente per gli ungulati.

 

FOTO CAPRIOLO 

 @vdaufficiale  

 regionevalledaosta.official

 Regione Valle d'Aosta

 Regione Autonoma Valle d'Aosta

 RegVdA

 

307

us

 

 

 

Fonte: Assessorato Agricoltura e Risorse naturali – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
u-stampa@regione.vda.it
www.regione.vda.it

 
Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

5 nov 2010

- I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE VALLE D'AOSTA





I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI
DELLA GIUNTA REGIONALE

PRESIDENZA DELLA REGIONE
La Giunta ha approvato il regolamento concernente l'utilizzo, da parte del personale dipendente dell'amministrazione regionale, del mezzo proprio di trasporto nelle trasferte per motivi di servizio, in ottemperanza a quanto previsto dalla manovra finanziaria statale dello scorso mese di luglio. Il documento sarà trasmesso agli enti del comparto unico affinché i rispettivi organi di vertice possano tenerne conto nell'adozione di analoghi atti, secondo criteri di contenimento della spesa e di efficiente organizzazione dei servizi.
E' stato approvato l'accordo con lo Stato per il coordinamento della finanza pubblica nell'ambito del processo di attuazione del federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione.
E' stata approvata la realizzazione di un film avente come soggetto il soccorso alpino in Valle d'Aosta, a cura della società Aries Multimedia communication company, di Rivarolo Canvese. L'impegno di spesa è di 16 mila euro.
E' stata deliberata l'indizione di una gara di appalto a procedura aperta per i lavori di messa in opera di elisuperfici di atterraggio idonee al volo notturno.
E' stata approvata la realizzazione di un folder istituzionale e di un opuscolo di presentazione della Valle d'Aosta, da distribuire in occasione di incontri e visite ufficiali.
E' stata decisa l'organizzazione di un convegno dal titolo Il telelavoro in Valle d'Aosta: realtà e prospettive future, in programma al teatro della Cittadella dei giovani di Aosta il 18 novembre 2010.
L'Esecutivo ha approvato il finanziamento dei progetti di Formazione continua presentati dalle aziende valdostane a valere sul Fondo Sociale Europeo. I progetti si distinguono in:
-Formazione aziendale o interaziendale a valere sul bando n. 2009/02 (14 progetti approvati del valore complessivo di 593 mila euro);
-Formazione a catalogo aggiornamento o alta formazione a valere sul bando n. 2009/01 (69 progetti approvati del valore complessivo di 155 mila euro);
-Formazione a catalogo aggiornamento o alta formazione a valere sul bando n. 5/2008 (13 progetti approvati del valore complessivo di 40 mila euro).

AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI
Con un impegno di spesa totale di 1 milione di euro, sono state concesse delle sovvenzioni a favore di due consorzi di miglioramento fondiario per la costruzione e il ripristino di terreni agricoli.
E' stato inoltre approvato il contributo a favore del consorzio di miglioramento fondiario Cumiod-Montovert di Villeneuve, in qualità di capofila dei consorzi Champlong Cumiod-Montovert di Saint-Pierre, Bréan-Torrette di Villeneuve e Ru Bréan di Sarre, per le spese di progettazione del completamento delle infrastrutture irrigue necessarie all'adduzione e alla distribuzione delle acque di competenza dei consorzi, per un ammontare di spesa di 500 mila euro.
L'Esecutivo ha adottato la scheda operazione per la riqualificazione naturalistica e turistica della riserva naturale Les Iles di Saint-Marcel, nell'ambito del programma operativo FESR competitività regionale 2007/2013.
ATTIVITA' PRODUTTIVE
Sono stati concessi contributi in conto capitale, ai sensi della legge regionale n. 6 del 2003, a favore di piccole imprese industriali e artigianali, per un importo complessivo di 142 mila euro.
Ai sensi della legge regionale n. 3 del 2006, concernente Nuove disposizioni in materia di interventi regionali per la promozione dell'uso razionale dell'energia, sono stati concessi contributi a beneficiari vari nella forma del contributo in conto capitale. L'impegno di spesa è di 284 mila euro.
Sono state concesse quote residue di contributo per l'anno 2010, ai sensi della legge n. 84 del 1993 concernente Interventi regionali in favore della ricerca e dello sviluppo, a due imprese con sede ad Aosta. L'impegno di spesa è di 857 mila euro.
La Giunta ha inoltre approvato le risorse per il finanziamento di due progetti di ricerca industriale relativi alle domande di contributo presentate da due imprese con sede in Valle d'Aosta. L'impegno di spesa è di 4 milioni 558 mila euro.

BILANCIO, FINANZE E PATRIMONIO
L'Esecutivo ha deciso l'invio al Consiglio regionale dei disegni di legge concernenti: Bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2011/2013 Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale della Regione autonoma Valle d'Aosta (legge finanziaria per gli anni 2011/2013). Modificazioni di leggi regionali.
E' stata inoltre approvato l'invio al Consiglio regionale della deliberazione sull'alienazione di terreni facenti parte del demanio idrico regionale non più utilizzati a tale scopo.
E' stato approvato il trasferimento alla società Finaosta della somma di 10 milioni di euro per l'ulteriore finanziamento dei fondi di rotazione regionali di cui alle leggi regionali n. 76 del 1984 e n. 56 del 1986 per l'edilizia residenziale e le cooperative edilizie.
ISTRUZIONE E CULTURA
L'Esecutivo ha approvato, per il corrente anno scolastico, la costituzione presso la Sovraintendenza agli Studi dello Sportello unico territoriale a sostegno dell'autonomia delle istituzioni scolastiche di scuola secondaria di secondo grado della Regione per l'attivazione degli aspetti organizzativi correlati al riordino del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione.
E' stata decisa la realizzazione di un corso di formazione per gli insegnanti di materie scientifiche degli istituti scolastici valdostani al Centro tecnico e industriale Centre Sciences d'Orléans (Francia).
OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO ED EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
Sono stati concessi contributi ai Comuni di Bionaz, Châtillon, Donnas, Issogne, Nus, Pontboset, Saint-Marcel, Rhêmes-Saint-Georges e Torgnon, ai sensi dell'art. 9 Interventi urgenti e indifferibili, della legge regionale n. 5 del 2001 Organizzazione delle attività regionali di protezione civile. L'impegno di spesa è di 1 milione 349 mila euro.
E' stato approvato il rimborso delle spese sostenute dai Comuni di Ayas, Perloz, Valtournenche e Verrayes per gli interventi urgenti effettuati ai sensi della legge n. 5 del 2001 Organizzazione delle attività regionali di protezione civile. L'impegno di spesa è di 291 mila euro.
SANITA', SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Sono stati approvati, per l'anno accademico 2010/2011, il conferimento di borse di studio al personale sanitario laureato non medico e i contratti annuali di formazione per medici specialisti, per una spesa complessiva di 332 mila euro.
E' stato deciso, nell'ambito dell'accordo di programma, il trasferimento al Consiglio Permanente degli Enti Locali (CPEL), per l'anno 2010, del finanziamento a carico della Regione per la realizzazione del piano di zona regionale. L'impegno di spesa è di 300 mila euro.
TERRITORIO E AMBIENTE
Sono stati approvati i criteri e le modalità per la concessione e per la liquidazione di contributi volti ad incentivare interventi per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell'aria. L'impegno di spesa è di 2 milioni 820 mila euro.
E' stata inoltre adottata l'istanza da rivolgere al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) per interventi di risanamento, di miglioramento e di mantenimento della qualità dell'aria, previsti dalla legge regionale n. 2 del 2007, ai sensi del decreto ministeriale n. 1023 del 16 ottobre 2006.

TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI
Sono stati concessi contributi, per un ammontare di 47 mila euro, a varie associazioni sportive, per l'organizzazione di manifestazioni.
E' stato deliberato un contributo di 55 mila euro, a favore dello sci club Gressoney Monte Rosa, per l'organizzazione di due competizioni internazionali di sci alpino femminile, inserite nel calendario di Coppa Europa, in programma a Gressoney-Saint-Jean, nei giorni 10 e 11 dicembre 2010.
E' stato concesso all'associazione delle società sportive della Valle d'Aosta un contributo di 70 mila euro sulle spese ordinarie di gestione, riferite al 2010, per il funzionamento della struttura Palaindoor in Aosta.
E' stato approvato, per la stagione 2010/2011, il finanziamento del servizio di soccorso sulle piste di sci di discesa e la relativa ripartizione fra i gestori delle piste. L'impegno di spesa è di 2 milioni 940 mila euro.
E' stato infine deliberato, per la stagione 2010/2011, il finanziamento del servizio di soccorso sulle piste di sci di fondo e la relativa ripartizione fra i gestori delle piste, con un impegno di spesa di 140 mila euro.


29 ott 2014

Mafia e Stato, le dichiarazioni del Capo dello Stato lasciano sconvolti

Mafia e Stato, le dichiarazioni del Capo dello Stato lasciano sconvolti: la mafia  nell’estate del 1993 voleva fare un colpo di Stato.
La paura del colpo di Stato era grande, ma per fare un golpe servono delle forze infiltrate ai massimi livelli dello stato, addirittura dei generali pronti ad agire in nome… della mafia.
Chi sono costoro?
Sono stati rimossi?
Certamente costoro non sono finiti in carcere, accanto ai loro amici mafiosi.

10 set 2023

I giustiziere esistono quando non esiste la giustizia.

È un concetto facile, facile, che pure i nostri pennivendoli potrebbero capire, ma loro devono assicurarsi un posto sicuro, magari lavorando di notte, come le meretrici.
Quindi non possono e non devono capirlo.
Eppure Indro Montanelli lo aveva detto anni fa, senza la giustizia pubblica nasce quella privata, la faida, la vendetta personale e di gruppo.
Si sa che Indro Montanelli era un giornalista e non un racconta panzane, così ecco a voi le bande dei giustizieri che vendicano la vecchina di 90 anni, rapinata e gettata a terra, con i rischi e le conseguenze mortali al seguito.
Visto che denunciare il farabutto non conviene, perché verrebbe liberato in poco tempo, non rimane, per qualcuno, che dargli una santa lezione a pugni e a calci.
Però qualcuno filma il tutto e mette in rete la scena ed ecco che arrivano i pennivendoli, seguiti dai tanti avvocati dalle cause perse, pure loro campano grazie al patrocinio pubblico, dato appunto agli avvocati di ufficio, strillare allo scandalo.
Così il delinquente è stato arrestato, denunciato e prontamente liberato, poi denuncerà tutti i suoi aggressori, spronato dal popolo della giustizia legale, costi quel che costi.
Chi sono costoro?
Sono giornalisti a spesa dello Stato, per i milioni sperperati per mantenere testate che sarebbero già fallite da anni senza il patrocinio pubblico.
Sono il popolo parassitario che non suda e non lotta, ma ha la mamma che fa la.............
Il mestiere delle mammine lo lascio alla fantasia dei lettori, ma io faccio notare che a difendere lo scippatore indiano, libero e protetto a nostre spese, che ha fatto cadere, per rapinare pochi euro, una novantenne, rischiando di ucciderla, di farla morire di stenti e dolori, persona che dovrebbe essere scacciata prontamente dall'Italia, ha dalla sua il popolo dei prezzolati pubblici.
Di chi parlo?
I giudici che liberano costoro, gli avvocati che si appellano alla clemenza della Corte, i giornalisti e i loro amichetti, che parlano di legge e di diritto sulla pelle delle vecchiette sole e con la pensione minima, sono tutti, o quasi, a nostre spese.
Sì, esiste un sistema che per decenni ha premiato i nulla facenti, lavativi schifosi, idioti vanagloriosi, che sfruttano altri poveretti, tanti impiegati maltrattati e non raccomandati, quindi non sto attaccando i dipendenti pubblici in generale, ma solo in parte.
Questi vincitori di concorsi, che sanno di vincere prima di essere messi a concorso, che conoscono sempre le risposte dei test, le risposte delle domande orali, ma poi nella vita si dimostrano capre terrificanti, stanno sempre con gli scippatori e non con i giustizieri.
Il mestiere dei giustizieri non dovrebbe esistere, ma da noi, prima o poi, sostituiranno lo Stato, perché dalla loro hanno i contribuenti, che si stanno stancando di mantenere i parassiti e con internet non è mai stato così facile nascondere i propri guadagni in paradisi fiscali, senza spostarsi dalla propria casa.
Quindi, prima o poi, il popolo dei mantenuti, che solidarizzano con i delinquenti, farà crollare finanziamenti lo Stato oppure verrà scacciato e costretto a lavorare, con le buone o con le cattive.
Perché costoro stanno sempre dalla parte dei farabutti?
Perché ogni simile ama il suo simile, perché temono uno Stato efficiente, che li colpirebbe, mentre uno Stato pressappochista, che lascia i ladri liberi, condanna gli onesti a subire in silenzio, è per loro un sistema ideale, che li assicura con un futuro tranquillo, per loro, per i figli e nipoti.

