Il diritto di esprimere la propria opinione è …...ufficialmente consacrata nella Carta Costituzionale, ma ….i giornali sono sotto la burocrazia dell'Ordine dei giornalisti, associazione che limita la libertà di fare un giornale con una regola ben precisa: chi pubblica un libro non ha vincoli, tranne quelli della carta stampata, invece per i periodici, che sono la forma di informazione più diffusa, solo chi è iscritto all'ordine dei giornalisti può dirigerlo.
Così ci sono i liberi e i non liberi.
Come si diventa giornalista?
Per prima cosa bisogna essere giornalisti pubblicisti, ovvero avere una sessantina di articoli pubblicati nell'arco di due anni, poi se si è assunti da un periodico, con relative amicizie, per il famoso tirocinio di un anno, da un giornale, si può fare l'esame di stato e diventare giornalista professionista.
Si sa che gli esami hanno le loro leggi non scritte e spesso dei semianalfabeti li superano.....misteriosamente.
Così si diventa giornalisti e si può avere il proprio giornale personale, legale con sovvenzioni pubbliche, con amicizie e protettori: il periodico non camperebbe, piccolo o grande, solo con la pubblicità, ma si mette a servizio di questo o quel gruppo politico, che a sua volta ha alle spele quel tale imprenditore o quella associazione di categoria.
Il risultato finale sapete quale è?
Dei terribili minchioni scrivono per certi signori e raccontano scemenze che non stano in cielo e i terra, ma adatte a giustificare il padrone...del vapore.