3 lug 2010

Gianni Bergamelli, con il concerto che domenica 11 luglio terrà al “Tagliaferri”,


Gianni Bergamelli, con il concerto che domenica 11 luglio terrà al “Tagliaferri”, festeggia i suoi ottanta anni e riprende un’antica passione: nel 1998, infatti, egli si mise alla tastiera di una pianola sulle pendici addirittura dell’Everest, a quota 5050 metri sul livello del mare, davanti al suggestivo edificio-piramide lassù innalzato dal Cnr. Con quella iniziativa il musicista e pittore entrò nel Guinnes dei Primati (mai nessuno in precedenza, alla sua età – aveva 68 anni -, era arrivato a fare musica a tale altitudine); nella circostanza celebrò inoltre, a modo suo, con il sostegno di enti pubblici bergamaschi, il 150° anniversario della scomparsa di Gaetano Donizetti e creò le premesse per la serie dei concerti ad alta quota più tardi allestiti per la Mountain equipe spa in parecchi rifugi delle montagne lombarde. Bergamelli nella sua lunga esistenza ha fatto molto personalmente e altrettanto ha creato e promosso coinvolgendo altri. Come interprete e compositore di musica leggera e jazz ha inizialmente fatto parte di orchestre e complessi impegnati in tutta Europa. È stato uno dei più apprezzati cultori del piano-bar, con un formidabile repertorio. Quando (attorno alla metà degli anni ’60 del ’900) si è ricordato di aver avuto in dono dal buon Dio talenti per coltivare assai onorevolmente (per di più in forme originali) anche la pittura e la grafica artistica, non ha voluto comunque staccarsi dal mondo delle sette note. Accanto al giornalista Paolo Arzano negli anni ’70 del ’900 è stato tra i pionieristici realizzatori della Rassegna internazionale del jazz tuttora in auge come annuale Festival del jazz di Bergamo; per una decina di anni ha diretto la manifestazione “Scopriamoli insieme” per il lancio di nuovi alfieri nel campo della musica; ha guidato “stagioni” musicali di enti molteplici e si è fatto paladino e protagonista di serate a carattere benefico. Nella sua terra natia, nella seconda metà degli anni ’90 del ’900, partendo da una associazione nata per salvaguardare tesori artistici del luogo e far riscoprire figure insigni del paese, ha fondato l’orchestra da camera intitolata al maestro del manierismo Enea Salmeggia; un’orchestra, radicata in un Comune di 12.000 abitanti, ma capace di farsi apprezzare in Italia ed in Europa e di ottenere premi persino negli Stati Uniti con le proprie incisioni.