25 nov 2010

E' stato fermato dagli uomini della scorta di Fede, mentre il giornalista è stato condotto in ospedale ed è stato dichiarato guaribile in venti giorni.

Emilio Fede è stato aggredito a pugni in testa e sulla faccia dal signor Gennaro Giuliano, l'imprenditore, ormai di settantanni, dell'Amaro Giuliani.

Emilio Fede era con con tre persone, suoi amici al ristorante di Milano, la Risacca 6 di via Marcona, quando il signor Giuliani si è avvicinato e senza motivo, pare senza neppure inveire, ha colpito alla testa e sul viso il direttore del TG4.

E' stato fermato dagli uomini della scorta di Fede, mentre il giornalista è stato condotto in ospedale ed è stato dichiarato guaribile in venti giorni.

Lo stesso giornalista ha escluso motivi politici o sentimentali, ma certamente sono tempi duri per gli uomini fedeli al Cavaliere.

15 ott 2010

I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE


PRESIDENZA DELLA REGIONE
La Giunta ha approvato il protocollo d’intesa, che a breve sarà sottoscritto dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta e dal Presidente Augusto Rollandin, per lo sviluppo di azioni comuni, finalizzate a conseguire maggiore qualità ed efficienza nelle attività amministrative della Regione. Il protocollo riguarda in particolare la dematerializzazione dei documenti, la sanità elettronica e, in generale, la semplificazione delle relazioni con i cittadini e le imprese.
L’esecutivo ha deliberato l’invio della proposta al Consiglio regionale di disegno di legge riguardante le modificazioni alla legge regionale 23 luglio 2010, n. 22 sulla nuova disciplina dell’organizzazione dell’amministrazione regionale e degli enti del comparto unico della Valle d’Aosta.

AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI
E’ stato concesso un contributo di 965 mila euro a favore del Consorzio di miglioramento fondiario Rhins di Roisan, per la costruzione e il ripristino di terreni agricoli, di impianti di irrigazione e di viabilità rurale.

ATTIVITA’ PRODUTTIVE
L’Esecutivo ha approvato l’erogazione, per l’anno 2010, alla Camera valdostana delle imprese e delle professioni, del finanziamento previsto dalla legge regionale 20 maggio 2002, n. 7, per un importo pari a 969 mila euro.
E’ stata deliberata l’organizzazione della 58a Mostra concorso dell’artigianato valdostano di tradizione, che si terrà ad Aosta, dal 16 al 28 luglio 2011, e i relativi temi.
L’esecutivo ha adottato il bando per l’erogazione di contributi per interventi su impianti di distribuzione carburante ad uso pubblico.
E’ stato concesso un contributo in conto capitale di 11 mila euro a favore di un’impresa di Gressan, ai sensi della legge regionale n. 3 del 2009 Interventi regionali per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile.
E’ stato inoltre concesso un contributo in conto esercizio, di 26 mila euro, a sostegno della internazionalizzazione del sistema produttivo regionale, a favore di piccole e grandi imprese valdostane.

BILANCIO, FINANZE E PATRIMONIO 
E’ stato deliberata la convenzione tra l’Amministrazione regionale e le Istituzioni scolastiche ed educative in materia di sicurezza.
E’ stata approvata l’erogazione dei contributi, a valere sull’esercizio 2009, al Consorzio di garanzia fidi tra gli industriali della Valle d’Aosta. L’impegno di spesa è di 1 milione 519 mila euro.


ISTRUZIONE E CULTURA
La Giunta ha approvato la convezione, con l’Associazione ASIVA di Aosta, per le attività di formazione sportiva transfrontaliera degli studenti nell’ambito del progetto strategico Peef Pôle d’Excellence éducation et formation - Programma di Cooperazione territoriale transfrontaliera Italia-Francia (ALCOTRA) 2007/2013.
E’ stato approvato il Piano di edilizia scolastica, da attuarsi nel biennio 2010/2011, comprendente interventi di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici sedi di scuole secondarie di secondo grado.
L’esecutivo ha approvato la produzione e la diffusione di una antologia sulla civilisation valdôtaine, curata da Le Châteaux Edizioni, da destinare alle scuole primarie e alle biblioteche scolastiche e della Regione.

OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO ED EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
E’ stato adottato il bando pubblico di concorso per la partecipazione al fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, per l’anno 2010. 
L’Esecutivo ha esaminato la proposta di deliberazione concernente l’approvazione del programma operativo annuale per l’anno 2010, per l’attuazione del piano triennale 2010-2012 per l’edilizia residenziale.

SANITA', SALUTE E POLITICHE SOCIALI
Sono state definite le disposizioni per l’Azienda Usl della Valle d’Aosta inerenti l’organizzazione del corso di formazione specifica in medicina generale, per gli anni 2010-2013.
E’ stato deliberato lo svolgimento del Saint-Vincent Symposia 2010 – I nostri spazi, i luoghi che vorrei, in programma a Saint-Vincent, nei giorni 8 e 9 novembre 2010.
L’esecutivo ha approvato il protocollo d’intesa con la Regione Piemonte per lo spostamento di capi per pascolo, svernamento, commercializzazione e alpeggio, per la campagna 2010-2011.

TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI
La Giunta ha approvato il Programma generale di intervento della Regione denominato Per una nuova cultura del consumo, redatto in conformità a quanto previsto dal decreto del Ministero dello sviluppo economico, per le modalità, i termini e i criteri di finanziamento di iniziative a vantaggio dei consumatori.

4 dic 2023

I principali provvedimenti della Giunta regionale


 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, lunedì 4 dicembre 2023

I principali provvedimenti della Giunta regionale

PRESIDENZA DELLA REGIONE

Le Gouvernement a approuvé l'octroi d'une subvention en faveur de la Fondation "Maria Ida Viglino per la cultura musicale" à titre de concours pour la réalisation de l'initiative "13/12/1943 – catturato – 13/12/2023, suoni e visioni da Il sistema periodico di Primo Levi", qui aura lieu, en collaboration avec l'Observatoire astronomique régional – Fondation Clément Fillietroz, le 13 décembre 2023 au planétarium de Lignan, dans le cadre du 80ème Anniversaire de la Résistance, de la Libération et de l'Autonomie.

