Questa incertezza lascia perplessi: bene o male questo governo ha una sua linea politica, mentre il futuro governo manca di un qualsiasi programma, né un accordo programmatico tra le opposizioni.
Stiamo attendendo tutti speranzosi cosa capiterà.
Ci sarà un nuovo condono per gli extracomunitari?
Ci regaleranno un indulto e una bella amnistia per i ...poveri carcerati?
Cosa proporranno per la spesa pubblica?
Avremo la caccia agli evasori o nuove tasse, in attesa che questi ricchi falsi poveri versino il dovuto al fisco.
Poi esistono le questioni più delicate e fondamentali: le riforme istituzionali sono sempre più un dilemma e non arrivano mai.
L'aiuto al Sud sarà come un tempo, con soldi gettati al vento oppure si farà qualcosa di utile e di intelligente?
Per ora si parla solo di case a Montecarlo, di Silvio sì, Silvio no e di nient'altro: il governo tecnico lascia indifferenti a tal punto che la Borsa non ha neppure reagito, senza perdere o guadagnare in modo particolare.
Va per conto suo, infischiandosene della politica e delle sue decisioni: pare che l'economia non se ne curi delle scelte del governo, anzi dei governi, di questo o di altri.
Pure gli italiani sono rassegnati, qualcuno è pure disperato, ma tutto pare sempre uguale: così la gente sorride se non ride di queste liti nei palazzi del potere e vede le proprie condizioni di vita peggiorare.
Pare proprio che questo potere lontano lasci tanti, se non la maggior parte, disattenti.
Nonostante il malumore contro i nostri rappresentanti non si capisce perché l'Italia non si sappia rinnovare.
I difetti degli italiani stanno soprattutto nel loro scarso senso dello Stato, nella loro mancanza di rispetto per i beni comuni, quelli pubblici: ciò che è di tutti è di nessuno e si possono lasciare in mano ai teppisti, agli approfittatori, che insorgono con violenza, pretendendo … di ottenere i diritti acquisiti illecitamente.
Il Paese soffre di una malattia strana: l'inciucio e gli accordi di sotto banco, siamo tutti nemici e anche amiconi, sempre pronti a litigare, ma anche a ...dividerci le torte.
Per la gente comune tutto questo è quasi pulito e onesto: c'è un po' di evasione, spesso spicciola, talvolta per ignoranza, altre volte per sopravvivere alla burocrazia, o anche per scarso senso delle Stato.
Per i vertici tutto è ben più ampio: i nostri difetti sono ben più vistosi.
Allora ci sono le case sotto costo vendute e comprate per amici, parenti, ministri e compari.
I loro difetti sono grandi, amplificati rispetto ai nostri e urlano pure loro per i loro diritti acquisiti.
Sono sempre tutti sereni, se non lo sono loro chi lo sono e affrontano con.... tranquillità i giudici, certi che la....verità verrà a galla prima o poi.
Sì, i nostri politici sono proprio italiani, italiani veri.