Le strade in montagna sono state presentate spesso come necessarie per evitare l'abbandono delle valli, da parte degli ultimi abitanti, ma alla fine molte strade costose, anzi, costosissime servono solo per arricchire qualche impresario locale che furbescamente propone come necessario quella strada nel monte, che provocherà frane e ferite nella montagna, da curare con tonnellate di cemento e altri soldi sperperati.
Poi, incredibilmente, in quel luogo isolato, dove vivevano quattro vecchi e ora non abita più nessuno, sorgono dei bei condomini e villini per villeggianti: quelli saliranno 15 giorni all'anno in montagna, gli impresari edili avranno guadagnato a spese di tutti e infine avremo l'orrore di brutte case, presto degradate, che non riporteranno gente in montagna, ma solo qualche appassionato di fungi.
Il degrado della montagna proseguirà soprattutto per l'immondizia, per i rottami e per la schifezza abbandonata in qualche canalone, magari abbandonati dagli speculatori della valle, che volevano risparmiare sul trasporto dei rottami, da buttare in discarica.