8 lug 2010

112 Guai ai vinti

Chi non vince, non ha successo economico e sociale, è una nullità, da disprezzare e emarginare: questa idea prende sempre più piede e sostituisce il nostrano “vivi e lascia vivere”.
Le sfumature e i piccoli piaceri della vita svaniscono nel nulla: sono solo scusanti per i vinti.
Quindi ancora una volta si ode il barbaro: “Guai ai vinti!”
Allora era Brenno, il re dei celti che pretendeva sempre più oro dai romani sconfitti.