5 ago 2010

Il Cavaliere non sa se andare alle elezioni oppure tenere duro

Il pessimismo incalza e nonostante 3 ore a palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi, trascorse a discutere con i capigruppo del PDL, tutto resta in bilico: Bossi parla di elezioni.
Pure Silvio non crede di poter reggere a lungo con questo clima: non è solo per il caldo estivo che attanaglia quasi tutta l'Italia, a Nord abbiamo i primi temporali.
Bossi non vuole Bersani e resta fedele al Cavaliere, anzi senza la Lega, Berlusconi sarebbe finito politicamente e forse, per la prima volta, il suo predominio televisivo verrebbe messo in discussione.
Ormai la televisione perde punti con l'incalzare di Internet e non è più dal piccolo schermo, con il fedele Emilio Fede e i con i giornalisti di Stato della Rai, che si hanno le notizie e i commenti più popolari: c'è tutto un mondo che avanza, che sta sfuggendo sempre più al potere centrale dei politici e delle forze economiche dominanti.
Così il caos è grande in questo momento, poi c'è stata la stoccata del Giornale, diretto da Feltri, contro Gianfranco Fini: l'appartamento di Montecarlo è ora una questione giudiziaria.
Così il presidente della Camera ha avuto pure lui il primo guaio con la giustizia, che lascia sempre qualche segno sul curriculum di qualsiasi politico: l'assoluzione, l'archiviazione o peggio ancora la prescrizione non tolgono mai le ombre che si proiettano sulle carriere politiche.
Innocenti o colpevoli subiscono solo processi mediatici e la giustizia arriva troppo tardi o non giunge mai.
Pier Ferdinando Casini difende il nuovo venuto nel centro, potenziale alleato, che potrebbe governare con lui in un governo tecnico, assieme però alle opposizioni di sinistra, all'Idv di Di Pietro, che forse in molti non vogliono: per questo che qualcuno ha insinuato l'ipotesi dell'entrata della Lega in questa grande maggioranza misteriosa, composita, con una sola opposizione formata dai fedelissimi di Berlusconi.
Così l'improbabile unione tra Idv, Pd, Udc e finiani, con qualche elemento preso a destra, a manca non potrebbe reggere alle pressioni sociali ed economiche, alla crisi ancora grave nel Paese.
Sicuramente tra la gente la confusione è grande: in troppi si ricordano che Fini era un simpatizzante di Mussolini, mentre gli uomini più importanti del Pd cantarono “bandiera rossa” sino al 1989, quando cadde il muro di Berlino.
Poi abbiamo i giustizialisti di Di Pietro e la questione morale, faccenda pressante e fondamentale, che si confonde e si disperde in mille chiacchiere: in troppi non comprendono più chi ha rubato e chi è una vittima della magistratura politicizzata.
Ora qui abbiamo la questione di Montecarlo: si sa che è uno dei luoghi più prestigiosi e costosi al mondo.
Si sa che un appartamento di 90 metri commerciabili, si intende con i muri nella misurazione, nelle nostre periferie, lontano dalle grandi città, costano dai 200mila ai 300mila euro, più o meno.
Io non discuto il fatto della vendita, ma visto che il valore di mercato a Montecarlo è almeno 10 volte quello delle periferie italiane, io, come tanti altri italiani non iscritti a partiti politici, senza tessere se non quella del Bus, chiedo se ci sono altri appartamenti da acquistare nel Principato di Monaco, sotto costo ovviamente.
Si sa che la crisi ha fatto abbassare i prezzi degli immobili, così uno, anche con il mutuo, si acquista una casetta per 300mila euro e la rivende dopo un mese per 3 milioni di euro.
Io sono convinto che tutto è in regola, che nessuno ha speculato, truffato, si è mangiato il patrimonio del partito per farsi le vacanze a basso prezzo a Montecarlo: sono tutti bravi, buoni e puliti.
Sono certo che Fini uscirà dall'indagine candido come un'educanda dell'Ottocento quando andava in vacanza dopo il collegio, ma chiedo per me, per qualche amico, parente, collega e poveraccio che fa fatica a tirare la fine del mese, di poter partecipare alle vendite di partito.
Per caso non hanno altre casette a Monaco, a Sant Moriz, vicino al Colosseo, in Piazza Duomo a Milano, che costano 100, 200, 300mila euro?
Poi penseremo noi a trovare gli acquirenti giusti al prezzo di mercato.
La casa di Montecarlo era fatiscente?
Non importa, l'avremmo fatta restaurare.
Questa casa l'avremmo rivenduta noi come nuova, tanto due o tre milioni di euro ci sarebbero rimasti sempre in tasca.
E' tutto regolare?
Va bene, allora vogliamo fare pure noi i vacanzieri a Monaco: le case dei partiti là non costano molto, praticamente te le....regalano.