POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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30 dic 2010
Festività a Selvino: appuntamenti, eventi e sci
Zero facebooks, Internet in Cina e in Italia
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2010 - Cina chiude 60mila siti ...porno
Però anche i Cina è impossibile essere visti, senza troppi problemi: pare che nella pubblica amministrazione italiana si censurino i siti, per i dipendenti, con il termine pedo-pornografico, pornografico, ma in realtà sono quasi sempre siti normali, con qualche critica di stampo politico.
La censura su Internet per ora funziona solo in Cina, mentre nel resto del mondo tutto passa e filtra, senza grandi problemi.
La Cina ha chiuso, ufficialmente, 60mila siti che definisce pornografici, ma in realtà molti di questi siti erano solo....politici ed infastidivano il sistema cinese.
Ora Lula - presidente del Brasile - decide per Battisti
Presidente del Brasile Lula non fa il regalo all'Italia
Brasile - Cesare Battisti
Cesare Battisti e le minacce di La Russa cntro il Brasile
Luiz Inacio Lula da Silva, presidente del Brasile è tranquillo
Lula e l'estradizione di Battisti
Notizie news - sinistrae e libertà
Liguria . Sinistra e libertà
Mentale anoressia
Anoressia Foto
Muore per anoressia la fotomodella dal fotografo Oliviero Toscani
Francia - muore la modella anoressica - simbolo
Isabelle Caro era una la modella francese era pure il simbolo dell'anoressia: è deceduta per una polmonite.
news sindacato Notizia siglata l'intesa tra regione e sindacati PER LA spa SALVAPRECARI
PER LA spa SALVAPRECARI
E' stata siglata nel pomeriggio di oggi, mercoledì 29 dicembre, l'intesa per l'applicazione della legge regionale 44/2010 che contempla la nascita della nuova società per la gestione di servizi alla pubblica amministrazione.
Dopo l'incontro della mattinata tra Regione e sindacati, si è proceduto alla stesura di un documento nel quale è stata sancita, in primo luogo, l'istituzione di un tavolo di confronto permanente per garantire un percorso trasparente di applicazione della nuova normativa regionale.
In particolare le parti dovranno ritrovarsi a concertare su:
- i criteri con cui la società recluterà il personale necessario per lo svolgimento dei servizi affidati dall'ammnistrazione regionale, definendo sulle basi di atti di indirizzo regionali le modalità con cui saranno effettuate le assunzioni nel rispetto dei principi di trasparenza e di pubblicità;
- l'applicazione dell'articolo 10, comma 3, della legge che determina che, oltre ai contratti collettivi nazionali di lavoro, al personale assunto dalla Società saranno applicati eventuali integrativi, affinché possano essere garantiti, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, i salari erogati al personale regionale di riferimento.
Nell'intesa è stato inoltre stabilito che i contratti a tempo determinato attualmente in essere saranno mantenuti fino alla loro scadenza naturale. E ancora, per quanto concerne i contratti a scadenza al 31 dicembre 2010 e di quelli la cui conclusione è inserita prima della costituzione e dell'attivazione della nuova società, si provvederà alla loro riattivazione per il mantenimento dei servizi, sempre comunque nei limiti delle risorse finanziarie disponibili e dei vincoli di spesa.
A siglare l'intesa, oltre al Presidente della Regione Augusto Rollandin, sono stati i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, SAVT e CSA.
Valle d'Aosta - Precari
PER LA spa SALVAPRECARI
Nella mattinata di oggi, mercoledì 29 dicembre, si è svolta a Palazzo regionale la prima riunione del tavolo per la concertazione tra Regione e sindacati sulle modalità e le tempistiche di assunzione del personale che verrà impiegato attraverso la nuova società per la gestione di servizi alla pubblica amministrazione, istituita con la legge regionale 44 del 20 dicembre scorso.
All'incontro, presieduto dal Presidente della Regione Augusto Rollandin, hanno preso parte, oltre ai coordinatori regionali del Personale, Ornella Badery, e dell'Ufficio Legale, Stefania Fanizzi, tutti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
«Come già annunciato in Consiglio regionale in occasione dell'approvazione della legge – spiega il Presidente Rollandin – si è provveduto oggi ad istituire il tavolo di tavolo finalizzato alla sottoscrizione di un accordo quadro nel quale definire le problematiche relative all'acquisizione del personale nella nuova società di servizi. La dichiarazione di intenti emersa nel corso di questo primo incontro, e nella quale ci riconosciamo tutti, sta nel mantenimento dell'impiego del personale fino alla scadenza naturale dei contratti, provvedendo nel frattempo ad attivare la legge e mettere quindi in funzione la nuova società».