È stato approvato lo schema di convenzione con le organizzazioni di volontariato di Protezione civile per il concorso nelle attività di protezione civile per il 2024. L'atto consente di garantire la pronta risposta del volontariato di PC all'emergenza in caso di evento sul territorio regionale o nazionale, nonché di supportare la Struttura regionale per tutte le attività di Protezione civile dalla fase di prevenzione al superamento dell'emergenza, dando così continuità al percorso già intrapreso.

AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI

È stata approvata la partecipazione della Regione ad alcune manifestazioni del settore agricolo e agroalimentare previste per il 2024. In particolare, si tratta dei Campionati della Cucina italiana che si svolgeranno a Rimini dal 18 al 20 febbraio attraverso una partnership con la Federazione Italiana Cuochi che vedrà la partecipazione istituzionale dell'Assessorato quanto alla promozione dei prodotti e delle eccellenze regionali nell'ambito della cucina e della gastronomia del Salone del Vino che si svolgerà a Torino nel mese di marzo 2024, interessane vetrina per la promozione della realtà vitivinicola regionale. La spesa complessiva è di 60 mila euro.

BENI E ATTIVITÀ CULTURALI, SISTEMA EDUCATIVO E POLITICHE PER LE RELAZIONI INTERGENERAZIONALI

È stato approvato il piano di riparto dei contributi a sostegno dell'attività delle Bande musicali valdostane per il periodo 2023-2024. La spesa complessiva è di 135 mila euro.

È stato approvato il bando di selezione per l'assegnazione dei contributi a sostegno dell'attività e del funzionamento delle associazioni culturali valdostane per il 2024. L'importo previsto per il sostegno è pari a 340 mila euro.

OPERE PUBBLICHE, TERRITORIO E AMBIENTE

È stato concesso un contributo di 63 mila euro alla Fondazione Montagna sicura di Courmayeur per il funzionamento istituzionale nel corso del 2023. 

Nell'ambito delle attività geologiche, sono stati approvati il progetto di fattibilità tecnica ed economica dei lavori di mitigazione del rischio caduta massi a monte della località Serta Desor, nel Comune di Gaby, attraverso la realizzazione di barriere paramassi deformabili ad assorbimento di energia, per un costo complessivo di 742 mila e 544 euro, e il progetto esecutivo dei lavori di mitigazione del rischio di crolli lapidei a monte della SR n.28, in località Toules Dessous, nel Comune di Valpelline. L'intervento è finanziato interamente con i fondi del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per una spesa complessiva di 955 mila euro.

Sono stati, poi, concessi dei contributi ai Comuni di Emarèse, Gressoney-Saint-Jean e Sarre per degli interventi urgenti, di messa in sicurezza del rischio idrogeologico e di realizzazione di barriere paramassi, per un importo complessivo di 454 mila e 983 euro.

È stato approvato il progetto esecutivo dei lavori di risanamento del ponte sulla Dora Baltea situato sulla S.R. n.2 di Champorcher, nel Comune di Hône. I lavori si inseriscono nell'ambito degli interventi promossi per la manutenzione e ripristino dei ponti e viadotti presenti lungo la rete viaria di competenza della regione. L'importo complessivo è 4 milioni e 110 mila.

Infine, è stata approvata la bozza della convenzione tra la Regione, l'Adava e la società Golden Snow srl per la promozione della fruizione del Museo regionale di Scienze naturali "Efisio Noussan" di Saint-Pierre. L'atto consente l'applicazione dell'ingresso a tariffa agevolata al Museo regionale ai possessori della card Aosta Valley Card.

SANITÀ, SALUTE E POLITICHE SOCIALI

È stato approvato il programma delle relazioni tecnico-descrittive e la tabella di sintesi riepilogativa, nonché l'Accordo di Programma tra la Regione, l'Azienda USL della Valle d'Aosta e l'Unité Valdigne-Mont-Blanc, per l'utilizzo delle risorse del fondo finalizzato all'installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità.

È stato approvato, per il triennio 2024/2026 il rinnovo dell'accordo di collaborazione tra la Regione Toscana e la Regione autonoma Valle d'Aosta in materia di implementazione della qualità dei servizi di medicina di laboratorio e di altri servizi per l'accreditamento. L'atto permetterà l'mplementazione delle attività di valutazione esterna di qualità dei laboratori analisi operanti sul territorio regionale, le attività in materia di accreditamento dei servizi trasfusionali e in materia di accreditamento dei centri di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e la partecipazione alle iniziative formative in materia di accreditamento, organizzate dalla Regione Toscana o nel caso di fornitura di consulenza o supporto tecnico da parte della regione Toscana.

È stata approvata l'istruttoria pubblica di co-progettazione ai fini dell'individuazione di un soggetto del Terzo settore in qualità di partner per la progettazione e la gestione di un progetto, a valere sul PNRR, Missione 5, Componente 2 - Sottocomponente 1, investimento 1.2 "Percorsi di autonomia per persone con disabilità", finalizzato a promuovere interventi e servizi previsti nei progetti personalizzati in favore delle persone con disabilità beneficiarie del progetto "Casa domotica", per sostenerne l'accesso al mercato del lavoro mediante una formazione nel settore delle competenze digitali, assicurando la loro occupazione anche eventualmente in modalità smart working e fornendo adeguati dispositivi di assistenza domiciliare e tecnologici per il lavoro, anche a distanza. La spesa complessiva è di 179 mila e 965 euro.

È stato approvato lo schema di Convenzione tra la Regione e il Comune di Aosta per regolamentare le competenze specifiche nell'ambito della realizzazione della progettualità a valere sul PNRR - Missione 5 "Inclusione e Coesione", Componente 2 "Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore", Sottocomponente 1 "Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale", Investimento 1.2 – Percorsi di autonomia per persone con disabilità denominata "Casa domotica presso il condominio Doravidi". Nello specifico si tratta di interventi di riqualificazione strutturale necessari presso gli alloggi collocati nel Condominio denominato "Doravidi" al fine di realizzare due gruppi appartamento per persone con disabilità. La spesa complessiva è di 300 mila euro a valere sui fondi PNRR.

SVILUPPO ECONOMICO, FORMAZIONE, LAVORO, TRASPORTI E MOBILITÀ SOSTENIBILE

È stata approvata l'organizzazione dell'evento di orientamento "#VDAORIENTA", dedicato ai ragazzi in uscita dal secondo ciclo di istruzione, con la finalità di fornire loro informazioni dettagliate sulle diverse opzioni di carriera disponibili, sia in ambito accademico che lavorativo, e limitare così il fenomeno della dispersione scolastica. La decisione si inserisce nell'ambito della collaborazione tra il Dipartimento politiche del lavoro e della formazione e la Sovraintendenza agli studi per la gestione coordinata degli interventi di orientamento e formazione sul territorio regionale e permetterà di favorire un maggior raccordo tra il mondo della scuola, i servizi al lavoro e le imprese. La spesa complessiva è di 75 mila euro.

