1 lug 2010

BRANCO DI CANI



BRANCO DI CANI
Poesie di ROSSI ARDUINO
PRESENTAZIONE DELL'AUTORE
In “Branco di Cani” ci sono versi un po' arrabbiato, più degli altri: una chiave di lettura, che spiega questa raccolta e molti altre mie poesie, sta in un messaggio ribelle, in una fase della mia esistenza dura.
Tacere spesso non fa bene alla saluta: la voglia di urlare ciò che si sente dentro, la propria opinione, diventa una necessità.
Io spesso volevo dire ciò che pensavo in faccia a certe persone, contro certe realtà, contro certe ideologie, sopratutto contro certe forze ed arroganti bugiardi, assassini di verità.
La libertà e la voglia di natura, di giustizia, stavano e stanno alla base di tutte le mie opere, poetiche e no.
Arduino Rossi

BRANCO DI CANI
I
Samaritani
si spostano
lungo viali
di cemento,
tra farisei
e pubblicani,
tra meretrici
e Santi
eremiti,
per giungere
in terre
vergini,
sporche
di sangue
e acqua
di colonia.
II
Sinuose
similitudini
si smuovono
in situazioni
impellenti
siamo
nell'epoca
del vento
e del sole,
dei furfanti
con petali
e farfalle
attorno
ai crani
calvi.
III
Si sparava!
Io miravo
alla Luna
dei mortali,
di panna
e miele,
di pepe nero
e mari
fangosi.
Si moriva,
si trapassava
a miglior
vita,
nella Patria
del Padre
Divino,
fugace.
IV
Sorelle di legno
e bachelite
amavano dormire
tra fumi,
odori
e ciarloni;
si sa che l'eroe
si trova
nei pezzenti
di ghiaccio,
tra whisky
e limone.
Si salpava
per coste
frastagliate,
tagliuzzate
dai marosi,
dagli spettri
dei naufraghi
su scogliera
di corallo
nero e rosa.
V
Sorelle
gemelle,
figlie dello zolfo,
del cristallo boemo,
ciurme
di bastimenti
per il grande
mare-oceano
all'inseguimento
dei corsari
inglesi;
feroci mercanti
di pelli
delle foreste
denudate
dai bambini
di salsedine
si sposano
nelle notti.
IV
Si era
ingrati,
come palme
sorde
alla calura
del dì
di legno.
Ciascuno
viveva
per esistere,
per sorridere
ai Lumi
reggitori
delle colonne
celesti.
Si sorrideva
alla vita,
ai pargoli
di salnitro,
carbone
e zolfo,
si moriva
per la grande
nazione
africana.
V
Giunsero
dalle coste
d'avorio,
ferro
e piombo;
erano nudi
con petti
scarni,
con fiori
nei capelli
setolosi.
Qualcuno
cantava
le sue lugubri
nenie barbare,
altri si cinsero
i fianchi
con pelli
di iena.
Si ammucchiarono
nelle periferie
sordide,
fumose,
putride,
gialle.
VI
Candele,
stoppini
e dei stranieri
per credersi
diversi
del solito
cane randagio
nel branco,
dei ladri
e pecore
senza pastore.
Incenso
sugli altari
trafugati
nelle indie,
sperando
di essere
nuovi eroi,
Santi
per paradisi
ancestrali,
un po' scoloriti,
dove solo
gli eletti
si ritengono
vere divinità
e il volgo
è il pattume
da ardere.
VII
Sembianze umane
in ere
sanguinarie
con speme
e ardori
brutali.
Ci sono
viltà
perpetue
per civiltà
in via
di estinzione,
poi salamandre
tra i rovi
roventi;
il Dio
dei nostri
padri
è svanito
nel sole.
VIII
Esistenza
scioltasi
negli incubi
si sapone
e paglia,
tra ardore,
furori
e lisci
sentimenti,
lubrificati
da anni
svaniti
nei gladioli,
nei gelsomini,
tra giovani
e bambini
in cerca
di elemosine
e pronti
a rubare,
bruciare,
assaltare
il misero
pellegrino,
il Santo
predicatore.
IX
Vi rammentate
degli avari?
Ora sono
stati promossi
benefattori.
Vi ricordate
degli usurai?
Oggi sono
dei valorosi
patrioti.
E gli sciacalli?
