La critica di Italia Futura certamente mostra la distanza tra gli interessi della Fiat, che è sempre la prima attività industriale nazionale, da quelli dell'uomo più ricco d'Italia, con le sue televisioni e la raccolta pubblicitaria in competizione con Internet e stampa cartacea.
Era prevedibile che dietro i contrasti interni al governo ci fossero degli interessi non solo politici: ora la posizione ufficiosa del gruppo Fiat è quella di sottrarre il governo a Silvio Berlusconi.