Inoltre, è stata approvata la bozza del contratto con la Monterosa S.p.A. e il Comune di Ayas relativo al servizio di trasporto pubblico locale, riconosciuto alla telecabina Champoluc-Crest, per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2028. Il costo complessivo è di 140 mila euro annui per il quinquennio interessato.

TURISMO, SPORT E COMMERCIO

È stato approvato l'aggiornamento del regolamento d'uso del marchio collettivo regionale di promozione turistica della Valle d'Aosta "Marchio cuore", richiesto dal Ministero delle imprese e del made in Italy. Con l'atto si completa la procedura di registrazione del marchio avviata nel mese di marzo 2023 presso la Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

 

1015

us

 

 

Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 



Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
u-stampa@regione.vda.it
www.regione.vda.it

 
Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

30 ago 2011

Orrore racconto di Arduino Rossi IL BOSCO DEL MORTO -


da Youtube  spettri della montagna

Aveva da poco acquistato una baita in una zona boscosa e collinare, lontano dalla città, stanco di traffico e di rumore.
Andrea era un pensionato poco più che cinquantenne: ancora giovanile nei modi, nell’aspetto, nelle abitudini spartane.
Aveva reso la casupola appena vivibile, eliminando tutto ciò che non gli serviva e vi si era trasferito: tutto era in ordine, preciso come sapeva esserlo Lui.
Non aveva famiglia: non si era sposato e aveva perso i pochi amici lungo la strada della vita, gli erano sfuggiti nella monotonia di un’esistenza grigia.
Era stato un impiegato di basso livello presso un ufficio comunale, non si era ammazzato dal lavoro e aveva mantenuto i suoi hobby solitari: principalmente lunghe passeggiate da misantropo in montagna, inoltre dipingeva quadri con paesaggi, che nessuno voleva, scriveva poesie, leggeva molti libri.
Era quasi un intellettuale, sicuramente era sempre in forma: controllava il cibo con attenzione e ogni sei mesi si faceva “rivedere” dai dottori, con analisi e visite specialistiche.
Oltre all’abitazione rurale possedeva un po’ di prati e anche un bosco fitto e aspro, abbandonato da anni, covo di civette, volpi e caprioli.
Era chiamato”il bosco del morto”, forse perché era avvolta spesso da un’ombra densa e un po’ tenebrosa, quasi inquietante.
Ogni tanto Andrea saliva per raccogliere un po’ di legna in quella che era la sua selva intricata, fitta di rovi e sterpi: amava quel luogo e si sentiva libero dai suoi pensieri.
Non aveva rimorsi, ma molti rimpianti: aveva desiderato tante donne ardentemente e mai le aveva possedute, né avvicinate.
Ora gli anni coprivano tutto con la nebbia dell’oblio, donando quella dolcezza malinconica all'autunno dell’esistenza.
Andrea segava i rami secchi e li trascinava sino a casa: aveva sempre bisogno di legna.
Quell’inverno era particolarmente gelido e il fuoco del camino scaldava appena quella che era diventata la sua cucina: un luogo scuro e fumoso, basso e dalle pareti irregolari, zeppe d’arnesi d’altri tempi.
Il giorno era sempre più breve e il sole tramontava presto dietro le colline ad Oriente: il crepuscolo era spesso con un cielo nuvoloso, gonfio di neve, che spegneva ogni colore e i sussurri nella valle.
Era faticoso trascinare con il freddo la legna spinosa, ma era necessario, poi quella vita ruvida e scomoda gli modellava l’anima: diventava sempre più deciso, coraggioso e determinato.
I corvi volavano bassi in cerca dello scarso cibo, la luce si stava spegnendo tra il bianco della neve, il rosso della terra nuda, il bruno degli alberi spogli.
Si udiva il fruscio del rapido movimento di piccoli roditori tra i cespugli innevati.
Andrea percepiva il sudore caldo lungo la schiena e il gelo sul viso, ma doveva terminare prima che la notte lo sorprendesse: non voleva arrischiarsi lungo il sentiero al buio, non aveva neppure una torcia elettrica con sé.
La notte calò mentre Lui era ancora a spezzare rami, a legare fascine: dovette affrettarsi, perché temeva di non vedere neppure quella poca luce riflessa dai borghi della vallata.
Si stava ponendo la corda sulle spalle per trascinare il fardello racimolato, quando udì una voce possente: -Lascia quella legna! Lasciala lì! Ladro!-
Andrea si voltò, ma non vide nessuno, urlò: -Chi è? Dove sei?-
Non ricevette risposta e proseguì, sicuro di aver immaginato tutto o di aver udito un suono distante, storpiata dall'eco.
Lungo il sentiero udì nuovamente quella voce, che ripeteva con sempre più rabbia: -Ladro! Lascia tutto e vattene dalla mia terra!-
Andrea non sopportava prepotenze, in particolare non accettava, neppure da un matto, che qualcuno violasse i suoi diritti acquisiti legalmente, usurpasse il proprio territorio, onestamente comprato.
Infuriato gridò, pronto a tutto: -Fatti vedere!-
-Ladro, restituiscimi la legna!-
-Cosa vuoi? Questa terra è mia, il bosco è mio!-
Ci fu un silenzio lungo un tempo infinito, poi quell’arrogante individuo, dal tono forte e cattivo,
riprese a pretendere ciò che considerava suo.
Giunto a casa Andrea si barricò dentro e impugnò il fucile da caccia, deciso a sparare al primo tentativo scasso per entrare sino al suo rifugio.
Il silenzio rimase impenetrabile e per tutta la notte una tranquillità pesante aleggiò attorno alla baita.
All’alba Andrea si decise a sgusciare fuori, sempre guardingo e armato di una spranga: non c’era nessuno, ma volle subito avere chiarimenti su chi avesse osato attentare alla sua pace e alla proprietà.
Disse il parroco: -Sarà stato un vagabondo! Da noi non ci sono personaggi simili.-
Il vecchio panettiere invece sorrise: -Può essere stato uno scherzo. Qui ci sono molti burloni.-
Gli proposero mille ipotesi e nessuna fu soddisfacente.
Si decise di andare dall’eremita, un personaggio così chiamato da tutti per la sua solitudine, per la riservatezza silenziosa, per la religiosità umile, popolare: -Sarà stato certamente lo zio Barbabianca.-
-Chi sarebbe questo tizio? Il matto del paese?-
