La Procura di Roma un fascicolo processuale per notizie false e tendenziose, dopo la querela del Presidente della Camera, riguardanti notizie particolari, ovvero di un suo avvicinamento a “una donna di Reggio Emilia dai facili costumi”.
L'accusa è pesante: il reato è di diffamazione a mezzo stampa e tentata estorsione, poi c'è si ipotizza pure il reato di “attentato ad un organo costituzionale e di cospirazione politica”.
Gianfranco Fini si difende bene, ma quando noi, miseri mortali, siamo attaccati, insultati, minacciati anche fisicamente dai soliti esaltati, pazzi che si credono protetti dall'anonimato, chi ci difende?
Parlo di Internet e dei gruppi di fanatici che si ritrovano e si danno forza gli uni con gli altri.
Dobbiamo tacere e subire o spendere migliaia di euro in avvocati per avere una giustizia falcidiata da mille ostacoli, condoni, amnistie e il rischio di finire sotto tiro dagli amici e dai parenti del piccolo delinquente ritardato, che si vendicano in anticipo per una condanna che cadrà in prescrizione, per un risarcimento che non arriverà mai.