Non si parla neppure di riforme istituzionali, come si prometteva anni fa: il governo dovrà nascere, ma domani sarà già in bilico.
Ora le fazioni politiche hanno preso di mira il Capo dello Stato, che non ha il potere di sciogliere le Camere quando gli pare e piace, ma solo se non è più possibile formare un governo: il potere appartiene al popolo e viene esercitato attraverso i suoi rappresentanti.
Ci si chiede chi sta alle spalle di questo attacco al cuore del governo Berlusconi: una parte della Chiesa è decisamente contro, la Fiat è apertamente ostile.
Poi c'è parte del mondo della finanza e i potentati sociali ed economici.
Perché una parte delle forze cattoliche è contro il governo del Pdl?
La motivazione ufficiale è quella legata alla politica anti immigrazione, ma è vero pure che gran parte di questa politica è solo … propaganda.