-No! Nulla di simile: era solo uno scapolo egoista e scontroso, padrone di quella che è oggi casa tua con tutti i terreni attorno.-
Andrea era curioso e voleva conoscere il personaggio: -Dove vive?-
-Non vive più, perché morì venti anni fa!-
Fu un colpo per Lui, era convinto che l’eremita fosse una persona normale, ma gli apparve in quel momento totalmente folle: -Cosa sta dicendo? I morti non parlano, non pretendono ciò che fu loro.-
L’eremita sospirò, scuotendo il capo, gli voltò le spalle e gli disse sconsolato: -Ti accorgerai!-
Seppe altro sul vecchio Barbabianca: era stato un poco di buono da giovane, era stato in prigione per omicidio, che un avvocato aveva fatto depennare in un eccesso di legittima difesa.
Era mal considerato da tutti e scendeva in paese solo per comprarsi il vino, di cui non poteva restare senza.
Era stato il più gran bevitore del paese, ma nessuno lo aveva visto barcollare.
Era alto e magro, era tutto nervi e rabbia: non si poteva contraddirlo né importunarlo, se non si voleva rischiare di essere colpiti dal suo bastone, che teneva sempre con sé.
Aveva posseduto solo quel pezzo di terra, dove nessuno osava entrarci.
Aveva avuto pure due cani, grossi e neri, più feroci di Lui.
Andrea sorrise incredulo e indifferente: non sarebbe stato certamente uno spettro a scacciarlo dalla sua proprietà.
Chiese: -Di cosa è morto?-
-Fu assassinato mentre difendeva il suo bosco dai saccheggiatori di legna.-
-Trovarono chi lo assassinò?-
-I sospetti caddero su tre giovinastri del borgo vicino, che furono rinvenuti cadaveri in fondo al burrone del diavolo, quella spaccatura della montagna, che si vede in fondo alla valle.-
-Ovviamente la gente avrà incolpato il defunto Barbabianca!-
-Qui si afferma che i tre fossero terrorizzati e pure la loro fine sia avvolta da fatti inspiegabili.-
Andrea non volle sentire altro: era certo che volessero intimidirlo per fargli svendere la baita con tutto quello che sta attorno.
Pensò: -Non sarò così sciocco da farmi spaventare da un branco di grossolani montanari!-
Se ne tornò a casa e non si preoccupò più della faccenda: si chiuse in casa e tenne a portata di mano il fucile carico.
Non capitò nulla sino a quando non incominciò, dopo il tramontare del sole, a udire dei passi pestare la neve o il fango: era certamente un omone, dal rumore che provocava.
Uscì più volte per vedere chi fosse: trovò solo le impronte di scarponi chiodati d’altri tempi e nient’altro.
Quella persecuzione proseguì per intere nottate: Andrea non dormiva più, all’alba era stanchissimo.
Tornò con il suo fucile a tracolla sino al bosco e provocò l’ira del presunto fantasma, spezzando alcuni rami secchi e si caricò sulle spalle in piena notte.
La solita voce tenebrosa e possente riprese ad accusarlo di essere un ladro.
Andrea sparò tutti i colpi che aveva in canna, sprecò le munizioni, ma non riuscì a capire dove fosse nascosto: in alto, in basso, vicino, oltre la cresta del monte.
Lasciò tutto lì, tranne il fucile, che brandiva come una clava, pronto a difendersi in un eventuale scontro ravvicinato.
La voce ripeteva: -Ladro! Ladro! Restituiscimi la legna, la baita, il mio bosco!-
-Qui, tutto è mio! Fatti vedere, se hai coraggio!-
Lui ebbe una sonora risata come risposta, che riempì la valletta.
Corse come un dannato verso la sua baita e vi si barricò dentro.
Non voleva cedere e gridò: -Fatti vedere, anima dannata!-
-Come vuoi tu!-
Gli apparve, oltre i vetri polverosi e affumicati della cucina, un essere altissimo, quasi gigantesco,
di una figura longilinea non umana.
Andrea era terrorizzato, ma uscì agitando l'accetta come un forsennato, urlando: -Fatti sotto, mostro del diavolo, spettro ripugnante!-
L’essere era lunghissimo, sottile, dalle fattezze truci, deformate in smorfie ghignanti e dolorose: sorrise con i suoi denti bianchissimi che risaltavano sul volto pallido.
Andrea si arrestò e non ebbe più il coraggio di seguirlo mentre l’entità si dileguava tra i cespugli del torrente asciutto: si sciolse come un’ombra alla luce.
Andrea attese il sole alto per uscire dal suo nascondiglio, dentro la baita: era provato, angosciato, ma non riusciva a provare terrore, l’emozione era stata troppo forte per permettergli di connettere e prendere una decisione sensata.
Corse dal parroco, che lo ascoltò con occhi perplessi: gli consigliò di farsi vedere da un medico.
Tornò dall’eremita, che gli sorrise compassionevole: -Vattene! Lascia tutto e torna in città.-
-Non posso! Non voglio!-
-Non hai alternative! Barbabianca non ti darà tregua sino a quando non ti avrà scacciato, oppure dovrai resistere per tutta la vita alle sue pretese. Ricordati di non aprirgli mai. Lui non può fare nulla se tu non lo lascerai entrare in casa: solo allora avrà la meglio.-
Andrea tornò alla baita e lì rimase: lavorava assiduamente sino al tramonto, poi si serrava in casa e lì era costretto a udire lo spettro che continuava a chiamarlo, lo provocava senza mai desistere.
Era già passato un mese e gli era sempre più difficile resistere al richiamo del morto.
Quella sera si lanciò fuori, urlando: -Vattene! Lasciami in pace, ritorna all’inferno!-
Lo spettro rimase immobile di fronte a Lui: sogghignava e gli chiese con un gesto di entrare.
Andrea acconsentì involontariamente: -Va dove desideri!-
Una volta dentro le urla del morto gli fecero male alle orecchie: -Ladro, rendimi ciò che è mio!-
-Scordatelo! Ora è solo mio! Tu non esisti più!-
Andrea impugnò un tizzone ardente e lo usò come arma contro lo spettro, che indietreggiò sino alla porta e fuggì, inseguito dai primi raggi di sole del mattino.
Andrea urlò: -Io l’ho rimandato da dove è venuto! Lo farò sapere a tutti!-
Uscì ansando, inciampando e rialzandosi più volte: era stravolto e il cuore batteva forte, troppo forte, fino ad incepparsi.
Lo ritrovarono lungo il sentiero che conduce al paese, esamine, con la bocca spalancata per l’ultimo tentativo di rubar l’aria al mondo.
I montanari che lo scorsero si tolsero il cappello: -Poveraccio! Questo è un’altra vittima di Barbabianca, quella maledetta anima dell’inferno!-

