I giornalisti, noti impiegati statali, che vivono grazie alle sovvenzioni pubbliche, provenienti da raccomandazioni politiche si stanno preparando, come mosche attorno a una merda, perché la crisi politica li potrebbe favorire.
La casta dei giornalisti è asservita agli interessi degli editori, che passano attraverso gli ordini dei direttori: così abbiamo delle belle puttane, che sanno cosa vogliono i clienti, che sono i potentati economici e i partiti politici con le loro correnti sotterranee.
Ora c'è aria di elezioni e queste mosche si alzano in volo, perché devono pur mangiare anche loro.