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Ruby, la ragazza di origine marocchina, ribelle e cubista, invitata a cena, oso dire gradita ospite, ora è la causa di un'altra tempesta giudiziaria per Silvio Berlusconi, che non ama essere processato: ha così assicurato gli italiani che in vita sua non ha mai pagato una donna, ma l'accusa era non di rapporto con una minorenne a pagamento.
L'accusa era di favoreggiamento della prostituzione minorile, che in parole povere, per noi non addetti ai lavori, significa che il Cavaliere, secondo questa ipotesi giudiziaria, è un …. pappone, uno che utilizza le sue ville per festini con prostitute, accusa già presentata dalla stampa e da inchieste giudiziarie in altri casi nel passato, ormai scordate, per ora.
Quindi sesso c'era in abbondanza per tutti i vecchi ricconi della sua villa, con pure minorenni, secondo questa ipotesi giudiziaria?
Chiaramente accusare il presidente del consiglio di tale attività suona molto male per le orecchie dei puritani anglosassoni, per i fedeli di tutte le religioni del pianeta, per il buon senso e il buon gusto di tutte le aristocrazia al potere di questo pianeta.
L'accusa di sfruttamento della prostituzione minorile è da delinquenti ripugnanti, che agiscono nell'ombra, spavaldi con povere ragazzine che maltrattano: spesso sono pure dei codardi.
E' qualcosa di ripugnante che interessa centinaia di migliaia di italiani, dediti alla frequentazione delle prostitute di strada e non solo, che non chiedono il certificato di nascita alle ragazze che si...offrono in cambio di denaro.
In altri Paesi un'accusa simile avrebbe fatto cadere leader e governo, coprendo di infamia per anni quel gruppo politico, ma in Italia la magistratura ha perso la stima di una parte dell'opinione pubblica, che non crede più nei giudici.
Così il Cavaliere ha accusato una parte della magistratura di perseguitarlo senza remore e senza pudore, provocando la reazione risentita dei magistrati e dei loro organi rappresentativi.
Se Silvio ha vinto le elezioni del passato significa che esiste un 50% di italiani, che non crede nei giudici e questo fatto è gravissimo: questo 50% non può essere criminalizzato, altrimenti si torna all’assurda logica dell’avanguardia politica, che deve governare il Paese.
Questa cultura, vecchia e criminale, è quella leninista, che considerava degna di poter governare non la maggioranza aritmetica, ma una misteriosa e non ben definita maggioranza politica.
Una parte del Paese non ha fede nella magistratura e questo potrebbe portare problemi seri alla democrazia: si potrebbe chiedere, prima o poi una … nuova giustizia, sotto il controllo dell’esecutivo, oppure una giustizia spicciola, da Stato di polizia, dove le decisioni vengono prese dagli organi di polizia, che arrestano, stabiliscono e condannano direttamente, in modo veloce, senza contraddittorio giudiziario.
Quindi il caso Ruby è qualcosa di più grave e pericoloso di quanto si possa immaginare: abbiamo una parte della politica che ha fiducia, spesso in modo cieco e incondizionato, della magistratura, mentre dall’altra c’è chi proprio non crede e ritiene che i giudici siano tutti, o quasi, indirizzati politicamente, per qualcuno ci sono le toghe rosse che impongono la loro giustizia ideologizzata, da regime.
Non credo che esiste qualcosa di simile, ma questo fatto mette in discussione le basi stesse della nostra democrazia, con il terzo potere in pericolo, ovvero è a rischio l'indipendenza dei magistrati.
Arduino Rossi