Torno a parlare di una faccenda che mi sta a cuore: le intercettazioni, non quelle contro i delinquenti, non quelle contro i potenti della politica e i Vip, ma quelle contro i semplici cittadini, fatte non da organi di polizia giudiziaria per indagini, ma da persone e gruppi di potere privati, spesso loro stessi fuori dalla legalità o al confine di essa.
Chi svolge il lavoro sporco è a livelli bassi dell’organizzazione stessa, ma non sempre.
C’è una cultura antica, che definisco stalinista, che non ammette differenze sulla linea politica del partito unico: è il residuo dello stalinismo, che tanto male ha fatto al mondo e all’Italia in passato.
Chi non la pensa come la pensa il partito guida è un maledetto traditore, un fascista, un qualunquista, da combattere, ostacolare, esasperare, attaccare e da distruggere, in tutti i modi: è il male assoluto, è il nemico del popolo.
Chi è costui normalmente?
Semplicemente è uno che critica il partito guida e la sua ideologia, la sua propaganda rozza.
Ci sono ancora partiti guida?
No, ma solo gruppi ideologizzati, esaltati, che vedono la politica come una partita di calcio, urlano come se fossero allo stadio.
Costoro si avvalgono il diritto di monitorare tutto dei pensatori liberi, come al tempo del fascismo e del socialismo reale: interpretano le frasi del sospetto per carpire intenzioni celate di tradimento della causa, della verità imposta, assoluta e assolutista.
Normalmente costoro non capiscono le sfumature della lingua italiana e attaccano senza motivo sensato, magari interpretando in nodo opposto ciò che è stato scritto.
Oltre a parolacce, a insulti, a calunnie ed a un odio patologico da psicotici, non sanno esprimere altro: i poveretti però hanno alle spalle dei mandanti morali e reali, che li inviano alla guerra per combattere chi ha denunciato pedofilia, mafia, criminalità corruzione e tante altre schifezze.