Contemporanea narrativa racconto di Arduino Rossi IL BOSCO DEL MORTO -


da Youtube  spettri della montagna

Aveva da poco acquistato una baita in una zona boscosa e collinare, lontano dalla città, stanco di traffico e di rumore.
Andrea era un pensionato poco più che cinquantenne: ancora giovanile nei modi, nell’aspetto, nelle abitudini spartane.
Aveva reso la casupola appena vivibile, eliminando tutto ciò che non gli serviva e vi si era trasferito: tutto era in ordine, preciso come sapeva esserlo Lui.
Non aveva famiglia: non si era sposato e aveva perso i pochi amici lungo la strada della vita, gli erano sfuggiti nella monotonia di un’esistenza grigia.
Era stato un impiegato di basso livello presso un ufficio comunale, non si era ammazzato dal lavoro e aveva mantenuto i suoi hobby solitari: principalmente lunghe passeggiate da misantropo in montagna, inoltre dipingeva quadri con paesaggi, che nessuno voleva, scriveva poesie, leggeva molti libri.
Era quasi un intellettuale, sicuramente era sempre in forma: controllava il cibo con attenzione e ogni sei mesi si faceva “rivedere” dai dottori, con analisi e visite specialistiche.
Oltre all’abitazione rurale possedeva un po’ di prati e anche un bosco fitto e aspro, abbandonato da anni, covo di civette, volpi e caprioli.
Era chiamato”il bosco del morto”, forse perché era avvolta spesso da un’ombra densa e un po’ tenebrosa, quasi inquietante.
Ogni tanto Andrea saliva per raccogliere un po’ di legna in quella che era la sua selva intricata, fitta di rovi e sterpi: amava quel luogo e si sentiva libero dai suoi pensieri.
Non aveva rimorsi, ma molti rimpianti: aveva desiderato tante donne ardentemente e mai le aveva possedute, né avvicinate.
Ora gli anni coprivano tutto con la nebbia dell’oblio, donando quella dolcezza malinconica all'autunno dell’esistenza.
Andrea segava i rami secchi e li trascinava sino a casa: aveva sempre bisogno di legna.
Quell’inverno era particolarmente gelido e il fuoco del camino scaldava appena quella che era diventata la sua cucina: un luogo scuro e fumoso, basso e dalle pareti irregolari, zeppe d’arnesi d’altri tempi.
Il giorno era sempre più breve e il sole tramontava presto dietro le colline ad Oriente: il crepuscolo era spesso con un cielo nuvoloso, gonfio di neve, che spegneva ogni colore e i sussurri nella valle.
Era faticoso trascinare con il freddo la legna spinosa, ma era necessario, poi quella vita ruvida e scomoda gli modellava l’anima: diventava sempre più deciso, coraggioso e determinato.
I corvi volavano bassi in cerca dello scarso cibo, la luce si stava spegnendo tra il bianco della neve, il rosso della terra nuda, il bruno degli alberi spogli.
Si udiva il fruscio del rapido movimento di piccoli roditori tra i cespugli innevati.
Andrea percepiva il sudore caldo lungo la schiena e il gelo sul viso, ma doveva terminare prima che la notte lo sorprendesse: non voleva arrischiarsi lungo il sentiero al buio, non aveva neppure una torcia elettrica con sé.
La notte calò mentre Lui era ancora a spezzare rami, a legare fascine: dovette affrettarsi, perché temeva di non vedere neppure quella poca luce riflessa dai borghi della vallata.
Si stava ponendo la corda sulle spalle per trascinare il fardello racimolato, quando udì una voce possente: -Lascia quella legna! Lasciala lì! Ladro!-
Andrea si voltò, ma non vide nessuno, urlò: -Chi è? Dove sei?-
Non ricevette risposta e proseguì, sicuro di aver immaginato tutto o di aver udito un suono distante, storpiata dall'eco.
Lungo il sentiero udì nuovamente quella voce, che ripeteva con sempre più rabbia: -Ladro! Lascia tutto e vattene dalla mia terra!-
Andrea non sopportava prepotenze, in particolare non accettava, neppure da un matto, che qualcuno violasse i suoi diritti acquisiti legalmente, usurpasse il proprio territorio, onestamente comprato.
Infuriato gridò, pronto a tutto: -Fatti vedere!-
-Ladro, restituiscimi la legna!-
-Cosa vuoi? Questa terra è mia, il bosco è mio!-
Ci fu un silenzio lungo un tempo infinito, poi quell’arrogante individuo, dal tono forte e cattivo,
riprese a pretendere ciò che considerava suo.
Giunto a casa Andrea si barricò dentro e impugnò il fucile da caccia, deciso a sparare al primo tentativo scasso per entrare sino al suo rifugio.
Il silenzio rimase impenetrabile e per tutta la notte una tranquillità pesante aleggiò attorno alla baita.
All’alba Andrea si decise a sgusciare fuori, sempre guardingo e armato di una spranga: non c’era nessuno, ma volle subito avere chiarimenti su chi avesse osato attentare alla sua pace e alla proprietà.
Disse il parroco: -Sarà stato un vagabondo! Da noi non ci sono personaggi simili.-
Il vecchio panettiere invece sorrise: -Può essere stato uno scherzo. Qui ci sono molti burloni.-
Gli proposero mille ipotesi e nessuna fu soddisfacente.
Si decise di andare dall’eremita, un personaggio così chiamato da tutti per la sua solitudine, per la riservatezza silenziosa, per la religiosità umile, popolare: -Sarà stato certamente lo zio Barbabianca.-
-Chi sarebbe questo tizio? Il matto del paese?-
-No! Nulla di simile: era solo uno scapolo egoista e scontroso, padrone di quella che è oggi casa tua con tutti i terreni attorno.-
Andrea era curioso e voleva conoscere il personaggio: -Dove vive?-
-Non vive più, perché morì venti anni fa!-
Fu un colpo per Lui, era convinto che l’eremita fosse una persona normale, ma gli apparve in quel momento totalmente folle: -Cosa sta dicendo? I morti non parlano, non pretendono ciò che fu loro.-
L’eremita sospirò, scuotendo il capo, gli voltò le spalle e gli disse sconsolato: -Ti accorgerai!-