Si abbandonano
a festa
e disprezzano
i cuori
di arsenico,
di giallo
zafferano,
di petali
di rosa.
X
Assediamo
le fortezze
straniera,
gettiamo
a mare
gli occupanti
del sacro
suolo
della nostra
Patria.
Siamo noi
i padroni
legittimi
della superficie
terrestre,
delle brezze
e delle profondità
marine.
XI
Il globo
è nostro
con i verdi
prati
di alabastro,
di granito,
di marmo;
sono nostri
il sole
di cotone,
l'orizzonte
lineare
e di pomodoro;
è nostro
il giorno
di canapa
e lino.
XII
Cavalli
di corallo
australiano
sono su coste
tropicali,
su rocce
equatoriali;
si innalzano e si inabissano
tra onde
e montagne
d'acqua,
tra flutti
e risucchi,
tra schizzi
e mulinelli.
XIII
La nostra
epoca
è violata
nella sua
profonda
intimità
amorosa,
nei suoi
altisonanti
nomi
di papaveri
e santità
infernali,
tra lustrascarpe
e stagionati
potentati
di sabbia,
del Congo,
di fango
del Po.
L'oro
è tra noi
e con lui
c'è il suo
spirito
di olezzo
e il suo
figlio
sicario;
quanti
mercenari
per un pezzetto
di legno
del comando!
XIV
Flotte
nemiche
in porti
aperti
ai marosi
del Nord,
ai cinghiali
di terra,
agli spettri
del levante.
Quante notti
sotto
cieli, un po'
smorti,
un po' vivaci,
pieni di astri
pronti
a cadere
per un comando
del Signore
degli straccioni.
XV
Le città
si stanno
riempiendo
di umili
topi,
di ratti
valorosi,
di carogne
pronte
a tutto.
Le urbe
si sono svuotate
dei loro antichi
aitanti,
dei loro fantasmi
di pietra,
dei loro mendicanti.
Oggi siamo
tutti fratelli:
i bianchi con i neri,
i gialli con i mori,
poi le razze
saranno
violate,
saranno
distrutte,
saranno
mutate.
XVI
Non ci sarà più
una società
senza
predoni,
senza antropofagi,
senza briganti
cinesi.
No ci sarà più
pace
per i vecchi,
i bambini,
le donne,
i criminali,
le dame
di corte,
le pedine
degli scacchi.
XVII
Albe senza
lune lillà,
senza
soli
infantili;
saremo
noi,
cantastorie,
profeti
e vati.
Cinciallegre,
cicale,
salsedine
e branchi
di pesci spada e cinghiali
si stanno
preparando
al saccheggio,
all'assalto,
alla morte
dei pensieri.
XVIII
Amaranto,
viola
e ocra
per papi
negri,
per sovrani
dell'estremo
Oriente,
per generali
maori.
La razza
indù
è in declino,
le razze europee
stano morendo:
l'agonia
colma
il firmamento
di lamenti.
XIX
Siamo ormai
solitari briganti,
banditi
di strada,
assassini
smaliziati,
lacchè
pentiti,
traditori
di amicizie,
vigliacchi
e boia.
Ci proteggiamo
dall'orda
d'oro
con barricate
di gomma,
di nebbia,
di parole
astruse.
XX
Siamo figli
dei nostri padri,
fratelli,
sorelle,
evasi da case
uggiose,
cadaveri
non decomposti;
ci uniamo
in bande
per assalire
le vostre
dimore,
le vostre
fanciulle
ignare,
i vostri
giardini
incantati.
Veniamo
dall'Est,
dall'Ovest,
dal Sud,
siamo pronti
a venderci
l'anima,
a stuprare
i fiori
di giara.
Gli alisei
sospingono
le sere celesti,
noi siamo
il vento
di Dio,
la morte
dei tempi.
FINE
CURRICULUM
Rossi Arduino scrive e pubblica racconti, saggi da diversi anni, i suoi racconti sono stati diffusi e stampati su carta, in piccole edizioni, su riviste culturali in passato.
Ha stampato poesie, racconti e un romanzo breve con minute case editrici, con cui collaborava esternamente: IL SALICE di Potenza, Montedit di Melegnano -MI, etc.
Scrisse e pubblicò articoli di saggistica, in particolare sul quotidiano BERGAMO-OGGI, la pagina della cultura.