WWF: 2010 ANNO NEGATIVO PER L’AMBIENTE
WWF: 2010 ANNO NEGATIVO PER L'AMBIENTE
IL BILANCIO AMBIENTALE DEL WWF
Per il WWF Italia il bilancio ambientale 2010 del nostro paese si chiude con
un segno negativo, se si esclude il grande sforzo fatto per adeguarsi al
contesto internazione sulla Convenzione della Biodiversità che ha visto nel
2010 l'approvazione della strategia nazionale (di cui però si attende la
cabina di regia Stato-Regioni).
Il primo problema nasce dalla mancata integrazione delle politiche
ambientali, e più in generale di una vera e propria strategia di
sostenibilità, all'interno dei vari ambiti d'azione del Governo.
La questione ambientale sembra separata dal contesto generale e fortemente
indebolita per una significativa difficoltà amministrativa e gestionale e
quindi di ruolo, in cui è caduto il Ministero dell'ambiente anche a seguito
di un taglio di risorse economiche che non trova eguali in nessun altro
dicastero.
Gli elementi salienti del fallimento delle politiche ambientali nel nostro
paese trovano un particolare punto di evidenza nell'ulteriore ritardo
accumulato nel settore delle politiche energetiche dove l'Italia rimane il
pese più arretrato a livello comunicatorio nel raggiungimento degli
obiettivi di Kyoto.
Avendo ormai definito la scelta per il nucleare si disincentiva però ogni
forma di crescita di energie alternative e di azioni tese al risparmio e
all'efficienza energetica.
La situazione appare poi aggravata dalle linee di sviluppo delle opere
infrastrutturali che, sebbene fortemente rallentate per la carenza economica
sottovalutata dal Governo, rafforzeranno il comparto stradale e quindi non
saranno utili alla diminuzione di gas serra provenienti dal settore
trasportistico.
Anche relativamente all'assetto del territorio il 2010 non segna alcun passo
in avanti e anche in questo caso la falcidie economica del Ministero
ambiente si pagherà pesantemente in termini di mancati interventi nel
settore della prevenzione del rischio idrogeologico.
Nel frattempo assistiamo ad una spaventosa crescita urbanistica, con
conseguente nuova occupazione di territorio e consumo di suolo accompagnata
da piani casa che hanno contribuito a derogare le normative urbanistiche e
paesaggistiche e da piani di concessioni demaniali che ulteriormente hanno
contribuito alla cementificazione delle spiagge e all'occupazione delle
nostre coste.
Nel settore della tutela della natura il 2010 registra una grave crisi dei
parchi, salvati in extremis da un intervento in finanziaria, e una virulenta
ripresa delle lobby venatorie che hanno trovato soprattutto nel contesto
regionale una incomprensibile sponda alle loro richieste. Sulle politiche
di conservazione il 2010 registra il gravissimo caso del declassamento del
parco nazionale dello Stelvio, istituito nel lontano 1935, che rischia di
diventare un pericoloso precedente a livello nazionale capace di squilibrare
i già difficili rapporti tra Stato, Regioni e enti locali.
Quello che preoccupa il WWF non è tanto il risultato del 2010 quanto la
mancanza di prospettive per il 2011 e per gli anni futuri. Non solo non si
intravede la possibilità di una politica ambientale di stampo europeo, che
potrebbe essere addirittura insufficiente, ma addirittura si vede ogni
azione di tutela e di conservazione sacrificata nel nome di interessi
specifici che hanno fatto perdere completamente di vista l'interesse
nazionale che la Costituzione mette in capo alla Stato.
E su questi temi a preoccupare non è solo l'azione o la mancata azione di
Governo, quanto l'incapacità di ogni parte politica di rappresentare in modo
adeguato questi valori e, conseguentemente, l'incapacità di svolgere
un'azione politica e amministrativa discontinua rispetto a un passato di
speculazione e inquinamento che porti il paese sulla strada della
sostenibilità.