31 lug 2010

Il trionfo della destra, contro un centro anacronistico, viscido e opportunista


Ormai è guerra frontale e frattura reale, così Gianfranco sfida il suo ex alleato, amico e capo di partito: «Può dire quel che vuole, oramai. Sulle mie dimissioni in concreto non può far nulla. Ho le mani libere, ci confronteremo in Parlamento, lo attendo lì».
Intanto lui, Silvio è certo di avere i numeri per resistere a quella strana alleanza tra fini e le opposizioni: l'ex figlio dei nostalgici ora sta diventando un uomo di centro, strano destino è il suo.