Deve solo concludere la tesi per ottenere la laurea in lettere, indirizzo storico, a Milano, mai conclusa per il febbrile impegno culturale.
Ha scritto moltissimi racconti, spesso di genere horror, che ha visto pubblicati in passato in due raccolte intitolate: "LA ROSA DI GENNAIO", "STORIE D'ALTRI TEMPI RACCONTATE ATTORNO AL CAMINO".
Un romanzo breve gli fu stampato, intitolato: "AVVENNE IN IRLANDA".
Molti altri racconti, brevi saggi e recensioni furono diffusi su riviste culturali.
Suoi racconti sono stati diffusi su internet, nei siti OCCHIROSSI, ZERODELTA, ANNOTAZIONI.
HA SIGLATO UN CONTRATTO CON LA CASA EDITRICE SENECA per la pubblicazione di un romanzo poliziesco LA VILLA DEI CIPRESSI, nella collana AMARANTOS: L'editrice Fabula ha presentato tre sue lavori, due raccolte di racconti e un romanzo breve, nel suo laboratorio, disponibile su Internet: fabula edizioni.
E' stata pubblicata una raccolta di racconti intitolata GLI STATALI - con la casa editrice Morpheo Edizioni.
Collabora con i Giornali online REPORTONLINE e scrive su una rubrica di AGENFAX, intitolata L'Opinione....di Arduino Rossi, collabora con il giornale online della F.D.C.
Il suo sito personale è :www.arduinorossi.bloger.com
Dipinge e ha ottenuto diversi premi di pittura a Milano.
Sue lettere, anche sotto forma di articolo, sono state diffuse su L'Eco di Bergamo, ILBERGAMO, BERGAMO-SETTE La Provincia di Cremona,
L'Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza, VITA TRENTINA, IL QUOTIDIANO DI CALABRIA, SECOLO XIX , REPUBBLICA(compreso il venerdì), SETTEGIORNI, Il GIORNALE, IL TEMPO, REPORTER, CORRIERE DELLA SERA, AVVENIRE, LA PROVINCIA DI SONDRIO, LA PROVINCIA DI LECCO, LA PROVINCIA DI COMO, IL MATTINO, LA STAMPA E MOLTI ALTRI.
Arduino Rossi
ROSSI ARDUINO E' UN PITTORE RICONOSCIUTO DALLA CRITICA E DALLE GALLERIE MILANESI.
ATTUALMENTE E' INTERESSATO A MOSTRE IN GALLERIE DI TUTTO IL MONDO.
PER I COLLEZIONISTI I SUOI QUADRI, CHE ATTUALMENTE SONO IN ARILICO SU TELA E SU LEGNO, MA PURE IN OLIO SU TELA E LEGNO, SONO QUOTATI DAI 500 EURO AI 2.OOO EURO.
POSSO INVIARE LE FOTO DEI QUADRI DIRETTAMENTE AGLI INTERESSATI, SPEDENDO PURE LE OPERE IN TUTTO IL MONDO CON LE GARANZIE ADEGUATE E DANDO GARANZIE.
LA DIMENSIONE DEI QUADRI VARIA DAI 30X40 AI 70X90
Arduino Rossi
Rossi Arduino
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24121 BERGAMO
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Telefono 3903519906337
CURRICULUM PER LA PITTURA
Rossi Arduino è nato a Bergamo il 9 giugn0 1956., dove è sempre vissuto Ha avuto un’esistenza giovanile un po’ burrascosa e contraddittoria, frequentando gruppi di diversa estrazione sociale, politica, religiosa.
Finito il breve periodo della caotica giovinezza si è chiuso nei suoi interessi “disordinato” per le arti, per la poesia, per la letteratura, per la pittura.
Ha quattordici anni scrisse la sua prima poesia, i suoi racconti e i suoi romanzi dopo i vent’anni, mentre la pittura rimase una passione nascosta.
Iniziò a scrivere racconti, articoli culturali e poesie, che vennero pubblicati su riviste, periodici di tutta Italia e anche all’estero.
Collaborò con il quotidiano BERGAMO-Oggi per la pagina della cultura, dove trattava argomenti di diverse questioni.
Collaborò esternamente con alcune case editrici, sino al 1996:, quando fu costretto a ridurre al minimo le sue attività.
