E' capitato a Bergamo: un medico di base di 55 anni, della periferia della città, è stato arrestato.
L'accusa è di aver molestato ragazzi e ragazzini tra gli 11 e i 14 anni: nel computer del dottore sono state trovate delle immagini pedo-pornografiche:
Il Pm ha deciso di intervenire con un arresto dopo alcuni accertamenti e una denuncia dei genitori di un 11enne.
L'Ordine dei medici ha provvisoriamente sospeso il loro associato, in attesa di notizie certe e una fase più avanzata delle indagini.
Questa notizia non è di poco conto, perché mostra che la pedofilia, al di là del caso in questione, è un fenomeno diffuso e non tipico di certe.....professioni: pedofili sono circa l'1% delle persone, suddivisi 70%, 80% di uomini e 20%, 30% di donne.
Non c'è categoria sociale che non abbia i suoi pedofili e non sono quindi neppure immuni i gay: questa verità è da dire, anzi gridare, anche se la pedofilia sia una degenerazione sadica della sessualità dalle molte forme, dai molti aspetti.
Infatti questo caso, se vero, o anche altri provati, con sentenze definitive, è al confine di molti atteggiamenti sessuali "liberi": c'è chi non va per il sottile e parafrasando Giorgio Gaber non fanno differenze tra uomini, donne e caloriferi.
Il mondo è bello perché è vario, in questo caso però è … avariato.
Ora la questione è molto delicata.
Perché molti hanno agito per anni impunemente, nonostante sospetti o anche prove che li incolpavano?
Perché alcune categorie sociali sono immuni dai controlli e dalle denunce?
Un tempo, sino a pochi anni fa, forse addirittura mesi fa, un certo comportamento ...facilone, oppure se volete complice, dei vertici della Chiesa, permise a certi preti con il vizietto di agire e restare impuniti sino ad oggi.
Era solo la Chiesa cattolica che non vedeva, che non sentiva?
Le urla degli innocenti sono ascoltate?
Un'assistente sociale, che raccoglie prove di abusi, ha la stessa possibilità di intervento nei confronti di un manovale come quella nei confronti di un libero professionista potente?
Chiaramente no, ci sono gli intoccabili e ormai non sono più i preti, anzi, c'è il rischio dell'abuso delle denunce senza motivo, magari per ricavare denaro .....facile.
In questo caso è stato denunciato e arrestato un medico, ma esistono sempre gli intoccabili, che nessuno oserebbe portare davanti a un tribunale: sono i politici, sono i notabili pubblici e privati.
Più alti sono meno rischiano, ci sono pure i giornalisti.
Il mio è un esempio e non voglio indicare o criminalizzare qualche professione, ma semplicemente denunciare un fatto risaputo, anzi ripetere una verità ovvia: non c'è una categoria dove si sono concentrati i pedofili.
Quindi i protetti sono ancora tanti?
Se così fosse, (diciamo così è) molti ordini professionali, istituzioni, direttori e dirigenti, che non hanno fatto il loro dovere, dovrebbero ripagare le vittime per il danno subito.
E' una questione logica, ma poco sentita: ci sono troppi silenzi colpevoli e troppe …...omertà.
Un medico di 55 anni, con un vizietto simile, mi ripeto, se fosse realmente colpevole, certamente di piccole vittime ne deve incontrate a centinaia nella sua carriera.
Non c'è stata una sola denuncia verbale, neppure una lettera anonima particolareggiata in 30anni (poco più o poco meno) di "onerata" professione medica?
Professori, allenatori 50enni, 60enni, non hanno lasciato tracce del loro ...operato?
I risarcimenti dovrebbero essere richiesti, ma non solo ai singoli colpevoli: io in passato ho lanciato delle provocazioni a riguardo, ma non ho ricevuto risposte, nemmeno un va' all'inferno.
Si vede che la faccenda è sempre un tabù, da non toccare.
Arduino Rossi