Seppe altro sul vecchio Barbabianca: era stato un poco di buono da giovane, era stato in prigione per omicidio, che un avvocato aveva fatto depennare in un eccesso di legittima difesa.
Era mal considerato da tutti e scendeva in paese solo per comprarsi il vino, di cui non poteva restare senza.
Era stato il più gran bevitore del paese, ma nessuno lo aveva visto barcollare.
Era alto e magro, era tutto nervi e rabbia: non si poteva contraddirlo né importunarlo, se non si voleva rischiare di essere colpiti dal suo bastone, che teneva sempre con sé.
Aveva posseduto solo quel pezzo di terra, dove nessuno osava entrarci.
Aveva avuto pure due cani, grossi e neri, più feroci di Lui.
Andrea sorrise incredulo e indifferente: non sarebbe stato certamente uno spettro a scacciarlo dalla sua proprietà.
Chiese: -Di cosa è morto?-
-Fu assassinato mentre difendeva il suo bosco dai saccheggiatori di legna.-
-Trovarono chi lo assassinò?-
-I sospetti caddero su tre giovinastri del borgo vicino, che furono rinvenuti cadaveri in fondo al burrone del diavolo, quella spaccatura della montagna, che si vede in fondo alla valle.-
-Ovviamente la gente avrà incolpato il defunto Barbabianca!-
-Qui si afferma che i tre fossero terrorizzati e pure la loro fine sia avvolta da fatti inspiegabili.-
Andrea non volle sentire altro: era certo che volessero intimidirlo per fargli svendere la baita con tutto quello che sta attorno.
Pensò: -Non sarò così sciocco da farmi spaventare da un branco di grossolani montanari!-
Se ne tornò a casa e non si preoccupò più della faccenda: si chiuse in casa e tenne a portata di mano il fucile carico.
Non capitò nulla sino a quando non incominciò, dopo il tramontare del sole, a udire dei passi pestare la neve o il fango: era certamente un omone, dal rumore che provocava.
Uscì più volte per vedere chi fosse: trovò solo le impronte di scarponi chiodati d’altri tempi e nient’altro.
Quella persecuzione proseguì per intere nottate: Andrea non dormiva più, all’alba era stanchissimo.
Tornò con il suo fucile a tracolla sino al bosco e provocò l’ira del presunto fantasma, spezzando alcuni rami secchi e si caricò sulle spalle in piena notte.
La solita voce tenebrosa e possente riprese ad accusarlo di essere un ladro.
Andrea sparò tutti i colpi che aveva in canna, sprecò le munizioni, ma non riuscì a capire dove fosse nascosto: in alto, in basso, vicino, oltre la cresta del monte.
Lasciò tutto lì, tranne il fucile, che brandiva come una clava, pronto a difendersi in un eventuale scontro ravvicinato.
La voce ripeteva: -Ladro! Ladro! Restituiscimi la legna, la baita, il mio bosco!-
-Qui, tutto è mio! Fatti vedere, se hai coraggio!-
Lui ebbe una sonora risata come risposta, che riempì la valletta.
Corse come un dannato verso la sua baita e vi si barricò dentro.
Non voleva cedere e gridò: -Fatti vedere, anima dannata!-
-Come vuoi tu!-
Gli apparve, oltre i vetri polverosi e affumicati della cucina, un essere altissimo, quasi gigantesco,
di una figura longilinea non umana.
Andrea era terrorizzato, ma uscì agitando l'accetta come un forsennato, urlando: -Fatti sotto, mostro del diavolo, spettro ripugnante!-
L’essere era lunghissimo, sottile, dalle fattezze truci, deformate in smorfie ghignanti e dolorose: sorrise con i suoi denti bianchissimi che risaltavano sul volto pallido.
Andrea si arrestò e non ebbe più il coraggio di seguirlo mentre l’entità si dileguava tra i cespugli del torrente asciutto: si sciolse come un’ombra alla luce.
Andrea attese il sole alto per uscire dal suo nascondiglio, dentro la baita: era provato, angosciato, ma non riusciva a provare terrore, l’emozione era stata troppo forte per permettergli di connettere e prendere una decisione sensata.
Corse dal parroco, che lo ascoltò con occhi perplessi: gli consigliò di farsi vedere da un medico.
Tornò dall’eremita, che gli sorrise compassionevole: -Vattene! Lascia tutto e torna in città.-
-Non posso! Non voglio!-
-Non hai alternative! Barbabianca non ti darà tregua sino a quando non ti avrà scacciato, oppure dovrai resistere per tutta la vita alle sue pretese. Ricordati di non aprirgli mai. Lui non può fare nulla se tu non lo lascerai entrare in casa: solo allora avrà la meglio.-
Andrea tornò alla baita e lì rimase: lavorava assiduamente sino al tramonto, poi si serrava in casa e lì era costretto a udire lo spettro che continuava a chiamarlo, lo provocava senza mai desistere.
Era già passato un mese e gli era sempre più difficile resistere al richiamo del morto.
Quella sera si lanciò fuori, urlando: -Vattene! Lasciami in pace, ritorna all’inferno!-
Lo spettro rimase immobile di fronte a Lui: sogghignava e gli chiese con un gesto di entrare.
Andrea acconsentì involontariamente: -Va dove desideri!-
Una volta dentro le urla del morto gli fecero male alle orecchie: -Ladro, rendimi ciò che è mio!-
-Scordatelo! Ora è solo mio! Tu non esisti più!-
Andrea impugnò un tizzone ardente e lo usò come arma contro lo spettro, che indietreggiò sino alla porta e fuggì, inseguito dai primi raggi di sole del mattino.
Andrea urlò: -Io l’ho rimandato da dove è venuto! Lo farò sapere a tutti!-
Uscì ansando, inciampando e rialzandosi più volte: era stravolto e il cuore batteva forte, troppo forte, fino ad incepparsi.
Lo ritrovarono lungo il sentiero che conduce al paese, esamine, con la bocca spalancata per l’ultimo tentativo di rubar l’aria al mondo.
I montanari che lo scorsero si tolsero il cappello: -Poveraccio! Questo è un’altra vittima di Barbabianca, quella maledetta anima dell’inferno!-