Finalmente riscoprì la sua antica passione, la pittura e incominciò a cercare un suo modo di esprimersi.
Da sempre interessato ai lavori dei pittori più importanti di tutte le epoche, Rossi Arduino trova nella pittura una sua realizzazione personale: si ispirò sin dall'infanzia allo zio maestro di pittura, Severino Belotti, in arte SEVERINO BELLOTTI, insegnante della Brera di Milano, uscito dalla scuola del pittore Loverini di Bergamo, presso l'accademia CARRARA DI BERGAMO.
Lo zio pittore influenzò, ispirò e consigliò il nipote.
Successivamente ARDUINO conobbe diversi pittori che si aggiravano presso l'Accademia Carrara di Bergamo, tra cui Carlo Tarantini.
Diversi amici pittori l'hanno guidato, indirizzato e ARDUINO, pur non avendo mai frequentato una vera scuola di pittura, ha sempre assistito, partecipato, collaborato, respirato l'arte e la tecnica pittorica.
Iniziò con la tecnica a carboncino, poi passò ai paesaggi in acquerello, ora il suo stile si è evoluto verso la dissociazione geometrica e quasi astratta delle immagini, con gli acrilici, ma un suo impressionismo trova strada in paesaggi naturali.
Fu valutato dal critico d'arte Giuseppe Martucci, noto a Milano e da Rocco Basciano di Milano.
Ha presenziato in almeno 30 mostre di beneficenza in tutta Italia;
I suoi quadri sono stati esposti presso: La Galleria del Centro di Catania – 2001;
la Galleria Modigliani di Milano, dal 23/2/2002 al 7/3/2002;
personale nella sala comunale di Piazza Mercato delle scarpe – Città Alta – Bergamo, dal 29/3/2003 al 6/4/2003;
studio d’arte Basciano BAROCCO, di Milano, Novembre 2003;
Fiera dell’arte di Padova dal 13/11/2003 al 17/11/2003;
3° Trofeo Ba-Rocco – dal 16 al 29 Maggio 2004 – Milano;
Mostra Festa della Dogana – San Matteo in Via Carucci, 71 – Roma – dal 16 al 21 Settembre 2004;
Mostra dal 24 al 28 Maggio 2004 presso SE.C.I.T. Associazione Doganale Italiana – Via Carucci, 131 ROMA;
Partecipazione alla manifestazione - AUTUNNO D’ARTISTA – Ottobre 2004 di ARTECULTURA di Milano;
Con esposizione di due dipinti nella Galleria di ARTECULTURA a Milano, con le relative riproduzioni fotografiche dell’opera sulla Rivista omonima, con il giudizio critico;
inviò una cartolina dipinta al Museo degli Emirati Arabi Uniti, a Sharjah, su invito del relativo museo;
mostra di un quadro presso 4° Trofeo Ba-Rocco dal 16 al 29 maggio 2005 - MILANO;
Esposizione di 5 quadri presso AZIENDA DI PROMOZIONE TURISTICA MILANESE in P.zza Marconi, 1 - angolo P.zza Duomo - MILANO, dal 1 al 31 marzo 2005;
premio di pittura città di ALASSIO anno 2005 - B&T 36 Gallery di Milano - Biondi Tesio in the word Roma;
mostra di due quadri a Roma - in Piazza del Popolo, angolo Via del Babuino, 198- presso la BASILICA di S. Maria in Montesanto - chiesa degli artisti, sempre con la galleria - B&T 36 - Gallery ;
mostra dal 10 al 20 gennaio 2006 presso la galleria B&T 36 Galery di Milano;
TARGA BIONDI-TESIO PER LA PITTURA - 31 EDIZIONE 2005 -premiato presso HOTEL GALLIA - PIAZZA DUCA D'AOSTA - MILANO;
partecipazione alla collettiva del piccolo quadro a Milano,presso l'associazione Culturale Arte-Ba-rocco dal 10 al 22 Dicembre 2005;
mostra di due quadri presso LA GALLERIA SAN VIDAL U.C.A.I.- festa di fine anno - Scaletta San Zaccaria, campo San Zaccaria - VENEZIA;
alcune tele sono in deposito presso la galleria B&T Gallery - via Ponte Seveso, 36 - Milano;
e-mail arduino.rossi@fastwebnet.it