20 lug 2010

Pakistan e gli assassini legalizzati


Daremo una notizia che sui grandi quotidiani non appare o appare in ottava pagina, nascosta: due fratelli pachistani di fede cristiana sono stati assassinati all'interno di un tribunale a Faislabad in Pakistan. Erano stati accusati di blasfemia: è un reato immaginario, adatto a colpire persone di fede diversa da quella mussulmana. L'accusa fasulla è di aver ingiuriato il profeta Maometto, ma chiaramente erano accuse false, poi essere uccisi all'interno dei tribunali prova il rapporto stretto tra gli estremisti e il sistema politico pakistano. Noi mandiamo i nostri soldati in Afghanistan a morire, mentre il “democratico e moderato” Pakistan utilizza leggi criminali e perseguita gente di fede diversa. Io provo vergogna perché abbiamo al potere, in Occidente, dei politici senza onore né dignità, che non muovono un dito per proteggere questi poveretti: la risposta giusta è di non comprare nulla dai Paesi islamici, cercare fonte energetiche alternative e boicottare in Made in Pakistan.